Total pervert
di
luscious lips
genere
feticismo
Mia mamma è impazzita. E' diventata peggio delle adolescenti, da quando ha scoperto i social network. Era iniziata normalmente postava qualche foto delle vacanze, condivideva qualche noioso link da donna di mezz'età, soprattutto cose religiose visto che è una cattolica bigotta; niente di più ma più like riceveva più smaniava per postare nuovi contenuti e non parlava d'altro. Non so a che punto sia cominciata ma quello che era un innocente passatempo, ben presto divenne una mania, una smania di ottenere like e follower peggio delle più incallite influencers. Dalle prime volte in cui qualche uomo ha cominciato a mettere like alle sue foto è diventata assatanata e ha cominciato ad impegnarsi sempre di più per ottenere consenso e apprezzamenti, osando sempre di più nel postare foto sempre più esplicite o “artistiche” come preferiva definirle lei. A volte in bikini, a volte con abiti succinti ed effettivamente i suoi follower maschili parevano apprezzare molto e a seguirla sempre più numerosi.
Nello specifico tra le svariate categorie pornografie che possiamo trovare su internet, una delle più gettonate è il fetish, cioè la passione che molti uomini condividono per i piedi femminili. Mia made avendo postato qualche foto scalza, mano a mano che la sua fama cresceva sui social, aveva ricevuto complimenti da uomini e ragazzi per i suoi piedi. Effettivamente le sue foto erano state condivise ed avevano ricevute un numero impressionante di like. Lei aveva colto l'occasione al volo postando sempre più foto che la ritraevano scalza e con i piedi in primo piano ed in breve tempo era divenuta una piccola celebrità del feticismo sui social network. A me sembrava eccessivamente strano tutto questo perché mamma non era di certo una brutta donna, al contrario era piuttosto piacente ma nulla di più, ai miei occhi poi, restava una normale casalinga di mezza età non la donna bellissima, la femme fatale che molti dei suoi follower ritenevano lei fosse diventata. Aveva una cinquantina d'anni e seppure si tenesse abbastanza in forma non era di certo una bellezza da capogiro. Era piuttosto normale al contrario e fino ad allora non aveva mai mostrato alcun interesse a farsi notare e ad attrarre attenzioni morbose dagli uomini. Era una donna alta, più alta di me per la precisione, e la sua dote migliore erano senz'altro le lunghe gambe, il viso era discreto un po' logorato dai segni del tempo ma ancora piacente ed aveva un seno piuttosto grande ma non gigantesco. Non si era mai vestita sexy, sempre look piuttosto modesti e per questo ora non capivo quale impulso la facesse smaniare tanto nell'ottenere apprezzamenti da uomini depravati su internet ma col passare del tempo, più consensi riceveva, più si prendeva cura di se stessa e si impegnava nel postare nuove immagini che potessero suscitare la fantasia di queste persone.
Era tanto la sua smania che aveva acquistato un'attrezzatura di alto livello, decisa non solo a postare fotografie ma anche video e fu da quel momento che anche io venni coinvolto nel suo scellerato progetto. Da cattolica praticante e devota, si era convinta di poter sfruttare quel suo “talento” per diffondere la parola di dio attraverso il web ed anche se io ero contrario e ritenevo la sua idea una follia, fu tale la sua insistenza che dovetti acconsentire alle sue richieste, anche perché lei mi manteneva e fintanto che vivevo con lei, non avevo altra scelta, se non obbedirle.
“Non capisci Mattia, dio mi ha dato questo straordinario talento ed io sento dentro di me che lui mi chiede di usarlo per diffondere il suo verbo.” Si era completamente ammattita ma non c'era modo di farla recedere dal suo proposito, in nessun modo.
La prima volta che mi coinvolse per girare un video il mio atteggiamento era solo svogliato, visto che avrei preferito occupare il mio tempo in molte altre attività più divertenti che coadiuvare mia madre nel suo folle progetto ma al di là della noia nessun altra preoccupazione mi attanagliava.
La aiutai quindi ad aprire un canale youtube e subito dopo a girare il suo primo video che avrebbe postato di lì a poco sulla sua pagina. Insistette per intitolare il canale con quello che sarebbe stato il suo nomignolo sul web da lì in avanti: foot missionary queen. Ero allibito ed anche un po' scioccato dalla sua faccia tosta ma non dissi niente a riguardo e subito ci adoperammo per girare il video.
Mamma per quell'occasione scelse di indossare un paio di shorts bianchi, una canottiera viola, piuttosto scollata ed un paio di zoccoli col tacco in legno. Per l'occasione aveva fatto la pedicure, si era truccata ed aveva sistemato i capelli. Era estate, in quel momento, e mamma era abbronzata e bisognava dire che vestita in quel modo, truccata e con quella scollatura e quei tacchi stava molto bene, tanto che constatavo, mio malgrado che fosse piuttosto sexy vestita così.
Mi fece montare la videocamera, sopra il trepiede al centro del salotto, collegata alla tv in modo che potesse vedersi e constatare le riprese erano adatte al proposito che si era prefissata. Si era preparata uno scritto e la sua idea era quella di registrarsi mentre lo leggeva. Naturalmente i piedi dovevano essere il centro e l'argomento principale del suo discorso perciò si sistemò in favore di telecamera, seduta sul divano e appoggiò le scarpe sul tavolino in modo che fossero in primo piano mentre recitava il suo monologo.
Aveva già cominciato la lettura quando decise che quel tipo di inquadratura non andava bene per i suoi propositi.
Mi fece risistemare il trepiede più in basso ma anche quando fece scendere la telecamera più in basso possibile, per lei non era abbastanza.
“così non va affatto! Mi spiace ma dovrai togliere la telecamera dal trepiede e tenerla tu stesso.” Mi disse mettendomi la telecamera in mano.
Provammo diverse angolature finché non trovammo quella ideale per lei e con mio grande disappunto era la più scomoda per me.
Mi costrinse a rimanere inginocchiato davanti a lei, con i suoi piedi in primo piano che occupavano quasi tutto lo schermo. Dovevo filmarla dal basso verso l'alto e mi fece persino sistemare un cuscino sotto ai suoi piedi in modo che rimanessero ancora più rialzati e posizionare varie luci su di lei e i suoi piedi finché non ritenne che l'effetto fosse perfetto.
“ora cerca di stare fermo immobile, se fai anche un solo movimento dovremmo riiniziare da capo!” mi intimò prima di iniziare a girare.
Con mio grande disappunto e stupore il suo discorso verté dall'inizio alla fine sui suoi piedi ma in una connotazione religiosa. In quel momento scoprii fino a che punto la follia di mia madre le aveva offuscato la mente. Sino ad allora avevo creduto che fosse solo una crisi di mezza età ma sentendo gli improperi che proferiva capii che le era dato completamente di volta il cervello.
Più di una volta la sentii riferirsi ai suoi piedi come divini, come un mezzo per raggiungere il nirvana, per entrare in contatto con dio. Si definì un'eletta e che era certa che il fascino ed il potere che sapeva i suoi piedi erano capaci di esercitare sugli uomini erano un dono che dio le aveva dato per far avvicinare quante più anime smarrite alla retta via cristiana.
Se da un lato ero sempre più allibito da quello che sentivo dall'altra parte stando lì in ginocchio a filmare i piedi di mia madre, mano a mano che il tempo passava cominciavo a trovarli sempre più attraenti, sensuali ed irresistibili tanto che nel bel mezzo del video mi accorsi di avere una straordinaria erezione!
La cosa strana era che fino a quel momento non avevo mai avuto alcuna passione feticistica eppure non ero mai stato così eccitato in vita mia e ancora più strano era che più ascoltavo la voce di mia madre raccontare le assurdità che andava dicendo più quelle stesse follie di cui stava parlando cominciavano ad avere senso nella mia testa e la mia attenzione era completamente catturata dalle sue parole.
