Se a scopare becchi la zia, non t’azzardare a… fare la spia! (Parte 2)
di
Zippu
genere
voyeur
“Pronto, caro? Meno male che prende… dove siete?” chiede con vocetta angelica la mignottona. “Ah, state rientrando (si volta a guardare Carlo in piedi accanto a lei con aria delusa, lui bestemmia a bassa voce)… sssì, ma poi restate in spiaggia, vero? (annuisce sollevata e fa ok col pollice al suo stallone)… Fra un po’ scendo anch’io, porto anche da mangiare, okay? Sentili i miei cuccioletti… tesori vi state divertendo? Ma dite a papi di fare un altro giro, sù, che c’è un mare bellissimo!!”
Che troia!! Mentre recita la parte della brava mammina e mogliettina premurosa seduta a chiacchierare con la famigliola sul bordo del divano, Carlo in piedi accanto a lei la stuzzica con il cazzo già bello duro in mano, schiaffeggiandola e strofinandoglielo sulla faccia, lei fa il gesto di scostarlo tra lo scocciato e il divertito, mentre lui con la mano libera le pastrugna le tettone. La zietta da ingorda pompinara non resiste e mentre parla con mio zio si gira di lato per leccare e succhiare di gusto la cappella gonfia e turgida del suo bel ragazzetto. Io sono arrapatissimo e mi sporgo di brutto attraverso la porta per godermi lo spettacolo segandomi a più non posso, tanto i due sporcaccioni sono troppo infoiati per accorgersi del sottoscritto…
“Slap slap… mmhh ssì caro… nnghh… mmhh sì ti sento, no è che sto gustandomi un gelatino, anzi un… gelatone! Sai a quest’ora fa già tanto caldo… mmhh sì, è proprio buono… slap slap… adesso fammi andare tesoro, devo ancora prepararmi… ciao cuccioli, fate i buoni con papi, mami arriva presto…!!”
“Ma sei scemo oltre che porco?!?” strilla incazzata a Carlo mentre a tentoni posa il telefono sul tavolino. “Che cazzo, stavo al telefono con mio marito!!!”
“E intanto ti piaceva succhiarti il gelatino, eh, ciucciacazzi?!? Lo sai come si chiama ‘sto gelato? “Pistolone”!!” ridacchia lui.
“Mmmm… slap, slap… porco!!” già ammansita, mia zia ride anche lei e riprende a leccarlo, lui la tiene per la nuca e glielo spinge in bocca facendoglielo ingollare fino alle palle! Zia Grazia non si fa pregare e succhia il cazzone del suo giovane amante da esperta e consumata pompinara!
Io ormai mi sporgo dalla porta con tutta la testa per godermi lo spettacolo e riesco a vedere che la sporcacciona ha le mani in mezzo alle cosce spalancate e si masturba di gusto mentre si gode il cazzo di Carlo in bocca.
“Brava Grazia… come lo succhi alla grande, ciucciona! Mmmhhh che gusto… vuoi che ti sborro in bocca o sulle tette?” chiede lui premuroso e ansimante prossimo a venire.
“Mmmhh no, dài, mi hai fatto venire voglia… fottimi dentro con ‘sto bel cazzone, okay? Ce l’hai sempre duro ‘sto bastone, senti che è!!!” risponde lei con voce roca, sudata e spettinata, mettendosi a pecorina dopo aver sparso i soliti giornali anti-macchie sul divano.
Lui non si fa certo pregare e le si posiziona dietro con il cazzo in mano, segandosi lentamente.
“Sborra fuori come prima, però, ho scordato la pillola!” lo ammonisce la zoccola mentre si aggrappa al bracciolo.
“Tranquilla troia, te lo metto nel culo!!!”
“Nooo, nel culo no! Chiavami in fica amore, l’ultima volta che mi hai inculato mi sono uscite le emorroidi, ce l’hai troppo grosso…!!!” lo implora lei.
Carlo è così arrapato che non si regola più, la prende per i fianchi e spinge il cazzo nell’ano della zia fino alle palle.
“Ahi! Entralo piano, mi fai male, stronzo… porcodd…!!!” bestemmia lei girandosi stravolta.
Con la lingua di fuori e sbavando per quanto è arrapato (quanto lo invidio!!), lui la incula alla grande strappandole gridolini di dolore e di piacere, a ogni colpo di cazzo vedo le tettone di mia zia ballonzolare avanti e indietro, lei con lo sfintere ormai spanato geme e si dimena.
