Eliana: La commercialista Parmigiana
di
alybas
genere
etero
Storia Vera
Da qualche tempo sono impegnato in una relazione abbastanza complessa con Ukra …..che mi ha preso e mi sta creando una serie di situazioni per cui mi è difficile compiere le mie solite scappatelle. Affrontare la questione di Ukra in un racconto al momento non è possibile, tuttavia, mi sento di raccontare una mia recente divagazione, per così dire, approfittando di un momento di non presenza della mia attuale compagna Ucraina. Lei è stata costretta per problemi di famiglia a ritornare in patria per diversi giorni, dieci per l’esattezza e io non ho potuto fare a meno di seguire il mio istinto. Sempre numerose sono le amiche che hanno provato piacere con me….e che spesso sarebbero liete di potermi incontrare, specie in questa fase in cui ho dimostrato di essere molto impegnato tanto lavorativamente che sessualmente. Noto con piacere che l’interesse verso me è rimasto lo stesso anzi in molti casi è aumentato. La partenza di Ukra è avvenuta dopo il nostro capodanno, il 2 gennaio, in linea con il Natale Ortodosso e posso dire che per molti versi mi ha fatto molto bene. La vita sessuale è ottima e abbondantissima….Ukra ha una voglia pazzesca, ma il distacco non fa male, ogni tanto. Subito ho riattivato i canali scopamicali e le risposte sono state positive. Ho scopicchiato abbastanza con amichette dalla micia calda sebbene mi sono reso conto di voler concentrare il mio interesse su una donna che solo da qualche tempo ho iniziato a vedere nel mio palazzo e di cui subito ho chiesto notizie alle signore più informate, le quali vivono nello stabile e che spesso corrompo con un sorriso e tanta gentilezza. La Signora di mio interesse ho scoperto chiamarsi Eliana, e ho saputo essere Emiliana,di Parma per l’esattezza dottoressa commercialista e molto molto socievole come tutte le Emiliane. Di fatto una simpatica caciarona: una rossa verace procacemente carnale e divorziata, in poche parole perfetta, con le sue labbra che ad ogni incontro sembravano succhiarti l’anima, e con uno sguardo da donna che sa assolutamente come utilizzare quel corpo atomico che ha. Radio Palazzo e radio Quartiere avevano fatto un ottimo lavoro. A me toccava trovare le opportunità giuste per incontrarla il numero maggiore di volte possibile e soprattutto attaccare bottone. Avevamo iniziato a socializzare e più socializzavamo più mi rendevo conto che lei per me era una donna arrapantissima. Ormai ci davamo un lei molto amichevole e ciò consentiva molti sorrisi e qualche battuta. In un incontro in ascensore avevo scoperto che si chiamava Eliana e devo dire che era molto alta, più di un metro e ottanta centimetri e il fatto che fosse giunonica mi attizzava ancora di più. Le donne molto prosperose e grandi di corporatura sono sempre state perfette per me. Altra cosa che mi faceva morire erano i suoi capelli rossi cortissimi quasi tagliati a zero con due spalle da culturista e un seno che dire enorme era poco. Un corpo molto abbondante. Infine avevo scoperto che era una magnifica 38enne La cosa stupefacente, però era il deretano, un culo veramente straordinario, devo dire veramente poderoso. Aveva delle cosce inimmaginabili e ogni volta che la vedevo era un’emozione ma anche un trauma. Cercavo l’opportunità buona per passare ad una confidenza più intima e questo era avvenuto mentre la vidi trafficare con la chiave di fronte al portone. Aveva buste e pacchetti, per cui buffamente non riusciva ad aprire. Sorrisi e girai la sua chiave aiutandola con tutti i suoi impicci. Eliana sorrise in maniera molto aperta, mi ringraziò ed entrò dopo di me. Aveva delle buste della spesa e io gli e le presi e le portai sino all’ascensore, premetti il pulsante e lei sorridendo mi disse che aveva degli impegni al suo nuovo studio. L’ascensore giunse a