Nella mia mente era come se la immagini andassero a rallentatore fintanto che non esisteva null'altro al mondo se non i piedi, il viso, le labbra e la voce di mia madre. Mamma, per tutto il tempo del video continuava a muovere i piedi in un modo che trovavo stranamente sensuale ed ipnotico; li accarezzava uno contro l'altro e dovevo ammettere che le pieghe che si formavano sulle sue piante erano davvero sensuali e bellissime. Sentivo il mio cazzo pulsare a ritmo con il movimento dei suoi piedi. Ero talmente eccitato da lei che dovevo contenermi per non venirmi nei pantaloni, sentivo come se i suoi piedi mi stessero facendo il lavaggio del cervello e sudavo freddo un po' per l'eccitazione, un po' per la paura che anche mamma si accorgesse di quanto fossi eccitato da lei.
“... non siate timidi miei follower e mettete like e commenti al mio video e se avete delle domande sarò felice di rispondervi. Dio vi benedica, vi saluto e vi bacio” finalmente mamma concluse il suo discorso mandando alcuni grossi baci ai suoi follower “smack! smack! smack!” da quando mamma aveva labbra così belle e lucenti? Sentire il suono di quei baci e guardare le sue labbra incurvarsi ci mancò poco che non persi il controllo e mi venissi nelle mutande.
“allora come sono andata!?” mi chiese con un sorriso smagliante a telecamera spenta.
Razionalmente le avrei risposto che era una pazza ma il piccolo cervello nei miei pantaloni aveva tutt'altra idea. “sei stata brillante, meravigliosa, spettacolare!” le risposi con più entusiasmo di quanto avrei voluto e già ero imbarazzato e preoccupato che lei scoprisse quanto mi fosse piaciuto veramente quello spettacolo ma mamma era radiosa e non parve dare troppo peso al mio cambio di opinione sulla sua nuova attività.
Era tale il suo entusiasmo che subito si precipitò a postare il video sul suo nuovo canale youtube.
“mattia, mattia!!” alle sei di mattina mamma si precipitò in camera mia a svegliarmi di soprassalto.
“mamma, che c'è ?” risposi ancora mezzo addormentato.
Mamma indossava ancora la vestaglia da notte, una camicetta rosa, di cotone, lunga fino a metà coscia e niente altro. Era chiaro che non indossasse alcun reggiseno, visto che si notavano chiaramente i capezzoli e le sue tettone da sotto il tessuto sottile della veste. Non era certo un indumento particolarmente sexy eppure, da quando la avevo filmata il pomeriggio precedente la trovavo irresistibile, tanto che dopo lo stupore iniziale e la rabbia per essere stato svegliato in quel modo, la sua bellezza e sensualità riuscirono subito a calmarmi e a consentirmi di ascoltarla con pazienza. Teneva il cellullare in mano e rideva a squarciagola, una risata folle e sprizzava una tale gioia da tutti i pori da rasentare la demenza.
“vuoi calmarti! Mi spieghi cosa sta succedendo” la pregai non capendo a cosa fosse dovuta una reazione tanto esagerata.
“guarda! Guarda tu stesso!” mi disse passandomi il cellullare in mano. Sullo schermo era in pausa il suo video postato il pomeriggio precedente. Con mio grande stupore notai le indicazione in basso che segnalavano il numero di visualizzazioni. 79527 visualizzazioni, 55760 like, 834 commenti. Lo stupore mi fece passare il sonno.
“hai visto quanti sono! E continuano ad aumentare!” mi disse saltellando come una bambina a cui hanno regalato un pony per il suo compleanno.
“... non ci posso credere...” sussurrai.
Cominciai a scorrere la parte dedicata ai commenti, volevo vedere cosa ne pensavamo i suoi spettatori e sgranai ancora di più gli occhi quando appresi il significato di quelle frasi, postate sotto al video dai suoi follower.
C'erano commenti in tutte le lingue ma il minimo comun denominatore di tutte quelle frasi era di persone che apprezzavano immensamente il prodotto di mia madre. Più di un utente si rivolgeva a lei chiamandola Goddess, Queen, le chiedevano di baciarle i piedi di adorarla come una divinità, le facevano i complimenti per la sua straordinaria bellezza, le promettevano di essere suoi schiavi in cambio di una leccata di piedi. Ancora una volta mentre leggevo tutti quegli assurdi commenti una potentissima erezione cominciò a formarsi dentro al mio pigiama.
“be allora non dici niente!” mi incitò mia madre!
“io, io... non so cosa dire!” sussurrai rivolgendo il mio sguardo verso di lei.
Aveva un sorriso così compiaciuto e smagliante, un'aria di trionfo che non fosse stata mia madre le avrei dato un pugno in faccia tanto era tronfia e compiaciuta eppure quell'aria soddisfatta e vanagloriosa per quanto insopportabile e antipatica me lo faceva diventare ancora più duro, mi faceva venire voglia di assecondarla. Stranamente il senso umiliante di sconfitta, di aver avuto torto mi eccitava infinitamente.
“avevi ragione tu, mamma! Forse davvero hai un dono, forse davvero i tuoi piedi sono divini” sussurrai ma dovetti abbassare lo sguardo perché mi vergognavo immensamente di quanto le stessi confessando e non riuscivo a guardarla in faccia.
“be errare è umano e perdonare è divino, quindi per questa volta ti perdono ma non voglio mai più che metti in dubbio la santità dei miei piedi e il loro divino potere! da ora in avanti pretendo un po' più di rispetto signorino!” mi intimò.
Poche ore dopo eravamo pronti per girare un altro video.
Mamma questa volta decise di indossare una vestaglia morbida bianca con un ampio spacco laterale e una profonda scollatura, senza alcun reggiseno. Per me era bellissima e lei scostò lo spacco della gonna in modo che la totalità delle sue davvero splendide gambe e naturalmente i suoi divini piedi risaltassero in favore di telecamera. Si cinse anche la testa con una corona di fiori che la faceva apparire come una sacra vestale o una sacerdotessa, aggiungendo ancora di più un'aura di sacralità e di misticismo alla sua “divina figura”. Nel frattempo, pur essendo passate solo poche ore in più, il contatore dei like era più che raddoppiato e il video stava cominciando a divenire virale. Come avevo fatto fino ad allora a non accorgermi di quanto fossero irresistibili le gambe e i piedi di mamma?! Lei stessa così truccata, discinta ed abbronzata era una bomba sexy alla quale non riuscivo a resistere.
Come il giorno precedente presi il mio posto in ginocchio ai suoi piedi ma questa volta neppure mi accorsi di quanto fosse scomoda quella posizione anzi non avrei preferito essere in nessun altro posto al mondo.
Mentre la filmavo mamma parlava e parlava e avevo difficoltà a seguire le sue elucubrazioni ma tutto quello che diceva, per quanto assurdo, aveva sempre più senso nella mia testa. Le sua voce più dolce e suadente di quanto fosse mai stata era una melodia ipnotica per me ed io pendevo letteralmente dalle sue labbra; per non parlare della danza sensualmente irresistibile delle piante dei suoi piedi che contraendosi a ritmo con le sue parole catturavano la mia attenzione ed i miei sensi completamente.
Quando finalmente il video fu finito e spensi la telecamera ero completamente perduto, disperatamente innamorato dei piedi di mia madre. Come fosse potuto accadere la mia debole mente non riusciva ad immaginarlo, tutto ciò che sapevo era che non c'era cosa che desiderassi di più che baciare quei divini piedi.
Vedendomi così imbambolato mamma mi chiese che cosa mi turbasse ma dal suo sorriso malizioso era evidente la consapevolezza che a ridurmi così fosse stato lo straordinario potere sensuale che i suoi divini piedi erano in grado di esercitare su chiunque, persino su suo figlio.
“be vuoi dirmi qualcosa?” mi chiese guardandomi dall'alto in basso con un tono sprezzante, come una regina che si rivolge all'ultimo dei suoi servitori.
“volevo chiederti scusa mamma. Ora mi sono convinto della santità e del divino potere dei tuoi piedi. Non lo metterò mai più in dubbio, te lo prometto.” le dissi e l'emozione di confessarle implicitamente il mio amore e la mia devozione per i suoi piedi era tale che mi misi a piangere.
Le mie lacrime bagnavano il dorso di quegli stessi piedi ed io ero veramente dispiaciuto e contrito per avere dubitato di lei. Cosa mi stava accadendo?
