OPS!! - Chiedilo al Cielo ....o a Lele (7)
di
Babi
genere
etero
Ok sì, lo so a cosa state pensando ora: “Lele, ma perchè non li hai fermati???!!”
Avrei dovuto farlo.. Lo so, che avrei dovuto chiamare la Signora, appena ho visto il 39% .. divenire 40%… ma proprio non ci sono riuscito…
Forse sono ancora troppo “umano”… ma quando ho sentito il desiderio che Marta ha espresso su quel toro, non ho proprio avuto il cuore di non esaudi rlo…
Sembravano così felici…
Ho vissuto una vita intera rispettando le regole e posso solo dire che facendolo, mi sono dimenticato di vivere…
Perchè ora dovrei vendicarmi su di loro?
Proprio non ci sono riuscito…
Solo per questa volta, sono stato il loro genio della lampada, il regista di quel loro desiderio…
“Andrò all’inferno.. ma chissenefrega!!”
Quando ho sentito Marta pensarlo, ho capito quanto avesse ragione lei in quel momento, se solo lo avessi pensato anche io, quando ancora potevo vivere…
Con loro non ho seguito le regole, non ho fatto ciò che mi è stato chiesto di fare.. e non me ne pento…
Ho voluto far loro quel regalo: quella notte solo per loro…
Forse perchè sento di doverglielo…
Se non fosse stato per la mia distrazione, loro non si sarebbero mai incrociati, non sentirebbero le loro vite, stravolte da quell’attrazione inspiegabile… e so che, pur di separarli, la Signora s’inventerà qualsiasi cosa, quindi .. sì.. quella notte io gliela dovevo… ed ho voluto lasciargliela.
Ora stanno dormendo… la barra d’allarme si è fermata la 65%… Chiamo la Signora e nel frattempo, m'invento una scusa per giustificare il non essermi accorto dell’aumento…
Anche qui ad Aldilandia ci si può distrarre o voler riposare un pò… credo.
“Mi sono appisolato, sembrava tutto tranquillo..” dico alla Signora, quando arriva.
Mi guarda male, non dice nulla, ma mi osserva come una Pitonessa che ha una gran voglia di stritolarmi e poi mangiarmi. Credo di averla delusa… Credo che me la farà pagare… ma sono contento per Marta e Nicolò… hanno appena avuto quella che, a me, è sembrata la notte più bella della loro vita…
Chissà quante altre potrebbero averne ancora, se non ci fosse quella regola delle Anime Rinate… Chissà quante ne hanno avute nella loro vita precedente…
Dovrebbe dispiacermi per la moglie di Nicolò, ma so che lei ha il Destino ed un esercito di Serafini, pronti a stare dalla sua parte… So che costi ciò che costi, sarà quello il futuro che accadrà…
Marta e Nicolò qui ad Aldilandia sono una scommessa persa… Un disturbo. Una perdita di tempo ed energie.. Un bug da sistemare…
Io da bravo perdente quindi, non posso non stare dalla loro parte…
Sì, sono decisamente ancora troppo “umano”… non riesco a vedere il quadro generale.. vedo solo due persone perfette per stare insieme…
Ma se il Destino andasse oltre alle decisioni dei Serafini ed ai fascicoli, che loro hanno preparato per ogni essere umano?
Se, in fondo, anche il mio errore fosse stato previsto?
Se il loro vero Destino fosse quello di rincorrersi da una vita all’altra??
Se ci fosse qualcosa che anche la Signora, non conosce???
Una parte di me sa che la Signora è a conoscenza di ogni mio pensiero.
Io so, che lei sa, che sto mentendo… che non mi sono appisolato.. Ma non ne parliamo…
Non parliamo di niente in realtà… Lei guarda… legge… studia grafici che non capisco…
Sta cercando una soluzione…
Io rimango in silenzio…
“Sei sollevato dal tuo incarico… Torna pure alla tua postazione!” mi dice fredda.
“Io vorrei rimanere fino alla fine” dico.
“Perchè?” mi chiede, fissandomi.
“Perchè credo sia giusto che io mi assuma le mie responsabilità…” dico, quasi tremando per paura che mi incenerisca con lo sguardo.
“Mi hai chiesto cosa avviene quando l’allarme rosso arriva al 100%…”
“Me lo ricordo…” dico, rifflettendo anche sul fatto che lei non mi aveva risposto.