piano terra ed io entrai con le buste, pacchi e pacchetti, mentre Eliana inavvertitamente premette il 6 piano, il suo e noi salimmo nonostante io stessi al 2. Si scusò immediatamente, voleva premere l’alt ma io le bloccai la mano con un certo vigore e la donna sorrise un pochino impacciata. Sorrisi anche io in maniera tranquilla, apertamente e lei si tranquillizzò. Ci guardammo per degli attimi poi io iniziai a riprendere i bagagli, mentre lei rovistava nervosamente nella borsa a cercare le chiavi che non trovava disperandosi. Uscì dalla porta quasi in preda all’ansia mentre io dietro con le buste la seguivo e mi venne da sorridere. Eliana scorse il mio atteggiamento e quasi a scusarsi mi disse che non trovava le chiavi di casa. Si scusò all’infinito ma io ero ammirato da lei. Con lo sguardo imbarazzato mi dava l’impressione di essere ancora più eccitante era una cavalla impazzita e io ebbi l’impressione che avrei dovuto fare di tutto per domarla. Non vedevo via di mezzo adesso era una cavalla da assoggettare, conquistare. Il mio sorriso fu ancora più evidente e lei a quel punto parse indispettita pur non dicendo nulla. Io appoggiai per terra le buste e le dissi di guardare nella tasca della giacca. Nel trambusto che fece, vidi ancora più chiaramente il culone a mandorla poderosissimo che gonfiava i suoi pantaloni tipo pelle. Eliana rovistò le tasche e sorrise. Le aveva trovate. Senza perdere tempo con una fretta quasi esagitata fece tutti i giri della chiavatura e aprì di impeto la porta entrò e mi disse che potevo lasciare le buste nel soggiorno. E poi accadde l’irreparabile, mi voltò le spalle e fu una questione di attimi. Senza rendermi neanche conto di quello che stavo facendo la avevo presa dal culo e le cinsi i fianchi, con lei che mi prese con violenza. Ci tuffammo sul divano in pelle al centro del salotto-soggiorno. Io le ero sopra e la tastavo e rimestavo senza tregua mentre lei si liberava dei pantaloni. Si era denudata e mi stava denudando senza molti complimenti. Le mie mani erano corse veloci dentro il tanga. LEe dita erano tra clitoride e grandi labbra e intanto la baciavo. Baciai tutto senza pensare a nulla e mettevo foga in tutto per non essere trascinato da lei che era un tornado. Cercavo di calmarla in tutti i modi possibili e maledissi quel momento di follia ma rividi quel culo fantastico che mi diceva possiedimi. La molla era scattata e il culo continuava a dirmi possiedimi. Eliana era bagnatissima e gemeva come una porca ansimante ed era bagnata in modo terribile. Era caldissima e io entrai senza tante storie. Fu una scaramuccia, un duello con lei, per chi comandasse questa trombata a sangue. Lottammo lei mugolava ma non urlava e quando entrai ancor più profondamente in figa, lei protestava animatamente ma posizionata come era, alla pecorina, aveva pochissima possibilità di movimento. Più lottava più subiva. Eliana si muoveva in maniera molto esperta e dondolava e dondolava, avanti indietro e indietro avanti sentendo i miei colpi sempre più duri e maturi che non le davano scampo. Avevamo iniziato a dare un ritmo indiavolato alla scopata. Mi ero disteso sapevo di averla in pugno e questo mi galvanizzava. Ero arrivato a dominarle le tettone. Sapevo forzare al momento giusto il ritmo fino all’inverosimile e lo feci costringendola sulla difensiva mentre la vagina sbrodava succhi a non finire e il mio pene nuotava un quel magnifico oceano. Lei continuava a muoversi come volesse liberarsi da un giogo che le avevo imposto ma sentiva i miei schiaffi sulle natiche e soprattutto i pugni teneri ma decisi che le davo sule reni e sui fianchi, seguendo il copione. Protestava ma subiva mentre io iniziavo a mungerla. Titillai i suoi capezzoli tra le mie dita, senza fermare mai il mio ritmo di scopata. La volli senza tregua, montandola senza darle possibilità