Lo zio acquisito 2
di
XFXVX
genere
incesti
Mentre aspettavo mio zio mi feci una bella doccia calda e scelsi accuratamente il mio intimo. Un completino nero di pizzo, sexy e magnifico. Misi sopra un vestito nero per nasconderlo. Due gocce di profumo e il campanello suonò. Aprii la porta e ammirai l'uomo davanti i miei. Il suo petto possente, quelle braccia enormi. Avevo gli occhi a cuore. Gli dissi di entrare e gli offrii della semplice acqua. Ci accomodammo sul divano e iniziammo a parlare della sua vita sessuale con Bianca. Secondo lui, non succhiava abbastanza bene il cazzo: -Tesoro, non è che non sia brava, ma è molto delicata, amorevole. Io ho bisogno di durezza. Di riempire a pieno una persona-. L'ultima frase mi fece eccitare. -Ti piacciono le sorprese zio?- Mi disse di sì ovviamente. Mi alzai in piedi, mi tolsi il vestito e rimasi in intimo davanti a lui. Bramava il mio corpo, lo capivo, ma probabilmente dentro di lui ero ancora la sua piccola nipotina. Dovevo scacciare quel pensiero dalla sua testa. Mi sedetti a cavalcioni su di lui. -Zio, ti piace la tua nipotina?-
-Scherzi? Sei fantastica tesoro-
Iniziò ad accarezzarmi, a palparmi e poi mi baciò. Sapeva di pura lussuria e la sua lingua mi eccitó tanto che inizia a muovere il mio bacino. Lo sentivo da sotto i pantaloni diventare sempre più duro. Decisi di fermarmi poi all'improvviso per chiedergli:
-Zio, posso vedere se sono più brava di Bianca?-
Gli sbottonai i pantaloni e vidi il grosso e lungo rigonfiamento sotto i boxer. Era messo molto bene. Ad occhio saranno stati 24cm di lunghezza ed era talmente grosso che avevo difficoltà a metterlo in bocca. Capisco perché Bianca ci andasse piano, poteva esserne intimorita. Per gli uomini come mio zio ci vogliono donne porche e io lo sono. Gli cucchiai la cappella, le palle e ci sputai sopra. Mio zio aveva la testa appoggiata al divano e gli occhi chiusi. Lo sentivo pulsare dentro la mia bocca e decisi che era il momento giusto per spogliarmi. Cercai di stuzzicarlo anche mentre mi spogliavo. Notai che non aveva ancora aperto gli occhi. Decisi quindi di smettere col mio lavoro e alzarmi in piedi. Alzò la testa e mi guardò. Ero completamente nuda davanti ai suoi occhi e lui era terribilmente eccitato. Mi avvicinai lentamente e di nuovo mi misi a cavalcioni su di lui. Mi misi il suo enorme cazzo dentro senza smettere di guardarlo negli occhi. Era grosso, molto grosso, ma io ero fradicia e vogliosa e anche se con un po' di dolore riuscii a metterlo dentro di me, abbastanza in fondo da farmi cacciare un primo urlo.
Iniziai a dimenarmi su di lui, mentre il mio zietto mi succhiava i capezzoli. Mi sentivo completamente riempita e quando mi teneva le gambe ferme lo sentivo fin dentro l'utero.
-Si zio, siii scopami cazzo siii. Sei un porco, un dannato porco che aveva solo bisogno di sfondare qualcuno-.