“Ci sono due opzioni: o si riscrive la storia… o si elimina uno dei due personaggi della trama… In questo caso, la storia non può essere riscritta… quindi…” dice, lasciando in sospeso la frase.
“Quindi.. se la barra arriva a completarsi, uno di loro dovrà…” non riesco nemmeno a dirlo.
“Esattamente…: dovrà morire… C’è ancora un 35% di possibilità che ciò non avvenga.
La domanda è…: vuoi conoscere di persona uno dei due molto presto.. o finalmente hai ben chiara la mansione che devi svolgere?”
“Ce l’ho chiara…” dico, capendo solo ora, la gravità della situazione.
“Io ti capisco Lele… c’era un tempo in cui cercavamo di assecondare i desideri umani… poi abbiamo capito che a loro, servono regole.. confini… Servono paletti…” dice,ammorbidendosi.
“Le regole che sembrano assurde o severe regolano tutto il mondo, non solo loro due.Sono stati felici insieme..” dice, porgendomi il fascicolo della loro vita passata insieme, “..ma questa, non è quella vita… hanno altri due destini da completare…”
“Volevo solo…”
“So cosa volevi fare… dar loro ciò che desideravano… ma prima che quella barra arrivi al 100, ora dovremmo toglierlelo… se rimani, sarai tu a decidere come… o quando… Questa è la punizione migliore che posso darti… t’insegnerà a rispettare le regole la prossima volta….”
Annuisco senza dire nulla.
Lei mi spiega come usare i comandi di manipolazione degli eventi… prendo appunti… non voglio sbagliare nulla…
Ora so cosa c’è in ballo…
Mi chiedo: "E se potessi chiederlo a loro?" Vorrebbero una vita lunga ma separati.. o una vita più breve ma da vivere insieme?
Comunque non spetta a loro scegliere.. è compito mio adesso…
Sapete quando da vivi, ogni tanto si dice che si ha voglia di sparire.. di non esistere…?
Ecco, io in fondo, non “esisto” più, ma quella voglia di sparire in questo momento, ce l’ho bella intensa…
Spero d’essere all’altezza dell’incarico…
Ora, scusatemi.. ma non più voglia di parlare…
INTANTO A CASA DI MARTA :
Un fastidiosissimo raggio di sole le batteva proprio sul viso.
La sveglia non era ancora suonata e le scocciava incredibilmente svegliarsi prima del tempo… E poi stava facendo un sogno troppo bello…
Ma perchè diavolo si era dimenticata di abbassare la tapparella ??
In quel limbo fra sonno e veglia, Marta realizzò che nel suo letto non era da sola.
Sentiva il calore di un corpo vicino a lei…
Non lo aveva sognato!!
Nicolò era lì davvero!!
Aprì gli occhi e si girò piano, per non svegliarlo…
Il suo corpo era appena coperto dal leggero lenzuolo…
Con il viso ancora posato sul cuscino, lo osservò “Sei perfetto anche quando dormi…” pensò.
Che voglia aveva di svegliarlo, baciandolo e toccandolo… ma aveva la strana sensazione che se l’avesse fatto, lui si sarebbe smolecolato, sbriciolato, come i sogni che spariscono quando ci si sveglia…
Se fosse stata una favola, sarebbe stato il bell’addormentato che aspettava solo il bacio del vero amore per svegliarsi. Se fosse stata una favola, la strega cattiva che li voleva divisi, avrebbe perso la sua battaglia con quel bacio… e poi sarebbe comparsa la scritta "…e vissero felici e contenti."
Poi ci si chiede perchè ci aspettiamo sempre quel bel finale.. perchè da piccole, ci imbottiscono la testa con le favole. Da ragazzine, guardiamo i film dove alla fine c’è sempre la grande corsa contro il tempo e non importa cosa sia successo prima… tutto alla fine, in quei film, va sempre bene…
Poi ti ritrovi li, nel letto con il tuo “principe azzurro”… sposato e che fra pochi giorni, dovrà ritornarsene a casa… e realizzi che “la strega cattiva” sei tu (nella favola di sua moglie, sei tu, senza ombra di dubbio!!! ) e non c’è nessun led luminoso che scriverà “…e vissero felici e contenti.”