di pensare. Volevo sfruttare a pieno tutto il suo potenziale ed Eliana dimostrò di essere molto esperta, per nulla sprovveduta e più io pompavo più lei interagiva con le sue dolci manine a provocarsi ulteriore godimento giostrando la sua fantastica clitoride. La figona calda e bagnata era fantastica. Fu Eliana ad un certo punto a chiedermi di spaccarla senza tregua. Eliana fotteva per fottere, ormai non avevo più dubbi, e non servivano tante incertezze o delicatezze; era abituata ad essere presa alla maniera rude, per cui continuai a schiantarla e a mungerla come si fa con le vacche da monta. La feci cavalcare su di me impalata e lei ansimando e gemendo si dimostrava di un appetito sessuale quantomeno pari al mio. La sua figa era magnifica e sebbene lei continuasse con la sua tattica la
mia monta continua fece il suo effetto e lei perse il controllo chiese di cambiare posizione e di salire sopra di culo e io la assecondai, quindi partì in una cavalcata senza ostacoli urlando il suo desiderio. Saltava su di me con una forza e un ritmo spropositati. Sentivo lei indiavolata e fu fantastico..era stravolta. La lasciai fare tutto quello che voleva e quando la sentii arrivare ancora e poi ancora e ancora, vedendo che rallentava la solevai e nonostante fosse mastodontica la deposi sul divano e le chiesi che intenzione avesse….sorridendo. Mi sembrava abbastanza stanca ma io ancora non avevo raggiunto il mio orgasmo per cui in maniera brusca la misi davanti alle mie esigenze. Le feci capire che il mio desiderio era aprirle il culo e possederla analmente. La sodomizzazione sua mi avrebbe sbloccato senza dubbio ma lei si difese come se ciò fosse un desiderio impossibile. Nulla per me in quel momento era irrealizzabile e perciò le infilai con sicurezza prima un dito poi due e infine tre nel buco del culonazzo e iniziai a massaggiare con una giuste dose di umori e di saliva. Eliana cercava invece di soddisfarmi attraverso un pompino che io non avevo alcuna voglia di farmi fare. L’eccellenza di quella donna era nel culo da favola. In quelle natiche da paradiso e io volevo usufruirne a tutti i costi di quelle montagne. Senza badare ai suoi giochi aprii le due natiche e iniziai a lavorarle con voracità il buco leccandole l’area perianale e penetrandola con la lingua a punta. Eliana rispose cercando in tutti i modi di evitare persino l’ingresso delle mie dita e nonostante la colpissi sonoramente sulle natiche non ne voleva sapere di farmi introdurre il pene.Urlava. Era uno spettacolo meraviglioso. Più lei urlava, più io desideravo il suo culo fantastico. Le diedi una passata di sculacciate che le fecero le natiche rosse per quanto forte la colpii. Io la trattenni alla pecorina. nfilai di forza due dita nel suo adorato culo e l’ano si aprì. Iniziai a martoriarlo facendo entrare e uscire le dita in un entra ed esci rapidissimo che la colsero impreparata. Sapevo cosa volevo e quando lei cadde a muso avanti tra i cuscini del divano io approfittai, alzai il culo e sfondai entrando con violenza. Il buco era stretto e lei si attorcigliava al mio cazzo e più forte si muoveva più il mio bastone si piantava profondamente all’interno del sui intestino. Saliva e scendeva, sembrava quasi si dovesse sfilare. Il suo ritmo aumentava, e le sue tette ballavano libere. Gliele presi tra le mani, sentivo i capezzoli duri contro il palmo, le stringevo forte le spremevo. Gemeva. Esprimeva tutto il piacere.La voglia di spaccarle quel culo era troppo forte. Le lasciai il seno. Le infliggevo spinte sempre più forti con il cazzo; continuava a gemere, eccitato. Il suo corpo si inarcava all’indietro. Si dimenava ma non poteva più scappare. Spingevo e oltraggiavo il suo buco. Me ne ero impadronito a tal punto che con le mie dita potevo suonare a mio piacimento le graandi labbra della sua figa e il clitoride