La moglie del mio amico 1
di
Dolphin40
genere
dominazione
Fin da fidanzati ci eravamo frequentati in maniera molto assidua, io che mi chiamo Marco il mio amico Federico e le due amiche Alessia e Giorgia. Ci mettemmo insieme prima io e Giorgia, e a distanza di poche settimane Federico e Alessia. Le due ragazze erano entrambe molto carine, Giorgia bionda con capelli lungi lisci, occhi celesti, labbra sottili, seno non molto sviluppato, ma un sedere da favola, Alessia era bionda pure lei ma con capelli più corti, labbra carnose (l’ideale per i pompini, anche se così non era), seno più abbondante e un culo leggermente abbondante ma sodo per le molteplici ore di palestra. Tra noi non c’erano segreti ci raccontavamo praticamente tutto e tra le molte altre cose discutevamo tranquillamente anche delle nostre esperienze sessuali. Mentre la mia fidanzata era molto più aperta alle molteplici varianti in fatto di sesso, Alessia era molto tradizionalista: solo scopate classiche, spesso avevamo parlato pure, scherzando, ma noi maschi non più di tanto, di scambio di coppia, ma specialmente Alessia lo aveva ritenuto un’eresia. Poi ci sposammo anche lì a distanza di pochi giorni gli uni dagli altri tanto che avevamo organizzato pure il viaggio di nozze insieme, ci divertimmo moltissimo eravamo veramente molto affiatati. Poi ad Alessia gli chiesi se la prima notte di nozze aveva regalato a Federico la verginità della sua bocca o del suo culo “Ma te sei tutto matto….. ma che schifo” fu la sua risposta, ma io fu pronto a risponderle… “Non sai cosa ti perdi…”
Poi con il passare del tempo, pur uscendo sempre insieme, ma le confidenze sui rapporti sessuali non venivano più fatte anche se dal mio amico sapevo che Alessia si rifiutava di prenderlo sia in bocca che nel culo, il massimo era stato di infilargli il medio nel sedere, ma oltre no.
Spesso mi ero ritrovato a masturbarmi pensando a lei, alle sue labbra carnose l’ideali per uno splendido pompino e poi che dire del suo culo, certo quello della mia Giorgia era nettamente migliore, ma il fatto di sapere che quel bel culo un po’ abbondante era ancora vergine … beh erano due cose che mi facevano arrapare tantissimo.
Poi gli affari a Federico iniziarono ad andare non più tanto bene e questo senza dirmi nulla, anzi diradando le nostre frequentazioni, cercai di capire il perché ma nulla, finchè un giorno un amico comune mi raccontò tutto, così lo cercai subito ne parlammo e alla fine cercai di aiutarlo per quanto possibile, tantè che gli prestai una cospicua somma di denaro e anche se mi fidavo ciecamente di lui, mi volle comunque dare dei suoi assegni postdatati a garanzia del prestito che gli avevo fatto, naturalmente senza nemmeno un centesimo di interessi.
Fu così che in poco tempo riuscì a risollevarsi a recuperare morale e gli affari iniziarono nuovamente a girare per il verso giusto.
Un giorno però venni a sapere una cosa che mi mandò su tutte le furie, seppi che Alessia aveva messo in giro la voce che buona parte dei problemi di Federico erano stati colpa di alcuni miei consigli errati, che non mi ero comportato da amico ed era stato tutto merito suo se il marito era riuscito ad uscire da quel periodo di crisi. Decisi di fargliela pagare, non subito, ma alla prima occasione che si fosse presentata.
Riprendemmo le nostre frequentazioni e spesso mi soffermavo a guardarle il culo desideroso di infilarglielo tutto dentro a forza e perché no fino a fargli male. Spesso lei si accorgeva delle mie occhiate maliziose alle quali rispondeva con dei risolini.
