"Jay" parte 1

di
genere
dominazione

È un racconto gay, nonostante sia di dominazione, vi avviso, sia mai dare fastidio a qualcuno soltanto per poca chiarezza...



Sono un ragazzo carino, abbastanza basso e paffuto, nonostante io abbia un fisico magro la mia faccia è ancora quella morbida di un bambino. Soltanto il lieve accenno di barba manifesta che oramai ho già passato da tanto quell'età.
Sono sempre stato bullizzato per la mia altezza, durante l'adolescenza mi chiamavano "tappetto", "nano" ed altri appellativi poco simpatici; d'altronde essere un metro e sessantasette centimetri non è tutto sto granché per un ragazzo ventenne. Eppure i miei amanti non hanno mai avuto problemi, né donne né uomini.
Oggi voglio parlarvi di Jay, il ragazzo che mi ha fatto perdere la testa, che ha fatto inibire completamente ogni mio senso.
Jay ha 19 anni, i capelli azzurri e gli occhi color miele. È un ragazzo particolare, non si può definire bello, certamente nemmeno brutto.
È un ragazzo tutt'altro che semplice, con mille complessi e stati d'animo a me del tutto sconosciuti.
Jay semplicemente mi ha tolto ogni briciolo di aria.
Ci siamo incontrati ad una manifestazione, qui a Roma, dove abitiamo entrambi. Eravamo accanto, abbiamo iniziato a parlare, il ragno tesse lentamente la sua tela, fingeva interesse, faceva finta di volermi scoprire. Poco a poco mi persi nei suoi occhi chiari, che nascondevano tremende tempeste.
Parlammo molto, poi il ragno decide che è ora di assaggiare la propria vittima, mi invitò a casa sua.
Accettai, mi sentivo capito, compreso, sentivo che con Jay avrei potuto passare tutta la vita, come ero ingenuo!
Casa sua era un piccolo appartamento, scarno d'ogni decorazione, l'unico elemento a risaltare era il letto, a due piazze, con le coperte rosso fuoco, completamente sfatto.
Entrammo nel suo appartamento freneticamente, lui che apriva la porta ed io che lo baciavo sul collo, mi prese e mi fece sbattere contro il muro, alzandomi le gambe e facendo in modo che cingessero attorno la sua vita. Mi baciava, la sua lingua mi esplorava e le sue mani vagavano come sperdute forestiere sul mio corpo caldo.
La mia erezione pulsava vistosamente nei jeans, Jay mi fece adagiare sul letto. La trappola scatta, il ragno è pronto. Mi tolse ogni vestito, mangiandomi con gli occhi, poi si girò verso una cassettiera e tirò fuori delle corde dal cassetto più in alto.
Aveva un sorriso sadico in viso, il ragno si mostra alla vittima, mi disse di rimanere fermo, mi disse che mi sarei divertito, commisi l'errore di credergli.
Mi legò al letto in posizione supina, l'erezione in bella mostra.
Pensavo avrebbe fatto sesso con me così, ma mi sbagliavo, eccome se mi sbagliavo.
Aprì tutti i cassetti, tirò fuori vari aggeggi. Dapprima mi bendò, fece in modo che io non potessi vederlo, poi iniziò a sfiorare la mia pelle candida, lo faceva con una sorta di piuma, sentii i miei sensi espandersi.
Smise con la piuma ed iniziò con qualcosa di più freddo, metallico. Erano delle lamette, erano gelide e ben affilate. Iniziai ad aver paura, ma lui mi disse di restare tranquillo. Che mi sarei divertito.
Con un po' di angoscia acconsentii.
Poi smise con le lamette, la mia pelle bruciava appena di tagli poco accennati.
Tolse le lamette ed iniziò a leccarmi i graffi. Poi arrivò al mio membro, ancora pulsante, e iniziò una lenta tortura. Leccava e poi soffiava, e poi leccava e succhiava per infine soffiare nuovamente.
I miei gemiti erano sommessi, volevo di più, ma non potevo.
Poi mi slegò le mani, mi fece girare. Sistemò anche i piedi.
Senza lubrificare il mio ano mi penetrò con violenza, facendomi urlare. Pompava senza pietà.
Io piangevo ed urlavo. Eppure c'era qualcosa, qualcosa che mi piaceva, qualcosa che mi faceva godere. Mi concentrai su quel qualcosa e iniziai a gemere, di piacere, questa volta.
Continuò a scoparmi senza alcuna pietà, poi mi venne dentro.
Mi tolse le corde e la benda. Mi baciò con passione e dolcezza, come se fosse un altro, mi toccò con delicatezza, come se fossi un fiore.
Infine mi fece piacere con la bocca, leccando e succhiando, fino a farmi venire.
Quella notte dormimmo abbracciati.
Il ragno ha finalmente assaggiato la sua vittima, ma la conserverà per gustarla poco a poco.





Ciao a tutti e a tutte, questo è il mio primo racconto, il primo in assoluto.
Ho deciso di scriverne una serie abbastanza lunga sul misterioso personaggio che è Jay.
Ditemi cosa ne pensate e soprattutto dove dovrei migliorare, ci vediamo al prossimo capitolo :)
di
scritto il
2019-06-03
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