Scintille

di
genere
sentimentali

L'aria era calda, troppo calda forse. Decise di uscire di casa con la speranza di trovare un po' di sollievo dalla calura estiva ma il solo dover indossare dei vestiti le sembrava troppo quella sera.
Spinta da una follia momentanea si tolse la leggerissima magliettina che indossava le mutandine e entro in doccia, uscì e senza quasi asciugarsi indosso' un vestito che aveva comprata giusto pochi giorni prima. Era molto leggero, lungo fin ai piedi e con una profonda scollatura, valito' per qualche secondo se indossare o meno dell'intimo ma decise di no! Nessuno avrebbe potuto vederla, e se anche si fossero accorti che non indossava il reggiseno, poco le importava!
Mise il telefono è le chiavi nella borsetta, indosso un paio di sandali molto comodi e uscì.
L'aria era carica d'umidita' come aveva oramai scoperto a sue spese da quando la vacanza al mare era iniziata...pochi metri la separavano dalla fermata dove, nelle sere d'estate, si fermava il trenino aperto che l'avrebbe condotta sino alla piazza cittadina.
Mentre aspettava il trenino si fermò un secondo a darsi un occhiata, i capelli ancora bagnati le facevano cadere piccole gocce d'acqua sulle spalle e fin dentro la scollatura, dal leggero tessuto dell'abito di intravede a il seno, e più giù, la sensazione del vestito contro il ventre, la leggera brezza che le arrivava per un attimo la fece pentire della scelta di non indossare le mutandine...ma ormai era andata, il trenino stava arrivando e lei senza esitare oltre salì, tornare in quella stanza caldissima non era assolutamente contemplato.
Scese alla fermata vicino al farò, decise di non andare nella folla della piazza cittadina ma di restare sul lungomare, passeggiare in spiaggia...ma voleva evitare assolutamente di incontrare il gruppo con cui si vedeva in spiaggia perché non le andava di socializzare, voleva stare tranquilla quella sera.
Inizio a camminare, il vento lì sul lungomare era più forte, il vestito le si sollevava leggermente ma era abbastanza lungo da non crearle problemi. Poco più giù del faro c'era una piccola piazza con disegnata in terra la rosa dei venti e qualche panchina intorno, le piaceva sedersi li e osservare le persone che passavano, inventare storie sulle loro vite, le era sempre piaciuto osservare le vite altrui a distanza, cercare di capire cosa facevano, chi erano, quali desideri potessero avere. Erano solo fantasie le sue ma era un'abitudine che aveva sin da quando era bambina e per lei era qualcosa di così naturale da fare che oramai neanche si rendeva conto di farlo. Si sedette su di una panchina, siatemo' con attenzione il vestito è per un po' rimase lì, le persone si suaseguivano, una coppia di vecchietti attirò la sua curiosità, e la coppia...sicuramente lui la tradiva, ma guarda il signore con il cane...chissà se la moglie l'ha obbligato a portarlo a spasso mentre lei a casa faceva dormire il bebè. Ad un tratto la sua attenzione venne assorbita completamente dal ragazzo che camminava da solo, il passo tranquillo di chi non ha fretta, lo sguardo avanti sicuro di sé, non riusciva a creare una storia su di lui ma ne era piuttosto attratta, forse perché era il suo tipo, forse perché non aveva una storia, continuò a seguirlo con lo sguardo fino a quando non lo vide scendere le scale che portavano alla spiaggia libera.
Per la seconda volta quella sera venne presa da un impulso improvviso, si alzo e senza esitazioni scese le scale anche lei.
Scese l'ultimo gradino è inizio a camminare sulla spiaggia, pochi passi e decise di togliere i sandali, in alto alle sue spalle le luci della piazzetta si affievolivano, dinanzi a lei il buio della spiaggia rischiarata soltanto dalla flebile luna.
Conosceva bene quella spiaggia, si snodava in lunghezza fino ad incontrare le grotte di Nerone, non era molto frequentata di notte da quando l'ordinanza comunale vietava il camping, e a quel che poteva vedere non era assolutamente frequentata di notte, era completamente buia e non riusciva a percepire la presenza di nessuno, per quanto cercasse nel buio la figura di lui non la vedeva.