“su, su, suvvia, non piangere. Ti perdono!” mi disse accarezzandomi la testa, “vedo che sei realmente pentito e che finalmente hai riconosciuto che sono eletta da dio e per questo la mia natura è senza dubbio divina e questo mi basta per il momento per concederti il mio perdono ma se vorrai ottenere i miei favori dovrai essere più devoto. Hai trovato la fede è questo è già molto ma non basta, se vorrai essere un bravo adepto e salvarti ricevendo attenzione dalla tua Dea madre dovrai anche praticare la religione non bastano i soli intenti! Dovrai pregare e servire, pregare e servire” mi disse mia madre con aria seria ed imperscrutabile.
Che cosa intendeva dire con quelle parole?
Quel pomeriggio mia madre uscì. Voleva fare shopping per acquistare nuovi succinti abiti e calzature da sfoggiare nei suoi futuri video mentre io restai a casa. Avrei dovuto studiare ma non riuscivo a concentrarmi; tutto ciò a cui riuscivo a pensare erano i piedi e le parole di mia madre. Che cosa intendeva dire con pregare e servire e di quali favori stava parlando? Che tipo di attenzioni mi avrebbe potuto dare che mi avrebbero salvato?. Tutto quello che sapevo era che non riuscivo a togliermi dalla testa quei piedi e l'eccitazione che mi causava quel pensiero mi svuotava di tutte le energie.
Servire e pregare? Che cosa dovevo fare? Ma certo per iniziare potevo cominciare a servire lei. Non avevo mai mosso un dito in casa, mamma aveva sempre fatto tutto, che figlio degenere ero stato! Cominciai a rifarle il letto, aspirare la camera, lavare il su bagno, fare il bucato. Fare quelle faccende, pensando di farlo per lei era così eccitante! Perché non lo avevo mai fatto prima? Pensare che fare tutto questo per lei poteva aiutarla ad avere una giornata più piacevole e più rilassante era di per se un premio tanto che quando mamma tornò a casa la casa era uno specchio.
Quando rientrò a casa mamma indossava un paio di scarpe nuove, un paio di decoltè nere con tacco a spillo altissimo e la suola rossa che la slanciavano in modo squisito. Io la attendevo bramoso di accoglierla a casa, cosa che non era mai successa. Le altre volte a mala pena mi accorgevo quando rientrava ed anzi più stava fuori, meglio era così potevo farmi i fatti miei. Oggi invece, per la pima volta mi era mancata. Mi precipitai alla porta a recuperare le decine di pacchi e pacchettini che aveva acquistato.
“ciao mamma! Hai fatto shopping! Lascia che ti aiuti! Non vedo l'ora di vedere cosa hai comprato! Hai visto? Ho pulito tutta la casa! Da cima a fondo...” la investii con mille richieste come se non la avessi vista da mesi ed invece erano trascorse solo poche ore ma mi era mancata terribilmente. Visto da fuori parevo uno di quei cani che impazziscono di gioia al ritorno del loro padrone.
Per tutta la settimana cercai di comportarmi nel migliore modo possibile, di compiacerla in tutto e per tutto, di assecondare le sue richieste ancora prima che fossero espresse e come premio, in cambio, della mia obbedienza incondizionata, della mia totale devozione, di tutte le miriadi di attenzione che avevo cominciato ad offrirle con gioia, ottenevo il premio di poterla filmare nei suoi post, di poter partecipare in quel modo alla diffusione del suo sacro verbo ed alla sua grandezza.
E di grandezza si parlava o per lo meno di grandi numeri, perché le visualizzazioni, i like e soprattutto i follower aumentavano esponenzialmente. Centinaia di migliaia in pochi giorni.
Nei suoi video Mamma leggeva la bibbia o il vangelo e li commentava divulgando i valori della tradizionale famiglia cristiana, il tutto sempre mostrando i suoi divini piedi in primo piano. Per lei, ed anche io ne ero sempre più convinto, quei piedi non erano solo santi e quindi sacri ma addirittura divini capaci, con la loro straordinaria bellezza, di rappresentare un tramite tra i comuni mortali e dio.
E tanto più i suoi video spopolavano sempre di più sul web tanto più anche io ero sempre più rapito e dedicato alla religione che mamma diffondeva. Nel mio raro tempo libero, riguardavo i suoi filmati e ne restavo ipnotizzato, colto da spaventose, persino dolorose e persistente erezioni per cui dovevo impormi con tutta la volontà di non masturbarmi. Fintanto che leggendo i commenti degli altri utenti forse riuscii a capire che cosa intendesse mamma quando diceva di pregare i suoi divini piedi. Possibile che molti follower interpretassero la masturbazione, lo stesso coito come una preghiera alla divinità vivente nei piedi di mia madre? Mi sembrava così assurdo eppure più ci pensavo, più l'idea mi solleticava ed assumeva dei connotati logici nella mia testa.
Ma prima di farlo dovevo chiedere a mia madre. Lei a tutti quegli adoratori che nei commenti ai suoi video dichiaravano di masturbarsi ai suoi piedi rispondeva incoraggiandoli e ringraziandoli. Possibile che fosse corretto che i momenti di preghiera e di meditazione fossero per gli uomini che la seguivano, farsi le seghe fantasticando sui suoi bellissimi e sensuali piedi? Per come la vedevo io mi sembrava una cosa strana, quasi blasfema.
Una sera a cena le esposi i dubbi che mi logoravano e senza volerlo quindi anche la mia ossessione, il mio estremo feticismo per i suoi piedi. Le dissi che non pensavo ad altro tutto il giorno e che di conseguenza ero costantemente eccitato. Le dissi mi pareva di aver capito, leggendo i commenti, che molti uomini che la seguivano postavano sul web frasi dalle quali era evidente che anche loro provassero le stesse sensazioni che provavo io per i suoi piedi divini e che questi interpretavano il momento di preghiera ai suoi piedi praticando l'autoerotismo.
“... è esattamente questo lo scopo della divinità del piede femminile, è infatti attraverso l'estasi dell'orgasmo che ci avviciniamo a dio e troviamo la pace. Ma attenzione il sesso è come un bel diamante o come una ricca pietanza va praticato con parsimonia, l'uomo timorato non indugia eccessivamente in questi atteggiamenti altrimenti tutto questo perde la sua aurea di fascino e di sacralità e comunque anche i momenti di eccitazione senza coito sono un modo per avvicinarsi a dio...” mia madre mi spiegò tutto e come accadeva quando guardavo i suoi video, pendevo dalle sue labbra, anche senza essere ipnotizzato dai suoi divini piedi, che in quel momento restavano celati sotto al tavolo. Mi bastava guardare il suo bellissimo volto (da quando era diventata così bella?) Ascoltare la sua voce melodiosa, guardare le sue stupende labbra per essere completamente rapito da lei.
Era stata chiara ed io avevo capito quasi tutto di quello che mi aveva spiegato, per questo, quando ebbe concluso non ebbi alcun timore a porle la mia ultima domanda, perché sapevo che avrei ricevuto una risposta affermativa“.. allora vuol dire che posso masturbarmi, guardando uno dei tuoi video mamma ? Non andrò all'inferno? Anche se sei mia madre? non sai quanto l'ho desiderato e quanto giorno e notte ma pensavo fosse peccato e per questo non l'ho fatto ma non vedo l'ora di farlo mamma, non penso più ad altro se non ai tuoi piedi ormai...” le chiesi speranzoso e mentre glielo chiedevo avevo la sensazione di essermi tolto un peso dalla stomaco.
Mia madre mi sorrise dolcemente e fortunatamente ero seduto perché quel sorriso era talmente bello che mi sarebbero cedute le gambe per l'emozione se fossi stato in piedi e sarei caduto in ginocchio al suo cospetto: “vedi tesoro non devi vivere questa cosa come una perversione. Inginocchiarti ed adorare i miei divini, pregare la loro divinità e la stessa cosa di pregare dio: significa ringraziarlo per la divina bellezza con cui ha saputo adornare il mondo. L'esplosione di gioia dell'orgasmo poi è una lode al signore e non può essere altro che benedetta ed inoltre sacrificare la propria energia sessuale alla divinità aiuta a rimanere casti ed illibati e a non cadere in peccaminose fornicazioni extra coniugali o prematrimoniali. .” mi rivelò colma di gioia e di entusiasmo ed anche io ero contagiato da quell'euforia, soprattutto perché quelle parole significavano che potevo ancora salvarmi e andare in paradiso ed il mio paradiso sarebbe stato che di lì a poco avrei potuto finalmente darmi sollievo masturbandomi al cospetto dei divini piedini di mamma.
