Turbamenti di una giovane madre - 2
di
messerfrank
genere
tradimenti
Il primo incontro con lo zio Roger non fu memorabile, Arianna contava di non ripetere incidenti simili. A cominciare dalla piscina, indossò un costume intero che lasciava scoperte solo le sue cosce polpose, e un pareo che le copriva il seno generoso. Roger si presentò mezz'ora dopo, indossava un accappatoio che a malapena gli stava, era di suo marito, a Roger stava troppo stretto. Se ne liberò subito e si avvicinò ad Arianna.
Lei trasalì nel vedere quell'uomo così nerboruto accanto, era imponente, meno alto del marito e più anziano di 20 anni, aveva pettorali possenti coperti di una fitta peluria sale e pepe, bicipiti scolpiti e spalle enormi, il collo taurino sottolineava il suo fisico da macho.
Arianna faticò a staccargli gli occhi da dosso, sentì un languore diffondersi in tutto il corpo di cui si vergognò e si pentì subito. I suoi occhi velati dagli occhiali da sole scesero lentamente fino al costume. Gli slip contenevano a stento un formidabile arnese, doveva essere enorme, un rigonfiamento del genere non l'aveva mai visto. Roger dovette accorgersi dello sguardo e compiaciuto sorrise.
-Tuo marito ha una taglia diversa dalla mia.
Arianna imbarazzata sorvolò.
Parlarono un po' del più e del meno, poi Roger si tuffò e fece qualche vasca.
Arianna si rilassò leggendo il giornale, c'era un'intervista a Richard, sosteneva che i costumi stessero degenerando e l'attuale governo conservatore fosse troppo liberal.
Lo zio uscì dalla piscina e si avvolse in un asciugamano. Chiese ad Arianna dove fossero le docce, lei indicò un casottino dove c'era anche una vasca a idromassaggio. Roger annuì poi si sfilò gli slip tenendosi il telo da bagno, in controluce Arianna vide la sagoma del suo uccello e non credette ai suoi occhi. Una proboscide enorme, grossa come un cotechino.
Abbassò gli occhi e arrossì perché lo zio Roger si era accorto del suo sguardo. Con indifferenza si allontanò con solo l'asciugamano alla vita verso la doccia. Quando lo vide sparire Arianna ne aprofittò per tornare in casa, proprio in quel momento il bambino cominciò a piangere. Arianna andò ad allattarlo, mentre porgeva il seno turgido e gonfio di latte ripensò all'espressione del volto di Roger alla vista delle sue enormi tette e si bagnò.
Più tardi Arianna andò di sopra in camera per riposare. Fu svegliata da rumori e sospiri. Sospettosa si alzò e dopo essersi messa la vestaglia seguì i rumori, si alzavano sempre più di intensità, erano inequivocabili: erano gemiti lussuriosi, suoni licenziosi. Qualcuno stava scopando. Lì in casa sua.
La camera di zio Roger era socchiusa. I suoni venivano da lì. Si avvicinò cauta. Una donna stava mugolando, sembrava che la sua bocca fosse in qualche modo occupata perché i suoni erano soffocati. Di tanto in tanto cessava quel rumore strano di risucchio e la voce di Audrey sussurrava qualche parola, ma non riusciva a capire perché era troppo bassa. Accostò l'occhio alla fessura e vide uno spettacolo grottesco che la scandalizzò e la costrinse a scappare via furiosa.
continua
Lei trasalì nel vedere quell'uomo così nerboruto accanto, era imponente, meno alto del marito e più anziano di 20 anni, aveva pettorali possenti coperti di una fitta peluria sale e pepe, bicipiti scolpiti e spalle enormi, il collo taurino sottolineava il suo fisico da macho.
Arianna faticò a staccargli gli occhi da dosso, sentì un languore diffondersi in tutto il corpo di cui si vergognò e si pentì subito. I suoi occhi velati dagli occhiali da sole scesero lentamente fino al costume. Gli slip contenevano a stento un formidabile arnese, doveva essere enorme, un rigonfiamento del genere non l'aveva mai visto. Roger dovette accorgersi dello sguardo e compiaciuto sorrise.
-Tuo marito ha una taglia diversa dalla mia.
Arianna imbarazzata sorvolò.
Parlarono un po' del più e del meno, poi Roger si tuffò e fece qualche vasca.
Arianna si rilassò leggendo il giornale, c'era un'intervista a Richard, sosteneva che i costumi stessero degenerando e l'attuale governo conservatore fosse troppo liberal.
Lo zio uscì dalla piscina e si avvolse in un asciugamano. Chiese ad Arianna dove fossero le docce, lei indicò un casottino dove c'era anche una vasca a idromassaggio. Roger annuì poi si sfilò gli slip tenendosi il telo da bagno, in controluce Arianna vide la sagoma del suo uccello e non credette ai suoi occhi. Una proboscide enorme, grossa come un cotechino.
Abbassò gli occhi e arrossì perché lo zio Roger si era accorto del suo sguardo. Con indifferenza si allontanò con solo l'asciugamano alla vita verso la doccia. Quando lo vide sparire Arianna ne aprofittò per tornare in casa, proprio in quel momento il bambino cominciò a piangere. Arianna andò ad allattarlo, mentre porgeva il seno turgido e gonfio di latte ripensò all'espressione del volto di Roger alla vista delle sue enormi tette e si bagnò.
Più tardi Arianna andò di sopra in camera per riposare. Fu svegliata da rumori e sospiri. Sospettosa si alzò e dopo essersi messa la vestaglia seguì i rumori, si alzavano sempre più di intensità, erano inequivocabili: erano gemiti lussuriosi, suoni licenziosi. Qualcuno stava scopando. Lì in casa sua.
La camera di zio Roger era socchiusa. I suoni venivano da lì. Si avvicinò cauta. Una donna stava mugolando, sembrava che la sua bocca fosse in qualche modo occupata perché i suoni erano soffocati. Di tanto in tanto cessava quel rumore strano di risucchio e la voce di Audrey sussurrava qualche parola, ma non riusciva a capire perché era troppo bassa. Accostò l'occhio alla fessura e vide uno spettacolo grottesco che la scandalizzò e la costrinse a scappare via furiosa.
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