Le Tre Vecchie Cugine 2
di
Pavro D'Osan
genere
incesti
Capitolo Secondo
Era passato un mese dalla chiavata con Giulia e l’avevo quasi dimenticata, ero tornato alla mia vita di sempre, era stata un’esperienza perversa che mi aveva soddisfatto sicuramente da ripetere ma senza assillo, se mi fosse ricapita l’occasione di dare due colpi alla cuginona non mi sarei di certo tirato indietro penso che fosse così anche per lei. Non avevo fatto i conti con tutti gli osti…
Ricevo una telefonata da parte di Laura, moglie di un mio cugino e cognata di Giulia, è strano che mi chiami, lei non lo fa mai tranne che per gli auguri per le feste comandate, non mi è particolarmente simpatica, sempre pronta a spettegolare di tutti e sempre in competizione con le cognate. Non le voglio rispondere ma seguo il mio istinto, quella telefonata è strana e sono curioso di sentire che cazzo vuole. Dopo la solita litania di “come stai” e “che fai” Laura arriva al punto:
“Mi serve un favore da te…La macchina di mio marito è rotta, saresti così gentile da venirci a prendere ed accompagnarci da Tizio e Caio?”.
Di scuse banali in vita mia ne avevo sentite tante ma una cazzata colossale come questa mai! Le dico che sono disponibilissimo e prendiamo appuntamento per il giorno. Laura deve sapere qualcosa della mia scappatella con Giulia, vuole anche lei la sua dose di cazzo, ne sono sicuro. Arrivo a casa sua carico come una molla, pronto a qualsiasi evenienza e con la verga in tiro, lei mi saluta con il suo solito:
“Ciao Stellì”. Quanto cazzo lo odio, ci sediamo in cucina per un caffè, di mio cugino neanche l’ombra, Laura sembra agitata, le tremano le mani dall’emozione, io non faccio nulla, voglio vedere dove va a parare. Accendo una sigaretta e le chiedo se è pronta per partire, Laura balbetta qualcosa e poi finalmente si apre:
“Non andiamo da nessuna parte, Vi ho visto a te e Giulia in casa sua che…Voglio anch’io quello che ha avuto lei…Io sono meglio di lei…SENNO’…”.
E agita il dito indice in maniera intimidatoria davanti al mio muso, quindi ricapitolando…se non la scopo lei racconta quello che è successo a tutti…Oddio sono vittima di un ricatto…Che devo fare adesso?
Spengo la sigaretta e mi alzo in piedi, mi apro la patta e con un colpo netto tiro giù i pantaloni e le mutande, gli sventolo il cazzo parato davanti al suo viso ma senza intimidazioni, l’idea di scoparmi Laura mi piace, è la più giovane delle tre anche se ha già superato la sessantina, fisicamente, a parte una bella pancetta e le tette…piccole…calate, non è messa malaccio, ha delle belle gambe che fascia sempre con dei collant eleganti, anche oggi li indossa. Laura rimane sconvolta dalla mia irruenza, forse voleva prima un po’ di smancerie ma non mi sembrano il caso, vuoi il mio cazzo? Eccolo…è tutto tuo! Prende coraggio ed inizia a carezzarlo tutto, ha una mano soave ed è piacevole, aspetto che me lo prenda in bocca ma tentenna, lo avvicino alle labbra e Laura comincia timidamente a baciare la cappella, non è suo agio con i pompini ma con le seghe ci sa fare, me lo mena sempre più veloce e stretto, più me lo sega e più si eccita, si tocca il seno e geme dal gusto, ora Laura è arrapata. Gli spingo il cazzo in bocca, la costringo a succhiarlo, lo muovo avanti ed indietro e lei lo slingua con vigore, non è un gran bocchino ma la baldracca si impegna. La appoggio sul tavolo e le ficco la mano tra le cosce, mi faccio spazio tra i collant e le mutande e le ficco due dita dentro, la figa di Laura è fracida di umori, la masturbo forte facendola gemere, lei agguanta la mia verga e la sega stretta, ci baciamo masturbandoci a vicenda. Laura è in visibilio e si scopre il seno e me lo offre da leccare, succhio i capezzoli turgidi così forte che le faccio quasi male, sono infervorato anch’io. La sedio sul tavolo e mi infilo tra le sue gambe, Laura mi aiuta, mi prende il cazzo e infila la cappella nella figa, il resto lo faccio io, lo spingo tutto dentro con un colpo secco, inizio subito a scopare con foga, lo meno forte dentro e fuori, gli voglio spaccare la figa a questa troia. Laura si gode la mia furia tra le cosce stringendomi a se con le braccia e le gambe, geme come una cagna in calore ad ogni colpo nella figa, credo che sia già venuta ma a me non me fregna una mazza, penso solo al mio godimento. La metto a pancia sotto sul tavolo, in quella posizione il culo mollo riprende tonicità ed è un gran bel spettacolo, il