Lo scultore
di
Lion
genere
pulp
É il 1923, per essere più precisi,il sette gennaio. Sulla testata del giornale compare a caratteri cubitali il titolo che gela il sangue alla gente : "UN ALTRA RAGAZZA TROVATA SENZA VITA"!
L'articolo recita quanto segue.....
Alle nove di ieri mattina,un uomo che passeggiava nei boschi col suo cane ha trovato il cadavere di una ragazza.
L'uomo é corso a casa per contattare subito le forze dell'ordine,che sono state poi condotte sul luogo del ritrovamento. La ragazza presenta segni di strangolamento e la polizia inizia a parlare di killer seriale.
Come le altre due ragazze ritrovate infatti,anche a questa é stata mutilata. Il corpo della ragazza é stato portato all'ospedale per accertare l'identità e l'ora della morte.
Nessuno si è mai presentato a identificare la ragazza e la polizia ha pensato fosse una prostituta senza documenti arrivata da qualche altro paese.
La polizia pensando a un seriale,si mette subito al lavoro impiegando in masse tutte le forze a disposizione,la caccia all' assassino é aperta.
Ad ogni omicidio,la polizia arriva in ritardo e trova sempre i corpi con un pezzo mancante.
25 Gennaio 1923
Gli omicidi si susseguono, le ragazze vengono trovate sempre mutilate e strangolate, a oggi il numero delle vittime sale a quota diciotto.
31 Gennaio 1923
Un testimone afferma di aver visto un uomo insieme all'ultima ragazza trovata senza vita e ne lascia la descrizione.
14 Febbraio 1923
La polizia rintraccia per le strade un uomo corrispondente alla descrizione lasciata dal testimone e lo pone in stato di fermo.
L'uomo ha 44 anni,e si chiama Rocco Ferdinando Ertio.
Dopo aver contattato uno specialista che ne traccia il profilo psicologico l'uomo viene mandato a processo.
26 Febbraio 1923
Ha inizio il processo.
La folla é isterica,la giuria vocifera .
TOC,TOC,TOC.......SILENZIO IN AULA! Il giudice redarguisce tutti comunicando che da quel momento in poi le uniche voci che vuole sentire sono la sua e quella dell'imputato e gli unici rumori che dovrà sentire,saranno quelli del suo martelletto e della macchina da scrivere.
In aula cala il silenzio.
"Allora signor Rocco, vuole cortesemente parlarmi di lei e dirmi cosa fa nella vita,ma soprattutto,vuole dirmi se è lei l'autore di tanta atrocità che é passata sotto i nostri occhi da un paio di mesi a oggi?"
L'uomo alza gli occhi verso il giudice,il suo sguardo cieco é freddo come il ghiaccio e non lascia trasparire emozioni di alcun tipo.
Dopo un lungo sospiro l'uomo inizia a parlare:" Beh signor......GIUDICE.... già giudice,come ben sa mi chiamo Rocco, ho 44 anni,ma credo sappia anche questo..... già,nella vita faccio lo scullltore... già...,eeeeeeee SI, sono stato io già....!"
É stato lei a fare cosa, chiede il giudice!
Come? Risponde l'uomo,a fare quello che mi ha chiesto poco fa...... già!
Quindi confessa di essere stato lei a uccidere e trucidare quelle povere ragazze? Quale essere umano può pensare di fare una cosa del genere e perché poi? Chiede il giudice.
L'uomo guarda il giudice con aria interrogativa e poi risponde: uccidere,UCCIDERE! FOLLE! IO HO DATO LORO TUTTO,LE HO AMATE! per poco ma le ho amate.
Abbiamo anche consumato i piaceri della carne insieme.
Ma.....aggiunge l'uomo,nessuna di loro era perfetta!
Io l'ho fatto! Le ho rese perfette tutte in una!
MA COSA STA DICENDO! Grida il giudice sbigottito!
Vede giudice,ribatte l'uomo,io sono uno scultore e come tale cerco sempre la perfezione! Per tutta la vita ho sempre cercato la donna perfetta per me e alla fine ho capito che potevo farmela, così ho scelto minuziosamente,ogni singola parte del corpo che ho "preso" da ogni ragazza e ne ho fatto la bambola perfetta.... già!
Io Rocco Ferdinando Ertio,le ho riunite tutte nella più bella scultura di cera che io abbia mai fatto e ora tutte,mi ameranno per l'eternità!
BASTA, BASTA! urla il giudice, HO SENTITO ABBASTANZA! ORA MI RITIRO!
Non ci é voluto molto alla giuria per raggiungere un verdetto all'unisono e dopo pochi minuti rientrando in aula,il verdetto non poteva che essere quello: COLPEVOLE!
Il giudice condanna Rocco al carcere a vita,dove morirà dopo due anni nel sonno.