Scostai la sedia e mi misi in ginocchio davanti a lei la mia regina, la mia dea madre, alla quale ero più che mai deciso a sacrificare tutto in cambio del sollievo dell'eiaculazione.
“sei stata chiarissima mia dea e ti ringrazio. Da oggi servire e adorare i tuoi divini piedi e la tua divina persona sono la mia nuova ragione di vita. Ti prometto che non ci sarà altra donna nella mia vita fintanto che tu non vorrai allontanarmi da te, ti resterò vicino e ti adorerò e ti servirò al massimo delle mie possibilità!”
Mamma era tanto contenta della mia ritrovata fede, della mia completa sottomissione ai suoi divini piedi che, sentendosi particolarmente ispirata, volle girare subito un altro video ed il tema trattato sarebbe stato proprio quello di cui avevamo discusso poco prima a tavola; ben esemplificato dal titolo del video: come sacrificare con la meditazione e la preghiera il proprio ego ai miei divini piedi.
Ci sistemammo al solito posto: lei seduta sul divano ed io inginocchiato ai suoi piedi ma questa volta, quando tutto fu pronto mamma mi chiese di spogliarmi.
“non c'è nulla di cui vergognarsi tesoro. Non devi avere alcuna vergogna dell'effetto che i miei piedi divini hanno sul tuo corpo, è perfettamente naturale che tu ti senta eccitato da loro, soggiogato da loro; abbandonati al loro divino potere, senza remore e senza timore.” mi comandò vedendomi titubante alla sua richiesta di spogliarmi.
Non senza vergogna mi spogliai e per quanto le parole di mamma mi avessero convinto mostrarle la mia adamantina erezione, causata dai suoi divini piedi, mi spaventava e mi imbarazzava ma quando fui finalmente nudo come un verme davanti a lei l'eccitazione già straordinaria che sempre provavo in sua presenza e ancora di più al cospetto dei suoi bellissimi piedi nudi divenne ancora più acuta e intensa. Denudarmi come un verme davanti a lei, degradarmi al cospetto dei divini piedi di mia madre era davvero la cosa più eccitante che avessi mai fatto.
Mentre la filmavo e ascoltavo le sue parole un senso di sottomissione mai provato mi pervadeva e mi sentii per la prima davvero in pace e felice; non potevo toccarmi dovendo con entrambe le mani sostenere la telecamera ma l'eccitazione che sentivo era di gran lunga più intensa di qualunque masturbazione o rapporto sessuale avessi mai sperimentato o per lo meno così credevo visto che ero ancora vergine.
Mamma parlava e nelle sue parole ambigue mi pareva di intendere una sottesa istigazione alla masturbazione nei confronti dei suoi divini piedi. Incitava ad ammirarli e a perdersi nella loro divina bellezza; in quel momento non esisteva altro se non i piedi divini di mamma e mentre sentivo le sue parole, sentivo la sensazione di estasi crescere dentre di me, inarrestabile, indipendente dalla mia volontà l'eccitazione divenne tale che eiaculai davanti a lei sul tappeto senza dovermi toccare. Erano giorni che non eiaculavo e alla fine del video una pozza di sperma si era creata ai piedi di mamma.
“mamma, mia regina, mia dea. Davvero ho raggiunto la divinità, l'ho vista riflessa nei tuoi piedi ed è stata la cosa più bella e più intensa di tutta la mia vita mamma. Da ora in avanti te lo giuro ti sarò fedele, la tua divina persona e i tuoi piedi saranno il mio solo scopo nella vita. Ogni momento della mia giornata lo dedicherò a te e alla tua divina persona e ai tuoi divini piedi!”
Ero un fiume in piena perso nell'entusiasmo e nelle squisite sensazioni provate ai suoi piedi ma mamma mi zittì poggiando una delle sue divine piante sulla mia bocca.
“tesoro, il tuo compito non è finito. Nella bibbia è scritto: non disperdere il seme e per questo se vuoi seguire i precetti della tua divina madre, ogni volta che verserai il tuo seme come omaggio ai miei divini piedi neanche un goccio dovrà essere sprecato.” mi disse amorevolmente.
Dentro di me sapevo cosa dovevo fare, una parte della mia essenza era disgustata al solo pensiero di degradarmi tanto al cospetto di mia madre ma allo stesso tempo, quella stessa degradazione nei confronti della mia unica dea era un momento di estasi. D'altronde non è attraverso l'espiazione e l'umiliazione che si raggiunge la salvezza e quindi il paradiso? Senza esitazione mi prostrai dinanzi alla mia dea madre e leccai come un cagnolino la disgustosa pozza di sperma ai suoi piedi mentre lei, la mia dea, poggiava le sue morbide sacre piante sopra il mio indegno capo aiutandomi e sospingendomi verso il mio compito.
Nei giorni seguenti e nelle settimane che seguirono i suoi video ottennero un crescente successo e i suoi follower aumentarono ancora e ancora, ogni ora, ogni minuto che passava si moltiplicavano. A casa c'era un via vai di corrieri che portavano doni di ogni sorta regalati dai suoi seguaci: abbigliamento, arredamento, elettrodomestici, alcuni anche molto costosi ma erano nulla se paragonati alle donazioni in denaro che le venivano inviate dai fans più devoti.
Mamma era entusiasta e si era anche un pochino montata la testa, davvero si sentiva una dea in carne ed ossa ed io non potevo fare a meno di notare come fosse più radiosa ed anche più bella ogni giorno che passava; in casa poi non alzava più in dito, si aggirava per le stanze come una vera e proprio diva e io la servivo e riverivo come tale e venivo trattato come il servetto che ero e tutto questo mi riempiva di gioia e di orgoglio. Un giorno ebbe una bellissima idea per implementare il suo buisness: vendere stampe dei suoi piedi su internet. Lei metteva a bagno i suoi piedi nella tempera e poi calpestava un foglio bianco, lasciando impresse su di esso le sue orme: quelle immagini divenivano oggetti di culto per i suoi follower, vere e proprio reliquie da divinizzare e verso cui pregare. Anche questa trovata ebbe un grandissimo successo e nel giro di pochi mesi mamma ricevette una quantità di soldi che le permisero di ritirarsi dal lavoro e di vivere una vita agiata per il resto dei suoi giorni.
Anche io abbandonai gli studi, per quanto mi riguardava l'unica cosa che volevo fare, la mia vera ed unica vocazione era stare vicino alla mia dea madre e servirla e riverirla in tutto e per tutto; questa era la mia unica prerogativa nella vita, tutto ciò che mi allontanava da lei era solo una distrazione ed un impiccio.
Fu così che divenni lo schiavetto di mamma, le mie giornate trascorrevano letteralmente attendendo completamente ai divini piedi di mia madre. La svegliavo al mattino portandole la colazione a letto, mi inginocchiavo davanti al suo letto e attendevo che lei si svegliasse, la aiutavo ad alzarsi ed ero sempre in ginocchio al suo cospetto.
Facevo tutte le pulizie di casa e non permettevo che alzasse nemmeno un dito, volevo fare tutto io per lei, se era particolarmente stanca per esempio capitava più di una volta che la trasportassi sul mio dorso come un cavallo o come un asino in giro per la casa. Si instaurò un rapporto tra di noi come tra un faraone egizio e l'ultimo dei suoi schiavi e notai che mamma non aveva alcuna remora a trattarmi come tale eppure io non mi ero mai sentito tanto realizzato e felice come da quando iniziato a servirla
Quando si allenava per mantenere il suo magnifico corpo in forma, restavo accanto al suo tappetino dove pratica yoga, in ginocchio pronto a nettarla dal sudore con l'asciugamano o con la lingua se lei me lo richiedeva.
Se andava in bagno restavo in ginocchio per pulire le sue parti intime con la carta igienica o con la bocca se lei preferiva e al mattino se era troppo pigra per recarsi in bagno le offrivo la mia bocca che riempiva con il suo sacro nettare.
