La segretaria e le sue prime volte Cap. 6
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La segretaria e le sue prime volte Cap. 6
Eravamo ancora distesi nel letto… I nostri respiri si mischiavano, i nostri occhi si fissavano…
Sandra mi disse:
Roby devo assolutamente parlarti di me… Così non riesco più a vivere….
La strinsi a me e le dissi:
Amore parlami…Dimmi tutto…
Sandra rimase silenziosa poi disse:
Spero che quello che ti dirò non modifichi quello che provi per me e soprattutto spero che tu continuerai a vivermi per quello che sono e non per quello che ti rivelerò…
Le dissi che per me lei era e sarebbe rimasta Sandra il mio Angelo Biondo….
Iniziò a parlare e fu una rivelazione..
Sandra era figlia unica e ora era orfana, i suoi le avevano lasciato un patrimonio stimabile in qualche milione di Euro.
La sua famiglia era però molto all’antica e le aveva impartito un’educazione severa e bigotta, appena 22enne l’avevano praticamente fatta sposare con il figlio di amici e lei in pochi anni si era ritrovata in un matrimonio con due figli e un marito che praticamente non vedeva mai.
Grazie alle conoscenze del padre era riuscita a entrare in Banca per passarsi il tempo e per non morire dentro le quattro mura domestiche che se pur dorate rimanevano silenziose e tristi.
Le chiesi dove fossero i figli..
Mi rispose che entrambi erano negli Stati Uniti per lavoro e li vedeva una volta all’anno.
Mi si aggrappò e mi disse:
Roby ho intenzione di separarmi da mio marito e poi chiederò il divorzio..
Rimasi a fissarla… Lei mi chiese cosa mi stava passando per la mente.
Le dissi che anche io avevo iniziato le pratiche della separazione in quanto avevo scoperto che mia moglie mi tradiva con un collega di lavoro.
Sandra si alzò sui gomiti e con sguardo glaciale disse:
Ma come può lasciarsi scappare un’amore di marito come te?
Io le risposi che mi stavo chiedendo la stessa cosa pensando a suo marito…
Scoppiammo entrambi a ridere e ci abbracciammo..
Presi Sandra su di me e le feci uscire i seni dal corpetto, iniziai a leccarle i capezzoli che reagirono subito alle stimolazioni.
I capezzoli erano grossi, rosei con la pelle ruvida che tenendoli fra le labbra era una goduria succhiarli…
Le massaggiavo le tette, ci affondavo il viso in mezzo, e poi alzando gli occhi le dissi:
Sandra sai che se continuerai a fare l’amore con me dovrai essere pronta a tutto?
Lei mi guardò e mi disse che ne era cosciente e con me avrebbe sperimentato tutto…
Mi chiese però di fare le cose sempre con amore e di non tradirla mai..
La fissai e le dissi che io mi stavo innamorando di lei e che speravo di riuscire un giorno a essere ricambiato.
Mi si gettò al collo e mi prese la bocca baciandomi con ardore…
Nel frattempo mi ero eccitato e il mio cazzo le premeva fra le coscie, portai una mano fra i nostri corpi e lo feci scivolare dentro Sandra che inizio a mugolare dentro la mia bocca.
La tenevo per i fianchi e la muovevo su e giù sul mio cazzo,entravo fino in fondo poi uscirne e riaffondare in quella calda guaina che era la sua patatina.
Sandra cerco di mettersi dritta e riuscitaci iniziò a cavalcarmi..
Era bellissima, i suoi capelli sulle spalle danzavano,lei era a bocca aperta e cercava ossigeno… Le massaggiavo le tette e le strizzavo i capezzoli..Sandra inizio a godere e le sue pareti mi mungevano il cazzo che iniziò a sborrare dentro il suo pancino…
La ripresi fra le mie braccia e stringendola ci addormentammo…..
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