“Che porco che sei… oh sì, come sei tosto Carletto mio, mi fai sangue proprio… wow come mi inculi bene con ‘sto cazzone duro… lo sento tutto in pancia!!!”
“Altro che in pancia… dalla bocca te lo faccio uscire, rotta in culo!!!” Carlo sembra fuori di sé, l’afferra per i capelli e le schiaffeggia il bel culone mentre la sfonda come un martello pneumatico scuotendola tutta, sento il ciàf-ciàf dei suoi coglioni sbattere sulle chiappe frementi e sudate della zoccola.
Anch’io sono fuori di testa e ho scordato ogni prudenza, per godermi meglio i particolari mi sono sporto troppo e per giunta mi sborro nella mano non riuscendo a trattenere un gemito di piacere, Carlo infoiatissimo a godersi il culo di mia zia non se ne accorge, ma lei sì!!!
Mi sono sporto troppo e non faccio in tempo a ritrarmi, per un attimo i nostri sguardi si incrociano, lei mi fissa sbalordita mentre sobbalza sconvolta sotto i colpi di cazzo del suo giovane stallone, la mia eccitazione sparisce in pochi secondi e scappo via di corsa cercando goffamente di infilarmi nei bermuda il pisello mezzo ammosciato e appiccicoso di sperma che non ho fatto in tempo a pulire…
Non ho il coraggio di tornare a casa e così scendo in spiaggia, stravolto e ansimante raggiungo il nostro ombrellone. Zio Aldo e i cuginetti sono appena rientrati dal giro in barca, il cornutone sta leggendo il giornale ignaro di tutto mentre i pupi giocano sul bagnasciuga.
“Stai bene?” mi chiede preoccupato abbassando gli occhiali sul naso.
Lo rassicuro dicendo che è tutto ok, lui mi chiede se ho visto sua moglie e come sta.
“Credo che stia meglio, stava preparando il pranzo da portare in spiaggia…”
“Brava donna tua zia, sono proprio fortunato!” esclama il cornuto “Tutta casa e chiesa, sai che ogni domenica ci porta tutti a messa?”
Mi viene da ridere, a pensare che poco prima l’ho sentita sgranare un rosario di oscenità e bestemmiare mentre si faceva inculare dal suo amichetto!!
“Ehm, a proposito, mi pare sia arrivato anche quel ragazzo che fa i lavoretti, Carlo…”
“Ah sì, l’avevamo chiamato per la solita antenna… bravo ragazzo anche lui, un po’ esuberante e con poca voglia di studiare, però si dà da fare e a mia moglie piace tanto…”
E ti credo, con quel cazzo!!! Nonostante l’agitazione stento a trattenere le risate!
Arriva zia Grazia sfoggiando un paio di occhialoni da sole scuri a coprire certamente delle occhiaie sospette…
“Siediti accanto a me, cara” la invita il maritino premuroso.
“Ehm… no, amore, sai, mi sono uscite di nuovo quelle fastidiose emorroidi, preferisco stare distesa…”
Riesco ancora a malapena a trattenere le risa, fingendo di leggere un manga.
Con la coda dell’occhio vedo la zia sfilarsi il pareo mostrando un bikini assai più castigato dei tanga mozzafiato indossati (si fa per dire) durante la settimana in assenza del marito… Si stende sul lettino a pancia in giù, accende una sigaretta e mi fa segno col ditino di avvicinarmi e di inginocchiarmi accanto a lei. Sono imbarazzatissimo anche se per la verità imbarazzata dovrebbe esserlo molto più lei…
Si alza gli occhiali sulla fronte (ha davvero due occhiaie da… scopata!) e mi fissa con gli occhi socchiusi, soffiandomi di proposito il fumo in faccia e facendomi tossire.
“Piaciuto lo spettacolo?” sussurra per non farsi sentire dal marito a pochi passi. “Ringrazia il cielo che Carlo non ti ha visto e ringrazia me che non gliel’ho detto, sennò ti gonfiava di botte…”.
Annuisco vergognoso.
“Se ti azzardi a dirlo a tuo zio sono cazzi tuoi, okay?”
“S-s-sì zia Grazia, non dico niente, lo giuro…”
Annuisco ancora con gli occhi bassi, mentre lei continua a fumare e a guardarmi con disprezzo.