…E boh, sai cosa vorresti fare e sai cosa non dovresti fare… e ti rendi conto che sono la stessa cosa!!…
Sfiorò appena il suo tatuaggio, non l’aveva nemmeno notato la sera prima…
“No meglio che mi alzo o lo violento!” pensò Marta, scivolando giù dal letto, sperando di non svegliarlo.
S’infilò la maxi-maglia con la quale avrebbe dormito, se fosse stata sola.
“Caffè! Senza caffè, non si ragiona…” pensò andando in cucina e preparandone due.
La sveglia avrebbe suonato a breve.
Prese le due tazzine e tornò in camera. Certo che Nicolò dormiva proprio bene… Non si era nemmeno spostato di un millimetro… ”Diosantissimo, quanto ti voglio!!” pensò, sedendosi a gambe incrociate sul letto e posando le due tazzine di caffè sul comodino.
La nuova macchinetta della Bialetti che aveva comprato, faceva davvero il caffè allo stato lavico… Berlo subito, implicava ustionarsi l’intero apparato digerente…
Bloccò la sveglia, non voleva che Nicolò si svegliasse traumatizzato dal suo allarme atomico (la sola sveglia che riuscisse a sentire).
Lui, probabilmente iniziando a percepire dei movimenti, si girò a pancia in sù, continuando a dormire.
“Ti prego.. non chiamarmi come tua moglie mentre dormi, o giuro che mi sparo…” pensò Marta, per evitare ad entrambi quell’ipotetico imbarazzo.. si chinò su di lui baciandogli il petto “Hey.. bell’addormentato… sei fra di noi?”
Nessun segno di vita…
Marta gli passo la mano sul petto, scendendo sulla sua pancia.
“Colazione in camera…” disse, baciandolo sulla guancia.
Lui girò il viso verso di lei, come se stesse cercando le sue labbra… lei gliele fece trovare, iniziando a baciarlo…
Istintivamente, la sua mano scivolò sotto al lenzuolo, iniziando ad accarezzargli l’inguine.. sentendo il suo corpo reagire a quelle carezze…
Gli si sdraiò a fianco, continuando a baciarlo..
Solo sfiorare l’erezione che gli stava crescendo, le fece venire una gran voglia di sentirlo dentro di sé..
Probabilmente in quel bacio Nicolò si era svegliato, perché sentiva le sue mani cercarla.. trovarla e toccarla…
La suoneria di un cellulare dall’altra stanza però, fermò quel momento…
“E’ il mio…” brontolò Nicolò, quando Marta staccò le labbra da quelle di lui, per cercare di capire cosa fosse quella suoneria che non riconosceva. “Che ore sono?” le chiese lui.
“6 meno 10..” rispose Marta, baciandogli il collo.
“Chiunque sia, aspetta…” rispose Nicolò, sdraiandosi su di lei.
“Sei troppo vestita..” le disse, notando quella maxi-maglia.
“Mi sono alzata a fare il caffè…” rispose lei, aprendo le gambe per farlo accomodare in mezzo ad esse, iniziando a sentire il suo cazzo sulla sua pelle.
La suoneria si era fermata.
“Buongiorno..” disse lui, iniziando a strusciarsi sulla sua figa.
“Ciao…dormito bene?” disse lei, sorridendogli, iniziando a pregustare come sarebbe stato quel risveglio.
La suoneria riprese a suonare.
“Ma chi cazzo è….” sibilò Nicolò, infastidito.
“Rispondi.. magari è importante.. io non scappo..” disse Marta, a malincuore…
TORNANDO AD ALDILANDIA :
65%… 66%… No, mi dispiace, non posso lasciarvi fare questa volta! Vorrei, giuro che vorrei.. ma non voglio avere il peso della morte di uno di voi sulle spalle, per l’eternità!!
Vediamo. Ok ci sono …facile!
Comando: sveglia il capo di Nicolò in trasferta con lui.. INVIO.
Comando: metti avanti il suo orologio e fagli credere siano le otto.. INVIO.
Comando: Fallo chiamare Nicolò, dicendogli che si sarebbero messi avanti con il lavoro ed avrebbero iniziato prima… INVIO.
Ok.. non ha risposto alla prima chiamata…
Comando: chiama finchè non risponde.. INVIO.
