La mia prima super parte II.

di
genere
prime esperienze

Il giorno seguente, Assunta, mi scrisse un sms:
" Vieni qui"?
" Se vuoi si"!
Risposi, eccitato.
Quello stesso pomeriggio, dissi a mia madre che salivo in città a studiare in biblioteca, alle 15:00 ero sotto casa di di lei, mi aprì, salite le scale, la trovai era sulla porta ad aspettarmi, vestiva semplice, un jeans, una maglia bianca, sotto appariva una leggera trasparenza del reggiseno nero.
Mi bacio' in bocca e sul collo accarezzandomi il pene in piena erezione, sorrise nel dirmi:
" Mi sa che non aspettavi altro"!
Mi portò nel soggiorno, facendomi sedere sulla poltrona reclinabile, notai sopra a questa un telo da mare, feci per toglierlo ma lei di lasciarlo dov'era.
Una volta seduto, reclinò lo schienale il tanto per distendermi, sbottonò il mio pantalone sino alle ginocchia, mi tolse le scarpe, levandomi i pantaloni completamente.
Io, stavo lì, disteso, con gli slip gonfi dall'erezione, lei, mi sfiorò con le punta delle dita le gambe, sino ad arrivare al pene, lentamente me le passava sul mio corpo rigido, respiravo velocemente, eccitato.
" Aspettami... Non scappare"
Mi disse.
Si alzò, e si reco' in cucina, sentì che prendeva qualcosa dagli armadietti, per poi tornare con una bacinella trasparente piena d'olio.
Prese un sedia dal tavolo, sedette alla mia destra, all'altezza dei miei ginocchi, poso' la bacinella su di un'altra sedia e sorridendomi disse:
" Vediamo se riesco ad insegnarti una cosa"!
Con entrambe le mani mi sfilò lo slip con decisione togliendomeli, dopo di che, immerse le mani nella bacinella d'olio strofinandosele, prese il pene con pollice e indice della sinistra, sgocciolando,con l'altra mano, olio su pancia e cosce, così lentamente, incominciò un su e giù da brivido.
" Rilassati, Ale"!
Mi disse.
Io, non riuscivo a controllare il mio corpo, avevo degli scatti ogniqualvolta, la sua mano viscida d'olio, mi accarezzava il pene.
" Ieri è stato bello"!
Diceva, guardando il mio pene scappellarsi e ricomporsi.
" Però... Sei venuto troppo in fretta! Ora ti insegno a gestire le tue emozioni"!
Mi passò le mani unte sulle gambe, io, le distesi, unse ancora entrambe le mani strofinandole in mezzo alle gambe e poi, di nuovo, riprese il pene.
Ogniqualvolta, le sue mani lo prendevano, io, avevo uno scatto:
" Buono... Non irrigidire il corpo! Goditi il momento! .... Bravo così"
Diceva.
Era stupendo, mai prima d'ora, sentì una sensazione di completo abbandono e godimento. Ora, sempre con più forza afferrava il pene duro in mano, mi masturbava per poi lasciarlo, scatti involontari di questo, la facevano sorridere, e di nuovo le sue mani sulle gambe mi distendevano i muscoli.
Era davvero brava, esperta, paziente, mi tolse la maglia, lasciandomi completamente nudo, disteso, ansimante sulla poltrona.
Per 18 minuti, continuò a massaggiare il mio corpo e a masturbarmi, appena capiva che stavo venendo, si fermava soffiandomi per qualche istante, poi riprendeva e smetteva, di continuo.
" Stai andando benissimo... Resisti ancora"?
Mi chiese, con un sorriso amorevole.
" E' stupendo"!
Risposi, guardando il mio pene tra il suo pollice e l'indice che scivolavano prima lentamente e poi sempre più forte, sempre di più.
Vedendo che non lasciava il pene, con faceva per ormai Da 20 minuti, gli dissi con voce quasi tremante:
" Sto sborrando"!
Lei, mi lasciò e guardandomi replicò:
" Stai venendo... Si dice"!
Sorridendo.
Con le due dita riprese il pene, il scivolò tre volte per via degli spasmi irregolari che avevo, riprese a strofinare, io, posi le mani sui braccioli della poltrona, ero arrivato, sentivo il fluido salire su per la cavità, irrigidì le gambe, le allargai, uno spruzzo di sperma uscì:
" Eccolo! Eccolo"!