Un giorno finalmente si presentò la tanto agognata occasione, sapevo che Federico era fuori alcuni giorni per lavoro e io con la scusa che avevo bisogno di alcuni libri che avevo a lui presto, telefonai a Alessia che mi invitò a passare nel pomeriggio da casa loro. Quando Alessia mi venne ad aprire la porta mi arrapati subito, mi sembrava più eccitante del solito una gonna di jeans a metà coscia e un top bianco senza reggiseno da cui si evidenziavano due capezzoli belli grossi.
Mi fece accomodare sul divano in salotto e si arrampicò sulla scala per prendere il libri in cima allo scaffale.
“Lo sai che dalla mia posizione si gode di un ottimo panorama…”
“Di che panorama stai parlando?…”
“Del tuo culo….”
“Ma cosa stai dicendo….” Disse con aria leggermente imbarazzata.
“Che hai un gran bel culo e a quello che mi dice Federico è un gran peccato che sia ancora vergine…oppure no?”
“Ma sei impazzito tutto insieme….che cazzo ti salta in mente…?”
“Lo sai una cosa… l’unico cazzo che per adesso salta è il mio….dovresti sentire come è diventato duro alla vista del tuo bel culo”
“Senti adesso mi hai rotto, prendi questi libri e esci subito di casa…..”
“Eh no bella mia….adesso mi stai a sentire…. Ho saputo che da quella tua bella bocca da pompini sono uscite una gran quantità di cazzate…. E adesso mi sembra giusto che le parti si invertano e dentro quella bocca c’entri il mio di cazzo”
“Te lo puoi scordare…. Ti ho detto di uscire immediatamente…”
“Lo sai vero che la ripresa economica di tuo marito è dovuto principalmente al mio prestito per il quale mi ha firmato una certa quantità di assegni…… che cosa ne dici se appena esco di qui andassi in banca e li mettessi subito all’incasso?”
Alessia sbiancò all’istante.
“No sarai così stronzo da fare una vigliaccata di questo genere?”
“E perché no… del resto tu non hai fatto una vigliaccata a mettere in giro quelle voci…”
Alessia sbiancò ed iniziò a balbettare..
“Si…si hai ragione, ma non pensavo che la cosa degenerasse e tutti lo venissero a sapere…”
“Ok comunque adesso vieni qui e mi fai un bel pompino…. E stai tranquilla che nessuno lo verrà a sapere..”
“Dai ok ti ho chiesto scusa… adesso basta pensa che Federico è tuo amico….”
Alzando la voce e con un tono decisamente autoritario Marco replicò
“Adesso basta lo dico io…. Vieni immediatamente qui e prendilo in bocca altrimenti metto questi assegni all’incasso e ti giuro che non scherzo”
Alessia che era già scesa dalla scala non senza imbarazzò si avvicinò al divano.
“Adesso inginocchiati e tiramelo fuori…”
Una volta inginocchiata aprì la cerniera dei pantaloni, li abbassò leggermente e poi non appena scostò leggermente le mutande il cazzo uscì fuori come una molla.
“Lo vedi come è contento di fare la conoscenza della tua bocca…. Non stà più nemmeno nelle mutande..”
Con una certa ripugnanza avvicinò la bocca al cazzo, l’odore che percepì avvicinandosi le creò un primo giramento di testa, poi però la mano di Marco la spinse verso il basso e così fù costretta a prenderlo in bocca.
“Brava…adesso che il primo scoglio è superato inizia a leccarmelo per bene… e ricordati che voglio sentire per bene la tua lingua…”
Alessia fece come le era stato richiesto, il sapore dolce aspro le dava un senso di nausea avrebbe voluto smettere, ma la mano di Marco era sempre li che le spingeva la testa dandole un ritmo cadenzato.
“mmm. Si dai…. Sai quant’era che volevo mettertelo in quella bocca da pompinara….continua dai…”
Lei accellerò il ritmo cercando di porrè fine il più presto possibile a quel supplizio…
“si dai così…brava ….più veloce dai….si..sii…..”
Sentendo che era prossimo al godimento, cercò di smettere di ciucciarlo e di proseguire il lavoretto con la sola mano.
“Eh no bella …. Il lavoro deve essere completo …. Devi ingoiare tutto…….”