Innumerevoli volte eiaculavo sul dorso dei suoi bellissimi piedini ed invece di perdere interesse, ogni volta che ciò accadeva ero sempre più smanioso e più innamorato dei suoi divini piedi, che sempre ripulivo con la lingua dopo averli inondati con il mio seme indegno. Non c'era più bisogno che mi vestissi in casa, restavo nudo al suo cospetto e sempre eretto per tutto il giorno, tutti i giorni dell'anno. Quello era il mio nirvana, grazie a mia madre avevo trovato la vera felicità e la pace interiore e mai più mi sarebbe stato possibile allontanarmi da lei.
Nello specifico tra le svariate categorie pornografie che possiamo trovare su internet, una delle più gettonate è il fetish, cioè la passione che molti uomini condividono per i piedi femminili. Mia made avendo postato qualche foto scalza, mano a mano che la sua fama cresceva sui social, aveva ricevuto complimenti da uomini e ragazzi per i suoi piedi. Effettivamente le sue foto erano state condivise ed avevano ricevute un numero impressionante di like. Lei aveva colto l'occasione al volo postando sempre più foto che la ritraevano scalza e con i piedi in primo piano ed in breve tempo era divenuta una piccola celebrità del feticismo sui social network. A me sembrava eccessivamente strano tutto questo perché mamma non era di certo una brutta donna, al contrario era piuttosto piacente ma nulla di più, ai miei occhi poi, restava una normale casalinga di mezza età non la donna bellissima, la femme fatale che molti dei suoi follower ritenevano lei fosse diventata. Aveva una cinquantina d'anni e seppure si tenesse abbastanza in forma non era di certo una bellezza da capogiro. Era piuttosto normale al contrario e fino ad allora non aveva mai mostrato alcun interesse a farsi notare e ad attrarre attenzioni morbose dagli uomini. Era una donna alta, più alta di me per la precisione, e la sua dote migliore erano senz'altro le lunghe gambe, il viso era discreto un po' logorato dai segni del tempo ma ancora piacente ed aveva un seno piuttosto grande ma non gigantesco. Non si era mai vestita sexy, sempre look piuttosto modesti e per questo ora non capivo quale impulso la facesse smaniare tanto nell'ottenere apprezzamenti da uomini depravati su internet ma col passare del tempo, più consensi riceveva, più si prendeva cura di se stessa e si impegnava nel postare nuove immagini che potessero suscitare la fantasia di queste persone.
Era tanto la sua smania che aveva acquistato un'attrezzatura di alto livello, decisa non solo a postare fotografie ma anche video e fu da quel momento che anche io venni coinvolto nel suo scellerato progetto. Da cattolica praticante e devota, si era convinta di poter sfruttare quel suo “talento” per diffondere la parola di dio attraverso il web ed anche se io ero contrario e ritenevo la sua idea una follia, fu tale la sua insistenza che dovetti acconsentire alle sue richieste, anche perché lei mi manteneva e fintanto che vivevo con lei, non avevo altra scelta, se non obbedirle.
“Non capisci Mattia, dio mi ha dato questo straordinario talento ed io sento dentro di me che lui mi chiede di usarlo per diffondere il suo verbo.” Si era completamente ammattita ma non c'era modo di farla recedere dal suo proposito, in nessun modo.
La prima volta che mi coinvolse per girare un video il mio atteggiamento era solo svogliato, visto che avrei preferito occupare il mio tempo in molte altre attività più divertenti che coadiuvare mia madre nel suo folle progetto ma al di là della noia nessun altra preoccupazione mi attanagliava.
La aiutai quindi ad aprire un canale youtube e subito dopo a girare il suo primo video che avrebbe postato di lì a poco sulla sua pagina. Insistette per intitolare il canale con quello che sarebbe stato il suo nomignolo sul web da lì in avanti: foot missionary queen. Ero allibito ed anche un po' scioccato dalla sua faccia tosta ma non dissi niente a riguardo e subito ci adoperammo per girare il video.
Mamma per quell'occasione scelse di indossare un paio di shorts bianchi, una canottiera viola, piuttosto scollata ed un paio di zoccoli col tacco in legno. Per l'occasione aveva fatto la pedicure, si era truccata ed aveva sistemato i capelli. Era estate, in quel momento, e mamma era abbronzata e bisognava dire che vestita in quel modo, truccata e con quella scollatura e quei tacchi stava molto bene, tanto che constatavo, mio malgrado che fosse piuttosto sexy vestita così.
Mi fece montare la videocamera, sopra il trepiede al centro del salotto, collegata alla tv in modo che potesse vedersi e constatare le riprese erano adatte al proposito che si era prefissata. Si era preparata uno scritto e la sua idea era quella di registrarsi mentre lo leggeva. Naturalmente i piedi dovevano essere il centro e l'argomento principale del suo discorso perciò si sistemò in favore di telecamera, seduta sul divano e appoggiò le scarpe sul tavolino in modo che fossero in primo piano mentre recitava il suo monologo.
Aveva già cominciato la lettura quando decise che quel tipo di inquadratura non andava bene per i suoi propositi.
Mi fece risistemare il trepiede più in basso ma anche quando fece scendere la telecamera più in basso possibile, per lei non era abbastanza.
“così non va affatto! Mi spiace ma dovrai togliere la telecamera dal trepiede e tenerla tu stesso.” Mi disse mettendomi la telecamera in mano.
Provammo diverse angolature finché non trovammo quella ideale per lei e con mio grande disappunto era la più scomoda per me.
Mi costrinse a rimanere inginocchiato davanti a lei, con i suoi piedi in primo piano che occupavano quasi tutto lo schermo. Dovevo filmarla dal basso verso l'alto e mi fece persino sistemare un cuscino sotto ai suoi piedi in modo che rimanessero ancora più rialzati e posizionare varie luci su di lei e i suoi piedi finché non ritenne che l'effetto fosse perfetto.
“ora cerca di stare fermo immobile, se fai anche un solo movimento dovremmo riiniziare da capo!” mi intimò prima di iniziare a girare.
Con mio grande disappunto e stupore il suo discorso verté dall'inizio alla fine sui suoi piedi ma in una connotazione religiosa. In quel momento scoprii fino a che punto la follia di mia madre le aveva offuscato la mente. Sino ad allora avevo creduto che fosse solo una crisi di mezza età ma sentendo gli improperi che proferiva capii che le era dato completamente di volta il cervello.
Più di una volta la sentii riferirsi ai suoi piedi come divini, come un mezzo per raggiungere il nirvana, per entrare in contatto con dio. Si definì un'eletta e che era certa che il fascino ed il potere che sapeva i suoi piedi erano capaci di esercitare sugli uomini erano un dono che dio le aveva dato per far avvicinare quante più anime smarrite alla retta via cristiana.
Se da un lato ero sempre più allibito da quello che sentivo dall'altra parte stando lì in ginocchio a filmare i piedi di mia madre, mano a mano che il tempo passava cominciavo a trovarli sempre più attraenti, sensuali ed irresistibili tanto che nel bel mezzo del video mi accorsi di avere una straordinaria erezione!
La cosa strana era che fino a quel momento non avevo mai avuto alcuna passione feticistica eppure non ero mai stato così eccitato in vita mia e ancora più strano era che più ascoltavo la voce di mia madre raccontare le assurdità che andava dicendo più quelle stesse follie di cui stava parlando cominciavano ad avere senso nella mia testa e la mia attenzione era completamente catturata dalle sue parole.
Nella mia mente era come se la immagini andassero a rallentatore fintanto che non esisteva null'altro al mondo se non i piedi, il viso, le labbra e la voce di mia madre. Mamma, per tutto il tempo del video continuava a muovere i piedi in un modo che trovavo stranamente sensuale ed ipnotico; li accarezzava uno contro l'altro e dovevo ammettere che le pieghe che si formavano sulle sue piante erano davvero sensuali e bellissime. Sentivo il mio cazzo pulsare a ritmo con il movimento dei suoi piedi. Ero talmente eccitato da lei che dovevo contenermi per non venirmi nei pantaloni, sentivo come se i suoi piedi mi stessero facendo il lavaggio del cervello e sudavo freddo un po' per l'eccitazione, un po' per la paura che anche mamma si accorgesse di quanto fossi eccitato da lei.