Nessuno di noi giurati ha mai dimenticato la storia dello scultore e della bambola di cera.
Tratto dalle pagine di un diario.
L'articolo recita quanto segue.....
Alle nove di ieri mattina,un uomo che passeggiava nei boschi col suo cane ha trovato il cadavere di una ragazza.
L'uomo é corso a casa per contattare subito le forze dell'ordine,che sono state poi condotte sul luogo del ritrovamento. La ragazza presenta segni di strangolamento e la polizia inizia a parlare di killer seriale.
Come le altre due ragazze ritrovate infatti,anche a questa é stata mutilata. Il corpo della ragazza é stato portato all'ospedale per accertare l'identità e l'ora della morte.
Nessuno si è mai presentato a identificare la ragazza e la polizia ha pensato fosse una prostituta senza documenti arrivata da qualche altro paese.
La polizia pensando a un seriale,si mette subito al lavoro impiegando in masse tutte le forze a disposizione,la caccia all' assassino é aperta.
Ad ogni omicidio,la polizia arriva in ritardo e trova sempre i corpi con un pezzo mancante.
25 Gennaio 1923
Gli omicidi si susseguono, le ragazze vengono trovate sempre mutilate e strangolate, a oggi il numero delle vittime sale a quota diciotto.
31 Gennaio 1923
Un testimone afferma di aver visto un uomo insieme all'ultima ragazza trovata senza vita e ne lascia la descrizione.
14 Febbraio 1923
La polizia rintraccia per le strade un uomo corrispondente alla descrizione lasciata dal testimone e lo pone in stato di fermo.
L'uomo ha 44 anni,e si chiama Rocco Ferdinando Ertio.
Dopo aver contattato uno specialista che ne traccia il profilo psicologico l'uomo viene mandato a processo.
26 Febbraio 1923
Ha inizio il processo.
La folla é isterica,la giuria vocifera .
TOC,TOC,TOC.......SILENZIO IN AULA! Il giudice redarguisce tutti comunicando che da quel momento in poi le uniche voci che vuole sentire sono la sua e quella dell'imputato e gli unici rumori che dovrà sentire,saranno quelli del suo martelletto e della macchina da scrivere.
In aula cala il silenzio.
"Allora signor Rocco, vuole cortesemente parlarmi di lei e dirmi cosa fa nella vita,ma soprattutto,vuole dirmi se è lei l'autore di tanta atrocità che é passata sotto i nostri occhi da un paio di mesi a oggi?"
L'uomo alza gli occhi verso il giudice,il suo sguardo cieco é freddo come il ghiaccio e non lascia trasparire emozioni di alcun tipo.
Dopo un lungo sospiro l'uomo inizia a parlare:" Beh signor......GIUDICE.... già giudice,come ben sa mi chiamo Rocco, ho 44 anni,ma credo sappia anche questo..... già,nella vita faccio lo scullltore... già...,eeeeeeee SI, sono stato io già....!"
É stato lei a fare cosa, chiede il giudice!
Come? Risponde l'uomo,a fare quello che mi ha chiesto poco fa...... già!
Quindi confessa di essere stato lei a uccidere e trucidare quelle povere ragazze? Quale essere umano può pensare di fare una cosa del genere e perché poi? Chiede il giudice.
L'uomo guarda il giudice con aria interrogativa e poi risponde: uccidere,UCCIDERE! FOLLE! IO HO DATO LORO TUTTO,LE HO AMATE! per poco ma le ho amate.
Abbiamo anche consumato i piaceri della carne insieme.
Ma.....aggiunge l'uomo,nessuna di loro era perfetta!
Io l'ho fatto! Le ho rese perfette tutte in una!
MA COSA STA DICENDO! Grida il giudice sbigottito!
Vede giudice,ribatte l'uomo,io sono uno scultore e come tale cerco sempre la perfezione! Per tutta la vita ho sempre cercato la donna perfetta per me e alla fine ho capito che potevo farmela, così ho scelto minuziosamente,ogni singola parte del corpo che ho "preso" da ogni ragazza e ne ho fatto la bambola perfetta.... già!
Io Rocco Ferdinando Ertio,le ho riunite tutte nella più bella scultura di cera che io abbia mai fatto e ora tutte,mi ameranno per l'eternità!
BASTA, BASTA! urla il giudice, HO SENTITO ABBASTANZA! ORA MI RITIRO!
Non ci é voluto molto alla giuria per raggiungere un verdetto all'unisono e dopo pochi minuti rientrando in aula,il verdetto non poteva che essere quello: COLPEVOLE!
Il giudice condanna Rocco al carcere a vita,dove morirà dopo due anni nel sonno.
Nessuno di noi giurati ha mai dimenticato la storia dello scultore e della bambola di cera.
Tratto dalle pagine di un diario.
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