La prima volta... andata male
di
sottomarino
genere
prime esperienze
la prima volta che...
Giovane, 18 anni, un po' imbranato con le ragazze anche se, ma l'ho scoperto dopo, piacevo molto sia per il mio aspetto fisico che per il mio modo di fare scanzonato.
La mia prima ragazza conosciuta sui banchi di scuola. Naturamente fu lei a fare la prima mossa per approcciarmi ed io accettai molto volentieri perchè la adoravo.
I primi baci, le prime effusioni...ero al settimo cielo. Anche lei pur essendo più spregiudicata di me, era alle sue prime esperienze.
Un giorno facemmo una gita in moto, per motivi di lavoro dovevo andare a portare un documento e cogliemmo l'occasione per allargare il giro su per le colline. Ci trovammo in un paesino microscopico, arroccato sul monte dove avevamo un "appartamento" piccolissimo .
Il paese era da film. vicolini stretti , case in pietra, nessuno in giro. Sembrava proprio di essere nel medio evo.
La casa stessa era una poesia. Praticamente due stanze, un caminetto. Le finestre si aprivano sui vicoli e praticamente potevamo toccare il muro di fronte tanto era vicino.
Ma era la prima volta che ci trovavamo soli in una casa con un letto a disposizione e quello ci bastava, eccome!
Eravamo emozionati quanto impreparati sul da farsi.Premetto, per chi non vuol continuare a leggere che non combinammo nulla di "pesante", anche se c'erano i presupposti.
Ci guardammo negli occhi e ci baciammo profondamente, io cercavo di frugarla dappertutto e lei si lasciava fare, eravamo innamoratissimi e i nostri cuori battevano all'impazzata.
Pian piano la feci distendere sul letto e le fui sopra. Non sapevo da dove cominciare. Le aprii la camicetta facendole scoprire il reggiseno che nascondeva le sue tettine ancora acerbe (ma poi non sarebbero cresciute più di tanto), la accarezzavo, infilavo le dita nel tessuto per trovare i capezzoli che erano tosti e turgidi. Era così sensibile quando la toccavo lì! La sentivo gemere, ma rimaneva passiva a farsi fare tutto. Avvicinai la mia bocca a quelle collinette e cercai di baciarle il seno spostando il reggiseno. Era la prima volta che lo facevo, ma era tutto istintivo.Come mi piacque tenere quelle fragoline sode fra le mie labbra! le succhiavo e le leccavo con la lingua e lei apprezzava molto.
Poi le mie labbra scesero più giù, percorsi la sua pancia, la leccavo e baciavo ogni cm della sua pelle fino ad arrivare al tessuto dei suoi jeans.... attimi di panico...
Che faccio? li apro? si arrabbierà? ma ero talmente eccitato e lo era anche lei che dopo un mommento di indugio, sganciai il bottone e feci scendere la cerniera. Magicamente si aprì davanti ai miei occhi il merletto delle sue mutandine.
Gia questo mi bastava per essere al settimo cielo. Provai a baciarla il più vicino possibile, spingendo il tessuto più giù.
Percepivo il suo profumo, sentii la punta della lingua raggiungere la leggera peluria.
Mi spinsi oltre. Facendomi coraggio, tirai in giù i jeans e notai che lei sollevò il bacino per agevolare la mia mossa.
Tirando giù i pantaloni afferrai anche le mutandine che scesero giù insieme e per la prima volta mi trovai davanti ad una fica nuda.
Che emozione! sentivo il cuore che mi andava a mille, quel cespuglietto triangolare e nero racchiudeva il sogno di mille notti insonni, il pensiero di tante masturbazioni. E adesso ce l'avevo a completa disposizione ...ma non sapevo che farne! (non esisteva ancora Youporn!).
