Sottomessa dall'amico di mio figlio

di
genere
dominazione

Sottomessa, dall’amico di mio figlio.
Capitolo 1.
Una madre divorziata 34 anni, con un figlio adolescente da crescere, Susanna, bella, si veramente bella, chissà si chiedevano perchè il divorzio, una donna bella e sensuale, elegante raffinata, eppure il marito se ne è andato con un’altra. Cosa non ha funzionato.
Il marito gli passava gli alimenti regolarmente per suo figlio Matteo, avevano divorziato da anni e Susanna non aveva cercato nessuno per sostituire il marito in casa. Solo suo figlio colmava la sua attenzione. Si era impegnata nel lavoro aveva una discreta posizione e desiderava solo che i risultati scolastici del figlio fossero sempre ottimi, a lui chiedeva solo questo. Gli diceva evita inutili distrazioni e concentrati, poi quando avrai una carriera sicura e sarai affermato e piu’ maturo avrai tempo di preoccuparti di altro.
Ogni mattina, si alzava molto presto si lavava preparava la colazione svegliava il figlio, che a 14 anni ora era in pieno esubero di ormoni, lo teneva sotto controllo affinchè gli studi proseguissero, poca televisione, evitare che porti in camera fumetti ecc.
Una donna veniva ad ore a svolgere mansioni di pulizie, e a preparare da mangiare per il ragazzo e qualcosa per la sera da scaldare, il ragazzo arrivava a casa e pranzava, la madre rientrava immancabilmente dopo le 18.00 e cenavano assieme. La donna che veniva a fare i servizi era una Signora straniera, Susanna non sapeva bene di quale paese dell’est, Si chiamava Elana, aveva circa 40 anni, slanciata intelligente con un bel fisico prosperoso, il viso pero’ era spigoloso, duro, non un viso delicato come quello di Susanna.
Matteo aveva un amico poco piu’ grande di lui che abitava nel palazzo, madre anche lei divorziata che pero’ doveva fare le pulizie per campare il marito sempre ubriaco non le passava alimenti, aveva provato appena lasciata a chiedere a Susanna se le dava lavoro, ed era frustrata di essere stata esclusa per una straniera, Suo Figlio Loris aveva dovuto interrompere gli studi con il divorzio, e andare a fare l’apprendista in un’officina. Ed era abile con la manualità, e in poco tempo grazie già alla sua passione venne messo a fare lavori da operaio e cosi portava a casa uno stipendio anche se non equivalente al reale lavoro che faceva, ma sempre da apprendista. Pero’ il titolare gli dava qualcosa in nero, e cosi riuscivano ad andare avanti.
Loris era un giovane taciturno, che non sorrideva mai, ogni volta che l’incontrava salutava ma nulla di piu’ aveva un certo rapporto di amicizia con Matteo, erano stati nella stessa scuola anche se in classi diverse, e ogni tanto erano andati a giocare a calcio assieme.
Ora si vedevano di meno, Matteo vedeva in Loris un esempio non avendo nessun fratello quindi erano abbastanza in confidenza da condividere cose che con altri era difficile magari parlare.
Ancora meno con la propria madre, che era un po’ snob come gli aveva detto Loris un giorno a Matteo, pensava troppo in termini di classi sociali, e non tutti sono delle nullità anche se non hanno lo stesso lavoro forse hanno avuto meno opportunità.
Ad ogni modo Loris prestava dei Cd musicali a Matteo, e gli insegnava a difendersi dai bulli, lo aveva anche difeso a scuola quando qualcuno lo aveva preso di mira, perchè lo conosceva abitando nello stesso palazzo e perchè gli piacerebbe arrivare a conoscere meglio la mamma di Matteo, alla quale pensava spesso, e si masturbava pensando a come doveva essere dolce e calda.
Susanna quando vedeva Loris si preoccupava che portasse Matteo sulla cattiva strada, non lo conosceva bene ma non gli ispirava fiducia.