buchetto del culo roseo mi strizza l’occhio ma voglio godermi ancora la figa madida poi penso a te, mi inginocchio e do una rapida slinguata tra le labbra tumide, Laura ha un sussulto di godimento, non penso che gli lecchino la figa molto spesso. Me la strofina in faccia gustandosi le mie voraci slinguate, continuo a penetrarla, la prendo per i fianchi e la sbatto come un tappetto, lei accompagna la chiavata spingendo il culo, non faccio più nulla, fa tutto da sola, mi scopa il cazzo come una ossessa, questa c’ha più fame di Giulia, il seno scoperto le strofina sul tavolo, ha i capezzoli tumidi per lo sfregamento che gli procurano ancora più piacere. Le infilo un dito in culo, Laura non si scompone e continua a chiavarmi, ne metto un altro e li spingo a fondo, nessuna reazione di disapprovazione. E’ giunto il momento di rompere il culo alla cuginetta, le infilo la cappella nell’ano, Laura ha un leggero gemito di disagio, continuo a spingere fino alle palle, ore il gemito è di goduria, ho il sangue al cervello dall’eccitazione ed inizio ad andare avanti ed indietro nel culo come un forsennato, lei è più esagitata di me e con una sincronia perfetta muove il bacino sul cazzo. Urlo dal trasporto, una inculata così irruenta non l’avevo mai fatta con nessuna, e da come strilla anche Laura credo sia la prima volta anche per lei, cerco di resistere il più possibile per godermi il culo della troia ma sono al limite, mi agito come un pazzo, mi urla di venirle in culo ma non ce ne era bisogno Cara. Lo spingo tutto dentro e urlando come un pazzo le sborro nel culo, Laura strilla con me e si gratta la figa con fervore, stiamo venendo tutti e due, l’ultimo schizzo di sborra lo dedico alla sua bella figa gocciolante. Mi siedo di colpo spossato ed appagato per la chiavata, guardo la figa e l’ano di Laura sono rossi e gonfi…ci ho dato davvero forte…lei corre in bagno a svuotare il culo ed a mettere in acqua fredda le parti intime, mi immagino la scena…appena ha contatto con l’acqua parte uno sbuffo di vapore… rido da solo e mi accendo una sigaretta, su di un ripiano c’è la foto di mio cugino, lo saluto con il gesto delle corna, è sempre stato uno stronzo maschilista, si merita proprio una moglie zoccola. Solo in una cosa ha ragione Laura, è una scopata migliore di Giulia, ma le sorprese non sono finite.
Era passato un mese dalla chiavata con Giulia e l’avevo quasi dimenticata, ero tornato alla mia vita di sempre, era stata un’esperienza perversa che mi aveva soddisfatto sicuramente da ripetere ma senza assillo, se mi fosse ricapita l’occasione di dare due colpi alla cuginona non mi sarei di certo tirato indietro penso che fosse così anche per lei. Non avevo fatto i conti con tutti gli osti…
Ricevo una telefonata da parte di Laura, moglie di un mio cugino e cognata di Giulia, è strano che mi chiami, lei non lo fa mai tranne che per gli auguri per le feste comandate, non mi è particolarmente simpatica, sempre pronta a spettegolare di tutti e sempre in competizione con le cognate. Non le voglio rispondere ma seguo il mio istinto, quella telefonata è strana e sono curioso di sentire che cazzo vuole. Dopo la solita litania di “come stai” e “che fai” Laura arriva al punto:
“Mi serve un favore da te…La macchina di mio marito è rotta, saresti così gentile da venirci a prendere ed accompagnarci da Tizio e Caio?”.
Di scuse banali in vita mia ne avevo sentite tante ma una cazzata colossale come questa mai! Le dico che sono disponibilissimo e prendiamo appuntamento per il giorno. Laura deve sapere qualcosa della mia scappatella con Giulia, vuole anche lei la sua dose di cazzo, ne sono sicuro. Arrivo a casa sua carico come una molla, pronto a qualsiasi evenienza e con la verga in tiro, lei mi saluta con il suo solito:
“Ciao Stellì”. Quanto cazzo lo odio, ci sediamo in cucina per un caffè, di mio cugino neanche l’ombra, Laura sembra agitata, le tremano le mani dall’emozione, io non faccio nulla, voglio vedere dove va a parare. Accendo una sigaretta e le chiedo se è pronta per partire, Laura balbetta qualcosa e poi finalmente si apre:
“Non andiamo da nessuna parte, Vi ho visto a te e Giulia in casa sua che…Voglio anch’io quello che ha avuto lei…Io sono meglio di lei…SENNO’…”.
E agita il dito indice in maniera intimidatoria davanti al mio muso, quindi ricapitolando…se non la scopo lei racconta quello che è successo a tutti…Oddio sono vittima di un ricatto…Che devo fare adesso?
