Destino
di
Lion
genere
sentimentali
Forse,anzi probabilmente quello che sto per scrivere poco c'entra col sito ma la reputo pur sempre una storia sentimentale.
Eravamo poco più che ragazzini quando siamo diventati grandi di colpo.
Tu avevi finito gli studi,ed io lavoravo già da qualche anno.
Il mio salario era dignitoso quindi non ci preoccupava il fatto che tu potessi o meno trovare subito lavoro.
Abbiamo cercato un appartamentino e ne abbiamo fatto il nostro nido d'amore.
Di giorno si lavorava e quando tornavo a casa,beh si faceva quello che fan tutti con la passione che avrebbe potuto sciogliere i ghiacciai del mondo.
Dopo due mesi di convivenza,una sera di rientro a casa e mi hai fatto trovare attaccato al tuo ventre nudo una piccola camicetta bianca.
Mi si è fermato il tempo intorno,un turbinio di emozioni ha iniziato a vorticare nella mia testa,un'esplosione immensa di felicità.
Ti ho abbracciata e abbiamo pianto insieme dalla gioia.
Era strano perché per amare te,ci ho messo del tempo,ma in una frazione di secondo ho inglobato un'amore così grande per quella creatura che non provavo neanche per te.
Era passato poco più di un mese, eravamo felici e fantasticavamo su tutto quello che sarebbe stato.
Una sera di rientro a casa ti trovo sul divano seduta con la testa tra le ginocchia e il volto in una maschera di lacrime.
I tuoi occhi mi hanno già annunciato tutto senza che tu parlassi.
Un pugno nello stomaco e una coltellata al cuore.
Quella sera siamo rimasti soli insieme sul divano senza proferire parola.
Da quel giorno,hai steso un velo di marmo tra noi,io provavo a romperlo ma non ottenevo risultati.
Volevo aiutarti ed essere aiutato perché ogni giorno che passava stavo sempre peggio.
Alla fine sei stata vittima e carnefice di quello che eravamo e le nostre strade si sono divise.
Spero solo tu oggi stia meglio perché io proprio non riesco.
Eravamo poco più che ragazzini quando siamo diventati grandi di colpo.
Tu avevi finito gli studi,ed io lavoravo già da qualche anno.
Il mio salario era dignitoso quindi non ci preoccupava il fatto che tu potessi o meno trovare subito lavoro.
Abbiamo cercato un appartamentino e ne abbiamo fatto il nostro nido d'amore.
Di giorno si lavorava e quando tornavo a casa,beh si faceva quello che fan tutti con la passione che avrebbe potuto sciogliere i ghiacciai del mondo.
Dopo due mesi di convivenza,una sera di rientro a casa e mi hai fatto trovare attaccato al tuo ventre nudo una piccola camicetta bianca.
Mi si è fermato il tempo intorno,un turbinio di emozioni ha iniziato a vorticare nella mia testa,un'esplosione immensa di felicità.
Ti ho abbracciata e abbiamo pianto insieme dalla gioia.
Era strano perché per amare te,ci ho messo del tempo,ma in una frazione di secondo ho inglobato un'amore così grande per quella creatura che non provavo neanche per te.
Era passato poco più di un mese, eravamo felici e fantasticavamo su tutto quello che sarebbe stato.
Una sera di rientro a casa ti trovo sul divano seduta con la testa tra le ginocchia e il volto in una maschera di lacrime.
I tuoi occhi mi hanno già annunciato tutto senza che tu parlassi.
Un pugno nello stomaco e una coltellata al cuore.
Quella sera siamo rimasti soli insieme sul divano senza proferire parola.
Da quel giorno,hai steso un velo di marmo tra noi,io provavo a romperlo ma non ottenevo risultati.
Volevo aiutarti ed essere aiutato perché ogni giorno che passava stavo sempre peggio.
Alla fine sei stata vittima e carnefice di quello che eravamo e le nostre strade si sono divise.
Spero solo tu oggi stia meglio perché io proprio non riesco.
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