Ma come avevo fatto fino ad allora continuai a seguire il mio istinto. Il mio obiettivo era di darle il massimo del piacere. Mi tuffai con tutta la delicatezza possibile sul suo sesso caldo da ragazzina. Presi a baciarla, a leccarla affondavo la lingua fra le sue grandi labbra, succhiavo dove potevo succhiare aspirando i suoi umori e i suoi profumi. Fu un momento molto intenso e indimenticabile.
Mi persi in quel boschetto per un tempo indefinito, lei mi spingeva la testa contro il suo ventre e io adoravo quel gesto, vuol dire che apprezzava quello che facevo.
Nei miei pantaloni avevo il cazzo che stava impazzendo perchè voleva il suo momento di gloria, ma non sapevo come fare per accontentarlo. Aspettavo un suo gesto, aspettavo che allungasse la sua mano dentro i pantaloni per sentirlo dal vivo.
Intanto continuavo a leccarla a più non posso, forse, anzi sicuramente in maniera disordinata, ma visto che non aveva termini di paragone le piaceva moltissimo.
Ad un tratto la sento contrarsi, gemere ancora di più, sentii la sua fica che si bagnava ancora di più, i suoi succhi scivolavano sulla mia lingua. Non era altro che il preludio al suo primo orgasmo provocato da un uomo. Godette fra le mie labbra e ne fui molto orgoglioso.
Solo che a quel punto lei non si fece più avanti e mi lasciò con il cazzo duro dentro i pantaloni.
Rivedendo la scena oggi sono strasicuro che se lo avessi tirato fuori non avrebbe esitato a prendermelo in bocca e a far godere anche me. Mannaggia all'inesperienza!
Tornai a casa comunque appagato. Mi sentii un uomo vero.
Poi arrivò l'estate, ed io feci le mie prime esperienze complete, ma non con lei.
Tornati dalle vacanze la lasciai.
Ma abbiamo ripreso il discorso dopo 35 anni (incredibile...ma tutto vero!)
E vedendo quanto è brava adesso, mi mangio ancora le mani per non aver avuto il coraggio di spogliarmi davanti a lei.
Giovane, 18 anni, un po' imbranato con le ragazze anche se, ma l'ho scoperto dopo, piacevo molto sia per il mio aspetto fisico che per il mio modo di fare scanzonato.
La mia prima ragazza conosciuta sui banchi di scuola. Naturamente fu lei a fare la prima mossa per approcciarmi ed io accettai molto volentieri perchè la adoravo.
I primi baci, le prime effusioni...ero al settimo cielo. Anche lei pur essendo più spregiudicata di me, era alle sue prime esperienze.
Un giorno facemmo una gita in moto, per motivi di lavoro dovevo andare a portare un documento e cogliemmo l'occasione per allargare il giro su per le colline. Ci trovammo in un paesino microscopico, arroccato sul monte dove avevamo un "appartamento" piccolissimo .
Il paese era da film. vicolini stretti , case in pietra, nessuno in giro. Sembrava proprio di essere nel medio evo.
La casa stessa era una poesia. Praticamente due stanze, un caminetto. Le finestre si aprivano sui vicoli e praticamente potevamo toccare il muro di fronte tanto era vicino.
Ma era la prima volta che ci trovavamo soli in una casa con un letto a disposizione e quello ci bastava, eccome!
Eravamo emozionati quanto impreparati sul da farsi.Premetto, per chi non vuol continuare a leggere che non combinammo nulla di "pesante", anche se c'erano i presupposti.
Ci guardammo negli occhi e ci baciammo profondamente, io cercavo di frugarla dappertutto e lei si lasciava fare, eravamo innamoratissimi e i nostri cuori battevano all'impazzata.
