Io e te

di
genere
etero

Ti sto aspettando in stanza. Dopo settimane di conversazione è arrivato il giorno. Sono arrivata in anticipo per potermi preparare: sono in perizoma e reggiseno in pizzo bianco. Angelica come mi volevi tu. Le auto reggenti bianche fanno risaltare l’abbronzatura. La mia fighetta è rapata a zero come hai richiesto. Indosso una sottoveste per farmi scartare come un cioccolatino. Bussi alla porta e corro ad aprirti. Dio quanto ti volevo. Hai 30 anni più di me ma sei muscoloso e asciutto e vedo che il tuo pacco è gonfio: ottimo segno.
Ci baciamo con foga e cominci a palparmi:seni, culo e figa. Comincio a spogliarti lasciandoti in boxer. Ti stendo sul letto e mi metto a cavalcioni su di te. “Fammi vedere il tuo corpo” e mi strappi la sottoveste. Ansimo. Mi scruti e guardi con avidità la mia quarta di seno, la mia vita stretta e il mio piccolo perizoma dal quale si intravede il tatuaggio del fiore di cui ti ho parlato tanto. Mi abbassi le coppe del reggiseno e fai uscire le mammelle coi capezzoli gonfi e duri: ti avventi su di loro e cominci a succhiare avidamente uno e a tillare l’altro. Struscico la fica sul tuo pene gonfio e gemo a ogni tuo succhio di capezzolo. Con una mano raggiungi il perizoma “sei proprio una ragazza cattiva già bagnata per me” e passi un dito per tutta la lunghezza delle labbra fermandoti sul clitoride gonfio. Ci giochi e mi torturi aumentando la mia voglia. Mi prendi mi braccio e cominciamo a baciarci avidamente “voglio che mi scopi” ti dico. Ma tu hai altri piani. Mi sbatti sul letto, e mi sovrasti. “Liberiamo questi seni” e mi strappi il reggiseno lasciandomi senza fiato. Mi lecchi e mi succhi i capezzoli, scendi sul ventre e arrivi con la bocca alla mia figa. La annusi dal perizoma “voglio assaggiarti” mi dici. Alzo il bacino verso te per offrirtela, tu mi strattoni il perizoma dai lati con foga e furia strappandolo il pizzo delicato. Con la lingua segui il tatuaggio del fiore intorno alle grandi labbra “ora assaggiamo il pistillo” mi dici e aprendomi mi succhi il clitoride. Succhi e lecchi con foga e la tua lingua zampilla dappertutto. Ti prendo per i capelli e ti spingo contro la mia figa. “È deliziosa la tua giovane figa”. Sto godendo sotto le sue abili mosse da uomo adulto quando di colpo si stacca da me. Mi volta di schiena mi alza il culo aprendomelo infilandomi un dito per allargare il buco “ho voglia di infilartelo in questo bel culo” mi dici sculacciandomi. Sai che mi eccita da morire essere sculacciata come una scolaretta. Ti abbassi i boxer ed entri dentro di me: ti muovi veloce, sento la tua voglia. Insisti e mi sculacci. Passi un dito sulla mia passera e giochi con il clitoride facendomi impazzire. Esci dal mio culo di colpo e ti togli il preservativo lasciandomi a gattoni da sola intimandomi di non muovermi. D’un tratto arrivi e mi bendi gli occhi e mi giri a pancia in su. Sento un lembo di cuoio che mi passa sui capezzoli duri: gemo. E parte la prima frustata, leggera e stimolante “si così ti voglio, ricettiva” scende lungo il ventre fino a posarsi sul mio pube “allarga le gambe”. Eseguo e inizia la tortura: passi il frusino e dai piccoli colpi “ti prego scopami” lo imploro. Ora non sento più nulla, nessun frustino. Mi monti sopra ed entri dentro di me. Scopiamo come ricci, entri ed esci da me velocemente, in tutta la tua lunghezza. Veniamo insieme e mi spruzzi il tuo seme dentro “ho lasciato la mia traccia dentro di te. Finalmente ti ho scopata”. Rimaniamo incastrati per un‘ eternità. Esci da me e ti rivesti “devo tornare a casa, mi stanno aspettando. Ci vediamo a lezione.”
di
scritto il
2019-09-19
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