mentre la sfondavo e lei era in preda all’orgasmo vaginale più forte e continuo che avessi mai sentito. La sorreggevo con incitamenti continui e Eliana era partita a mille e urlava finalmente il suo godimento. Per meglio prenderla la bloccai mentre lei era nel vortice del desiderio e sebbene protestasse la costrinsi a mettere le sue lunghe cosce sulle mie poderose spalle e il nuovo ingresso nel suo buco fu ancora più facile. Eliana ora la potevo vedere torturarsi le grandi labbra eil clitoride, in maniera ossessiva. Si sditalinava senza ritegno. Sapeva godere e soprattutto sapeva far godere. Potevo essere rude, il suo sfintere si stava prolassando e soprattutto aderiva magnificamente al mio cazzone che non intendeva ancora arrivare. Ero lungo nei tempi mentre Eliana stava venendo in continuazione e alcuni suoi movimenti inconsulti, finalmente mi fecero sobbalzare. Il ritmo di inculata era frenetico e Eliana incitava. Eliana agognava l’orgasmo mi voleva nel suo culo rotto ed erano tutti si i suoi. Iniziai a sentire l’orgasmo montare e lo dissi a Eliana che si impegnò ancora di più e dopo una serie di colpi ben attestati e in sequenza sbottai tutto quello che avevo annegandole l’ano e gettando un urlo gutturale che mi parve terribile, mentre Eliana si accartocciava e si contorceva al ritmo delle ultime pistonate. Il culo era pieno come l’intestino ma ora a me interessava leccare la sua fica prosciugandola di tutti i liquidi e gli umori vaginali. Fu un’impresa perché era un oceano ma Eliana dimostrò di gradire tantissimo e godette a tal punto che uscì la bava dalle sue labbra. Aveva perso ogni controllo su se stessa ed era in mia balia. Le mia dita e la mia lingua facevano tutto quello che volevo su di lei mentre lei si dimenava senza tregua e fiottava e sentendo i suoi fuochi d’artificio la feci salire sopra e la invitai a fare la sua cavalcata a briglia sciolta. Più volte le dico che è magnifica e che starei ore a goderla e infatti godiamo da ore ma il tempo a noi non sembra passare. Lei cavalca e io la seguo mungendo le tettone. Il mio secondo orgasmo stava maturando ed Eliana aumentava l’andatura. Sembrava un vortice pazzesco. Lo smorza candela era irresistibile e lei parlava parlava, parlava. Arrivo arrivo e inondo e lei lo sente vibra con me mi percepisce e gode ancora sorridendo. La vedo solo accasciarsi su di me impalata poi la vedo alzarsi con le sie lunghe cosce, prendermi per mano e portarmi in camera da letto e li prima che possa fare o dire niente stampa le sue labbra attorno al mio cazzo in un pompino a dire poco selvaggio. Sento la sua lingua, la sua saliva il suo antro, le labbra voluttuose e la voglia come di gelato. Mi sento succhiato, osannato, consumato cresco in lei e solo in lei. Tutto si svolge all’interno della sua bocca. Tento una vana resistenza ma lei sa muovere bene le mani titilla i testicoli e il mio orgasmo parte e inonda la bocca con lei che sa tutto: tempi, modi, voglie e sorride con la bocca piena e sorride anche con quel misto di orgasmo e saliva che inghiotte tutto. So che devo cercare di riprendere la situazione in pugno lei mi schianta ma non mi è mai successo che una donna sia più famelica di me. Provo a lavorarla ma Eliana sa come neutralizzarmi. Mi ritrovo sotto con lei che mi sta sopra questa volta rivolta di spalle ed è lei che si infila il cazzone in culo. Parte per un’altra cavalcata e io posso solo assecondarla. Tutto è piacere e inizio a credere che mi possa fare impazzire. Si volta e sorride. Sorride beata mentre mordicchia le labbra. Passano momenti frenetici con lei che mena la danza e ad un certo punto mentre il mio tubo è dentro il suo intestino in maniera inossidabile si rivolge a me sorridendo e mi dice sono quattro fra poco esplodi ed io esplodo davvero senza parole come un idrante impazzito mentre lei prende tutto