Pian piano la feci distendere sul letto e le fui sopra. Non sapevo da dove cominciare. Le aprii la camicetta facendole scoprire il reggiseno che nascondeva le sue tettine ancora acerbe (ma poi non sarebbero cresciute più di tanto), la accarezzavo, infilavo le dita nel tessuto per trovare i capezzoli che erano tosti e turgidi. Era così sensibile quando la toccavo lì! La sentivo gemere, ma rimaneva passiva a farsi fare tutto. Avvicinai la mia bocca a quelle collinette e cercai di baciarle il seno spostando il reggiseno. Era la prima volta che lo facevo, ma era tutto istintivo.Come mi piacque tenere quelle fragoline sode fra le mie labbra! le succhiavo e le leccavo con la lingua e lei apprezzava molto.
Poi le mie labbra scesero più giù, percorsi la sua pancia, la leccavo e baciavo ogni cm della sua pelle fino ad arrivare al tessuto dei suoi jeans.... attimi di panico...
Che faccio? li apro? si arrabbierà? ma ero talmente eccitato e lo era anche lei che dopo un mommento di indugio, sganciai il bottone e feci scendere la cerniera. Magicamente si aprì davanti ai miei occhi il merletto delle sue mutandine.
Gia questo mi bastava per essere al settimo cielo. Provai a baciarla il più vicino possibile, spingendo il tessuto più giù.
Percepivo il suo profumo, sentii la punta della lingua raggiungere la leggera peluria.
Mi spinsi oltre. Facendomi coraggio, tirai in giù i jeans e notai che lei sollevò il bacino per agevolare la mia mossa.
Tirando giù i pantaloni afferrai anche le mutandine che scesero giù insieme e per la prima volta mi trovai davanti ad una fica nuda.
Che emozione! sentivo il cuore che mi andava a mille, quel cespuglietto triangolare e nero racchiudeva il sogno di mille notti insonni, il pensiero di tante masturbazioni. E adesso ce l'avevo a completa disposizione ...ma non sapevo che farne! (non esisteva ancora Youporn!).
Ma come avevo fatto fino ad allora continuai a seguire il mio istinto. Il mio obiettivo era di darle il massimo del piacere. Mi tuffai con tutta la delicatezza possibile sul suo sesso caldo da ragazzina. Presi a baciarla, a leccarla affondavo la lingua fra le sue grandi labbra, succhiavo dove potevo succhiare aspirando i suoi umori e i suoi profumi. Fu un momento molto intenso e indimenticabile.
Mi persi in quel boschetto per un tempo indefinito, lei mi spingeva la testa contro il suo ventre e io adoravo quel gesto, vuol dire che apprezzava quello che facevo.
Nei miei pantaloni avevo il cazzo che stava impazzendo perchè voleva il suo momento di gloria, ma non sapevo come fare per accontentarlo. Aspettavo un suo gesto, aspettavo che allungasse la sua mano dentro i pantaloni per sentirlo dal vivo.
Intanto continuavo a leccarla a più non posso, forse, anzi sicuramente in maniera disordinata, ma visto che non aveva termini di paragone le piaceva moltissimo.
Ad un tratto la sento contrarsi, gemere ancora di più, sentii la sua fica che si bagnava ancora di più, i suoi succhi scivolavano sulla mia lingua. Non era altro che il preludio al suo primo orgasmo provocato da un uomo. Godette fra le mie labbra e ne fui molto orgoglioso.
Solo che a quel punto lei non si fece più avanti e mi lasciò con il cazzo duro dentro i pantaloni.
Rivedendo la scena oggi sono strasicuro che se lo avessi tirato fuori non avrebbe esitato a prendermelo in bocca e a far godere anche me. Mannaggia all'inesperienza!
Tornai a casa comunque appagato. Mi sentii un uomo vero.
Poi arrivò l'estate, ed io feci le mie prime esperienze complete, ma non con lei.
Tornati dalle vacanze la lasciai.
Ma abbiamo ripreso il discorso dopo 35 anni (incredibile...ma tutto vero!)
E vedendo quanto è brava adesso, mi mangio ancora le mani per non aver avuto il coraggio di spogliarmi davanti a lei.
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