Mia nipote (quarta parte)

di
genere
incesti

Mi levai la maglietta e restai nudo aspettando che lei ritornasse dal bagno. Ai piedi del mio letto c'erano le sue mutandine bianche. Le presi e le annusai, imprimendo nelle mie narici l'odore della sua verginità, qualcosa che da lì a poco, le avrei rubato.
Mia nipote rientrò in camera mia e mi vide con le sue mutandine in mano. Mi sorrise dolcemente, poi chiuse la porta a chiave e si avvicinò.
Il suo corpo nudo che camminava verso di me, faceva gemere il mio cazzo. MI abbracciò e cominciammo a limonarci. La presi dai fianchi e la distesi sul letto, al mio fianco, senza staccare le mie labbra dalle sue. Percorsi le sue curve con le mie mani: il suo viso, le sue braccia, i fianchi, il suo piccolo e bellissimo culo. Tutto quel ben di Dio, il corpo perfetto di mia nipote era mio! Sentivo di possederla, di poterle far fare di tutto, di poterle fare tutto!
Mi misi sopra di lei, premendola contro il letto con le mie sui suoi piccoli seni. Gieli massaggiavo dolcemente e sentivo i suoi capezzoli duri sul mio palmo. Lei muoveva il suo bacino su e giù, su e giù, quasi a supplicarmi di prenderla, di abusarne. "Sei sicura?" le domandai, come se non sapessi già la risposta. Lei annuì con la testa con l'espressione impaziente e preoccupata. Scesi piano verso le sue gambe, passando la mia lingua avida su tutto il suo corpo, sino a giungere tra le sue gambe, dove mi aspettava bagnata e calda. La sua vagina paffuta e gonfia, quell'odore magnifico che emetteva e i pochi peli al di sopra...era uno spettacolo che non posso descrivere a parole. Mi ci immersi assetato! Al primo colpetto di lingua lei gemette in modo sublime, e io restai col sapore del suo succo che stava cominciando ad offuscare la mia mente. Cominciai a leccarla come un animale; la mia lingua correva dentro la sua cavità completamente allagata e di un rosso terrificante. Lei si dimenava freneticamente e cercava invano di trattenere gemiti di piacere acuti, per non rischiare di svegliare i suoi fratellini al piano di sotto.
Continuavo a riempirmi dei suoi umori, dei suoi spasmi e dei gemiti strozzati, mentre le sue mani mi accarezzavano, e a tratti, tiravano i capelli. Sentivo che stava per esplodere in un orgasmo, la potevo sentire attraverso la mia lingua, il suo corpo che si contorceva, il bacino che si alzava e poi ecco! Inarcò la schiena e tappandosi la bocca si abbandonò in un violente orgasmo. Restò col bacino sollevato per qualche secondo; gli spasmi e le contrazioni lasciarono il passo a pochi tremori e il respiro che ritornava alla normalità. Le diedi un bacio sul clitoride, ancora tremava un poco, e la raggiunsi con le labbra bagnate del suo piacere, baciandole il viso. "Ora tocca a me" le dissi.
Il mio cazzo pulsava e gemeva violentemente, non potevo più aspettare! Con delicatezza lo avvicinai alla sua vagina e lentamente lo feci scivolare dentro. Era stretta e accogliente, calda e bagnata, ancora un po' tremante. Poi incontrai una resistenza, cercai di spingere ma lei sussultò: "Ahia!". Mi strinse in un abbraccio. "Tranquilla, fidati! la rassicurai, poi con un colpo deciso e delicato la penetrai del tutto. Lei sussultò per un attimo, trattenendo il dolore e conficcò le sue unghia nella mia schiena.
Ritrassi piano, piano, il mio cazzo, e poi lo rifilai di nuovo tutto dentro. Lentamente aumentai il ritmo e cercai di affondare sempre di più. La sua vagina era così stretta e buona! La vagina di mia nipote! Mai avrei immaginato di poter godere come stavo facendo allora. Lei gemeva di piacere e un po' di dolore, ma cominciava ad abituarsi. mi guardava con quegli occhi dolci da bambina, l'espressione sporca di piacere, mi stava facendo impazzire!
Ritrassi il mio cazzo e la feci mettere a pancia in giù, alzandole leggermente il bacino con un cuscino sotto la pancia, e ricominciai a penetrarla. Questa volta mi abbandonai al piacere più intenso, che diventava sempre più violento, come i suoi gemiti che quasi si tramutarono in urla. La tenevo schiacciata contro il letto premendole i fianchi con il mio peso, mentre la penetravo con foga. Vedevo il suo corpo che assorbiva i miei colpi, le sue mani che si muovevano senza sosta, premendo sulle lenzuola, stropicciandole, tirandole verso di se. Gemeva meravigliosamente con il viso contro il cuscino. Stavo per venirle dentro, so che avrei dovuto fermarmi, ma non potevo! Non ci sarei mai riuscito. All'improvviso raggiunsi il culmini e le venni spingendomi più affondo che potevo dentro di lei. Il mio cazzo pulsava e gettava nella sua buonissima vagina tutto lo sperma che avevo. Fù l'orgasmo più intenso e violento che abbia mai avuto! Le caddi addosso con tutto il corpo, non riuscivo più a reggermi.
"Mi spiace" le dissi. "No...è tutto apposto". Scivolai su di un fianco e restai a contemplare il soffittò per un po'.
Passò qualche minuto. Ero felice, non avevo rimorsi di alcun genere, seppur ero cosciente di aver appena fatto sesso con mia nipote e di esserle venuto dentro.
Piombò il silenzio in quella camera. Lei restò a dormire nel mio letto, tra le mie braccia. Entrambi nudi, con i corpi attaccati l'uno all'altro, lentamente ci abbandonammo nel sonno.
"Zietto..." sussurrò con la testolina sul mio petto. "Dimmi" le accarezzai i lungi capelli neri.
"Tu mi ami, vero?".
"Certo piccolina". Restò in silenzio per un po' raggomitolandosi ancora di più si di me.
"Allora ti prometto che sarò la tua donna per sempre", seguì un bacio e poi il sonno.
scritto il
2019-07-01
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