Nata schiava - Una storia vera (VI parte)

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Nata schiava - Una storia vera (VI parte)


Cominciò il conto alla rovescia per andare in Brasile dal chirurgo, furono giorni stranamente calmi con mio cugino quasi sempre fuori casa indaffarato per organizzare il viaggio in Brasile perché tra operazione riabilitazione e verifiche varie sarebbe passato più di un mese.

Il giorno della partenza fu invece molto frenetico, mi fece vestire con scarpe con tacco e vestitino bianco aderente a spalline strette che copriva a malapena culo e figa, era talmente aderente che si vedevano perfettamente che ero senza intimo e i capezzoli inanellati.

All'aeroporto la scena doveva essere divertente per chi ci vedeva, mio cugino e la moglie vestiti normalmente per fare un lungo viaggio in aereo, mentre io stavo ad un passo dietro di loro che trascinavo a fatica il loro enorme trolley che conteneva solo i loro vestiti ed effetti, ed io vestita più da discoteca o puttana da strada che per viaggiare in aereo.

Dopo aver fatto il check in e consegnato il trolley mi hanno fatto togliere le scarpe. Cosi nel tragitto per arrivare ai controlli ero con il mio vestitino con in mano scarpe passaporto e biglietto, mi resi conto di possedere solo quello anzi anche i vestiti non erano miei.

Passare il controllo al portale del metaldetector è stato davvero imbarazzante, probabilmente ne hanno migliorato l'efficacia perché appena ci sono passata a cominciato a suonare manco fossi una pericolosa terrorista. Non vi dico le faccia della giovane guardia quando si è avvicinato con il metaldetector manuale e si è accordo dei piercing ai capezzoli ben visibili sotto il vestito, dovetti dirgli che ne avevo anche su labbra e clitoride. Mi lascio passare molto molto imbarazzato.

Arrivati alla clinica che si trovava vicino a Rio De Janeiro ci sistemammo in un residence li vicino, il giorno dopo alla visita preparatoria ci spiegarono che avevano ulteriormente migliorato la sperimentazione, la nuova tecnologia permetteva di avere 4 modalità di controllo dell'orgasmo ed anche del dolore.
L'operazione e la degenza andarono bene e nel giro due settimane ero pronta per far testare il radiocomando, durante la degenza la moglie di mio cugino fu molto affettuosa e mi confesso che mai avrebbe accettato un cosi totale controllo, gli confessai che mai avrei rifiutato l'ordine del mio padrone qualsiasi ordine.

I test durarono un'intera settimana, mi spiegarono che hanno applicato una minuscola fascetta in titanio che circonda il fascio di nervi che irradiavano il clitoride. Una minuscola batteria avrebbe consentito, con un semplice radiocomando di modulare 8 impostazioni, 4 per il piacere e 4 per il dolore. Il radiocomando deve stare sempre abbastanza vicino, 3/4 metri da me e sempre acceso anche lui.



Queste sono tutte le opzioni disponibili che nie gioni post convalescenza sono stati ampliamente provati:

piacere 1 - da un piacere leggero che tiene sempre umida la mia figa ma si riesce comunque a asconderlo normalmente.

piacere 2 - da un piacere più intenso e la figa gocciolante, bastano pochi tocchi o sensazioni per farmi godere, riesco a nascondere i mio stato ma con molta fatica e gocciolare in pubblico è molto umiliante.

piacere 3 - il piacere è forte e in 3/5 minuti mi porta all'orgasmo e questo di continuo, nelle prove sono stata in questa modalità per più di 12 ore e non so quanti fantastici orgasmi non dolorosi come invece succede con un qualsiasi vibratore. Naturalmente non potevo nascondere gli orgasmi e godere di continuo in pubblico è fantastico.

piacere 4 - non so descriverlo è un orgasmo continuo senza sosta senza controllo, gli altri dicono che sembro in preda alle convulsioni, perdo conoscenza ma la riacquisto subito. Questa modalità deve essere limitata nel tempo perché potrebbe portarmi anche alla morte, in clinica l'abbiamo sperimentata per 3 ore consecutive.

dolore 1 - solo un lieve dolore al clitoride e zone vicine, dolore tutto sommato sopportabile

dolore 2 - più intenso ed esteso a tutta la figa, meno sopportabile ma gestibile, certo che essere penetrata in queste condizioni diventa molto più doloroso.

dolore 3 - molto intenso, dolore che parte dalla figa e sale fino al cervello, davvero difficile stare ferma e nascondere il dolore e credetemi essere toccate e penetrata amplifica notevolmente il dolore, non vi dico fare sesso o essere punita. Anche questo provato per 10 ore consecutive.

dolore 4 - be impossibile descriverlo, dolore dolore solo dolore in tutto il corpo, ogni movimento è impossibile pena altro dolore, mi fa gridare ed implorare di smettere. Provato per non più di mezzora.


