Settimo cielo per l’erotismo
di
Eros1
genere
etero
Sono un ragazzo di 30 anni e volevo raccontarvi un episodio accadutomi qualche anno fa. Premetto che sono un amante dell’erotismo, mi fanno impazzire le situazioni che si creano prima del rapporto...e le cerco!
Erano i primi di Giugno, io ed una mia amica decidemmo di andare al mare insieme durante la settimana dove eravamo sicuri di trovare poca gente in modo da evitare il traffico caotico del week-end.
Con questa ragazza, Marta, ho un grandissimo rapporto di amicizia, mi piace anche molto fisicamente ma fino a quel momento questa cosa non si era mai evoluta, mi andava bene così, ottimi amici e basta. Alta circa 1,70 fisico snello e una terza di seno rifatto.
Dopo aver aperto l’ombrellone in questa spiaggia semi-deserta facemmo un bel bagno nell’acqua fredda e poi ci distendemmo a prendere il sole, era circa mezzogiorno.
Come nel viaggio in auto, gli argomenti delle nostre chiacchierate erano usuali a quelli sempre avuti tra di noi, ma dopo una ventina di minuti, per una mia domanda sul suo seno rifatto, partì una conversazione erotica che mi fece impazzire. Mano a mano che si parlava la mia eccitazione cresceva, oltre alla mia passione per le conversazioni erotiche, parlavo ad una ragazza che fisicamente mi piace un sacco.
Partì tutto alla mia domanda su quanto gli era costato, lei mi disse tutto nei dettagli e poi si scostò il costume e me lo fece vedere. Anche se dimostravo calma ero arrappatissimo e poi venne fuori con la domanda: “vuoi toccarle?”
Non ci pensai due volte. Al tatto era sodo e la sua pelle era liscia, scorrevo la punta delle dita sui suoi capezzoli che diventarono duri, era fatto veramente bene!
Non ci volle molto perché la conversazione prendesse una piega ancora più hot, avevo già capito che lei, come me, non si fa problemi o si vergogna a parlare di questi argomenti e neanche a mostrare il suo corpo. Arrivammo a parlare dei nostri desideri sessuali più intimi, delle nostre preferenze erotiche, descrivemmo il nostro rapporto sessuale perfetto.
Visto il livello di eccitazione, ero andato fuori controllo e alimentai di parecchio la conversazione con argomenti sempre più spinti. Non ci volle molto che un’erezione vistosa si vedesse nel costume da bagno. Feci la parte e gli chiesi scusa della mia reazione fisica ma lei guardava il mio costume già da un po’. Mi girai a pancia in su,come dal fianco che ero, come per stare più comodo, evidenziando il tutto. Sgranò gli occhi e disse senza pensare “Wow”, fui soddisfatto della sua reazione e presi l’occasione per parlare del mio attrezzo...
Marta, mentre parlavo, continuava a guardarmi il costume, gli chiesi cosa ne pensassi anche se era ancora dentro al costume. Mi fece i complimenti, e con l’indice lo toccò velocemente ridendo, “cavolo sei eccitato! Anche io a dire il vero...a parlare di ste cose ahahah”
Forse ci saremmo saltati addosso subito ma ci contenemmo lì per lì.
Dopo un po’ mi chiese di accompagnarla nella pineta che si trova adiacente alla spiaggia perché doveva fare pipì. Camminammo per un po’ attraverso gli alberi, inoltrati e nascosti nella pineta ci fermammo.
“la faccio qui!” disse
“Ok la faccio pure io!”
“Ma ce la fai con il coso duro?”
“Si, devo solo tenerlo basso” dissi ridendo
“Siete fortunati voi,molto più pratico... ma sul serio si può farla da duro?”
“Ma certo, Guarda pure se vuoi!”
Si mise al mio fianco destro, me lo tirai fuori nella sua massima grandezza, avevo la cappella bagnata per la eccitazione che mi accompagnava da un’ora, lo tenni verso il basso e mentre aspettavo che la pipì uscisse le chiesi:
“Vuoi provare la praticità?”
Lei sorrise e annuì, presi la sua mano e la misi sul mio peno dicendogli di orientarlo dove voleva e partì il getto dorato, ci giocò indirizzando la pipì qua e là. Finito, gli spiegai come scrollarlo... a quanto pare gli piaceva perché andò su e giù una decina di volte e mi pulì la cappella con un fazzoletto.
“Ora posso guardarti anche io?” chiesi
“Certo!”
Non si accucciò del tutto, piegò leggermente le gambe in modo che potessi vedere bene e dopo essersi tolta il costume, con l’indice ed il medio prese le grandi labbra in modo da aprirla bene e indirizzare il getto, ci volle un po’ prima di cominciare ad innaffiare il terreno.
Misi la mano sotto il suo getto sentendo il suo calore, poi la alzai andando con la punta delle dita ad accarezzargliela.
Ero al settimo cielo, qualche volta mi ero masturbato pensando a Marta, magari anche in situazioni simili a quella che si era creata!
