Castello maledetto

di
genere
pulp

Sono la padrona insieme a mia suocera del castello e della contea ereditata dal conte mio marito morto.
Prima di entrare nel racconto debbo descrivere come sono diventata quella che sono.
Il mio defunto marito era un povero succube della madre e non aveva mai visto una donna e nemmeno palpata o peggio chiavata,così la madre decide di sposarlo per poi allearsi con la moglie e inizia la ricerca in tutta la regione,cercava una bella e abbastanza maiala per fare tutto quello che le veniva in mente insieme a lei e ai maschioni che si sbatteva ogni giorno e così con la scusa della dama di compagnia inizia le ricerche.
Ogni giorno dieci ragazze vengono convocate al castello e interrogate nessuno sa niente e la cosa procede per circa un mese,un giorno arriva il messo e sono convocata per il giorno dopo.
Ci portano in una sala e aspettiamo,io sono la quinta,le altre stanno dentro circa quindici minuti e escono con facce tristi e con niente di fatto,tocca a me,esce una guardia e mi fa un cenno e così entro nella stanza.
Lei è seduta e di fianco ha due guardie
“Ciao come ti chiami?”
“Mi chiamo Lucia per servirla”
“benissimo Lucia spogliati”
Mi blocco non capendo cosa voglia
“Allora o ti tiri via tutto o vai fuori e non ci vedremo più hai capito dai sbrigati e ho detto tutto ti voglio nuda”
Non capisco ma obbedisco e così rimango nuda davanti a lei,mi si avvicina e inizia a accarezzarmi le tette,mi solletica i capezzoli e con una mano è sulla figa e mi chiede di aprire le gambe e subito mi infila due dita dentro,mentre mi sditalina mi bacia in bocca e mi infila la lingua e io calda rispondo con passione,poco dopo si stacca
“Bravissima inizi a piacermi adesso c’è la prova finale vai dalle guardie cala i calzoni e un cazzo in bocca e uno gli fai una sega forza vai senza paura”
Tra il massaggio alla figa e le leccate di tette sono calda e così mi fiondo sulle guardie e in un attimo ho un cazzo in bocca e uno in mano sperando di fare piacere alla signora
“Brava troietta adesso succhia e mena ma non voglio che ti fai sborrare in bocca,quando senti che arriva togliti subito dai siiiii porca dai levatiiiii”
Quasi mi strappa dal cazzo che ingoia finendo il pompino e iniziando a bere tutto,ingoia strizzando i coglioni per spremere tutto
“Dai adesso vai avanti a menarlo e fammi sborrare in faccia dai forza menalo sono pronta dai fallo venire siiiii bello sborra porco svuotati i coglioni ahhhhh siiiii bello,adesso vieni e leccami tutta puliscimi i getti di sborra”
Io obbedisco e la pulisco a slinguate e nel mentre mi strizza le tette,finito di lavarla caccia via le due guardie e mi fa sedere vicino a lei
“Bene ho trovato la troia che và bene per me adesso ti spiego tutto aspetta un momento che mi libero Anch’io ti piaccio?sono anziana ma come vedi tette e culo sono ancora sodi vieni accarezziamoci mentre ti dico tutto”
Inizia a dirmi che non sarò la sua dama di compagnia ma dovrò sposare il conte e insieme a lei avrà un incidente e morto lui noi saremo le padrone e faremo di tutto,mi racconta le sue idee,donne torturate e stuprate da cazzoni enormi uomini ridotti a schiavi sempre pronti e schiave a nostra disposizione,mentre mi racconta cosa farà si eccita si attacca alle mie tette e si sditalina,alla fine mi dice che devo giurare di essere con lei altrimenti non uscirò viva dalla stanza e morirò con atroci sofferenze,davanti a questa situazione accetto e così divento sua complice.
La donna organizza tutto e io mi trovo sposata con il conte che non ho mai visto dopo un mese,la cerimonia fù fastosa piena di nobili che portavano doni,io guardavo il mio sposo piccoletto e grassoccio molto timido,finita la cerimonia e il rinfresco gli invitati vanno via e la madre ci accompagna alla camera nuziale,mentre andiamo mano nella mano si china e mi sussurra
“svuotagli il cazzo e fallo crollare dal sonno e vieni a chiamarmi che dovremo sistemare tutto,piglia questo e nascondilo”
In camera per la prima volta lo bacio,cazzo non sa nemmeno baciare così piglio l’iniziativa,gli prendo la mano e la appoggio sulle tette e nel mentre mi levo tutto,mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite
