Imbarazzantemente eccitante - parte 1

di
genere
esibizionismo

"Maledetta me che mi sono lasciata trasportare", pensava Laura.

Laura, una bella donna di 36 anni, madre, moglie, fedele.

"Ma in fondo non lo tradisco, è solo un gioco", si giustificò dopo quella lunga chattata con lo sconosciuto che le aveva attratto quello strano "sì" a quello strano gioco, come una calamita.

Franco, il marito, al lavoro.

I bambini a scuola.

E Laura era lì, sorpresa a indossare quella vecchia minigonna così corta che, con la schermaglia "...non sono mica più una ragazzina", aveva negato al suo Franco.

E che ora indossava per lo sconosciuto.

"Però con questi peli, no!", pensò.

E mentre i piccoli dolori dell'epilatore le rendevano le cosce come seta, immaginava lo strano accordo:

Appuntamento in centro, zona affollata, con quel perfetto sconosciuto della chat: lei in minigonna e tacchi nel ruolo dell'attrice del gioco, lui vestito da business man, come tanti a quell'ora in quella piazza, nel ruolo del regista.

Una sfida per una donna "vecchio stile" come lei: un caffè veloce come fosse un appuntamento di lavoro con un broker qualunque.

E poi via, fingendo di esser sconosciuti nello stesso vagone della metro:

"Io ti dirò via chat cosa fare, mentre saremo sulla metro. Cose semplici..."

Aveva scritto lui in chat.

"...Tipo accavallare le gambe in modo che il lembo della gonna salga e la coscia si scopra".

Aveva aggiunto...

"...e ti dirò via chat la reazione dei tuoi ammiratori su quel treno".

E su un punto era stato preciso:

"La stagione è adesso, col caldo: niente calze, voglio le tue gambe nude".

Laura si guarda allo specchio: è davvero donna, è davvero bella, è davvero etero.

Ma in quel momento Laura scoperebbe quell'immagine riflessa della sua versione proibita, che proietta il grande specchio.

Quello che suo marito ha voluto in camera da letto e su cui lei ha scherzato, senza però negarglielo, celando l'imbarazzo per la libidine che le accendeva.

La mano scivola ma... no.

Non è tempo di ditalini questo.

"Ho giusto mezz'ora dall'estetista, e anche mio marito ne sarà estasiato. E poi incontrerò il misterioso".

Non sempre Laura si depilava lì... ma, quando lo faceva, faceva da sola.

Mai avrebbe pensato di trovare il coraggio di chiederlo ad un'estetista, a una sconosciuta.

Era troppo l'imbarazzo di spalancare spudoratamente le gambe e rilassarsi al sapiente tatto di un'altra donna, che non fosse la ginecologa per stretti motivi medici o di parto.

Ma quel giorno Laura si stava preparando.

Era quasi una compensazione per il marito, che ancora amava e desiderava, ma con cui mancava ogni vena di pazzia e trasgressione che ora le irrompeva sempre più necessaria nella pancia, sulla pelle che mandava brividi.

Dopo quel "mezzo tradimento" senza sesso, ma con tanta eccitazione assieme al misteriosi sconosciuto, sarebbe tornata al suo lui con la fica così invitante, così spudoratamente liscia come lui l'aveva sempre desiderata....

E, scelto un perizoma di pizzo nero, Laura lasciò dietro di se e alle spalle della porta chiusa, quel mondo domestico che per un momento non doveva essere più suo.

.....prosegue


scritto il
2019-09-02
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