Oooh finalmente ha deciso di rispondere!!
Certo che tenerli scollati è una vera impresa eh….
Speriamo che per ora funzioni…
Avrei dovuto farlo.. Lo so, che avrei dovuto chiamare la Signora, appena ho visto il 39% .. divenire 40%… ma proprio non ci sono riuscito…
Forse sono ancora troppo “umano”… ma quando ho sentito il desiderio che Marta ha espresso su quel toro, non ho proprio avuto il cuore di non esaudi rlo…
Sembravano così felici…
Ho vissuto una vita intera rispettando le regole e posso solo dire che facendolo, mi sono dimenticato di vivere…
Perchè ora dovrei vendicarmi su di loro?
Proprio non ci sono riuscito…
Solo per questa volta, sono stato il loro genio della lampada, il regista di quel loro desiderio…
“Andrò all’inferno.. ma chissenefrega!!”
Quando ho sentito Marta pensarlo, ho capito quanto avesse ragione lei in quel momento, se solo lo avessi pensato anche io, quando ancora potevo vivere…
Con loro non ho seguito le regole, non ho fatto ciò che mi è stato chiesto di fare.. e non me ne pento…
Ho voluto far loro quel regalo: quella notte solo per loro…
Forse perchè sento di doverglielo…
Se non fosse stato per la mia distrazione, loro non si sarebbero mai incrociati, non sentirebbero le loro vite, stravolte da quell’attrazione inspiegabile… e so che, pur di separarli, la Signora s’inventerà qualsiasi cosa, quindi .. sì.. quella notte io gliela dovevo… ed ho voluto lasciargliela.
Ora stanno dormendo… la barra d’allarme si è fermata la 65%… Chiamo la Signora e nel frattempo, m'invento una scusa per giustificare il non essermi accorto dell’aumento…
Anche qui ad Aldilandia ci si può distrarre o voler riposare un pò… credo.
“Mi sono appisolato, sembrava tutto tranquillo..” dico alla Signora, quando arriva.
Mi guarda male, non dice nulla, ma mi osserva come una Pitonessa che ha una gran voglia di stritolarmi e poi mangiarmi. Credo di averla delusa… Credo che me la farà pagare… ma sono contento per Marta e Nicolò… hanno appena avuto quella che, a me, è sembrata la notte più bella della loro vita…
Chissà quante altre potrebbero averne ancora, se non ci fosse quella regola delle Anime Rinate… Chissà quante ne hanno avute nella loro vita precedente…
Dovrebbe dispiacermi per la moglie di Nicolò, ma so che lei ha il Destino ed un esercito di Serafini, pronti a stare dalla sua parte… So che costi ciò che costi, sarà quello il futuro che accadrà…
Marta e Nicolò qui ad Aldilandia sono una scommessa persa… Un disturbo. Una perdita di tempo ed energie.. Un bug da sistemare…
Io da bravo perdente quindi, non posso non stare dalla loro parte…
Sì, sono decisamente ancora troppo “umano”… non riesco a vedere il quadro generale.. vedo solo due persone perfette per stare insieme…
Ma se il Destino andasse oltre alle decisioni dei Serafini ed ai fascicoli, che loro hanno preparato per ogni essere umano?
Se, in fondo, anche il mio errore fosse stato previsto?
Se il loro vero Destino fosse quello di rincorrersi da una vita all’altra??
Se ci fosse qualcosa che anche la Signora, non conosce???
Una parte di me sa che la Signora è a conoscenza di ogni mio pensiero.
Io so, che lei sa, che sto mentendo… che non mi sono appisolato.. Ma non ne parliamo…
Non parliamo di niente in realtà… Lei guarda… legge… studia grafici che non capisco…
Sta cercando una soluzione…
Io rimango in silenzio…
“Sei sollevato dal tuo incarico… Torna pure alla tua postazione!” mi dice fredda.
“Io vorrei rimanere fino alla fine” dico.
“Perchè?” mi chiede, fissandomi.
“Perchè credo sia giusto che io mi assuma le mie responsabilità…” dico, quasi tremando per paura che mi incenerisca con lo sguardo.
“Mi hai chiesto cosa avviene quando l’allarme rosso arriva al 100%…”
“Me lo ricordo…” dico, rifflettendo anche sul fatto che lei non mi aveva risposto.