Una sera due giorni prima di tornare a casa mio cugino mi presento un cliente Brasiliano, mi disse di ubbidirgli in ogni cosa, gli diede anche il radiocomando e ne spiegò il funzionamento, così mi trovai per strada con il mio vestito bianco e scarpe con tacco in compagnia di questo signore sulla cinquantina e decisamente brutto. Parlava in uno stentato inglese e mi fece capire che voleva umiliare una bella ragazza come me.

Camminammo fino al paese vicino ed entrammo in un bar poco frequentato a bere qualcosa, li mise il radiocomando in modalità piacere2 e dopo aver bevuto mi disse di andare nell'antibagno ed aspettarlo completamente nuda.

Lo aspettai nuda per non so quanto tempo ma questa attesa mi eccitava sempre di più, tutta la situazione mi eccitava tantissimo. Già il fatto che il padrone mi avesse affidata a lui senza dargli limitazioni e accordi per il rientro, anche passeggiare con un uomo decisamente brutto che mi dava piacere solo con un radiocomando è stato tremendamente eccitante.

Quando entro mi portò nel cesso dei maschi e mi ordino di leccare il bordo del water sporco, leccai tutto con avidità, poi mi ordinò di leccare il pavimento che era veramente lercio, pensai a tutte le malattie che potevo prendermi ma non esitai non potevo disubbidire non volevo disubbidire. Mentre leccavo il pavimento e pensavo al mio stato ebbi un orgasmo il cliente se ne accorse mi derise e apostrofo in molti modi ma non capendo il portoghese pensai i peggiori insulti.

Finito di leccare il pavimento mi fece rivestire ed uscimmo dal Camminando attivò piacere3 e passeggiammo per molto tempo, credo 5 orgasmi, tra la folla del centro. Arrivati ad un altro locale più grande e più affollato, attivò dolore2 e ci sedemmo a bere. Dopo un po’ mi portò nei gabinetti maschili nella parte degli orinatoi, li mi mise nuda e mi disse che dovevo bere e succhiare tutti quelli che lasciava entrare, rimasi li per molto tempo nel mio costante dolore a servire almeno 15 uomini a cui ho bevuto piscio e succhiato i loro cazzi, quando rientrò il mio momentaneo padrone ed attivo dolore3 e mi fece passare con la lingua tutto il pavimento, fu dolorosissimo e per niente piacevole.

Finito di pulire alla perfezione anche gli altri gabinetti del locale mi ridiede il vestito da indossare ma mi fece tenere in mano le scarpe. Scalza sporca e puzzolente tornammo sulla strada ormai quasi deserta vista l'ora, dopo un dolorosissima camminata arrivammo alla stazione dei treni, entrammo nei cessi maschili composti solo da turche molto molto sporchi.

Li mi rimise nuda e cambiò la modalità dolore con piacere2 e mi ordinò di leccare tutto il pavimento le turche ed anche le piastrelle delle pareti. Leccare tutti quei pavimenti lerci di ogni cosa è stato umiliante ma ero felice che avesse tolto la modalità dolore, arrivata all'ultima turca la trovai con una grande merda in evidenza, cominciai leccando le pareti poi il pavimento poi la parte della turca dove si appoggiano le scarpe, infine rimaneva solo la grande merda, guardai il padrone quasi sperando che me l'abbonasse.

Probabilmente pensò che non volevo ed allora mi ordino MANGIALA TUTTA O ATTIVO DOLORE. Lo guardai e poi lo pregai………. LA PREGO PADRONE MI METTA DOLORE3 E QUANDO AVRO' FINITO DI MANGIARLA MI METTA DOLORE4 LA PREGO LA PREGO. Sorrise compiaciuto e attivò dolore3................... dolorante assaporai e leccai quella grossa merda e poi morso dopo morso la mangiai e finii di leccare la turca. A quel punto mise dolore4 e mi dimenai dolorante su quella turca con il padrone che rideva e mi pisciava addosso. Quando fu soddisfatto mi lasciò in pace per qualche minuto, ero fisicamente distrutta e con il cervello in pappa per le forti emozioni provate.