Era quasi giunta alle grotte e si senti' ad un tratto molto stupida non aveva assolutamente valutato che lui potesse aver scelto di andare a sinistra verso le spiaggie che costeggiavano la passeggiata, o sulla barriera artificiale dove di notte si andava a pescare.
L'aveva perso! Si rammarico' ma decise che poteva godere del piacere di quel silenzio, lì il vento era molto piacevole, la spiaggia buia e silenziosa, l'ideale per stare tranquilli...e sicuramente non avrebbe incontrato nessuno che conosceva.
Frugo' nella borsa dove in genere, come Mary Poppins, teneva di tutto, tirò quindi fuori un asciugamano da mare super compatto, scelse un angolino buio, lo poggio ' in terra, posò borsa e scarpe e come una bambina eccitata che stava rubando la marmellata dal barattolo si avvicinò all' acqua. Alzò il vestito e immerse i piedi, scivolo' sempre più in avanti fino alle ginocchia, l'acqua era calma, calda e invoglia ad entrare...non le importava molto bagnare un po' l'abito, si rammarico' della mancanza dell'intimo altrimenti avrebbe potuto fare il bagno, nuda non le sembrava proprio il caso.
Urlò e quasi cadde in acqua quando due braccia forti la strattonarono indietro, il vestito le scivolo' dalle mani e si bagno, si giro' spaventata e a pochi centimetri dal suo viso la fissavano due profondi occhi blu, confusa e stordita non riuscì a dire nulla fu lui a rompere il silenzio "non faccia stupidaggini, è una ragazza bellissima perché fare un gesto così insano". Lei continuava a fissare quegli occhi, seriamente preoccupati, capelli un po' troppo lunghi incorniciavano un bel viso, non di quelli che lasciano senza fiato, a guardarlo da vicino non era il tipo di uomo che avrebbe definito bellissimo, non era particolarmente muscoloso, ma neanche troppo magro, era sicuramente più alto di lei di almeno 15 cm e lei decisamente non era bassa.
Ad un tratto si accorse di non aver ancora detto nulla, erano li, bagnati in acqua che si studiavano e lui pensava che lei volesse suicidarsi...l'ironia della cosa la fece ridere, infondo lei era arrivata li seguendo lui. Rise di gusto, e quando si accorse del suo sguardo perplesso si affrettò a spiegare "perdonami, non voglio uccidermi, volevo solo bagnarmi e l'acqua era così bella che sono entrata troppo, mi stavo giusto pentendo di non avere con me un costume...ma ora non è più un problema visto che sono tutta bagnata!" l'ultima frase la disse con un pizzico di malignità, non voleva farlo sentire in colpa ma voleva assolutamente vedere altre espressioni di quel volto.
Lui ancora non la lasciava, l'acqua fino alle ginocchia, il vestito galleggiando le si attorcigliava alle gambe, verdi come le sirene pensò tra se, la stava osservando in maniera intensa, quasi a voler capire se ciò che aveva detto fosse vero.
Lascio' la presa, evidentemente aveva deciso che mom era pericolosa per sé stessa "sono davvero mortificato, ho frainteso la situazione...cone posso farmi perdonare"! Lei avvampo', I sui pensieri erano stati tutt'altro che puri, ma era una sciocchezza...davanti a lei un perfetto sconosciuto..."vuoi farmi compagnia per un po', non posso risalire con il vestito così bagnato". La scusa era così credibile e le era salita alle labbra così naturalmente che si stupì lei stessa.
"oramai siamo bagnati, non voleva farsi il bagno...tanto vale approfittarne". Avvampo', quasi che lui avesse compreso il suo inganno, avesse visto il suo desiderio, "come ho detto non ho il costume", "neanche io, possiamo farlo in intimo...non c'è molta differenza infondo". Se avesse potuto si sarebbe presa a schiaffi, se solo avesse avuto l'intimo si sarebbe potuta immergere in acqua con lui, e lo voleva davvero tanto, più lo guardava e più si accorgeva che era decisamente attratta da quell'uomo di cui non sapeva neanche il nome.