“Ci sono due opzioni: o si riscrive la storia… o si elimina uno dei due personaggi della trama… In questo caso, la storia non può essere riscritta… quindi…” dice, lasciando in sospeso la frase.
“Quindi.. se la barra arriva a completarsi, uno di loro dovrà…” non riesco nemmeno a dirlo.
“Esattamente…: dovrà morire… C’è ancora un 35% di possibilità che ciò non avvenga.
La domanda è…: vuoi conoscere di persona uno dei due molto presto.. o finalmente hai ben chiara la mansione che devi svolgere?”
“Ce l’ho chiara…” dico, capendo solo ora, la gravità della situazione.
“Io ti capisco Lele… c’era un tempo in cui cercavamo di assecondare i desideri umani… poi abbiamo capito che a loro, servono regole.. confini… Servono paletti…” dice,ammorbidendosi.
“Le regole che sembrano assurde o severe regolano tutto il mondo, non solo loro due.Sono stati felici insieme..” dice, porgendomi il fascicolo della loro vita passata insieme, “..ma questa, non è quella vita… hanno altri due destini da completare…”
“Volevo solo…”
“So cosa volevi fare… dar loro ciò che desideravano… ma prima che quella barra arrivi al 100, ora dovremmo toglierlelo… se rimani, sarai tu a decidere come… o quando… Questa è la punizione migliore che posso darti… t’insegnerà a rispettare le regole la prossima volta….”
Annuisco senza dire nulla.
Lei mi spiega come usare i comandi di manipolazione degli eventi… prendo appunti… non voglio sbagliare nulla…
Ora so cosa c’è in ballo…
Mi chiedo: "E se potessi chiederlo a loro?" Vorrebbero una vita lunga ma separati.. o una vita più breve ma da vivere insieme?
Comunque non spetta a loro scegliere.. è compito mio adesso…
Sapete quando da vivi, ogni tanto si dice che si ha voglia di sparire.. di non esistere…?
Ecco, io in fondo, non “esisto” più, ma quella voglia di sparire in questo momento, ce l’ho bella intensa…
Spero d’essere all’altezza dell’incarico…
Ora, scusatemi.. ma non più voglia di parlare…
INTANTO A CASA DI MARTA :
Un fastidiosissimo raggio di sole le batteva proprio sul viso.
La sveglia non era ancora suonata e le scocciava incredibilmente svegliarsi prima del tempo… E poi stava facendo un sogno troppo bello…
Ma perchè diavolo si era dimenticata di abbassare la tapparella ??
In quel limbo fra sonno e veglia, Marta realizzò che nel suo letto non era da sola.
Sentiva il calore di un corpo vicino a lei…
Non lo aveva sognato!!
Nicolò era lì davvero!!
Aprì gli occhi e si girò piano, per non svegliarlo…
Il suo corpo era appena coperto dal leggero lenzuolo…
Con il viso ancora posato sul cuscino, lo osservò “Sei perfetto anche quando dormi…” pensò.
Che voglia aveva di svegliarlo, baciandolo e toccandolo… ma aveva la strana sensazione che se l’avesse fatto, lui si sarebbe smolecolato, sbriciolato, come i sogni che spariscono quando ci si sveglia…
Se fosse stata una favola, sarebbe stato il bell’addormentato che aspettava solo il bacio del vero amore per svegliarsi. Se fosse stata una favola, la strega cattiva che li voleva divisi, avrebbe perso la sua battaglia con quel bacio… e poi sarebbe comparsa la scritta "…e vissero felici e contenti."
Poi ci si chiede perchè ci aspettiamo sempre quel bel finale.. perchè da piccole, ci imbottiscono la testa con le favole. Da ragazzine, guardiamo i film dove alla fine c’è sempre la grande corsa contro il tempo e non importa cosa sia successo prima… tutto alla fine, in quei film, va sempre bene…
Poi ti ritrovi li, nel letto con il tuo “principe azzurro”… sposato e che fra pochi giorni, dovrà ritornarsene a casa… e realizzi che “la strega cattiva” sei tu (nella favola di sua moglie, sei tu, senza ombra di dubbio!!! ) e non c’è nessun led luminoso che scriverà “…e vissero felici e contenti.”