Quel ragazzo veniva da una famiglia un po’ incasinata, la sorella era rimasta incinta a 14 anni, la madre era l’unica che lavorava a ore a fare le pulizie qua e là , il padre era un disoccupato cronico. Ricevevano aiuti dall’assistenza sociale per tirare avanti. Loris aveva un lavoro che era un valvola di sfogo per la famiglia, in un’officina meccanica, dove poteva guadagnare qualcosa e imparare il mestiere.

Capitolo 2.
Un pomeriggio Susanna rientro’ prima e cosi entrata in casa volendo abbracciare il figlio entro’ in camera sua e con sua somma sorpresa lui si stava con evidenza pur essendo di spalle masturbando toccandosi da sopra i pantaloni. Aveva una rivista in mano. Lei lo chiamo’ e Matteo sussulto’, cerco’ di nascondere la rivista. Lei si avvicino’ e gli chiese cosa hai nascosto. Matteo era rosso in volto e non riusciva a biascicare parola.
Lei allora apri’ il cassetto che aveva chiuso e trovo’ una rivista, era un fumetto di Von Gotha, trattava un tema sadomaso. Dove hai trovato questo?
Matteo non rispose. Susanna si arrabbio’ e gli diede uno schiaffo. Dove lo hai trovato?
Me lo ha prestato Loris rispose Matteo piangente, era la prima volta che lo colpiva ne rimase fortemente scossa lei stessa.
Allora lo abbraccio’ e gli chiese di perdonare il suo gesto che le dispiaceva ma sperava lui fosse sempre sincero con lei, che lei non avrebbe mai smesso di volergli bene, perchè per lei lui era tutto. Lo bacio’ e poi disse, restituiremo questa rivista a Loris, non devi distrarti, gli studi hanno la precedenza te ne prego Matteo. Poi andata in camera sua sfoglio’ quei fumetti ne aveva sentito parlare, erano disegni fatti bene lo sapeva che esistevano, storia di Twenty, giovani donne belle, sempre praticamente nude in ogni dove, sottomesse da uomini e anche da donne. Si senti’ avvampare appena si accorse che si stava bagnando. Diooo miooo penso’ , non sono questi fumetti, è solo che da troppo tempo che non faccio l’amore.
Attese Susanna, e quando vide Loris rientrare, usci’ per incontrarlo sulle scale del condominio, aveva messo i fumetti in borsa, appena lui stava prendendo l’ascensore lei era dentro lo aveva preso e atteso che scendesse. La porta si apri’ Loris la vide e la saluto’ Buongiorno Signora Susannna, Lei era rossa quel ragazzo la metteva a disagio, era cortese ma il suo sguardo sempre pareva che la spogliasse. Ti devo parlare Loris, le disse d’un fiato.
Bene e le disse andiamo da me? O da lei? Meglio da te rispose Susanna.
Ok andiamo. Entrarono nell’alloggio e li Susanna prese fiato e disse: Loris, desidero che tu smetta di prestare questo genere di cose a Matteo, deve concentrarsi negli studi, e non essere distratto da queste cose. E gli porse i fumetti porno-erotici sado-maso. Loris li prese, beh disse, guarda che Matteo ha anche bisogno di distrarsi e farsi una cultura di altro genere non puo’ vivere solo in un mondo fittizio come farà a crescere. Lo studio è importante ma tutto ha importanza se non vuoi che diventi una checca. Susanna provo’ a dargli uno schiaffo ma lui la prevenne e le blocco’ il polso, glielo fece roteare dietro alla schiena , e la fece aderire al suo corpo. Il suo petto si gonfiava sotto gli spasmi del suo respiro affannato, era rossa in volto, e quel ragazzo con la sua forza la soggiogava. Lui la cinse in vita e le disse: su da brava vedrai che Matteo studierà e a scuola nessuno gli farà piu’ scherzi lo sanno che è amico mio. Ma se tu non sarai collaborativa e osteggerai in continuazione la nostra amicizia sai che potrei anche smettere di essere suo amico e lo tormenterebbero come hanno fatto in passato.