Da qualche tempo sono impegnato in una relazione abbastanza complessa con Ukra …..che mi ha preso e mi sta creando una serie di situazioni per cui mi è difficile compiere le mie solite scappatelle. Affrontare la questione di Ukra in un racconto al momento non è possibile, tuttavia, mi sento di raccontare una mia recente divagazione, per così dire, approfittando di un momento di non presenza della mia attuale compagna Ucraina. Lei è stata costretta per problemi di famiglia a ritornare in patria per diversi giorni, dieci per l’esattezza e io non ho potuto fare a meno di seguire il mio istinto. Sempre numerose sono le amiche che hanno provato piacere con me….e che spesso sarebbero liete di potermi incontrare, specie in questa fase in cui ho dimostrato di essere molto impegnato tanto lavorativamente che sessualmente. Noto con piacere che l’interesse verso me è rimasto lo stesso anzi in molti casi è aumentato. La partenza di Ukra è avvenuta dopo il nostro capodanno, il 2 gennaio, in linea con il Natale Ortodosso e posso dire che per molti versi mi ha fatto molto bene. La vita sessuale è ottima e abbondantissima….Ukra ha una voglia pazzesca, ma il distacco non fa male, ogni tanto. Subito ho riattivato i canali scopamicali e le risposte sono state positive. Ho scopicchiato abbastanza con amichette dalla micia calda sebbene mi sono reso conto di voler concentrare il mio interesse su una donna che solo da qualche tempo ho iniziato a vedere nel mio palazzo e di cui subito ho chiesto notizie alle signore più informate, le quali vivono nello stabile e che spesso corrompo con un sorriso e tanta gentilezza. La Signora di mio interesse ho scoperto chiamarsi Eliana, e ho saputo essere Emiliana,di Parma per l’esattezza dottoressa commercialista e molto molto socievole come tutte le Emiliane. Di fatto una simpatica caciarona: una rossa verace procacemente carnale e divorziata, in poche parole perfetta, con le sue labbra che ad ogni incontro sembravano succhiarti l’anima, e con uno sguardo da donna che sa assolutamente come utilizzare quel corpo atomico che ha. Radio Palazzo e radio Quartiere avevano fatto un ottimo lavoro. A me toccava trovare le opportunità giuste per incontrarla il numero maggiore di volte possibile e soprattutto attaccare bottone. Avevamo iniziato a socializzare e più socializzavamo più mi rendevo conto che lei per me era una donna arrapantissima. Ormai ci davamo un lei molto amichevole e ciò consentiva molti sorrisi e qualche battuta. In un incontro in ascensore avevo scoperto che si chiamava Eliana e devo dire che era molto alta, più di un metro e ottanta centimetri e il fatto che fosse giunonica mi attizzava ancora di più. Le donne molto prosperose e grandi di corporatura sono sempre state perfette per me. Altra cosa che mi faceva morire erano i suoi capelli rossi cortissimi quasi tagliati a zero con due spalle da culturista e un seno che dire enorme era poco. Un corpo molto abbondante. Infine avevo scoperto che era una magnifica 38enne La cosa stupefacente, però era il deretano, un culo veramente straordinario, devo dire veramente poderoso. Aveva delle cosce inimmaginabili e ogni volta che la vedevo era un’emozione ma anche un trauma. Cercavo l’opportunità buona per passare ad una confidenza più intima e questo era avvenuto mentre la vidi trafficare con la chiave di fronte al portone. Aveva buste e pacchetti, per cui buffamente non riusciva ad aprire. Sorrisi e girai la sua chiave aiutandola con tutti i suoi impicci. Eliana sorrise in maniera molto aperta, mi ringraziò ed entrò dopo di me. Aveva delle buste della spesa e io gli e le presi e le portai sino all’ascensore, premetti il pulsante e lei sorridendo mi disse che aveva degli impegni al suo nuovo studio. L’ascensore giunse a piano terra ed io entrai con le buste, pacchi e pacchetti, mentre