“Lo so che ti fai le seghe a spiarmi nuda, non me ne frega un cazzo, anzi mi diverte pure sapere che ti ammazzi di pippe su di me, ma quando scopo con Carlo non voglio guardoni segaioli che si sbrodolano dal buco della serratura, capito?!?”
“Si-ssignora!”
“Bene, almeno capisci in fretta, coglione. Allora si fa così: mio marito lavora tutta la settimana e torna solo per il week-end. Quando non c’è, la mattina scendiamo tutti in spiaggia e sei libero di farti le pippe sui miei tanga, se fai il bravo e non mi vedono i pupi magari mi metto pure in topless… il pomeriggio torno a casa a farmi scopare da Carlo e tu resti in spiaggia a guardare i tuoi amati cuginetti finché non scendiamo, okay?”.
Annuisco ancora, non posso fare altro.
“Caro, pensa che bello: abbiamo trovato il baby sitter per i bambini!” strilla giuliva rivolgendosi al marito, che abbassa il giornale per guardarci. “Tuo nipote si è offerto di guardare i pupi in spiaggia quando non ci sei e sono sola, così posso fare la spesa, cucinare, riposare a casa eccetera mentre loro giocano e si divertono!!”
“Ottimo, grazie! Poi mi dici quanto ti dobbiamo…” fa lo zione facendomi l’occhietto.
“Ma nulla caro!” si intromette la troia voltandosi a guardarmi con cattiveria “Lo fa gratis, è così affezionato ai cuginetti…”
Insomma, il resto dell’estate è passato così: la mattina a segarmi sui tanga e sui topless di mia zia, il pomeriggio a… segarmi ancora pensando alle porcate che stava facendo con Carlo, mentre con nostalgia ed eccitazione rivedevo come in un film porno lo spettacolo a cui avevo assistito quell’indimenticabile giorno…
Avete capito perché non scorderò mai quell’estate?
P.S.: purtroppo è stata anche l’ultima con zio Aldo e la sua famiglia, da quella seguente ci hanno fatto sapere di avere altri progetti per le vacanze… Poi un giorno ho saputo dai miei che avevano divorziato e negli anni seguenti ho rivisto solo zio Aldo con la nuova compagna e i miei cugini, con la moglie abbiamo perso i contatti. Nonostante tutto, dopo tanti anni conservo un bel ricordo di quella donna eccitante e disinibita, capace di essere mamma e moglie e al tempo stesso amante e troia… Voi che ne pensate?
Che troia!! Mentre recita la parte della brava mammina e mogliettina premurosa seduta a chiacchierare con la famigliola sul bordo del divano, Carlo in piedi accanto a lei la stuzzica con il cazzo già bello duro in mano, schiaffeggiandola e strofinandoglielo sulla faccia, lei fa il gesto di scostarlo tra lo scocciato e il divertito, mentre lui con la mano libera le pastrugna le tettone. La zietta da ingorda pompinara non resiste e mentre parla con mio zio si gira di lato per leccare e succhiare di gusto la cappella gonfia e turgida del suo bel ragazzetto. Io sono arrapatissimo e mi sporgo di brutto attraverso la porta per godermi lo spettacolo segandomi a più non posso, tanto i due sporcaccioni sono troppo infoiati per accorgersi del sottoscritto…
“Slap slap… mmhh ssì caro… nnghh… mmhh sì ti sento, no è che sto gustandomi un gelatino, anzi un… gelatone! Sai a quest’ora fa già tanto caldo… mmhh sì, è proprio buono… slap slap… adesso fammi andare tesoro, devo ancora prepararmi… ciao cuccioli, fate i buoni con papi, mami arriva presto…!!”
“Ma sei scemo oltre che porco?!?” strilla incazzata a Carlo mentre a tentoni posa il telefono sul tavolino. “Che cazzo, stavo al telefono con mio marito!!!”
“E intanto ti piaceva succhiarti il gelatino, eh, ciucciacazzi?!? Lo sai come si chiama ‘sto gelato? “Pistolone”!!” ridacchia lui.
“Mmmm… slap, slap… porco!!” già ammansita, mia zia ride anche lei e riprende a leccarlo, lui la tiene per la nuca e glielo spinge in bocca facendoglielo ingollare fino alle palle! Zia Grazia non si fa pregare e succhia il cazzone del suo giovane amante da esperta e consumata pompinara!