Susanna era sconvolta amava suo figlio piu’ di se stessa e abbasso’ gli occhi, a quel punto Loris vedendola indebolita la bacio’ sulla bocca, per lei fu una scossa, tento’ di sottrarsi ma debolmente. Dopo poco cedette e permise a Loris di infilarle la lingua in bocca. Lui era invadente con la sua lingua prendeva possesso di lei, dopo un po’ anche lei eccitata inizio’ a ricambiare il bacio, si stava eccitando era cosi’ tanto tempo che non aveva un contatto fisico, non riusciva a capire piu’ nulla, quando lui le sollevo’ la gonna e le infilo’ una mano nelle mutandine se ne rese conto solo al momento in cui le sue dita le sfiorarono il clitoride, e parti’ oramai non riusciva piu’ a fermarsi, voleva godere sentiva che stava per arrivare, ma Loris si fermo’ si stacco da lei.
Lei emise un rantolo con un fiato noooooo noooo ti prego continua. Loris pero’ le disse che lei lo odiava, e lui si era reso conto che se lei lo odiava come potevano andare a vanti, lui che aveva sempre avuto ammirazione per lei.
Susanna era li eccitata sul punto di godere e lui si ritirava. Non ti odio ti giuro che non ti odio. Stava cercando di riprendersi ma era frustrante.
Ora si vergognava, lui si era riavvicinato e le mise una mano sulla fica, la accarezzava lei era eccitata, bagnava, le disse: non mi odi veramente?
Non ti odio, Loris non ti odio.
Lui inizio’ a spogliarla, poi la ribaciava, e lei ricambiava. Aveva bisogno di godere, ma quando si accorse che la spogliava disse no, non lo fare, solo un po’ di petting le disse, baciama e toccami, ma non andiamo oltre.
Loris non la pensava allo stesso modo, la spoglio’ , Susanna non era nelle condizioni di difendersi le gambe non la sorreggevano, aveva le gambe ben aperte nella speranza di agevolare la masturbazione del ragazzo, lui la volle nuda, e poi la porto’ in camera sua, con due manate sul culo, la fece mettere in ginocchio sul letto, il trattamento avvilente che subiva la stava eccitando. Loris appena fu in ginocchio le appoggio il cazzo turgido sulle labbra della fica che grondava umori e la penetro’ in modo deciso ma attento a non essere brusco. Dalla bocca di Susanna usci’ un rantolo di piacere, e siiii, lui la inizio’ a pompare e Susanna ebbe il suo primo orgasmo. Lui continuava inesauribile le fece avere altri due orgasmi, poi lo estrasse, non aveva ancora goduto, lei crollo’ esausta, allora lui la giro’, si avvicino’ con il pisello alla sua bocca e le disse: Succhiami bene zoccola.
Susanna apri’ gli occhi era stanca, aveva goduto, ma non poteva ora tirarsi indietro, apri’ la bocca e Loris la penetro’. Lui dirigeva il movimento tenendole la testa e scopandola in bocca. Lei mugolava perchè a volte andava troppo a fondo e le pareva di soffocare.
Senti che pulsava, Loris le disse: Troia vedi di ingoiare tutto per bene e di non perdere una sola goccia. Altrimenti ti mando a casa nuda. Susanna aveva paura a sentire quello che diceva come avrebbe fatto per le scale nuda fino al suo appartamento ma questo tono duro e autoritario la fecero infiammare e mentre Loris si scaricava godeva, Non si accorgeva che lui la riprendeva con il telefonino.
scritto il
2019-08-02
2 5 . 6 K
visite
1 7
voti
valutazione
2.2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Laura agli ordini di mia figlia
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.