“... non siate timidi miei follower e mettete like e commenti al mio video e se avete delle domande sarò felice di rispondervi. Dio vi benedica, vi saluto e vi bacio” finalmente mamma concluse il suo discorso mandando alcuni grossi baci ai suoi follower “smack! smack! smack!” da quando mamma aveva labbra così belle e lucenti? Sentire il suono di quei baci e guardare le sue labbra incurvarsi ci mancò poco che non persi il controllo e mi venissi nelle mutande.
“allora come sono andata!?” mi chiese con un sorriso smagliante a telecamera spenta.
Razionalmente le avrei risposto che era una pazza ma il piccolo cervello nei miei pantaloni aveva tutt'altra idea. “sei stata brillante, meravigliosa, spettacolare!” le risposi con più entusiasmo di quanto avrei voluto e già ero imbarazzato e preoccupato che lei scoprisse quanto mi fosse piaciuto veramente quello spettacolo ma mamma era radiosa e non parve dare troppo peso al mio cambio di opinione sulla sua nuova attività.
Era tale il suo entusiasmo che subito si precipitò a postare il video sul suo nuovo canale youtube.
“mattia, mattia!!” alle sei di mattina mamma si precipitò in camera mia a svegliarmi di soprassalto.
“mamma, che c'è ?” risposi ancora mezzo addormentato.
Mamma indossava ancora la vestaglia da notte, una camicetta rosa, di cotone, lunga fino a metà coscia e niente altro. Era chiaro che non indossasse alcun reggiseno, visto che si notavano chiaramente i capezzoli e le sue tettone da sotto il tessuto sottile della veste. Non era certo un indumento particolarmente sexy eppure, da quando la avevo filmata il pomeriggio precedente la trovavo irresistibile, tanto che dopo lo stupore iniziale e la rabbia per essere stato svegliato in quel modo, la sua bellezza e sensualità riuscirono subito a calmarmi e a consentirmi di ascoltarla con pazienza. Teneva il cellullare in mano e rideva a squarciagola, una risata folle e sprizzava una tale gioia da tutti i pori da rasentare la demenza.
“vuoi calmarti! Mi spieghi cosa sta succedendo” la pregai non capendo a cosa fosse dovuta una reazione tanto esagerata.
“guarda! Guarda tu stesso!” mi disse passandomi il cellullare in mano. Sullo schermo era in pausa il suo video postato il pomeriggio precedente. Con mio grande stupore notai le indicazione in basso che segnalavano il numero di visualizzazioni. 79527 visualizzazioni, 55760 like, 834 commenti. Lo stupore mi fece passare il sonno.
“hai visto quanti sono! E continuano ad aumentare!” mi disse saltellando come una bambina a cui hanno regalato un pony per il suo compleanno.
“... non ci posso credere...” sussurrai.
Cominciai a scorrere la parte dedicata ai commenti, volevo vedere cosa ne pensavamo i suoi spettatori e sgranai ancora di più gli occhi quando appresi il significato di quelle frasi, postate sotto al video dai suoi follower.
C'erano commenti in tutte le lingue ma il minimo comun denominatore di tutte quelle frasi era di persone che apprezzavano immensamente il prodotto di mia madre. Più di un utente si rivolgeva a lei chiamandola Goddess, Queen, le chiedevano di baciarle i piedi di adorarla come una divinità, le facevano i complimenti per la sua straordinaria bellezza, le promettevano di essere suoi schiavi in cambio di una leccata di piedi. Ancora una volta mentre leggevo tutti quegli assurdi commenti una potentissima erezione cominciò a formarsi dentro al mio pigiama.
“be allora non dici niente!” mi incitò mia madre!
“io, io... non so cosa dire!” sussurrai rivolgendo il mio sguardo verso di lei.
Aveva un sorriso così compiaciuto e smagliante, un'aria di trionfo che non fosse stata mia madre le avrei dato un pugno in faccia tanto era tronfia e compiaciuta eppure quell'aria soddisfatta e vanagloriosa per quanto insopportabile e antipatica me lo faceva diventare ancora più duro, mi faceva venire voglia di assecondarla. Stranamente il senso umiliante di sconfitta, di aver avuto torto mi eccitava infinitamente.
“avevi ragione tu, mamma! Forse davvero hai un dono, forse davvero i tuoi piedi sono divini” sussurrai ma dovetti abbassare lo sguardo perché mi vergognavo immensamente di quanto le stessi confessando e non riuscivo a guardarla in faccia.
“be errare è umano e perdonare è divino, quindi per questa volta ti perdono ma non voglio mai più che metti in dubbio la santità dei miei piedi e il loro divino potere! da ora in avanti pretendo un po' più di rispetto signorino!” mi intimò.
Poche ore dopo eravamo pronti per girare un altro video.
Mamma questa volta decise di indossare una vestaglia morbida bianca con un ampio spacco laterale e una profonda scollatura, senza alcun reggiseno. Per me era bellissima e lei scostò lo spacco della gonna in modo che la totalità delle sue davvero splendide gambe e naturalmente i suoi divini piedi risaltassero in favore di telecamera. Si cinse anche la testa con una corona di fiori che la faceva apparire come una sacra vestale o una sacerdotessa, aggiungendo ancora di più un'aura di sacralità e di misticismo alla sua “divina figura”. Nel frattempo, pur essendo passate solo poche ore in più, il contatore dei like era più che raddoppiato e il video stava cominciando a divenire virale. Come avevo fatto fino ad allora a non accorgermi di quanto fossero irresistibili le gambe e i piedi di mamma?! Lei stessa così truccata, discinta ed abbronzata era una bomba sexy alla quale non riuscivo a resistere.
Come il giorno precedente presi il mio posto in ginocchio ai suoi piedi ma questa volta neppure mi accorsi di quanto fosse scomoda quella posizione anzi non avrei preferito essere in nessun altro posto al mondo.
Mentre la filmavo mamma parlava e parlava e avevo difficoltà a seguire le sue elucubrazioni ma tutto quello che diceva, per quanto assurdo, aveva sempre più senso nella mia testa. Le sua voce più dolce e suadente di quanto fosse mai stata era una melodia ipnotica per me ed io pendevo letteralmente dalle sue labbra; per non parlare della danza sensualmente irresistibile delle piante dei suoi piedi che contraendosi a ritmo con le sue parole catturavano la mia attenzione ed i miei sensi completamente.
Quando finalmente il video fu finito e spensi la telecamera ero completamente perduto, disperatamente innamorato dei piedi di mia madre. Come fosse potuto accadere la mia debole mente non riusciva ad immaginarlo, tutto ciò che sapevo era che non c'era cosa che desiderassi di più che baciare quei divini piedi.
Vedendomi così imbambolato mamma mi chiese che cosa mi turbasse ma dal suo sorriso malizioso era evidente la consapevolezza che a ridurmi così fosse stato lo straordinario potere sensuale che i suoi divini piedi erano in grado di esercitare su chiunque, persino su suo figlio.
“be vuoi dirmi qualcosa?” mi chiese guardandomi dall'alto in basso con un tono sprezzante, come una regina che si rivolge all'ultimo dei suoi servitori.
“volevo chiederti scusa mamma. Ora mi sono convinto della santità e del divino potere dei tuoi piedi. Non lo metterò mai più in dubbio, te lo prometto.” le dissi e l'emozione di confessarle implicitamente il mio amore e la mia devozione per i suoi piedi era tale che mi misi a piangere.
Le mie lacrime bagnavano il dorso di quegli stessi piedi ed io ero veramente dispiaciuto e contrito per avere dubitato di lei. Cosa mi stava accadendo?
“su, su, suvvia, non piangere. Ti perdono!” mi disse accarezzandomi la testa, “vedo che sei realmente pentito e che finalmente hai riconosciuto che sono eletta da dio e per questo la mia natura è senza dubbio divina e questo mi basta per il momento per concederti il mio perdono ma se vorrai ottenere i miei favori dovrai essere più devoto. Hai trovato la fede è questo è già molto ma non basta, se vorrai essere un bravo adepto e salvarti ricevendo attenzione dalla tua Dea madre dovrai anche praticare la religione non bastano i soli intenti! Dovrai pregare e servire, pregare e servire” mi disse mia madre con aria seria ed imperscrutabile.
Che cosa intendeva dire con quelle parole?