“Te la pulisco io!” Dissi
Presi un fazzoletto e lo passai delicatamente dal basso verso l’alto, mi chinai e senza dire niente cominciai a leccargliela.
Emise subito un gemito di piacere, si stava bagnando parecchio.
Sul sesso orale faccio sempre una gran bella figura, per il semplice fatto che il mio piacere più grande e la mia massima eccitazione mentale, avviene quando sento la mia partner raggiungere l’orgasmo! Con la penetrazione non sempre riesco a dare piacere fino all’orgasmo della donna (o perché vengo prima di lei o magari i 2 bicchieri di troppo che fermano l’erezione)
Mi sono “allenato” tantissimo con la lingua...Marta si sedette su un tronco lì vicino ed io prosegui a leccare. Quando raggiunse l’orgasmo mi riempì la bocca del suo sugo e le sue cosce mi strinsero forte le tempie.
Ansimava e mi guardava soddisfatta, riprese fiato e disse
“Poche volte vengo così in fretta... voglio farti un pompino!”
“No tesoro, prima devi venire di nuovo”
“Cosa?” Chiese stupita
Mi rituffai sulla sua passera e ricominciai con tutta la passione che avevo a leccare.
Raggiunse un altro orgasmo e mi lavò quasi completamente il viso.
“Oddio, oddio! Sei bravissimo! Mai successo 2 volte così ”
Mi prese la testa e mi mise la lingua in bocca, lo fece con foga, sincera.
Quando ci staccammo mi tolsi il costume e misi il mio pene durissimo sulla parte bassa del del suo seno. Con una mano palpavo, con l’altra muovevo il pene accarezzando con la cappella tutta la parte alta del corpo fino ad arrivare al viso. La punta era bagnata, lo passai sulle guance e poi sulle labbra, con un movente veloce, lo prese in bocca.
Non se la cavava male neanche lei con l’orale, mi spompinò molto bene leccandomi e succhiandomi le palle.
Ansimando per il piacere gli chiesi dove gli piaceva la sborrata
“dove piace a te!” Esclamò estraendo dalla bocca il pene
Venni sul suo viso, mi piace vedere il mio sperma in faccia della mia partner, dopo averla imbrattata si passò il dito sul viso in modo da raccogliere tutto e lo mise in bocca con gusto. Mi baciò il pene e lo pulì con la lingua, poi appoggiò la faccia sopra abbracciandomi.
Senza dire altro, ci dirigemmo verso l’ombrellone scambiandoci sguardi soddisfatti e teneri, arrivati di nuovo in spiaggia ci sdraiammo nuovamente al sole, stavolta ci stringevamo la mano.
Erano i primi di Giugno, io ed una mia amica decidemmo di andare al mare insieme durante la settimana dove eravamo sicuri di trovare poca gente in modo da evitare il traffico caotico del week-end.
Con questa ragazza, Marta, ho un grandissimo rapporto di amicizia, mi piace anche molto fisicamente ma fino a quel momento questa cosa non si era mai evoluta, mi andava bene così, ottimi amici e basta. Alta circa 1,70 fisico snello e una terza di seno rifatto.
Dopo aver aperto l’ombrellone in questa spiaggia semi-deserta facemmo un bel bagno nell’acqua fredda e poi ci distendemmo a prendere il sole, era circa mezzogiorno.
Come nel viaggio in auto, gli argomenti delle nostre chiacchierate erano usuali a quelli sempre avuti tra di noi, ma dopo una ventina di minuti, per una mia domanda sul suo seno rifatto, partì una conversazione erotica che mi fece impazzire. Mano a mano che si parlava la mia eccitazione cresceva, oltre alla mia passione per le conversazioni erotiche, parlavo ad una ragazza che fisicamente mi piace un sacco.
Partì tutto alla mia domanda su quanto gli era costato, lei mi disse tutto nei dettagli e poi si scostò il costume e me lo fece vedere. Anche se dimostravo calma ero arrappatissimo e poi venne fuori con la domanda: “vuoi toccarle?”
Non ci pensai due volte. Al tatto era sodo e la sua pelle era liscia, scorrevo la punta delle dita sui suoi capezzoli che diventarono duri, era fatto veramente bene!
Non ci volle molto perché la conversazione prendesse una piega ancora più hot, avevo già capito che lei, come me, non si fa problemi o si vergogna a parlare di questi argomenti e neanche a mostrare il suo corpo. Arrivammo a parlare dei nostri desideri sessuali più intimi, delle nostre preferenze erotiche, descrivemmo il nostro rapporto sessuale perfetto.
Visto il livello di eccitazione, ero andato fuori controllo e alimentai di parecchio la conversazione con argomenti sempre più spinti. Non ci volle molto che un’erezione vistosa si vedesse nel costume da bagno. Feci la parte e gli chiesi scusa della mia reazione fisica ma lei guardava il mio costume già da un po’. Mi girai a pancia in su,come dal fianco che ero, come per stare più comodo, evidenziando il tutto. Sgranò gli occhi e disse senza pensare “Wow”, fui soddisfatto della sua reazione e presi l’occasione per parlare del mio attrezzo...
