L'appartamento in affitto
di
Piero Fassi
genere
feticismo
Sono le 14:00 mi reco in via Roma e suono per la perdita al rubinetto per cui sono stato chiamato. È un palazzo enorme, ormai in questa zona vi abitano quasi solo stranieri. Ed infatti sul campanello c'è un nome quasi impronunciabile, lo trovo solo grazie al messaggio di WhatsApp che mi ha mandato la proprietaria. Mi risponde una voce femminile che classifica subito come donna di colore. Arrivato mi apre con una tenuta a dir poco "antistupro" accappatoio di almeno tre taglie in più pantaloni delle tuta ginnica, ciabatte a fascia di plastica da uomo e collant neri o quantomeno piedi velati. Indossa una dolcevita, ma nonostante la tenuta, noto un seno prosperoso e dei fianchi non grandi ma generosi. Mi accompagna nel bagno e mi fa vedere il rubinetto della vasca. All'interno della stessa c'è della biancheria intima e dei collant neri in ammollo in poca acqua. Le chiedo se per favore me la sposta per evitare di sporcarla. Provvede mentre io non posso non guardare il suo prominente sedere ed i suoi piedi. Si gira di scatto e mi vede mentre cerco di fare l'indifferente, proprio mentre fissavo i suoi piedi. Sorride e prosegue. Si gira ancora ed io vengo beccato di nuovo.... Cos'hanno i miei piedi?
Niente trovo strano che indossi ciabatte da uomo...
Sai sono appena tornata dal lavoro e porto le scarpe antinfortunistiche, quindi adesso prima della doccia, mi metto sempre queste ciabatte perché sono belle comode....
Ah ok...
Intanto che lei mi spiegava però i miei occhi non si erano mai staccati dai piedi e lei notò la cosa.
Mi disse sai sono doloranti ogni giorno...
Il mio arnese stava esplodendo nelle mutande....
Io le risposi che doveva trovare un bravo uomo che glieli massaggiasse e lei d'un tratto mi disse:magari vuoi provare tu visto che sei così gentile?
Dissi ok!
Così si mise seduta sul divano su mia indicazione ed io seduto per terra davanti con i suoi piedi sulle mie gambe incrociate. Presi il suo piede sinistro e sollevandolo leggermente sentii un "profumo" paradisiaco. Era la prima volta che mi capitava di annusare e toccare i piedi di una donna di colore, e per questo ero in estasi essendo sempre stato un sogno per me. Cominciai a massaggiare con dolcezza e poi con un po' di vigore, come faccio di solito. Lei all'inizio faceva dei mugolii di piacere per il piede che si stava rilassando poi cominciò a muovere l'altro non so se volontariamente perché sembrava più dovuto al rilassarsi, finché non sfiorò il mio attrezzo. Spalancò gli occhi e mi disse che ero un maiale. Io cercai di spiegarle tutto, ma lei mi diede due sberle in faccia con il piede che poco prima tenevo in mano, poi un calcio dritto sul naso che mi fece annebbiare la vista ed uno col tallone nella zona "hot". Mi ordinò di andarmene subito dopo finito il lavoro, inutile dirmi che con quei calci mi aveva eccitano di più ed una volta in bagno presi i collant anche se bagnati e mi ci masturbai prima di finire il lavoro. Salutami ed uscii....
P. S. Storia vissuta.
Niente trovo strano che indossi ciabatte da uomo...
Sai sono appena tornata dal lavoro e porto le scarpe antinfortunistiche, quindi adesso prima della doccia, mi metto sempre queste ciabatte perché sono belle comode....
Ah ok...
Intanto che lei mi spiegava però i miei occhi non si erano mai staccati dai piedi e lei notò la cosa.
Mi disse sai sono doloranti ogni giorno...
Il mio arnese stava esplodendo nelle mutande....
Io le risposi che doveva trovare un bravo uomo che glieli massaggiasse e lei d'un tratto mi disse:magari vuoi provare tu visto che sei così gentile?
Dissi ok!
Così si mise seduta sul divano su mia indicazione ed io seduto per terra davanti con i suoi piedi sulle mie gambe incrociate. Presi il suo piede sinistro e sollevandolo leggermente sentii un "profumo" paradisiaco. Era la prima volta che mi capitava di annusare e toccare i piedi di una donna di colore, e per questo ero in estasi essendo sempre stato un sogno per me. Cominciai a massaggiare con dolcezza e poi con un po' di vigore, come faccio di solito. Lei all'inizio faceva dei mugolii di piacere per il piede che si stava rilassando poi cominciò a muovere l'altro non so se volontariamente perché sembrava più dovuto al rilassarsi, finché non sfiorò il mio attrezzo. Spalancò gli occhi e mi disse che ero un maiale. Io cercai di spiegarle tutto, ma lei mi diede due sberle in faccia con il piede che poco prima tenevo in mano, poi un calcio dritto sul naso che mi fece annebbiare la vista ed uno col tallone nella zona "hot". Mi ordinò di andarmene subito dopo finito il lavoro, inutile dirmi che con quei calci mi aveva eccitano di più ed una volta in bagno presi i collant anche se bagnati e mi ci masturbai prima di finire il lavoro. Salutami ed uscii....
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