Gridò, Assunta.
lo vidi schizzare ovunque, urlai forte, lei continuava il su e giù, con le due sole dita, ecco un secondo spruzzo, abbondante, Finire sulla mia pancia, di seguito un filamento uscì più lento, scivolandogli veloce, sulla mano unta d'olio.
Il mio corpo, dopo pochi istanti, crollò letteralmente, adagiandosi con fremiti improvvisi sulla poltrona, mentre Assunta, continuava il su e giù.
Non riuscivo a tenere gli occhi aperti, ero sfinito come non mai, sentivo l'olio colarmi tra le gambe, lo sperma sulla mia pancia scendermi sul fianco, lei sorridendo mi disse:
" Ti ho svuotato per bene"!
Un sonno improvviso mi avvolse, i miei muscoli erano indolenziti, quasi neppure mi accorsi che lei, si assentò per prendere le salviette.
Io, mi alzai, risistemandomi, andai al bagno mi sciacquai per bene, ero stanchissimo, lei passandomi gli slip, mi disse di sdraiarmi sul letto e cosi feci, appoggiata la testa sui cuscini morbidi crollai.
Quando riaprì gli occhi mi parve d'aver dormito ore, furono appena una trentina di minuti, ero più rilassato, leggero, dalla cucina sentivo Assunta, sistemare qualcosa, ero in mutande a petto nudo nel letto, felice come poche altre volte, sodisfatto per quanto vissuto.
Malgrado la sega madornale, pensai, ero nuovamente duro.
Lei, si presentò sulla porta della camera completamente nuda, il suo corpo era tondeggiante ma molto sexy, il suo seno era veramente grande, pesante,pieno come pochi:
" Ora sei mio"
Disse, avvicinandosi al mio fianco, mi fece mettere al centro del letto, mi salì sopra allargando le gambe, afferro' il pene, mettendolo dentro di lei.
Era calda e bagnata, appena dentro portò su le ginocchia, facendo forza sulla spalliera del letto, con colpi decisi incominciò a sbattermi prima lentamente, poi sempre forte.
Urlava e gemeva con il viso rivolto al soffitto:
"Si! Si! Ancora! Bellissimo"!
Urlava.
Io, gli afferrai i seni, con il pollice e l'indice gli strinsi i capezzoli:
" Si! Si! Così"
Urlò, sbattendo sempre più forte.
Era incredibile, la sua decisione nei movimenti, la sua voce i suoi gemiti mi mancavano fuori di testa, potevo vedere il pene, appariva e scompariva veloce nella sua vaggina, mentre sbatteva sempre più forte su me tutto il suo peso.
Per un istante abbassò il capo, con gli occhi semi chiusi urlò:
" Vengo"!
Ebbi la sensazione che in mezzo alle mie gambe mi colasse qualcosa, solo dopo, quando lei smise di saltarmi sopra, e si butto a pancia all'aria sul letto al mio fianco, vidi la sua crema bianca.
Li montai sopra succhiandogli i seni, di forza rimisi dentro il pene nella sua vaggina, ora era più asciutta, bastarono poche miei spinte, perché tornasse scivolosa e profonda, alzai il mio sedere lasciando giusto la punta del pene per poi riscendere di colpo.
La sbattevo forte, la sentivo mia, lei mi teneva per le braccia, sentivo di averne ancora tanto da dargli, quella sega che mi fece, mi aveva svuotato.
La montavo sempre più forte, tirai su la schiena, le presi le gambe e lei le mise sulle mie spalle, spingevo, spingevo vedendo il pene uscire ed entrare veloce, sempre più veloce, stavo arrivando, tornai nella posizione di prima, su di lei col culo in alto e giù di nuovo di forza. Rallentai, non volevo ancora venire, ma ormai sentivo che non riuscì più controllarmi e con colpi ancora più forti venni.
Urlai, con la lingua di cuori dal piacere, sentivo la sua vaggina riempirsi continuai a sbattere forte poi, sfinito gli crollai addosso.
Restammo così, entrambi col fiatone, io con la faccia sul seno, muovevo ancora il pene dentro la sua viaggi fradicia.
" Bravissimo"!
Mi disse, col fiato corto.
Mi alzai distrutto, un'ora e il mio autobus partiva, mi feci coraggio sciacquato e rivestito ero pronta ad andare via, lei mi baciò in bocca toccandomi il pene, mi faceva male, mi bruciava, ci salutammo e tornai a casa distrutto.
Ero felice, ma allo stesso tempo un po' stranito da quanto successo, ma sapevo che non sarebbe finita lì....
di
scritto il
2019-04-21
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