L'impiegata della posta
di
Robertorossella
genere
tradimenti
Sapevo che si chiamava Rossella perchè la sentivo chiamare dai suoi colleghi. Non ci conoscevamo ma, essendo io, un frequentatore pomeridiano quasi abituale per via dei normali servizi postali, era nata con tutti gli impiegati e, in modo particolare con lei, una certa confidenza. Una confidenza fatta di gentilezza, di simpatia, sorrisini, di cortesia prima e maliziosi poi, di sguardi via via sempre più accativanti. Scusate se non mi sono presentato: sono Roberto e sono un uomo di 46 anni, sposato e con 3 figli. Rossella, non lo so nemmeno adesso che la scopo, avrà qualche anno più di me e non è una grande bellezza. Però è una femmina che fin da subito mi ha fatto eccitare e impazzire a solo guardarla: sarà alta 160 cm ed è bella polposa nelle sue belle forme provocanti; Mora con capelli corti, viso tondo e una bocca che a solo guardarla ti viene voglia di un pompino. Giovedì pomeriggio di due settimane fa, ebbi una strana sensazione quando entrai e, nonostante tante persone, mi salutò con un sorriso. Speravo che il mio turno fosse da lei. Così fu. Mentre pagavo un bollettino di c.c., mi venne di dirle: "Signora quando dice lei mi da il piacere di prendere un caffè assieme." Mi guardò, abbassò lo sguardo, arrossì e poi piano disse: "Lunedì pomeriggio alle 6 quando esco da qui che mio marito non c'è." Restai come un baccalà. "Sarà veramente un piacere. Allora l'aspetto direttamente al bar di fronte?" "Si. Sarà un piacere anche per me." Nei giorni che seguirono riflettei tanto su quel
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Commenti dei lettori al racconto erotico