Quel pomeriggio mia madre uscì. Voleva fare shopping per acquistare nuovi succinti abiti e calzature da sfoggiare nei suoi futuri video mentre io restai a casa. Avrei dovuto studiare ma non riuscivo a concentrarmi; tutto ciò a cui riuscivo a pensare erano i piedi e le parole di mia madre. Che cosa intendeva dire con pregare e servire e di quali favori stava parlando? Che tipo di attenzioni mi avrebbe potuto dare che mi avrebbero salvato?. Tutto quello che sapevo era che non riuscivo a togliermi dalla testa quei piedi e l'eccitazione che mi causava quel pensiero mi svuotava di tutte le energie.
Servire e pregare? Che cosa dovevo fare? Ma certo per iniziare potevo cominciare a servire lei. Non avevo mai mosso un dito in casa, mamma aveva sempre fatto tutto, che figlio degenere ero stato! Cominciai a rifarle il letto, aspirare la camera, lavare il su bagno, fare il bucato. Fare quelle faccende, pensando di farlo per lei era così eccitante! Perché non lo avevo mai fatto prima? Pensare che fare tutto questo per lei poteva aiutarla ad avere una giornata più piacevole e più rilassante era di per se un premio tanto che quando mamma tornò a casa la casa era uno specchio.
Quando rientrò a casa mamma indossava un paio di scarpe nuove, un paio di decoltè nere con tacco a spillo altissimo e la suola rossa che la slanciavano in modo squisito. Io la attendevo bramoso di accoglierla a casa, cosa che non era mai successa. Le altre volte a mala pena mi accorgevo quando rientrava ed anzi più stava fuori, meglio era così potevo farmi i fatti miei. Oggi invece, per la pima volta mi era mancata. Mi precipitai alla porta a recuperare le decine di pacchi e pacchettini che aveva acquistato.
“ciao mamma! Hai fatto shopping! Lascia che ti aiuti! Non vedo l'ora di vedere cosa hai comprato! Hai visto? Ho pulito tutta la casa! Da cima a fondo...” la investii con mille richieste come se non la avessi vista da mesi ed invece erano trascorse solo poche ore ma mi era mancata terribilmente. Visto da fuori parevo uno di quei cani che impazziscono di gioia al ritorno del loro padrone.
Per tutta la settimana cercai di comportarmi nel migliore modo possibile, di compiacerla in tutto e per tutto, di assecondare le sue richieste ancora prima che fossero espresse e come premio, in cambio, della mia obbedienza incondizionata, della mia totale devozione, di tutte le miriadi di attenzione che avevo cominciato ad offrirle con gioia, ottenevo il premio di poterla filmare nei suoi post, di poter partecipare in quel modo alla diffusione del suo sacro verbo ed alla sua grandezza.
E di grandezza si parlava o per lo meno di grandi numeri, perché le visualizzazioni, i like e soprattutto i follower aumentavano esponenzialmente. Centinaia di migliaia in pochi giorni.
Nei suoi video Mamma leggeva la bibbia o il vangelo e li commentava divulgando i valori della tradizionale famiglia cristiana, il tutto sempre mostrando i suoi divini piedi in primo piano. Per lei, ed anche io ne ero sempre più convinto, quei piedi non erano solo santi e quindi sacri ma addirittura divini capaci, con la loro straordinaria bellezza, di rappresentare un tramite tra i comuni mortali e dio.
E tanto più i suoi video spopolavano sempre di più sul web tanto più anche io ero sempre più rapito e dedicato alla religione che mamma diffondeva. Nel mio raro tempo libero, riguardavo i suoi filmati e ne restavo ipnotizzato, colto da spaventose, persino dolorose e persistente erezioni per cui dovevo impormi con tutta la volontà di non masturbarmi. Fintanto che leggendo i commenti degli altri utenti forse riuscii a capire che cosa intendesse mamma quando diceva di pregare i suoi divini piedi. Possibile che molti follower interpretassero la masturbazione, lo stesso coito come una preghiera alla divinità vivente nei piedi di mia madre? Mi sembrava così assurdo eppure più ci pensavo, più l'idea mi solleticava ed assumeva dei connotati logici nella mia testa.
Ma prima di farlo dovevo chiedere a mia madre. Lei a tutti quegli adoratori che nei commenti ai suoi video dichiaravano di masturbarsi ai suoi piedi rispondeva incoraggiandoli e ringraziandoli. Possibile che fosse corretto che i momenti di preghiera e di meditazione fossero per gli uomini che la seguivano, farsi le seghe fantasticando sui suoi bellissimi e sensuali piedi? Per come la vedevo io mi sembrava una cosa strana, quasi blasfema.
Una sera a cena le esposi i dubbi che mi logoravano e senza volerlo quindi anche la mia ossessione, il mio estremo feticismo per i suoi piedi. Le dissi che non pensavo ad altro tutto il giorno e che di conseguenza ero costantemente eccitato. Le dissi mi pareva di aver capito, leggendo i commenti, che molti uomini che la seguivano postavano sul web frasi dalle quali era evidente che anche loro provassero le stesse sensazioni che provavo io per i suoi piedi divini e che questi interpretavano il momento di preghiera ai suoi piedi praticando l'autoerotismo.
“... è esattamente questo lo scopo della divinità del piede femminile, è infatti attraverso l'estasi dell'orgasmo che ci avviciniamo a dio e troviamo la pace. Ma attenzione il sesso è come un bel diamante o come una ricca pietanza va praticato con parsimonia, l'uomo timorato non indugia eccessivamente in questi atteggiamenti altrimenti tutto questo perde la sua aurea di fascino e di sacralità e comunque anche i momenti di eccitazione senza coito sono un modo per avvicinarsi a dio...” mia madre mi spiegò tutto e come accadeva quando guardavo i suoi video, pendevo dalle sue labbra, anche senza essere ipnotizzato dai suoi divini piedi, che in quel momento restavano celati sotto al tavolo. Mi bastava guardare il suo bellissimo volto (da quando era diventata così bella?) Ascoltare la sua voce melodiosa, guardare le sue stupende labbra per essere completamente rapito da lei.
Era stata chiara ed io avevo capito quasi tutto di quello che mi aveva spiegato, per questo, quando ebbe concluso non ebbi alcun timore a porle la mia ultima domanda, perché sapevo che avrei ricevuto una risposta affermativa“.. allora vuol dire che posso masturbarmi, guardando uno dei tuoi video mamma ? Non andrò all'inferno? Anche se sei mia madre? non sai quanto l'ho desiderato e quanto giorno e notte ma pensavo fosse peccato e per questo non l'ho fatto ma non vedo l'ora di farlo mamma, non penso più ad altro se non ai tuoi piedi ormai...” le chiesi speranzoso e mentre glielo chiedevo avevo la sensazione di essermi tolto un peso dalla stomaco.
Mia madre mi sorrise dolcemente e fortunatamente ero seduto perché quel sorriso era talmente bello che mi sarebbero cedute le gambe per l'emozione se fossi stato in piedi e sarei caduto in ginocchio al suo cospetto: “vedi tesoro non devi vivere questa cosa come una perversione. Inginocchiarti ed adorare i miei divini, pregare la loro divinità e la stessa cosa di pregare dio: significa ringraziarlo per la divina bellezza con cui ha saputo adornare il mondo. L'esplosione di gioia dell'orgasmo poi è una lode al signore e non può essere altro che benedetta ed inoltre sacrificare la propria energia sessuale alla divinità aiuta a rimanere casti ed illibati e a non cadere in peccaminose fornicazioni extra coniugali o prematrimoniali. .” mi rivelò colma di gioia e di entusiasmo ed anche io ero contagiato da quell'euforia, soprattutto perché quelle parole significavano che potevo ancora salvarmi e andare in paradiso ed il mio paradiso sarebbe stato che di lì a poco avrei potuto finalmente darmi sollievo masturbandomi al cospetto dei divini piedini di mamma.
Scostai la sedia e mi misi in ginocchio davanti a lei la mia regina, la mia dea madre, alla quale ero più che mai deciso a sacrificare tutto in cambio del sollievo dell'eiaculazione.
