Mia cognata 2
di
Mister A
genere
etero
Meno di due giorni fa vi avevo raccontato di come avessi scopato con mia cognata.
Penserete che in fondo mi sia pentito, che abbia fatto di tutto per dimenticare, e invece il secondo capitolo si svolse... Quella stessa notte..
Dopo la doccia, ero uscito come se nulla fosse, un saluto normale, quasi avessimo fatto una normale e banale attività qualunque.
La giornata era trascorsa normalmente, fino a mezzanotte.
Mi sveglio, sudando, mia moglie accanto che dormiva tranquilla.
Scendo giù, bevo un bicchiere d'acqua. All'improvviso, rivivo flash e momenti di quei pochi minuti.. I nostri corpi e citati, le nostre lingue che si intrecciano, il sesso puro, l'odore della sua pelle..
Guardo il telefono, c'è un suo messaggio.
"Non riesco a dormire..."
"neanche io. Arrivo"
"ti aspetto..."
Eccitato come un adolescente, apro la porta di casa senza far rumore e, a piedi nudi, mi fiondo nell'appartamento comunicante di Eli.
È buio, ovviamente, e la cosa mi eccita. Salgo le scale, ad ogni passo il cuore mi entra in gola, il cazzo mi esce già dagli slip.
Arrivo alla porta, guardo discretamente nella stanza. Vedo i suoi occhi fissi su di me. Lei di fianco, le sottili lenzuola di seta avvolgono il suo meraviglioso corpo. Risento il suo profumo. Faccio cadere i pantaloni, via gli slip, fuori la t shirt. Scosto le lenzuola e per un breve momento ammiro quella perfezione.
Mi sdraio di fianco, lei non ha niente. Ho voglia di avere i suoi umori, e mi fiondo sulla sua fuga già bagnata. Provo ad iniziare con calma, ma la foga mi assale e inizio a slinguazzare senza pietà. Lei geme, mi inonda la faccia, e non perde tempo, afferrando in bocca il mio cazzo ansioso. Iniziamo a darci piacere reciproco, stesso ritmo, stesse sensazioni. Ci stringiamo quanto più possibili, i nostri due corpi si fondono in un unico momento di piacere.
La voglio, non resisto, le stringo le braccia e inizio a pomparla da sopra. Lei, eccitatissima, mi cinge con le sue gambe ancora più vicino e prova a non genere troppo per non svegliare i vicini e, cosa più importante, mia moglie.
La mia testa esplode, sento il cuore martellare, provo piacere ad ogni colpo, ad ogni fremito, ad ogni suo sussulto.
Sento che viene, mi inonda in maniera inaudita e a quel punto io, tremante come un ragazzino, le regalo numerosi schizzi del mio pregiato sperma.
Senza dire niente, recupero i vestiti. Lei mi ammira, sa che devo andare, e non dice una parola.
Mi giro ancora un'ultima volta, la guardo, le sorrido, lei ricambia maliziosa.
Torno a casa, richiudo dolcemente la porta, mi sdraio sul divano.
Sono esausto, sono felice.
So che ci sono dentro. Ma mi piace. Sempre di più
Penserete che in fondo mi sia pentito, che abbia fatto di tutto per dimenticare, e invece il secondo capitolo si svolse... Quella stessa notte..
Dopo la doccia, ero uscito come se nulla fosse, un saluto normale, quasi avessimo fatto una normale e banale attività qualunque.
La giornata era trascorsa normalmente, fino a mezzanotte.
Mi sveglio, sudando, mia moglie accanto che dormiva tranquilla.
Scendo giù, bevo un bicchiere d'acqua. All'improvviso, rivivo flash e momenti di quei pochi minuti.. I nostri corpi e citati, le nostre lingue che si intrecciano, il sesso puro, l'odore della sua pelle..
Guardo il telefono, c'è un suo messaggio.
"Non riesco a dormire..."
"neanche io. Arrivo"
"ti aspetto..."
Eccitato come un adolescente, apro la porta di casa senza far rumore e, a piedi nudi, mi fiondo nell'appartamento comunicante di Eli.
È buio, ovviamente, e la cosa mi eccita. Salgo le scale, ad ogni passo il cuore mi entra in gola, il cazzo mi esce già dagli slip.
Arrivo alla porta, guardo discretamente nella stanza. Vedo i suoi occhi fissi su di me. Lei di fianco, le sottili lenzuola di seta avvolgono il suo meraviglioso corpo. Risento il suo profumo. Faccio cadere i pantaloni, via gli slip, fuori la t shirt. Scosto le lenzuola e per un breve momento ammiro quella perfezione.
Mi sdraio di fianco, lei non ha niente. Ho voglia di avere i suoi umori, e mi fiondo sulla sua fuga già bagnata. Provo ad iniziare con calma, ma la foga mi assale e inizio a slinguazzare senza pietà. Lei geme, mi inonda la faccia, e non perde tempo, afferrando in bocca il mio cazzo ansioso. Iniziamo a darci piacere reciproco, stesso ritmo, stesse sensazioni. Ci stringiamo quanto più possibili, i nostri due corpi si fondono in un unico momento di piacere.
La voglio, non resisto, le stringo le braccia e inizio a pomparla da sopra. Lei, eccitatissima, mi cinge con le sue gambe ancora più vicino e prova a non genere troppo per non svegliare i vicini e, cosa più importante, mia moglie.
La mia testa esplode, sento il cuore martellare, provo piacere ad ogni colpo, ad ogni fremito, ad ogni suo sussulto.
Sento che viene, mi inonda in maniera inaudita e a quel punto io, tremante come un ragazzino, le regalo numerosi schizzi del mio pregiato sperma.
Senza dire niente, recupero i vestiti. Lei mi ammira, sa che devo andare, e non dice una parola.
Mi giro ancora un'ultima volta, la guardo, le sorrido, lei ricambia maliziosa.
Torno a casa, richiudo dolcemente la porta, mi sdraio sul divano.
Sono esausto, sono felice.
So che ci sono dentro. Ma mi piace. Sempre di più
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Commenti dei lettori al racconto erotico