E così dicendo le tenne ferma la testa con entrambe le mani…
“Ecco….sto per godere….ricordati che devi ingoiare tutto…..”
Una serie infinita di fiotti di sperma si riversò nella gola di Alessia che come le era stato ordinato ingoiò tutto con un notevole senso di nausea che comunque fu brava a reprimere.
Quando si rialzò un piccolo rivolo di sperma le colava ancora dalla bocca… Marco le si avvicinò con un dito lo raccolse e subito lo infilò nella sua bocca….
“Ho detto che dovevi ingoiare tutto…. Anche la minima gocciola….”
“Sei uno stronzo…. Un bastardo….”
“Ehi ehi calma….per così poco……siamo appena all’inizio..”
“Cosaaaaa “ disse Alessia strabuzzando gli occhi.
segue...
mirabilius1@hotmail.it
Poi con il passare del tempo, pur uscendo sempre insieme, ma le confidenze sui rapporti sessuali non venivano più fatte anche se dal mio amico sapevo che Alessia si rifiutava di prenderlo sia in bocca che nel culo, il massimo era stato di infilargli il medio nel sedere, ma oltre no.
Spesso mi ero ritrovato a masturbarmi pensando a lei, alle sue labbra carnose l’ideali per uno splendido pompino e poi che dire del suo culo, certo quello della mia Giorgia era nettamente migliore, ma il fatto di sapere che quel bel culo un po’ abbondante era ancora vergine … beh erano due cose che mi facevano arrapare tantissimo.
Poi gli affari a Federico iniziarono ad andare non più tanto bene e questo senza dirmi nulla, anzi diradando le nostre frequentazioni, cercai di capire il perché ma nulla, finchè un giorno un amico comune mi raccontò tutto, così lo cercai subito ne parlammo e alla fine cercai di aiutarlo per quanto possibile, tantè che gli prestai una cospicua somma di denaro e anche se mi fidavo ciecamente di lui, mi volle comunque dare dei suoi assegni postdatati a garanzia del prestito che gli avevo fatto, naturalmente senza nemmeno un centesimo di interessi.
Fu così che in poco tempo riuscì a risollevarsi a recuperare morale e gli affari iniziarono nuovamente a girare per il verso giusto.
Un giorno però venni a sapere una cosa che mi mandò su tutte le furie, seppi che Alessia aveva messo in giro la voce che buona parte dei problemi di Federico erano stati colpa di alcuni miei consigli errati, che non mi ero comportato da amico ed era stato tutto merito suo se il marito era riuscito ad uscire da quel periodo di crisi. Decisi di fargliela pagare, non subito, ma alla prima occasione che si fosse presentata.
Riprendemmo le nostre frequentazioni e spesso mi soffermavo a guardarle il culo desideroso di infilarglielo tutto dentro a forza e perché no fino a fargli male. Spesso lei si accorgeva delle mie occhiate maliziose alle quali rispondeva con dei risolini.
Un giorno finalmente si presentò la tanto agognata occasione, sapevo che Federico era fuori alcuni giorni per lavoro e io con la scusa che avevo bisogno di alcuni libri che avevo a lui presto, telefonai a Alessia che mi invitò a passare nel pomeriggio da casa loro. Quando Alessia mi venne ad aprire la porta mi arrapati subito, mi sembrava più eccitante del solito una gonna di jeans a metà coscia e un top bianco senza reggiseno da cui si evidenziavano due capezzoli belli grossi.
Mi fece accomodare sul divano in salotto e si arrampicò sulla scala per prendere il libri in cima allo scaffale.
“Lo sai che dalla mia posizione si gode di un ottimo panorama…”
“Di che panorama stai parlando?…”
“Del tuo culo….”
“Ma cosa stai dicendo….” Disse con aria leggermente imbarazzata.
“Che hai un gran bel culo e a quello che mi dice Federico è un gran peccato che sia ancora vergine…oppure no?”
“Ma sei impazzito tutto insieme….che cazzo ti salta in mente…?”