“Ma sei diversa come sei bella mi piaci ti posso toccare?”
Ormai ho capito che non ha mai visto una donna e così mentre mi accarezza inizio a levargli i vestiti,per ultimo gli levo le mutande e vedo un cazzetto che sembra quello di un bambino di dieci anni,lo piglio e lo meno,gli diventa subito duro,lo scappello e gli do un paio di leccate,subito mi sborra in bocca un paio di schizzetti
“Moglie che bello non lo avevo mai fatto dai adesso cosa debbo fare insegnami tutto mia madre non mi ha mai detto niente!!!!”
Lo faccio sdraiare sul letto
“Dai adesso mi lecchi le tette mentre io ti meno ancora il cazzo vedrai che sarà ancora più bello”
Gli do una tetta in bocca e ricomincio a menargli il cazzetto e gli accarezzo i coglioni che sembrano dei chicchi d’uva,devo ammetter che mi fa un po’ tenerezza ma proseguo e dopo un bel po’ riesce a schizzare quello che ha dentro,mi chino e gli lecco tutto e il conte è ancora più felice
Dopo poche ore mi chiede di fargli ancora una sega cosa che faccio subito e gli faccio mettere anche una mano nella figa,gli piace così tanto che mi sborra in mano
“Moglie adesso sono stanco vieni vicino che dormiamo”
Con il trattamento crolla subito e così vado alla finestra e faccio un segno alla madre che arriva subito con due guardie
“Bravissima adesso rivestiti che sistemiamo quel povero stupido,forza prendetelo”
Le due guardie lo prendono per le braccia e sapendo cosa devono fare aprono la porta e lo gettano a ruzzoloni giù per le scale,sbattendo di qui e di là il conte arriva in fondo praticamente a pezzi e di sicuro morto.
Rientriamo nella camera e la donna si spoglia e mi dice di denudarmi
“Bravi avete fatto il vostro dovere adesso la ricompensa siamo qui fateci godere con i vostri cazzoni”
Le guardie si guardano e subito si levano tutto e con i cazzi in tiro iniziano a sbatterci figa e culo ma mentre stanno per riempirci di sborra insieme estraiamo un pugnale che avevamo sotto i vestiti e con due colpi secchi i due crollano su di noi con il cazzo ancora dentro le nostre fighe
“Benissimo adesso non ci sono testimoni per la morte di tuo marito per questi due ci penso io questa notte li sbatterò nel pozzo e non sentiremo più parlare di loro adesso dobbiamo organizzare la veglia funebre e il periodo di vedovanza ma dopo cara la mia porca ci divertiremo fino a sbrodolare umori mentre camminiamo,se vuoi succhia il cazzo al tuo forse anche da morto ha un po’ di sborra da bere”
Dopo questa notte iniziano le veglie funebri e la vedovanza che deve durare un mese,io e la madre ci mostriamo afflitte ma di notte,quando tutti dormono entra nella mia camera e mi trova già nuda,si lega un cazzo di gomma e inizia a chiavarmi poi mi gira e mi riempie le budella e mi sditalina fino a farmi venire,poi ovviamente devo ricambiare il favore e allora tocca a me sfondarle figa e culo,poi ci puliamo e beviamo quello che esce dalle fighe.
Il mese passa e finalmente finisce il tempo della vedovanza e così in camera mia mi levo i vestiti neri e nuda inizio a scegliere i nuovi vestiti,entra la mamma Giada
“Hai visto adesso tutto è finito dai vestiti,niente intimo che è ora di farti vedere dove ci divertiremo,uhh a vederti nuda ho voglia di leccarti tutta ma aspetto sarà più divertente dopo dai vieni”
La seguo e dopo una rampa di scale apre una porta mi fa entrare e la richiude subito scendiamo ancora e apre una ulteriore porta che richiude subito
“Ecco Lucia adesso vedrai cose che ti faranno gocciolare la figa vieni che ti presento i miei due amici”
Ci incamminiamo e davanti a noi spuntano due quasi giganti vestiti con un solo perizoma che appena vedono Giada si inginocchiano e la baciano
“Questi due sono muti e sono i miei carcerieri e aiutanti quando debbo far parlare donne o uomini guarda e se vuoi tocca”
Alza il perizoma a uno e vedo un cazzo che sempre un palo tanto è grosso e lungo
“Ti piace vero? Ma adesso non devi prenderlo hai figa e culo non lubrificati a dovere ma adesso ti faremo vedere come puoi ricever questo palo con i tuoi buchi che goccioleranno umori vieni e sguici.

scritto il
2019-01-02
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