Io ormai mi sporgo dalla porta con tutta la testa per godermi lo spettacolo e riesco a vedere che la sporcacciona ha le mani in mezzo alle cosce spalancate e si masturba di gusto mentre si gode il cazzo di Carlo in bocca.
“Brava Grazia… come lo succhi alla grande, ciucciona! Mmmhhh che gusto… vuoi che ti sborro in bocca o sulle tette?” chiede lui premuroso e ansimante prossimo a venire.
“Mmmhh no, dài, mi hai fatto venire voglia… fottimi dentro con ‘sto bel cazzone, okay? Ce l’hai sempre duro ‘sto bastone, senti che è!!!” risponde lei con voce roca, sudata e spettinata, mettendosi a pecorina dopo aver sparso i soliti giornali anti-macchie sul divano.
Lui non si fa certo pregare e le si posiziona dietro con il cazzo in mano, segandosi lentamente.
“Sborra fuori come prima, però, ho scordato la pillola!” lo ammonisce la zoccola mentre si aggrappa al bracciolo.
“Tranquilla troia, te lo metto nel culo!!!”
“Nooo, nel culo no! Chiavami in fica amore, l’ultima volta che mi hai inculato mi sono uscite le emorroidi, ce l’hai troppo grosso…!!!” lo implora lei.
Carlo è così arrapato che non si regola più, la prende per i fianchi e spinge il cazzo nell’ano della zia fino alle palle.
“Ahi! Entralo piano, mi fai male, stronzo… porcodd…!!!” bestemmia lei girandosi stravolta.
Con la lingua di fuori e sbavando per quanto è arrapato (quanto lo invidio!!), lui la incula alla grande strappandole gridolini di dolore e di piacere, a ogni colpo di cazzo vedo le tettone di mia zia ballonzolare avanti e indietro, lei con lo sfintere ormai spanato geme e si dimena.
“Che porco che sei… oh sì, come sei tosto Carletto mio, mi fai sangue proprio… wow come mi inculi bene con ‘sto cazzone duro… lo sento tutto in pancia!!!”
“Altro che in pancia… dalla bocca te lo faccio uscire, rotta in culo!!!” Carlo sembra fuori di sé, l’afferra per i capelli e le schiaffeggia il bel culone mentre la sfonda come un martello pneumatico scuotendola tutta, sento il ciàf-ciàf dei suoi coglioni sbattere sulle chiappe frementi e sudate della zoccola.
Anch’io sono fuori di testa e ho scordato ogni prudenza, per godermi meglio i particolari mi sono sporto troppo e per giunta mi sborro nella mano non riuscendo a trattenere un gemito di piacere, Carlo infoiatissimo a godersi il culo di mia zia non se ne accorge, ma lei sì!!!
Mi sono sporto troppo e non faccio in tempo a ritrarmi, per un attimo i nostri sguardi si incrociano, lei mi fissa sbalordita mentre sobbalza sconvolta sotto i colpi di cazzo del suo giovane stallone, la mia eccitazione sparisce in pochi secondi e scappo via di corsa cercando goffamente di infilarmi nei bermuda il pisello mezzo ammosciato e appiccicoso di sperma che non ho fatto in tempo a pulire…
Non ho il coraggio di tornare a casa e così scendo in spiaggia, stravolto e ansimante raggiungo il nostro ombrellone. Zio Aldo e i cuginetti sono appena rientrati dal giro in barca, il cornutone sta leggendo il giornale ignaro di tutto mentre i pupi giocano sul bagnasciuga.
“Stai bene?” mi chiede preoccupato abbassando gli occhiali sul naso.
Lo rassicuro dicendo che è tutto ok, lui mi chiede se ho visto sua moglie e come sta.
“Credo che stia meglio, stava preparando il pranzo da portare in spiaggia…”
“Brava donna tua zia, sono proprio fortunato!” esclama il cornuto “Tutta casa e chiesa, sai che ogni domenica ci porta tutti a messa?”
Mi viene da ridere, a pensare che poco prima l’ho sentita sgranare un rosario di oscenità e bestemmiare mentre si faceva inculare dal suo amichetto!!
“Ehm, a proposito, mi pare sia arrivato anche quel ragazzo che fa i lavoretti, Carlo…”
“Ah sì, l’avevamo chiamato per la solita antenna… bravo ragazzo anche lui, un po’ esuberante e con poca voglia di studiare, però si dà da fare e a mia moglie piace tanto…”
E ti credo, con quel cazzo!!! Nonostante l’agitazione stento a trattenere le risate!