Eliana inavvertitamente premette il 6 piano, il suo e noi salimmo nonostante io stessi al 2. Si scusò immediatamente, voleva premere l’alt ma io le bloccai la mano con un certo vigore e la donna sorrise un pochino impacciata. Sorrisi anche io in maniera tranquilla, apertamente e lei si tranquillizzò. Ci guardammo per degli attimi poi io iniziai a riprendere i bagagli, mentre lei rovistava nervosamente nella borsa a cercare le chiavi che non trovava disperandosi. Uscì dalla porta quasi in preda all’ansia mentre io dietro con le buste la seguivo e mi venne da sorridere. Eliana scorse il mio atteggiamento e quasi a scusarsi mi disse che non trovava le chiavi di casa. Si scusò all’infinito ma io ero ammirato da lei. Con lo sguardo imbarazzato mi dava l’impressione di essere ancora più eccitante era una cavalla impazzita e io ebbi l’impressione che avrei dovuto fare di tutto per domarla. Non vedevo via di mezzo adesso era una cavalla da assoggettare, conquistare. Il mio sorriso fu ancora più evidente e lei a quel punto parse indispettita pur non dicendo nulla. Io appoggiai per terra le buste e le dissi di guardare nella tasca della giacca. Nel trambusto che fece, vidi ancora più chiaramente il culone a mandorla poderosissimo che gonfiava i suoi pantaloni tipo pelle. Eliana rovistò le tasche e sorrise. Le aveva trovate. Senza perdere tempo con una fretta quasi esagitata fece tutti i giri della chiavatura e aprì di impeto la porta entrò e mi disse che potevo lasciare le buste nel soggiorno. E poi accadde l’irreparabile, mi voltò le spalle e fu una questione di attimi. Senza rendermi neanche conto di quello che stavo facendo la avevo presa dal culo e le cinsi i fianchi, con lei che mi prese con violenza. Ci tuffammo sul divano in pelle al centro del salotto-soggiorno. Io le ero sopra e la tastavo e rimestavo senza tregua mentre lei si liberava dei pantaloni. Si era denudata e mi stava denudando senza molti complimenti. Le mie mani erano corse veloci dentro il tanga. LEe dita erano tra clitoride e grandi labbra e intanto la baciavo. Baciai tutto senza pensare a nulla e mettevo foga in tutto per non essere trascinato da lei che era un tornado. Cercavo di calmarla in tutti i modi possibili e maledissi quel momento di follia ma rividi quel culo fantastico che mi diceva possiedimi. La molla era scattata e il culo continuava a dirmi possiedimi. Eliana era bagnatissima e gemeva come una porca ansimante ed era bagnata in modo terribile. Era caldissima e io entrai senza tante storie. Fu una scaramuccia, un duello con lei, per chi comandasse questa trombata a sangue. Lottammo lei mugolava ma non urlava e quando entrai ancor più profondamente in figa, lei protestava animatamente ma posizionata come era, alla pecorina, aveva pochissima possibilità di movimento. Più lottava più subiva. Eliana si muoveva in maniera molto esperta e dondolava e dondolava, avanti indietro e indietro avanti sentendo i miei colpi sempre più duri e maturi che non le davano scampo. Avevamo iniziato a dare un ritmo indiavolato alla scopata. Mi ero disteso sapevo di averla in pugno e questo mi galvanizzava. Ero arrivato a dominarle le tettone. Sapevo forzare al momento giusto il ritmo fino all’inverosimile e lo feci costringendola sulla difensiva mentre la vagina sbrodava succhi a non finire e il mio pene nuotava un quel magnifico oceano. Lei continuava a muoversi come volesse liberarsi da un giogo che le avevo imposto ma sentiva i miei schiaffi sulle natiche e soprattutto i pugni teneri ma decisi che le davo sule reni e sui fianchi, seguendo il copione. Protestava ma subiva mentre io iniziavo a mungerla. Titillai i suoi capezzoli tra le mie dita, senza fermare mai il mio ritmo di scopata. La volli senza tregua, montandola senza darle possibilità di pensare. Volevo sfruttare a pieno tutto il suo potenziale