“Lo sai una cosa… l’unico cazzo che per adesso salta è il mio….dovresti sentire come è diventato duro alla vista del tuo bel culo”
“Senti adesso mi hai rotto, prendi questi libri e esci subito di casa…..”
“Eh no bella mia….adesso mi stai a sentire…. Ho saputo che da quella tua bella bocca da pompini sono uscite una gran quantità di cazzate…. E adesso mi sembra giusto che le parti si invertano e dentro quella bocca c’entri il mio di cazzo”
“Te lo puoi scordare…. Ti ho detto di uscire immediatamente…”
“Lo sai vero che la ripresa economica di tuo marito è dovuto principalmente al mio prestito per il quale mi ha firmato una certa quantità di assegni…… che cosa ne dici se appena esco di qui andassi in banca e li mettessi subito all’incasso?”
Alessia sbiancò all’istante.
“No sarai così stronzo da fare una vigliaccata di questo genere?”
“E perché no… del resto tu non hai fatto una vigliaccata a mettere in giro quelle voci…”
Alessia sbiancò ed iniziò a balbettare..
“Si…si hai ragione, ma non pensavo che la cosa degenerasse e tutti lo venissero a sapere…”
“Ok comunque adesso vieni qui e mi fai un bel pompino…. E stai tranquilla che nessuno lo verrà a sapere..”
“Dai ok ti ho chiesto scusa… adesso basta pensa che Federico è tuo amico….”
Alzando la voce e con un tono decisamente autoritario Marco replicò
“Adesso basta lo dico io…. Vieni immediatamente qui e prendilo in bocca altrimenti metto questi assegni all’incasso e ti giuro che non scherzo”
Alessia che era già scesa dalla scala non senza imbarazzò si avvicinò al divano.
“Adesso inginocchiati e tiramelo fuori…”
Una volta inginocchiata aprì la cerniera dei pantaloni, li abbassò leggermente e poi non appena scostò leggermente le mutande il cazzo uscì fuori come una molla.
“Lo vedi come è contento di fare la conoscenza della tua bocca…. Non stà più nemmeno nelle mutande..”
Con una certa ripugnanza avvicinò la bocca al cazzo, l’odore che percepì avvicinandosi le creò un primo giramento di testa, poi però la mano di Marco la spinse verso il basso e così fù costretta a prenderlo in bocca.
“Brava…adesso che il primo scoglio è superato inizia a leccarmelo per bene… e ricordati che voglio sentire per bene la tua lingua…”
Alessia fece come le era stato richiesto, il sapore dolce aspro le dava un senso di nausea avrebbe voluto smettere, ma la mano di Marco era sempre li che le spingeva la testa dandole un ritmo cadenzato.
“mmm. Si dai…. Sai quant’era che volevo mettertelo in quella bocca da pompinara….continua dai…”
Lei accellerò il ritmo cercando di porrè fine il più presto possibile a quel supplizio…
“si dai così…brava ….più veloce dai….si..sii…..”
Sentendo che era prossimo al godimento, cercò di smettere di ciucciarlo e di proseguire il lavoretto con la sola mano.
“Eh no bella …. Il lavoro deve essere completo …. Devi ingoiare tutto…….”
E così dicendo le tenne ferma la testa con entrambe le mani…
“Ecco….sto per godere….ricordati che devi ingoiare tutto…..”
Una serie infinita di fiotti di sperma si riversò nella gola di Alessia che come le era stato ordinato ingoiò tutto con un notevole senso di nausea che comunque fu brava a reprimere.
Quando si rialzò un piccolo rivolo di sperma le colava ancora dalla bocca… Marco le si avvicinò con un dito lo raccolse e subito lo infilò nella sua bocca….
“Ho detto che dovevi ingoiare tutto…. Anche la minima gocciola….”
“Sei uno stronzo…. Un bastardo….”
“Ehi ehi calma….per così poco……siamo appena all’inizio..”
“Cosaaaaa “ disse Alessia strabuzzando gli occhi.
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