Per quanto sembrasse assurdi scelse di dire la verità "non posso, io non lo indosso...faceva così caldo"...bisbiglio' quasi a volersi giustificare.
Lui la fissò, lei conosceva quello sguardo, divertito, interessato, forse anche un po' eccitato, alzò gli occhi e lo fisso, lui non dice a nulla quindi sentendosi stupida sei avviò verso la riva, camminare in acqua con il vestiti bagnato che si attaccava alle gambe era davvero fastidioso, ma soprattutto si sentiva così sciocca...non sapeva nulla dj quel tipo, ma cosa le era passato per la testa, lui avrebbe sicuramente pensato che lei era una ragazza facile o una sciaquetta.
Lui la segui in silenzio, iniziava anche ad essere preoccupata, non è che era un pazzo? Un maniaco? "non volevo metterti in imbarazzo, stasera non ne faccio una giusta", il silenzio venne ritto e lei si senti decisamente più tranquilla, "spero non solo a causa mia, non è nulla di che davvero...solo un vestito bagnato e un po' di imbarazzo, nulla di non recuperabile".
"no assolutamente, al contrario sei stata la sorpresa più piacevole della serata, e se cambi idea possiamo sempre fare quel bagno nudi".
Si fermo', non aveva sentito male, si guardò intorno nervosamente...la spiaggia era ancora vuota, anche se le era sembrata così anche prima e invece lui era lì, decise che non le importava...lui le piaceva davvero, e l'aveva già detto, il caldo la rendeva irrazionale. Si giro ' verso di lui, lo fisso' negli occhi e senza mai spostare lo sguardo fece scivolare le mani lungo il vestito, delicatamente lo sollevò sin sopra la testa e rimase lì, esposta, nuda, davanti un perfetto sconosciuto che a bocca aperta la fissava, probabilmente non riuscendo a credere alla sua fortuna!
Si girò, raggiunse l'asciugamano e ci lasciò cadere sopra il vestito, ruoto' su se stessa e a passo sicuro si diresse verso la riva, nel superarlo inclino' leggermente la testa, sorrise maliziosamente "se non ti sbrighi vado da sola".
Fu quasi comico il modo in cui trasali' dallo stordimento e andando verso l'asciugamano si tolse i vestiti per poi seguirla. Quando arrivo" all'acqua lei era quasi entrata del tutto, si tuffo' nascondendo il corpo dagli occhi di lui, resto' qualche secondo sotto e nel riaffiorare vide il panico nel suo volto, forse non era del tutto sicuri che lei non volesse farsi del male, si avvicinò a lui nuotando, lui ora era dentro fino alla cintura, riusciva a vederli il Busto, i bicipiti e si sentiva decisamente eccitata, si tuffo' e spari dalla sua vista per, aspetto' che riemergesse ma lui l'afferro', iniziò a ridere...si era davvero spaventata. Lui le era nuovamente davanti, un largo sorriso sul volto, ok riprenditi...esorto' se stessa, non sei un'adolescente eccitata...hai già avuto uomini...sembri stupida! Ma non le riusciva, lui le prese la mano, dandole la scossa "ahi"...le venne da ridere "facciamo scintille"...lui l'avvicino", le mise la dietro la testa, l'altra le teneva ancora la mano...la trasse a sé e la baciò con trasporto, i loro corpi nudi e bagnati così vicini che lui poteva sentire la sua eccitazione sul suo petto...ma anche lei riusciva a sentire la sua.
