Piacere fugace
di
Ya ma
genere
masturbazione
5 di mattina. Mi sveglio con un sobbalzo.
L'ansia e la stanchezza mi pervadono.
Le lenzuola di raso nero mi avvolgono, , raro, di solito mi ritrovo sempre scoperta
È il primo Ottobre, l'autunno è la mia stagione preferita.
Mi alzo e faccio un thè.
Denti.
Doccia.
L'acqua scorre su di me, mi perdo. Dimentico la scuola, gli amici, persino la doccia, sento solo l'acqua che scorre.
Le mie mani percorrono il corpo. Mi danno brividi.
Scendono alle parti intime, toccano il pube, accarezzano le grandi labbra.
Un dito si intrufola dentro di me. Poi un altro. Si muovono lentamente dentro la parte più intima di me.
Scendo. Mi siedo sul piatto della doccia.
Spalanco le cosce, dirigo il getto caldo sul clitoride, è così forte da farmi tremare, devo tenere il doccino con due mani per resistere a questo piacere invadente.
La mia mente vaga mentre l'acqua colpisce il clitoride.
Penso a me, a lui, a cosa dovrò fare dopo.
Sento il piacere salire, non ci vorrà molto per godere.
Vorrei non finisse mai, vorrei restare nell'estasi, con le cosce che fremono.
Il piacere, veloce, arriva. E mi accascio dentro la doccia con l'acqua che ora colpisce le gambe.
L'ansia e la stanchezza mi pervadono.
Le lenzuola di raso nero mi avvolgono, , raro, di solito mi ritrovo sempre scoperta
È il primo Ottobre, l'autunno è la mia stagione preferita.
Mi alzo e faccio un thè.
Denti.
Doccia.
L'acqua scorre su di me, mi perdo. Dimentico la scuola, gli amici, persino la doccia, sento solo l'acqua che scorre.
Le mie mani percorrono il corpo. Mi danno brividi.
Scendono alle parti intime, toccano il pube, accarezzano le grandi labbra.
Un dito si intrufola dentro di me. Poi un altro. Si muovono lentamente dentro la parte più intima di me.
Scendo. Mi siedo sul piatto della doccia.
Spalanco le cosce, dirigo il getto caldo sul clitoride, è così forte da farmi tremare, devo tenere il doccino con due mani per resistere a questo piacere invadente.
La mia mente vaga mentre l'acqua colpisce il clitoride.
Penso a me, a lui, a cosa dovrò fare dopo.
Sento il piacere salire, non ci vorrà molto per godere.
Vorrei non finisse mai, vorrei restare nell'estasi, con le cosce che fremono.
Il piacere, veloce, arriva. E mi accascio dentro la doccia con l'acqua che ora colpisce le gambe.
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