…E boh, sai cosa vorresti fare e sai cosa non dovresti fare… e ti rendi conto che sono la stessa cosa!!…
Sfiorò appena il suo tatuaggio, non l’aveva nemmeno notato la sera prima…
“No meglio che mi alzo o lo violento!” pensò Marta, scivolando giù dal letto, sperando di non svegliarlo.
S’infilò la maxi-maglia con la quale avrebbe dormito, se fosse stata sola.
“Caffè! Senza caffè, non si ragiona…” pensò andando in cucina e preparandone due.
La sveglia avrebbe suonato a breve.
Prese le due tazzine e tornò in camera. Certo che Nicolò dormiva proprio bene… Non si era nemmeno spostato di un millimetro… ”Diosantissimo, quanto ti voglio!!” pensò, sedendosi a gambe incrociate sul letto e posando le due tazzine di caffè sul comodino.
La nuova macchinetta della Bialetti che aveva comprato, faceva davvero il caffè allo stato lavico… Berlo subito, implicava ustionarsi l’intero apparato digerente…
Bloccò la sveglia, non voleva che Nicolò si svegliasse traumatizzato dal suo allarme atomico (la sola sveglia che riuscisse a sentire).
Lui, probabilmente iniziando a percepire dei movimenti, si girò a pancia in sù, continuando a dormire.
“Ti prego.. non chiamarmi come tua moglie mentre dormi, o giuro che mi sparo…” pensò Marta, per evitare ad entrambi quell’ipotetico imbarazzo.. si chinò su di lui baciandogli il petto “Hey.. bell’addormentato… sei fra di noi?”
Nessun segno di vita…
Marta gli passo la mano sul petto, scendendo sulla sua pancia.
“Colazione in camera…” disse, baciandolo sulla guancia.
Lui girò il viso verso di lei, come se stesse cercando le sue labbra… lei gliele fece trovare, iniziando a baciarlo…
Istintivamente, la sua mano scivolò sotto al lenzuolo, iniziando ad accarezzargli l’inguine.. sentendo il suo corpo reagire a quelle carezze…
Gli si sdraiò a fianco, continuando a baciarlo..
Solo sfiorare l’erezione che gli stava crescendo, le fece venire una gran voglia di sentirlo dentro di sé..
Probabilmente in quel bacio Nicolò si era svegliato, perché sentiva le sue mani cercarla.. trovarla e toccarla…
La suoneria di un cellulare dall’altra stanza però, fermò quel momento…
“E’ il mio…” brontolò Nicolò, quando Marta staccò le labbra da quelle di lui, per cercare di capire cosa fosse quella suoneria che non riconosceva. “Che ore sono?” le chiese lui.
“6 meno 10..” rispose Marta, baciandogli il collo.
“Chiunque sia, aspetta…” rispose Nicolò, sdraiandosi su di lei.
“Sei troppo vestita..” le disse, notando quella maxi-maglia.
“Mi sono alzata a fare il caffè…” rispose lei, aprendo le gambe per farlo accomodare in mezzo ad esse, iniziando a sentire il suo cazzo sulla sua pelle.
La suoneria si era fermata.
“Buongiorno..” disse lui, iniziando a strusciarsi sulla sua figa.
“Ciao…dormito bene?” disse lei, sorridendogli, iniziando a pregustare come sarebbe stato quel risveglio.
La suoneria riprese a suonare.
“Ma chi cazzo è….” sibilò Nicolò, infastidito.
“Rispondi.. magari è importante.. io non scappo..” disse Marta, a malincuore…
TORNANDO AD ALDILANDIA :
65%… 66%… No, mi dispiace, non posso lasciarvi fare questa volta! Vorrei, giuro che vorrei.. ma non voglio avere il peso della morte di uno di voi sulle spalle, per l’eternità!!
Vediamo. Ok ci sono …facile!
Comando: sveglia il capo di Nicolò in trasferta con lui.. INVIO.
Comando: metti avanti il suo orologio e fagli credere siano le otto.. INVIO.
Comando: Fallo chiamare Nicolò, dicendogli che si sarebbero messi avanti con il lavoro ed avrebbero iniziato prima… INVIO.
Ok.. non ha risposto alla prima chiamata…
Comando: chiama finchè non risponde.. INVIO.
Oooh finalmente ha deciso di rispondere!!
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