Il bacio era leggermente salato, caldo, il suo alito sapeva di menta...ls mani di lui la cercavano, i fianchi, i glutei, il seno...imbarazzata per l'audacia con cui aveva accettato di buon grado e con eccessivi piacere tutto questo si scosto" e con un sorriso malizioso si tuffo, lui la segui, giocarono in acqua, ora che entrambi sapevano che era un preliminare anche il gioco era eccitante, si sfiorava, si abbracciavano, si baciavano...lui l'abbraccio da dietro, stringendola sotto il seno, impedendo i movimenti...le scanzo' I capelli e le baciò dolcemente il collo, un po' esitate indugio' nel toccarle il seno, lei lo lasciò fare, giocò con i suoi capezzoli sempre più turgidi, lei sentiva la sua eccitazione crescere, il suo respiro diventare sempre più pesante, erano arrivati quasi a riva, lei si divincolo ' e sciolse l' abbraccio di lui, si giro' e si mise sopra di lui..l'acqua li cullava dolcemente, lui rimane seduto mentre lei sedendosi su di lui gli permetteva si entrare in lei. Lo bacio, lui le strinse la vita e quasi persero l'equilibrio...si trovarono a ridere e a baciarsi mentre i loro corpi si fondevano, l'attrito dell'acqua faceva sì che lei sussultare ogni volta che il membro di lui le andava in profondità, le succhio' il seno forte, tanto che gli spasmi di lei scendevano fino a farle contrarre così tanto la fica che gli sembrava che lo circondasse completamente. Più in fondo, più forte, fino a sentire le gocce di sudore sulla fronte nonostante si trovassero in acqua. Il ventre di lei si contasse mentre l'orgasmo la faceva urlare di piacere, questo fu sufficiente perché lui si eccitasse da morire e mentre lei godeva l'eccitazione di lui esplose riempiendola. I loro corpi gemevano assieme, in un unione di godimento si baviarono in acqua, sotto la luna, fino a quando non finirono.
Lui le sorrise, le mise dietro le orecchie i capelli bagnati, lei gli sorrise molto imbarazzata...neanche nei suoi sogni più perversi avrebbe mai pensato che avrebbe fatto qualcosa di simile, con uno sconosciuto poi!
Sciogliendo l'abbraccio si alzarono, lui le prese la mano e la baciò dolcemente...lei gli sorrise e uscirono assieme dall'acqua. Arrivarono all'asciugamano dove i vestiti di lui giacevano un po' ovunque, le scappò una risatina. Sistemarono i vestiti al meglio, naturalmente erano ancora zuppi, senza sole difficilmente si sarebbero asciugati, e si sdraiarono sull'asciuganano. Così, stesi, l'uno di fianco a l'altra iniziarono a parlare, come sue vecchi amici passano da un argomento all'altro così fu tra loro, continuavano a raccontarsi, storie, aneddoti, pensieri e segreti...lei si strinse sul suo petto e lui l'abbraccio' dolcemente. Le baciò la fronte, l'occhio, la punta del naso..lei cerco' il suo bacio e lui non la fece attendere, fu il bacio più dolce, sembrava il bacio di due innamorati...non fosse per il fatto che si conoscevano da poche ore e che non si erano neanche detti il loro nome.
Il bacio muto' molto velocemente e in un attimo si trovarono nuovamente avvinghiati, accatezzandole il corpo scese tra le sue gambe, il piacere le fece inarcare la schiena mentre le mani esperte di lui indugiavano sul suo corpo trovando i punti più sensibili. Lui lecco il sale dai sui seni mentre il suo membro era già pronto ad aprirsi nuovamente un varco in lei. Fu lui stavolta a prendere l'iniziativa, smise di toccarla e con forza la penetro',
Era così bagnata che non trovo' difficoltà ad entrare, mentre la faccia di lui quasi si deformava per il piacere mentre piccole gocce di sudore e acqua scivolavano tra i suoi capelli, lei si accorse dell'enormita' di quanto aveva fatte quella notte.
Era sempre stata una donna calma e razionale, era romantica fino all'inverosimile e mai avrebbe pensato ad una notte di sesso fine a se stesso, invece era evidente che il caldo le aveva dato alla testa, era lì che faceva dello straordinario sesso, in spiaggia e con un ragazzo di cui non conosceva nulla!
Ma i pensieri durarono poco, la bocca di lui cerco' la sua è si schiude in un caldo bacio salato, le mani di lei si avvinghiarono alla sua schiena e mentre il suo membro spingeva sempre più in profondità lei non riuscì a smettere di gemere. Nuovamente venne scossa da un lungo orgasmo, lui spinse ancora più forte, ruotando leggermente con il bacino che esplose in un piacere profondo per entrambi.
