Piccoletto
di
Luciano Vedana
genere
gay
Un pomeriggio parto per la caserma che distava un centinaio di chilometri da casa per rientrare con comodo dalla licenza. Dopo pochi chilometri vedo un ragazzo piccolo che fa autostop, mi fermo e gli chiedo dove va. Anche lui rientra nella città dove vado io, è anche lui un militare in licenza, ma di un'altra caserma. Durante il percorso chiacchieriamo e vista l'età e gli ormoni a mille, in breve andiamo sul sesso raccontandoci qualche episodio di scopate. Abbiamo tutti e due il cazzo in tiro che non sta nei pantaloni, gli chiedo se vuole che ci fermiamo per farci una sega liberatoria e lui accetta. Con la macchina andiamo in un vicino boschetto dove in breve siamo a cazzi all'aria, e che cazzo!!! Il piccoletto ha un cazzo veramente grande e grosso; gli dico che è cresciuto solo di cazzo e lui ridendo dice che ha sempre voglia di sborrare, quindi inizia a segarlo con piacere, mentre anch'io me lo meno. Non riesco a staccare gli occhi dal suo cazzone, lui se ne accorge e mi chiede se lo voglio toccare e segare. Usciamo dalla macchina e stesa una coperta che porto sempre nel baule, ci sdraiamo sull'erba continuando la nostra sega. Poi gli prendo in mano il suo cazzone ed è una meraviglia sentirlo grosso, rovente e vibrante nella mia mano mentre lui si dedica al mio cazzo normale segandolo con maestria. Non ci basta! Dopo un po' di maneggio mi viene voglia di spompinarlo, glielo dice e lui dice che ha la mia stessa voglia, così ci giriamo ed iniziamo un sessantanove pauroso tra leccate e succhiate, gemiti e godimento. Mi sento pieno di cazzo, quasi non riesco a tenerlo in bocca, ma la mia troiaggine fa si che lo spompini ferocemente facendolo sussultare dal piacere. Io godo come una troia nel sentirmi tale cazzone in bocca mentre mi spompina abilmente. In breve siamo prossimi a sborrare, ma non ci fermiamo e quasi contemporaneamente sborriamo uno nella bocca dell'altro riempiendoci di bollente nettare dei nostri coglioni. Non è finita, Luigi dice che ora vuole incularmi, io sono un po' timoroso, non ho molta esperienza nel prenderlo in culo e sicuramente mai di questo calibro, ma lui inizia a leccarmi il buco insalivandolo di continuo e facendomi impazzire dal desiderio, mi ravana un po' con le dita, poi mi punta la cappellona ed inizia a spingere. Man mano che mi penetra mi sento slabbrare il buco, un bruciore enorme, una pienezza mai conosciuta. Mi è tutto dentro e mi sento farcito e pieno, poi inizia a montarmi facendomi letteralmente impazzire dal godimento, mi dimeno, ululo e squitto come una puttana in calore, lui inesorabilmente continua la cavalcata che termina dopo diversi minuto con un grugnito bestiale ed una colata di sborro che mi riempie l'intestino e mi fa sborrare senza che me lo seghi. Un'esperienza pazzesca, un godimento bestiale, un buco slabbrato al massimo, un po' di male ma il desiderio di rifarlo continuamente. Sazi ci rivestiamo e con la macchina andiamo verso le nostre caserme. Chiedo a Luigi se me lo darà ancora e lui mi dice che ha goduto del mio culo come un porco e che se lo voglio lui mi inculerà al'infinito. Detto e fatto. Sono trascorsi diversi anni da quella sera, entrambi ci siamo sposati ed abbiamo famiglia e figli, però ogni tanto ci prendiamo del tempo per noi in pompini ed inculate pazzesche. Il mio buco è ormai una caverna, ma quando mi incula godo come una cagna in calore e spero che il nostro menage non termini mai.
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