“sei stata chiarissima mia dea e ti ringrazio. Da oggi servire e adorare i tuoi divini piedi e la tua divina persona sono la mia nuova ragione di vita. Ti prometto che non ci sarà altra donna nella mia vita fintanto che tu non vorrai allontanarmi da te, ti resterò vicino e ti adorerò e ti servirò al massimo delle mie possibilità!”
Mamma era tanto contenta della mia ritrovata fede, della mia completa sottomissione ai suoi divini piedi che, sentendosi particolarmente ispirata, volle girare subito un altro video ed il tema trattato sarebbe stato proprio quello di cui avevamo discusso poco prima a tavola; ben esemplificato dal titolo del video: come sacrificare con la meditazione e la preghiera il proprio ego ai miei divini piedi.
Ci sistemammo al solito posto: lei seduta sul divano ed io inginocchiato ai suoi piedi ma questa volta, quando tutto fu pronto mamma mi chiese di spogliarmi.
“non c'è nulla di cui vergognarsi tesoro. Non devi avere alcuna vergogna dell'effetto che i miei piedi divini hanno sul tuo corpo, è perfettamente naturale che tu ti senta eccitato da loro, soggiogato da loro; abbandonati al loro divino potere, senza remore e senza timore.” mi comandò vedendomi titubante alla sua richiesta di spogliarmi.
Non senza vergogna mi spogliai e per quanto le parole di mamma mi avessero convinto mostrarle la mia adamantina erezione, causata dai suoi divini piedi, mi spaventava e mi imbarazzava ma quando fui finalmente nudo come un verme davanti a lei l'eccitazione già straordinaria che sempre provavo in sua presenza e ancora di più al cospetto dei suoi bellissimi piedi nudi divenne ancora più acuta e intensa. Denudarmi come un verme davanti a lei, degradarmi al cospetto dei divini piedi di mia madre era davvero la cosa più eccitante che avessi mai fatto.
Mentre la filmavo e ascoltavo le sue parole un senso di sottomissione mai provato mi pervadeva e mi sentii per la prima davvero in pace e felice; non potevo toccarmi dovendo con entrambe le mani sostenere la telecamera ma l'eccitazione che sentivo era di gran lunga più intensa di qualunque masturbazione o rapporto sessuale avessi mai sperimentato o per lo meno così credevo visto che ero ancora vergine.
Mamma parlava e nelle sue parole ambigue mi pareva di intendere una sottesa istigazione alla masturbazione nei confronti dei suoi divini piedi. Incitava ad ammirarli e a perdersi nella loro divina bellezza; in quel momento non esisteva altro se non i piedi divini di mamma e mentre sentivo le sue parole, sentivo la sensazione di estasi crescere dentre di me, inarrestabile, indipendente dalla mia volontà l'eccitazione divenne tale che eiaculai davanti a lei sul tappeto senza dovermi toccare. Erano giorni che non eiaculavo e alla fine del video una pozza di sperma si era creata ai piedi di mamma.
“mamma, mia regina, mia dea. Davvero ho raggiunto la divinità, l'ho vista riflessa nei tuoi piedi ed è stata la cosa più bella e più intensa di tutta la mia vita mamma. Da ora in avanti te lo giuro ti sarò fedele, la tua divina persona e i tuoi piedi saranno il mio solo scopo nella vita. Ogni momento della mia giornata lo dedicherò a te e alla tua divina persona e ai tuoi divini piedi!”
Ero un fiume in piena perso nell'entusiasmo e nelle squisite sensazioni provate ai suoi piedi ma mamma mi zittì poggiando una delle sue divine piante sulla mia bocca.
“tesoro, il tuo compito non è finito. Nella bibbia è scritto: non disperdere il seme e per questo se vuoi seguire i precetti della tua divina madre, ogni volta che verserai il tuo seme come omaggio ai miei divini piedi neanche un goccio dovrà essere sprecato.” mi disse amorevolmente.
Dentro di me sapevo cosa dovevo fare, una parte della mia essenza era disgustata al solo pensiero di degradarmi tanto al cospetto di mia madre ma allo stesso tempo, quella stessa degradazione nei confronti della mia unica dea era un momento di estasi. D'altronde non è attraverso l'espiazione e l'umiliazione che si raggiunge la salvezza e quindi il paradiso? Senza esitazione mi prostrai dinanzi alla mia dea madre e leccai come un cagnolino la disgustosa pozza di sperma ai suoi piedi mentre lei, la mia dea, poggiava le sue morbide sacre piante sopra il mio indegno capo aiutandomi e sospingendomi verso il mio compito.
Nei giorni seguenti e nelle settimane che seguirono i suoi video ottennero un crescente successo e i suoi follower aumentarono ancora e ancora, ogni ora, ogni minuto che passava si moltiplicavano. A casa c'era un via vai di corrieri che portavano doni di ogni sorta regalati dai suoi seguaci: abbigliamento, arredamento, elettrodomestici, alcuni anche molto costosi ma erano nulla se paragonati alle donazioni in denaro che le venivano inviate dai fans più devoti.
Mamma era entusiasta e si era anche un pochino montata la testa, davvero si sentiva una dea in carne ed ossa ed io non potevo fare a meno di notare come fosse più radiosa ed anche più bella ogni giorno che passava; in casa poi non alzava più in dito, si aggirava per le stanze come una vera e proprio diva e io la servivo e riverivo come tale e venivo trattato come il servetto che ero e tutto questo mi riempiva di gioia e di orgoglio. Un giorno ebbe una bellissima idea per implementare il suo buisness: vendere stampe dei suoi piedi su internet. Lei metteva a bagno i suoi piedi nella tempera e poi calpestava un foglio bianco, lasciando impresse su di esso le sue orme: quelle immagini divenivano oggetti di culto per i suoi follower, vere e proprio reliquie da divinizzare e verso cui pregare. Anche questa trovata ebbe un grandissimo successo e nel giro di pochi mesi mamma ricevette una quantità di soldi che le permisero di ritirarsi dal lavoro e di vivere una vita agiata per il resto dei suoi giorni.
Anche io abbandonai gli studi, per quanto mi riguardava l'unica cosa che volevo fare, la mia vera ed unica vocazione era stare vicino alla mia dea madre e servirla e riverirla in tutto e per tutto; questa era la mia unica prerogativa nella vita, tutto ciò che mi allontanava da lei era solo una distrazione ed un impiccio.
Fu così che divenni lo schiavetto di mamma, le mie giornate trascorrevano letteralmente attendendo completamente ai divini piedi di mia madre. La svegliavo al mattino portandole la colazione a letto, mi inginocchiavo davanti al suo letto e attendevo che lei si svegliasse, la aiutavo ad alzarsi ed ero sempre in ginocchio al suo cospetto.
Facevo tutte le pulizie di casa e non permettevo che alzasse nemmeno un dito, volevo fare tutto io per lei, se era particolarmente stanca per esempio capitava più di una volta che la trasportassi sul mio dorso come un cavallo o come un asino in giro per la casa. Si instaurò un rapporto tra di noi come tra un faraone egizio e l'ultimo dei suoi schiavi e notai che mamma non aveva alcuna remora a trattarmi come tale eppure io non mi ero mai sentito tanto realizzato e felice come da quando iniziato a servirla
Quando si allenava per mantenere il suo magnifico corpo in forma, restavo accanto al suo tappetino dove pratica yoga, in ginocchio pronto a nettarla dal sudore con l'asciugamano o con la lingua se lei me lo richiedeva.
Se andava in bagno restavo in ginocchio per pulire le sue parti intime con la carta igienica o con la bocca se lei preferiva e al mattino se era troppo pigra per recarsi in bagno le offrivo la mia bocca che riempiva con il suo sacro nettare.
Innumerevoli volte eiaculavo sul dorso dei suoi bellissimi piedini ed invece di perdere interesse, ogni volta che ciò accadeva ero sempre più smanioso e più innamorato dei suoi divini piedi, che sempre ripulivo con la lingua dopo averli inondati con il mio seme indegno. Non c'era più bisogno che mi vestissi in casa, restavo nudo al suo cospetto e sempre eretto per tutto il giorno, tutti i giorni dell'anno. Quello era il mio nirvana, grazie a mia madre avevo trovato la vera felicità e la pace interiore e mai più mi sarebbe stato possibile allontanarmi da lei.
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