Arriva zia Grazia sfoggiando un paio di occhialoni da sole scuri a coprire certamente delle occhiaie sospette…
“Siediti accanto a me, cara” la invita il maritino premuroso.
“Ehm… no, amore, sai, mi sono uscite di nuovo quelle fastidiose emorroidi, preferisco stare distesa…”
Riesco ancora a malapena a trattenere le risa, fingendo di leggere un manga.
Con la coda dell’occhio vedo la zia sfilarsi il pareo mostrando un bikini assai più castigato dei tanga mozzafiato indossati (si fa per dire) durante la settimana in assenza del marito… Si stende sul lettino a pancia in giù, accende una sigaretta e mi fa segno col ditino di avvicinarmi e di inginocchiarmi accanto a lei. Sono imbarazzatissimo anche se per la verità imbarazzata dovrebbe esserlo molto più lei…
Si alza gli occhiali sulla fronte (ha davvero due occhiaie da… scopata!) e mi fissa con gli occhi socchiusi, soffiandomi di proposito il fumo in faccia e facendomi tossire.
“Piaciuto lo spettacolo?” sussurra per non farsi sentire dal marito a pochi passi. “Ringrazia il cielo che Carlo non ti ha visto e ringrazia me che non gliel’ho detto, sennò ti gonfiava di botte…”.
Annuisco vergognoso.
“Se ti azzardi a dirlo a tuo zio sono cazzi tuoi, okay?”
“S-s-sì zia Grazia, non dico niente, lo giuro…”
Annuisco ancora con gli occhi bassi, mentre lei continua a fumare e a guardarmi con disprezzo.
“Lo so che ti fai le seghe a spiarmi nuda, non me ne frega un cazzo, anzi mi diverte pure sapere che ti ammazzi di pippe su di me, ma quando scopo con Carlo non voglio guardoni segaioli che si sbrodolano dal buco della serratura, capito?!?”
“Si-ssignora!”
“Bene, almeno capisci in fretta, coglione. Allora si fa così: mio marito lavora tutta la settimana e torna solo per il week-end. Quando non c’è, la mattina scendiamo tutti in spiaggia e sei libero di farti le pippe sui miei tanga, se fai il bravo e non mi vedono i pupi magari mi metto pure in topless… il pomeriggio torno a casa a farmi scopare da Carlo e tu resti in spiaggia a guardare i tuoi amati cuginetti finché non scendiamo, okay?”.
Annuisco ancora, non posso fare altro.
“Caro, pensa che bello: abbiamo trovato il baby sitter per i bambini!” strilla giuliva rivolgendosi al marito, che abbassa il giornale per guardarci. “Tuo nipote si è offerto di guardare i pupi in spiaggia quando non ci sei e sono sola, così posso fare la spesa, cucinare, riposare a casa eccetera mentre loro giocano e si divertono!!”
“Ottimo, grazie! Poi mi dici quanto ti dobbiamo…” fa lo zione facendomi l’occhietto.
“Ma nulla caro!” si intromette la troia voltandosi a guardarmi con cattiveria “Lo fa gratis, è così affezionato ai cuginetti…”
Insomma, il resto dell’estate è passato così: la mattina a segarmi sui tanga e sui topless di mia zia, il pomeriggio a… segarmi ancora pensando alle porcate che stava facendo con Carlo, mentre con nostalgia ed eccitazione rivedevo come in un film porno lo spettacolo a cui avevo assistito quell’indimenticabile giorno…
Avete capito perché non scorderò mai quell’estate?
P.S.: purtroppo è stata anche l’ultima con zio Aldo e la sua famiglia, da quella seguente ci hanno fatto sapere di avere altri progetti per le vacanze… Poi un giorno ho saputo dai miei che avevano divorziato e negli anni seguenti ho rivisto solo zio Aldo con la nuova compagna e i miei cugini, con la moglie abbiamo perso i contatti. Nonostante tutto, dopo tanti anni conservo un bel ricordo di quella donna eccitante e disinibita, capace di essere mamma e moglie e al tempo stesso amante e troia… Voi che ne pensate?
1
0
voti
voti
valutazione
4.6
4.6
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Se a scopare becchi la zia, non t’azzardare a… fare la spia! (Parte 1)
Commenti dei lettori al racconto erotico