ed Eliana dimostrò di essere molto esperta, per nulla sprovveduta e più io pompavo più lei interagiva con le sue dolci manine a provocarsi ulteriore godimento giostrando la sua fantastica clitoride. La figona calda e bagnata era fantastica. Fu Eliana ad un certo punto a chiedermi di spaccarla senza tregua. Eliana fotteva per fottere, ormai non avevo più dubbi, e non servivano tante incertezze o delicatezze; era abituata ad essere presa alla maniera rude, per cui continuai a schiantarla e a mungerla come si fa con le vacche da monta. La feci cavalcare su di me impalata e lei ansimando e gemendo si dimostrava di un appetito sessuale quantomeno pari al mio. La sua figa era magnifica e sebbene lei continuasse con la sua tattica la
mia monta continua fece il suo effetto e lei perse il controllo chiese di cambiare posizione e di salire sopra di culo e io la assecondai, quindi partì in una cavalcata senza ostacoli urlando il suo desiderio. Saltava su di me con una forza e un ritmo spropositati. Sentivo lei indiavolata e fu fantastico..era stravolta. La lasciai fare tutto quello che voleva e quando la sentii arrivare ancora e poi ancora e ancora, vedendo che rallentava la solevai e nonostante fosse mastodontica la deposi sul divano e le chiesi che intenzione avesse….sorridendo. Mi sembrava abbastanza stanca ma io ancora non avevo raggiunto il mio orgasmo per cui in maniera brusca la misi davanti alle mie esigenze. Le feci capire che il mio desiderio era aprirle il culo e possederla analmente. La sodomizzazione sua mi avrebbe sbloccato senza dubbio ma lei si difese come se ciò fosse un desiderio impossibile. Nulla per me in quel momento era irrealizzabile e perciò le infilai con sicurezza prima un dito poi due e infine tre nel buco del culonazzo e iniziai a massaggiare con una giuste dose di umori e di saliva. Eliana cercava invece di soddisfarmi attraverso un pompino che io non avevo alcuna voglia di farmi fare. L’eccellenza di quella donna era nel culo da favola. In quelle natiche da paradiso e io volevo usufruirne a tutti i costi di quelle montagne. Senza badare ai suoi giochi aprii le due natiche e iniziai a lavorarle con voracità il buco leccandole l’area perianale e penetrandola con la lingua a punta. Eliana rispose cercando in tutti i modi di evitare persino l’ingresso delle mie dita e nonostante la colpissi sonoramente sulle natiche non ne voleva sapere di farmi introdurre il pene.Urlava. Era uno spettacolo meraviglioso. Più lei urlava, più io desideravo il suo culo fantastico. Le diedi una passata di sculacciate che le fecero le natiche rosse per quanto forte la colpii. Io la trattenni alla pecorina. nfilai di forza due dita nel suo adorato culo e l’ano si aprì. Iniziai a martoriarlo facendo entrare e uscire le dita in un entra ed esci rapidissimo che la colsero impreparata. Sapevo cosa volevo e quando lei cadde a muso avanti tra i cuscini del divano io approfittai, alzai il culo e sfondai entrando con violenza. Il buco era stretto e lei si attorcigliava al mio cazzo e più forte si muoveva più il mio bastone si piantava profondamente all’interno del sui intestino. Saliva e scendeva, sembrava quasi si dovesse sfilare. Il suo ritmo aumentava, e le sue tette ballavano libere. Gliele presi tra le mani, sentivo i capezzoli duri contro il palmo, le stringevo forte le spremevo. Gemeva. Esprimeva tutto il piacere.La voglia di spaccarle quel culo era troppo forte. Le lasciai il seno. Le infliggevo spinte sempre più forti con il cazzo; continuava a gemere, eccitato. Il suo corpo si inarcava all’indietro. Si dimenava ma non poteva più scappare. Spingevo e oltraggiavo il suo buco. Me ne ero impadronito a tal punto che con le mie dita potevo suonare a mio piacimento le graandi labbra della sua figa e il clitoride mentre la sfondavo e lei era in preda all’orgasmo vaginale