Spengo la sigaretta e mi alzo in piedi, mi apro la patta e con un colpo netto tiro giù i pantaloni e le mutande, gli sventolo il cazzo parato davanti al suo viso ma senza intimidazioni, l’idea di scoparmi Laura mi piace, è la più giovane delle tre anche se ha già superato la sessantina, fisicamente, a parte una bella pancetta e le tette…piccole…calate, non è messa malaccio, ha delle belle gambe che fascia sempre con dei collant eleganti, anche oggi li indossa. Laura rimane sconvolta dalla mia irruenza, forse voleva prima un po’ di smancerie ma non mi sembrano il caso, vuoi il mio cazzo? Eccolo…è tutto tuo! Prende coraggio ed inizia a carezzarlo tutto, ha una mano soave ed è piacevole, aspetto che me lo prenda in bocca ma tentenna, lo avvicino alle labbra e Laura comincia timidamente a baciare la cappella, non è suo agio con i pompini ma con le seghe ci sa fare, me lo mena sempre più veloce e stretto, più me lo sega e più si eccita, si tocca il seno e geme dal gusto, ora Laura è arrapata. Gli spingo il cazzo in bocca, la costringo a succhiarlo, lo muovo avanti ed indietro e lei lo slingua con vigore, non è un gran bocchino ma la baldracca si impegna. La appoggio sul tavolo e le ficco la mano tra le cosce, mi faccio spazio tra i collant e le mutande e le ficco due dita dentro, la figa di Laura è fracida di umori, la masturbo forte facendola gemere, lei agguanta la mia verga e la sega stretta, ci baciamo masturbandoci a vicenda. Laura è in visibilio e si scopre il seno e me lo offre da leccare, succhio i capezzoli turgidi così forte che le faccio quasi male, sono infervorato anch’io. La sedio sul tavolo e mi infilo tra le sue gambe, Laura mi aiuta, mi prende il cazzo e infila la cappella nella figa, il resto lo faccio io, lo spingo tutto dentro con un colpo secco, inizio subito a scopare con foga, lo meno forte dentro e fuori, gli voglio spaccare la figa a questa troia. Laura si gode la mia furia tra le cosce stringendomi a se con le braccia e le gambe, geme come una cagna in calore ad ogni colpo nella figa, credo che sia già venuta ma a me non me fregna una mazza, penso solo al mio godimento. La metto a pancia sotto sul tavolo, in quella posizione il culo mollo riprende tonicità ed è un gran bel spettacolo, il buchetto del culo roseo mi strizza l’occhio ma voglio godermi ancora la figa madida poi penso a te, mi inginocchio e do una rapida slinguata tra le labbra tumide, Laura ha un sussulto di godimento, non penso che gli lecchino la figa molto spesso. Me la strofina in faccia gustandosi le mie voraci slinguate, continuo a penetrarla, la prendo per i fianchi e la sbatto come un tappetto, lei accompagna la chiavata spingendo il culo, non faccio più nulla, fa tutto da sola, mi scopa il cazzo come una ossessa, questa c’ha più fame di Giulia, il seno scoperto le strofina sul tavolo, ha i capezzoli tumidi per lo sfregamento che gli procurano ancora più piacere. Le infilo un dito in culo, Laura non si scompone e continua a chiavarmi, ne metto un altro e li spingo a fondo, nessuna reazione di disapprovazione. E’ giunto il momento di rompere il culo alla cuginetta, le infilo la cappella nell’ano, Laura ha un leggero gemito di disagio, continuo a spingere fino alle palle, ore il gemito è di goduria, ho il sangue al cervello dall’eccitazione ed inizio ad andare avanti ed indietro nel culo come un forsennato, lei è più esagitata di me e con una sincronia perfetta muove il bacino sul cazzo. Urlo dal trasporto, una inculata così irruenta non l’avevo mai fatta con nessuna, e da come strilla anche Laura credo sia la prima volta anche per lei, cerco di resistere il più possibile per godermi il culo della troia ma sono al limite, mi agito come un pazzo, mi urla di venirle in culo ma non ce ne era bisogno Cara. Lo spingo tutto dentro e urlando come un pazzo le sborro nel culo, Laura strilla con me e si gratta la figa con fervore, stiamo venendo tutti e due, l’ultimo schizzo di sborra lo dedico alla sua bella figa gocciolante. Mi siedo di colpo spossato ed appagato per la chiavata, guardo la figa e l’ano di Laura sono rossi e gonfi…ci ho dato davvero forte…lei corre in bagno a svuotare il culo ed a mettere in acqua fredda le parti intime, mi immagino la scena…appena ha contatto con l’acqua parte uno sbuffo di vapore… rido da solo e mi accendo una sigaretta, su di un ripiano c’è la foto di mio cugino, lo saluto con il gesto delle corna, è sempre stato uno stronzo maschilista, si merita proprio una moglie zoccola. Solo in una cosa ha ragione Laura, è una scopata migliore di Giulia, ma le sorprese non sono finite.
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