Urlavo, gemevo, ero preda della lussuria più pura. Smise di martellarmi per un attimo e io mi accasciai su di lui. Ero sfinita. Ero già venuta due volte, ma ne volevo ancora. Prese il mio viso e mi baciò ancora. La sua lingua si insinuava nella mia bocca e il suo cazzo era ancora dentro di me. Iniziai a muovermi di nuovo e lui mi prese in braccio. Era in piedi, con le mie gambe sulle braccia e le mie mani dietro il suo collo. Mi teneva per i fianchi e continuava a martellarmi. -Oh cazzo, siiii. Dio che porco che sei. Sbattimi come se fossi la tua troia, riempimi tutta-. Ero in preda al piacere. Mi appoggiò sul tavolo del salotto e continuò a scoparmi, ma stavolta iniziò a toccarmi anche il clitoride. Sentii l'orgasmo dentro di me crescere sempre di più, finché non venni, urlando tutto il mio piacere. Continuò a toccarmi il clitoride anche dopo il mio orgasmo e tentai di fermarlo. La sensazione che provavo era estremamente forte e non era sicura di essere pronta. Mi prese le mani e con un braccio me le manteneva sopra la testa. Con l'altra mano continuava a tormentarmi mentre mi penetrava con estrema forza. Non resistetti e stavolta squirtai. Ero stravolta, non ragionavo più. Urlavo per il piacere e gli dicevo di non fermarsi. Mi mise a pecora e continuò a martellarmi. Solo dopo poco tirò fuori il cazzo per poi venirmi sul culo. Ero distrutta, affannata. Mio zio mi guardò e mi disse -Riprenditi, ma sappi che non finisce qui-
Mi aspettava il secondo round e ne ero felice. Mio zio mi aveva scopata,finalmente. Non volevo che tutto ciò finisse
-Scherzi? Sei fantastica tesoro-
Iniziò ad accarezzarmi, a palparmi e poi mi baciò. Sapeva di pura lussuria e la sua lingua mi eccitó tanto che inizia a muovere il mio bacino. Lo sentivo da sotto i pantaloni diventare sempre più duro. Decisi di fermarmi poi all'improvviso per chiedergli:
-Zio, posso vedere se sono più brava di Bianca?-
Gli sbottonai i pantaloni e vidi il grosso e lungo rigonfiamento sotto i boxer. Era messo molto bene. Ad occhio saranno stati 24cm di lunghezza ed era talmente grosso che avevo difficoltà a metterlo in bocca. Capisco perché Bianca ci andasse piano, poteva esserne intimorita. Per gli uomini come mio zio ci vogliono donne porche e io lo sono. Gli cucchiai la cappella, le palle e ci sputai sopra. Mio zio aveva la testa appoggiata al divano e gli occhi chiusi. Lo sentivo pulsare dentro la mia bocca e decisi che era il momento giusto per spogliarmi. Cercai di stuzzicarlo anche mentre mi spogliavo. Notai che non aveva ancora aperto gli occhi. Decisi quindi di smettere col mio lavoro e alzarmi in piedi. Alzò la testa e mi guardò. Ero completamente nuda davanti ai suoi occhi e lui era terribilmente eccitato. Mi avvicinai lentamente e di nuovo mi misi a cavalcioni su di lui. Mi misi il suo enorme cazzo dentro senza smettere di guardarlo negli occhi. Era grosso, molto grosso, ma io ero fradicia e vogliosa e anche se con un po' di dolore riuscii a metterlo dentro di me, abbastanza in fondo da farmi cacciare un primo urlo.
Iniziai a dimenarmi su di lui, mentre il mio zietto mi succhiava i capezzoli. Mi sentivo completamente riempita e quando mi teneva le gambe ferme lo sentivo fin dentro l'utero.
-Si zio, siii scopami cazzo siii. Sei un porco, un dannato porco che aveva solo bisogno di sfondare qualcuno-.
Urlavo, gemevo, ero preda della lussuria più pura. Smise di martellarmi per un attimo e io mi accasciai su di lui. Ero sfinita. Ero già venuta due volte, ma ne volevo ancora. Prese il mio viso e mi baciò ancora. La sua lingua si insinuava nella mia bocca e il suo cazzo era ancora dentro di me. Iniziai a muovermi di nuovo e lui mi prese in braccio. Era in piedi, con le mie gambe sulle braccia e le mie mani dietro il suo collo. Mi teneva per i fianchi e continuava a martellarmi. -Oh cazzo, siiii. Dio che porco che sei. Sbattimi come se fossi la tua troia, riempimi tutta-. Ero in preda al piacere. Mi appoggiò sul tavolo del salotto e continuò a scoparmi, ma stavolta iniziò a toccarmi anche il clitoride. Sentii l'orgasmo dentro di me crescere sempre di più, finché non venni, urlando tutto il mio piacere. Continuò a toccarmi il clitoride anche dopo il mio orgasmo e tentai di fermarlo. La sensazione che provavo era estremamente forte e non era sicura di essere pronta. Mi prese le mani e con un braccio me le manteneva sopra la testa. Con l'altra mano continuava a tormentarmi mentre mi penetrava con estrema forza. Non resistetti e stavolta squirtai. Ero stravolta, non ragionavo più. Urlavo per il piacere e gli dicevo di non fermarsi. Mi mise a pecora e continuò a martellarmi. Solo dopo poco tirò fuori il cazzo per poi venirmi sul culo. Ero distrutta, affannata. Mio zio mi guardò e mi disse -Riprenditi, ma sappi che non finisce qui-
Mi aspettava il secondo round e ne ero felice. Mio zio mi aveva scopata,finalmente. Non volevo che tutto ciò finisse
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