più forte e continuo che avessi mai sentito. La sorreggevo con incitamenti continui e Eliana era partita a mille e urlava finalmente il suo godimento. Per meglio prenderla la bloccai mentre lei era nel vortice del desiderio e sebbene protestasse la costrinsi a mettere le sue lunghe cosce sulle mie poderose spalle e il nuovo ingresso nel suo buco fu ancora più facile. Eliana ora la potevo vedere torturarsi le grandi labbra eil clitoride, in maniera ossessiva. Si sditalinava senza ritegno. Sapeva godere e soprattutto sapeva far godere. Potevo essere rude, il suo sfintere si stava prolassando e soprattutto aderiva magnificamente al mio cazzone che non intendeva ancora arrivare. Ero lungo nei tempi mentre Eliana stava venendo in continuazione e alcuni suoi movimenti inconsulti, finalmente mi fecero sobbalzare. Il ritmo di inculata era frenetico e Eliana incitava. Eliana agognava l’orgasmo mi voleva nel suo culo rotto ed erano tutti si i suoi. Iniziai a sentire l’orgasmo montare e lo dissi a Eliana che si impegnò ancora di più e dopo una serie di colpi ben attestati e in sequenza sbottai tutto quello che avevo annegandole l’ano e gettando un urlo gutturale che mi parve terribile, mentre Eliana si accartocciava e si contorceva al ritmo delle ultime pistonate. Il culo era pieno come l’intestino ma ora a me interessava leccare la sua fica prosciugandola di tutti i liquidi e gli umori vaginali. Fu un’impresa perché era un oceano ma Eliana dimostrò di gradire tantissimo e godette a tal punto che uscì la bava dalle sue labbra. Aveva perso ogni controllo su se stessa ed era in mia balia. Le mia dita e la mia lingua facevano tutto quello che volevo su di lei mentre lei si dimenava senza tregua e fiottava e sentendo i suoi fuochi d’artificio la feci salire sopra e la invitai a fare la sua cavalcata a briglia sciolta. Più volte le dico che è magnifica e che starei ore a goderla e infatti godiamo da ore ma il tempo a noi non sembra passare. Lei cavalca e io la seguo mungendo le tettone. Il mio secondo orgasmo stava maturando ed Eliana aumentava l’andatura. Sembrava un vortice pazzesco. Lo smorza candela era irresistibile e lei parlava parlava, parlava. Arrivo arrivo e inondo e lei lo sente vibra con me mi percepisce e gode ancora sorridendo. La vedo solo accasciarsi su di me impalata poi la vedo alzarsi con le sie lunghe cosce, prendermi per mano e portarmi in camera da letto e li prima che possa fare o dire niente stampa le sue labbra attorno al mio cazzo in un pompino a dire poco selvaggio. Sento la sua lingua, la sua saliva il suo antro, le labbra voluttuose e la voglia come di gelato. Mi sento succhiato, osannato, consumato cresco in lei e solo in lei. Tutto si svolge all’interno della sua bocca. Tento una vana resistenza ma lei sa muovere bene le mani titilla i testicoli e il mio orgasmo parte e inonda la bocca con lei che sa tutto: tempi, modi, voglie e sorride con la bocca piena e sorride anche con quel misto di orgasmo e saliva che inghiotte tutto. So che devo cercare di riprendere la situazione in pugno lei mi schianta ma non mi è mai successo che una donna sia più famelica di me. Provo a lavorarla ma Eliana sa come neutralizzarmi. Mi ritrovo sotto con lei che mi sta sopra questa volta rivolta di spalle ed è lei che si infila il cazzone in culo. Parte per un’altra cavalcata e io posso solo assecondarla. Tutto è piacere e inizio a credere che mi possa fare impazzire. Si volta e sorride. Sorride beata mentre mordicchia le labbra. Passano momenti frenetici con lei che mena la danza e ad un certo punto mentre il mio tubo è dentro il suo intestino in maniera inossidabile si rivolge a me sorridendo e mi dice sono quattro fra poco esplodi ed io esplodo davvero senza parole come un idrante impazzito mentre lei prende tutto
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