Mi fece rialzare e vestire aziono piacere3 e uscimmo. Dopo 3 orgasmi arrivammo sul lungomare con palme ed aiuole. Mi ordinò di mettere vestito e scarpe in un cassonetto dei rifiuti e di seguirlo a quattro zampe, lo seguii come una cagna e dopo il primo orgasmo sputò per terra varie volte e mi ordinò leccare i suoi sputi dall'asfalto fino al secondo orgasmo dove mi fece leccare le suole delle sue scarpe fino al terzo orgasmo dove mi fece mangiare l'erba di una aiuola come una pecora fino al quarto orgasmo.

Poi mi portò in spiaggia sulla battigia e mi ordinò di fissare il mare, lo sentii allontanarsi per tornare dopo due orgasmi ed ordinarmi di entrare in mare e lavarmi di tutte le schifezze che avevo addosso. Finito di pulirmi mi fece rotolare nella sabbia fino a ricoprirmi di sabbia tutta capelli e viso compresi, non contento volle che ne ficcassi un po' anche dentro figa e culo. Da uno zainetto prese un preservativo ci mise il radiocomando me lo infilò in culo tappandolo poi con un plug, ero sempre in modalità piacere3 ed avevo perso il conto degli orgasmi avuti. Mi mise polsiere cavigliere e collare di cuoio, mi blocco i polsi dietro la schiena. Attaccò campanellini al clitoride e capezzoli, mi fece tirar fuori la lingua e mi ci mise ancora della sabbia. Cosi piena di sabbia in ogni dove mi fece camminare ed arrivammo sulla strada.

Li c'era un'auto ad attenderci con alla guida un uomo che non riconobbi. Il padrone mi fece entrare nel bagagliaio mi blocco caviglie e polsi assieme, mi ordino di ubbidire a qualsiasi persona mi avrebbe liberata, mi mise una benda chiuse il bagagliaio e l'auto parti immediatamente.

Il viaggio durò qualche orgasmo, credo una decina, abbastanza per pensare a cos’altro mi aspettava........... ero legata dentro un bagagliaio............. in un paese straniero......... con una lingua che non conoscevo............ prestata o forse venduta ad un Brasiliano brutto................ che mi ha umiliato in modo pesante senza mai toccarmi.................... chissà chi sarà il padrone che mi libererà da questo bagagliaio................ ma avrei ubbidito sempre a chiunque ovunque ed a qualsiasi prezzo..............

Persa nei miei orgasmi e nei miei pensieri da schiava quasi non mi accorsi che ci eravamo fermati, qualcuno apri il bagagliaio e mi tolse la benda.............. era mio cugino il mio padrone che pose fine a questa intensa nottata visto che il sole era ormai sorto.

Una volta libera da tutto proprio davanti al nostro residence mi sono inginocchiata e baciando le sue scarpe le sue gambe ho chiesto............... implorato........... di aumentare la mia condizione di schiva.............

Le mie parole sembravano non interessare a mio cugino ma una volta ritornati a casa negli USA riprese il discorso chiedendomi se veramente volevo alzare il livello della mia schiavitù, naturalmente confermai la mia volontà di essere trattata ancora più duramente.

Il suo primo nuovo ordine fu quello di non parlare se non per rispondere alle domande dirette o per ringraziare i padroni e contare i colpi. Cosa per me non difficile, già non parlo molto e quasi mai sono io a cominciare le conversazioni, ma il dover stare realmente sempre in silenzio non mi era mai stato ordinato.

Ma non era finita, il secondo ordine è stato che non dovevo più avere miei pensieri................ dovevo eseguire solo eseguire gli ordini............. ed in assenza di ordini dovevo tenere la mente libera senza distrazioni neanche nei pensieri. Questo si che è stato difficile da imparare, non pensare a nulla è come non avere una volontà propria è come essere un oggetto............. l'oggetto del padrone o a chiunque lui volesse.



Come mai sto scrivendo quindi pensando ve lo dirò nel prossimo capitolo.





per suggerimenti insulti o altro asigno.luc@gmail.com
scritto il
2019-10-22
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