Restarono così per u po', lui si spose verso di lei e con leggerezza le diede un piccolo bacio sulle labbra, lei sorrise attraendolo a se è baciandolo con più profondità.
Ora stesi l'uno accanto all'altra, abbracciati, nudi sotto le stelle si assopirono.
Quando lei si svegliò il cielo stava schiarendo, guardò il ragazzo steso al suo fianco, me osservo il volto rilassato, le lunghe ciglia, la bocca piuttosto carnosa, le dita affusolate e si accorse che le piaceva davvero...ma quale relazione inizia con una notte folle di sesso? Lui sicuramente penserà che è una cosa che fa spesso! Sospirò profondamente cercando di consolare se stessa, prese il vestito e anche se era ancora bagnato e in parte pieno di sabbia lo indosso' per nascondere alla vista le sue nudità, aspettò un po' e poi decise di svegliarlo.
I suoi occhi su di lei la colpirono, la stava indagando e noto' un certo dispiacere nel vederla vestita, erano di un blu più chiaro di quanto non le fosse sembrato la notte prima, anche lui la stava osservando con attenzione...chissà cosa stava pensando, se si stava pentendo, ma poi sorrise, un sorriso davvero dolcissimo...si sedette e la bacio' con dolcezza "buongiorno"!
Lei sorrise, "buongiorno"! Gli porse i vestiti, "tra poco inizieranno ad arrivare persone in spiaggia, dobbiamo andare via", "peccato!" rispose lui facendo una faccia da bambino contrariato.
Si rivestì anche lui, raccolsero le loro cose e si incamminarono lungo il bagnasciuga a ritroso rispetto la strada fatta la notte prima, mentre incantata lo cercava.
La borsetta a tracolla, le scarse in mano e i capelli scompigliati,la classica immagine che le riportava alla mente la frase - camminata della vergogna--
Era assorta nei suoi pensieri quando lui le prese la mano, furono entrambi colti nuovamente da piccole scintille, come una scossa tra di loro...risero entrambi mentre oramai erano quasi arrivati.
Salirono i gradini fino a tornare alla piazzetta della rosa dei venti, lei gli lasciò la mano, sapeva che era finita, si girò verso di lui, gli sorrise, si mise in punta di piedi e gli stampo' un singolo bacio sulle labbra, e così senza dire niente si girò per andare verso il faro.
Una mano forte la trattenne, lo guardo' un po' perplessa, non capiva..."ti posso offrire la colazione?" occhi da cucciolo a cui sapeva di non poter dire di no, se lui le avesse chiesto di possederla li sul posto le avrebbe ugualmente detto di sì.
Fece di sì con la testa, mise i sandali ai piedi e con le mani cercò distrattamente di sistemare capelli e vestito. Non si accorse dello sguardo di lui che la osservava e sorrideva incantato. Mentre camminavano sul lungomare in direzione della piazza lei noto' nuovamente quel suo modo di camminare, sicuro di sé, che l'aveva attratta la sera prima. Camminando iniziarono a parlare proprio come la notte passata, un po' di tutto come due vecchi amici che si ritrovano e non come due amanti occasionali. Raggiunsero un piccolo bar a ridosso della spiaggia, entrarono e presero le ordinazioni...portarono il vassoio sui tavolini esterni e mentre mangiavano, tra un discorso e l'altro lei senti' le parole che la resero la ragazza più felice del mondo, "posso sperare di rivederti?". Non sperava in tanto, ma era davvero felice e diventò immediatamente rossa in volto mentre gli rispondeva con un "mi piacerebbe molto!". Lui sorrise, le prese la mano...piccole scintille a cui oramai erano abituati "posso sapere il tuo nome?".
Rise di gusto, e lui con lei, si baciarono e noi li lasciamo li...alla fine di una notte strana e calda e all'inizio di un qualcosa di ancora più caldo.
Fine
di
scritto il
2019-04-07
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