Marta, mentre parlavo, continuava a guardarmi il costume, gli chiesi cosa ne pensassi anche se era ancora dentro al costume. Mi fece i complimenti, e con l’indice lo toccò velocemente ridendo, “cavolo sei eccitato! Anche io a dire il vero...a parlare di ste cose ahahah”
Forse ci saremmo saltati addosso subito ma ci contenemmo lì per lì.
Dopo un po’ mi chiese di accompagnarla nella pineta che si trova adiacente alla spiaggia perché doveva fare pipì. Camminammo per un po’ attraverso gli alberi, inoltrati e nascosti nella pineta ci fermammo.
“la faccio qui!” disse
“Ok la faccio pure io!”
“Ma ce la fai con il coso duro?”
“Si, devo solo tenerlo basso” dissi ridendo
“Siete fortunati voi,molto più pratico... ma sul serio si può farla da duro?”
“Ma certo, Guarda pure se vuoi!”
Si mise al mio fianco destro, me lo tirai fuori nella sua massima grandezza, avevo la cappella bagnata per la eccitazione che mi accompagnava da un’ora, lo tenni verso il basso e mentre aspettavo che la pipì uscisse le chiesi:
“Vuoi provare la praticità?”
Lei sorrise e annuì, presi la sua mano e la misi sul mio peno dicendogli di orientarlo dove voleva e partì il getto dorato, ci giocò indirizzando la pipì qua e là. Finito, gli spiegai come scrollarlo... a quanto pare gli piaceva perché andò su e giù una decina di volte e mi pulì la cappella con un fazzoletto.
“Ora posso guardarti anche io?” chiesi
“Certo!”
Non si accucciò del tutto, piegò leggermente le gambe in modo che potessi vedere bene e dopo essersi tolta il costume, con l’indice ed il medio prese le grandi labbra in modo da aprirla bene e indirizzare il getto, ci volle un po’ prima di cominciare ad innaffiare il terreno.
Misi la mano sotto il suo getto sentendo il suo calore, poi la alzai andando con la punta delle dita ad accarezzargliela.
Ero al settimo cielo, qualche volta mi ero masturbato pensando a Marta, magari anche in situazioni simili a quella che si era creata!
“Te la pulisco io!” Dissi
Presi un fazzoletto e lo passai delicatamente dal basso verso l’alto, mi chinai e senza dire niente cominciai a leccargliela.
Emise subito un gemito di piacere, si stava bagnando parecchio.
Sul sesso orale faccio sempre una gran bella figura, per il semplice fatto che il mio piacere più grande e la mia massima eccitazione mentale, avviene quando sento la mia partner raggiungere l’orgasmo! Con la penetrazione non sempre riesco a dare piacere fino all’orgasmo della donna (o perché vengo prima di lei o magari i 2 bicchieri di troppo che fermano l’erezione)
Mi sono “allenato” tantissimo con la lingua...Marta si sedette su un tronco lì vicino ed io prosegui a leccare. Quando raggiunse l’orgasmo mi riempì la bocca del suo sugo e le sue cosce mi strinsero forte le tempie.
Ansimava e mi guardava soddisfatta, riprese fiato e disse
“Poche volte vengo così in fretta... voglio farti un pompino!”
“No tesoro, prima devi venire di nuovo”
“Cosa?” Chiese stupita
Mi rituffai sulla sua passera e ricominciai con tutta la passione che avevo a leccare.
Raggiunse un altro orgasmo e mi lavò quasi completamente il viso.
“Oddio, oddio! Sei bravissimo! Mai successo 2 volte così ”
Mi prese la testa e mi mise la lingua in bocca, lo fece con foga, sincera.
Quando ci staccammo mi tolsi il costume e misi il mio pene durissimo sulla parte bassa del del suo seno. Con una mano palpavo, con l’altra muovevo il pene accarezzando con la cappella tutta la parte alta del corpo fino ad arrivare al viso. La punta era bagnata, lo passai sulle guance e poi sulle labbra, con un movente veloce, lo prese in bocca.
Non se la cavava male neanche lei con l’orale, mi spompinò molto bene leccandomi e succhiandomi le palle.
Ansimando per il piacere gli chiesi dove gli piaceva la sborrata
“dove piace a te!” Esclamò estraendo dalla bocca il pene
Venni sul suo viso, mi piace vedere il mio sperma in faccia della mia partner, dopo averla imbrattata si passò il dito sul viso in modo da raccogliere tutto e lo mise in bocca con gusto. Mi baciò il pene e lo pulì con la lingua, poi appoggiò la faccia sopra abbracciandomi.
Senza dire altro, ci dirigemmo verso l’ombrellone scambiandoci sguardi soddisfatti e teneri, arrivati di nuovo in spiaggia ci sdraiammo nuovamente al sole, stavolta ci stringevamo la mano.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico