Le perversioni di Lucrezia, Martina e Paola - Vol. 2
di
Veronica Mahler
genere
pissing
In questo secondo capitolo Paola rimane a margine mentre tutte le attenzioni saranno dedicate a Lucrezia e Martina.
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Dopo quella notte di sesso e pissing Lucrezia e Martina avevano preso una decisione, sarebbero diventate puttane, o meglio, puttane si sentivano già da tempo, quello che decisero è che il sesso sarebbe stata la loro fonte di reddito, del resto col padre in galera Lucrezia stava giorno dopo giorno prosciugando il suo conto bancario che proveniva dalle attività criminali del padre, Martina faceva la commessa a tempo determinato e in quella sola notte aveva guadagnato più che in sei mesi di stipendio. Avevano mille idee, fare le escort, esibirsi in cam, fare film porno. Ne parlarono con Paola che accolse l'idea con entusiasmo.
"Così saremo colleghe piccole mie" disse
"Ho un'idea" aggiunse, per stasera mettevi a tiro vi porto a ballare, ho in mente qualcosa per voi...
Lucrezia indossava un toppino di pailettes dorate striminzito che non riusciva a contenere le sue enormi tette, se l'era sistemato in modo tale che le aureole dei suoi capezzoli spunatavano di fuori. Calze a rete autoreggenti bianche e gonnellino a campana cortissimo sempre in pailettes dorate, stivaletti alla caviglia con tacco 7 e niente mutandine. Martina indossava solo un body bianco trasparente con ricami argentati e scarpe aperte con tacco a spillo 12. Paola invece era vestita con un corsetto di pelle nera e stivali alle ginocchia tacco 12.
Marina guardò estasiata la sua amica Lucrezia, "sei incantevole..."
"Anche tu!" e le due si scambiarono un lungo bacio... Paola le osservava sorridendo pensò che non era solo un bacio fra amiche, c'era troppa passione.
"Venite ora devo mettervi il collare" disse Paola interrompendole. Mise a entrambe un collare nero borchiato dove proprio sotto il mento c'era la scritta "TROIA" con delle letterine argentate.
"Adoroooo" disse Martina
"Il plug lo avete messo?" chiese Paola.
Le due si girarono e Lucrezia si alzò la gonnellina, dal suo culone generoso spuntava il bottone rosso luccicante, metre quello di Martina si intravedeva in trasparenza sotto al body.
Prima di uscire Lucrezia, senza farsi vedere da Paola e Martina prese un piccolo involucro rosso e lo mise nella borsetta.
In macchina Paola chiese a Martina come andava la dilatazione dei lobi delle orecchie.
"Bene sono a 18mm, fra due giorni ho appuntamento con la tua amica tatuatrice e mi mette quelli da 19mm, sono quasi a 2cm... fra un po' ti raggiungo!"
"Piano piano, ci vuole tempo, io sto a 3cm ma continuo a farli crescere, penso di fermarmi a 5"
"Wow, figo! Poi ho anche in mente un tatuaggio da fare lungo tutto il braccio"
Paola stava per chiedere come lo voleva fare ma era arrivata a destinazione e parcheggiò.
Arrivarono alle 23.40, la discoteca, un capannone fuori città, era enorme e pienissima. Le tre si fecero largo fra la folla e Paola arrivò davanti a una porta, c'era scritto "Privè N. 3".
"Ho prenotato un privè tutto per noi così stiamoo tranquille. Con sorpresa di Lucrezia e Martina dentro ci trovarono Giorgio seduto comodo sul divano del salottino del privè, sul tavolino c'era una bottiglia di Crystal Magnum, bottigle di superalcolici vari: Whysky, Vodka, Rum, succhi di frutta, Cocacola e Fanta.
"Giorgio!" esclamarono quasi a unisono le due ragazze. Pensavano già a una ripetizione delle notte perversa in cui Giorgio diede loro 5000 euro ciascuna, ma non era questo che aveva in mente Paola.
Paola salutò Giorgio con un bacio in bocca e si sedete sul divano accanto a lui.
"Ragazza mie, che piacere vedervi di nuovo, dai facciamo un drink, cosa volete? Champagne." disse Giorgio. Ma Lucrezia aveva già puntato la bottiglia di vodka, la prese e ricevette un segno di assenso da parte di Martina. La versò in due bicchieri fino a riempirli quasi fino all'orlo, poi ci aggiunse un po' di Fanta. "Screwdriver" il nostro drink preferito, disse porgendo uno dei due bicchieri a Martina.
"Cacciavite..." che nome strano per un drink, io l'ho sempre chiamato vodka e arancia, e poi li hai fatti belli carichi eh,?" Disse Giorgio,
"Certo perché Screwdriver in realtà ha un doppio senso... screw vuol dire scopare... driver... arrivaci dai!"
"Ah troiette! un cocktail che ti fa perdere le inibizioni eh? Non mi sembra ne avevate l'altra sera... comunque dai brindiamo a stasera". Paola e Giorgio brindarono con il Crystal, dopo il cin cin di rito Lucrezia e Martina incrociarono le braccia coi bicchieri come due sposini e ingurgitarono lo screwdriver tutto d'un fiato, poi si guardarono negli occhi e cominciarono a ridere.
Paola preparò quattro canne e invitò le ragazze a sedersi. "Adesso statemi bene a sentire, sarà una lunga notte divisa in due parti, dovrete superare due prove. Nella prima parte andrete nella discoteca e ballerete in modo sexy, a tutti gli uomini che si avvicineranno offrirete di fargli un pompino per 50 euro. Porterete gli uomini qui e li spompinerete davanti a noi. Non ci vedrete, questo salottino sarà occultato da una parete scorrevole di vetro oscurato, noi vedremo voi ma voi non potrete vedere noi. Questa prima parte finirà quando avrete fatto 1500 euro ciascuna. Potete portarvene anche più di uno, da sole, ma dovrete solo succhiargli il cazzo, niente scopate, avete massimo tre ore di tempo, sono stata chiara?"
Lucrezia fece un tiro alla canna e buttò fuori il fumo. "Chiarissima" disse eccitata, sentiva crescere la libido e la figa già cominciava a bagnarsi al pensiero di dover fare 30 pompini.
Paola guardò Martina che mentre tirava dalla canna e si stava già toccando la figa annuì con la testa, poi la ragazza riempì di nuvo due bicchieri di vodka e ci aggiunse la Fanta, ne porse uno a Lucrezia e le due ripetettero il rito del brindisi a braccia incrociate. Finorono le canne e le spensero nel posacenere, si guardarono negli occhi. "Andiamo" disse Lucrezia.
Dopo che le ragazze erano uscite Giorgio spinse un pulsante sotto il tavolino e una parete di vetro cominciò a muoversi fino a coprire completamente il salottino, poi lui e Paola si spogliarono.
Fatte e ubriache dopo le canne e la vodka Lucrezia e Martina entrarono in pista e cominciarono a ballare in modo sensuale al ritmo della Trap, contorcendosi, toccandosi i seni, e scambiandosi qualche bacio, Lucrezia si era abbassata ancora un po' il top a destra in modo da tirare fuori completamente un capezzolo. Martina glielo leccò. Intorno a loro si era fatto un capannello di ragazzi che le guardava. Lucrezia puntò un bel ragazzo moro, ma questi doveva essere un po' timido perché distolse subito lo sguardo, la ragazza allora gli si avvicinò, lo abbracciò e gli diede un bacio, poi gli mise una mano sulla patta e lo sentì eccitato. "Per cinquanta euro te lo succhio" gli disse all'orecchio mentre glielo accarezzava attraverso i pantaloni. Il ragazzo fece di sì con la testa e Lucrezia lo prese per mano e lo condusse al privè, si guardò intorno, non vedeva più Martina. Entrò nel privè e Martina era dentro che succhiava un biondino. Lucrezia si fece dare i 50 euro poi si inginocchiò, gli sbottonò la patta e tirò fuori il cazzo. Le ragazze succhiavano i due cazzi turgidi e lanciavano occhiate ammiccanti verso la parete di vetro nera, dietro alla quale Paola stava suchhiando il cazzo di Giorgio. Quello di Lucrezia venne quasi subito, era un fiotto potente che le arrivò dritto in gola, quello di Martina ancora non era venuto quando Lucrezia era già in pista a rimorchiarne un altro. Dopo circa un'ora le due si ritrovarono nel privè. Lucrezia aveva fatto solo 300 euro e Martina 250.
"Se continuiamo così non ce la faremo mai" disse Lucrezia, "dobbiamo inventarci qualcosa" Così le due cominciarono a portarsi nel privè due o tre uomini a testa. Ormai nel locale la voce si era sparsa e le andavano a cercare. Quando Martina si rese conto che le mancavano 250 euro per raggiungere l'obiettivo ne rimorchiò cinque tutti insieme. Era un gruppetto di amici, tutti molto giovani, probabilmente universitari. "Bella maiala", "troia, succhiamelo", "puttanone" le dicevano di tutto e Martina si dava un gran da fare per soddisfarli tutti passando da un cazzo all'altro, alla fine vennero quasi tutti insieme riempendole la bocca e la faccia di sperma. Soddisfatta e stremata si sedette su un divanetto, mentre guardava Lucrezia farsi gli ultimi tre che le avrebbero consentito di raggiungere l'obiettivo. Finito con quei tre Lucrezia si sedette vicino a Martina, il top ormai le era sceso fino all'ombelico, aveva la faccia e le tette piene di schizzi di sperma. Martina si era procurata diversi strappi al body e anche lei aveva il seno di fuori, le due si abbracciarono, si leccarono tutti gli schizzi e si diedero un bacio profondo con le bocche che sapevano di sperma. Mentre si baciavano la parete di vetro oscurato cominciò a muoversi, Giorgio si stava inculando Paola, i due erano seduti sul divano con lei che le dava la schiena.
Una volta che la parete era completamente sparita Paola si siflò il cazzo di Giorgio dal culo, si alzò in piedi e cominciò ad applaudire, Giorgio fece lo stesso. "Siete state fantastiche troiette" disse Paola, si avvicinò a loro e le ragazze le porsero i mazzetti da 50 euro. Paola contò i soldi, "tremila precisi, bene, tenete, sono vostri questi ve li siete guadagnati, ma ne avrete molti di più dopo la seconda prova. Ora spogliatevi e andatevi a fare una doccia, quella porta a destra è il bagno, ci sono gel doccia, shampoo, profumi, trucchi e phon, tornate qui nude con indosso solo il collare e il plug nel culo. La seconda prova sarà molto più impegnativa."
Il bagno era molto grande, c'erano due docce a vista e di lato due box con la toilette, di fronte le docce c'erano i lavandini con una grande specchio e due cofanetti di trucchi nuovi.
"Devi pisciare?" Chiese Lucrezia
"Sì me la sto trattenendo già da un po'"
"Mica vorrai andare alla toilette quando c'è la mia bocca..."
Martina la baciò poi la spinse verso la doccia, Lucrezia si sedette sul piatto della doccia e spalancò la bocca davanti la figa di Martina. Martina si tolse il plug dal culo e lo infilò nella bocca di Lucrezia che lo succhiò.
"Dammi il tuo" disse Martina. E con il plug di Lucrezia in bocca Martina cominciò a pisciare, un getto dritto e potente che finiva dritto nella bocca di Lucrezia che beveva avidamente. Venne il turno di Lucrezia di pisciare in bocca a Martina, le due poi si misero in posizione 69 e si leccarono un po' le fighe sudate per la maratona di pompini e bagnate di piscio e i culetti allargati dai plug.
Dopo la doccia, mentre si truccavano Lucrezia disse: "Chissà che ci aspetta ora..."
"Non lo so ma non vedo l'ora di scoprirlo, sono eccitatissima..."
"A chi lo dici... scambiamoci il plug..."
Si infilarono il plug nel culo e tornarono nel privè.
Lucrezia preparò altri due screwdriver come al solito con bicchieri pieni quasi solo di vodka e una lacrima di Fanta. Le ragazze bevvero come al solito tutto di un fiato con le braccia incrociate e si sedettero sul divano.
"Allora" disse Martina, "che si fa ora?" dopo aver acceso una canna e aver passato l'accendno a Lucrezia.
"Bene ragazze" disse Paola, come sapete Giorgio è un porcellone feticista e voyeur, ogni tanto mi organizza delle gang in cui lui non partecipa ma mi guarda fare le cose più perverse, al massimo l'ho fatto con dieci uomini tutti insieme, ma per voi..." Giorgio l'interruppe.
"Per voi" disse l'uomo "visto le troie che siete, ho organizzato una gang con 50 uomini, dovete essere pronte a tutto, anale, doppie penetrazioni, piss, bukkake" controllò l'orologio. "ora sono le tre e mezza di notte, andrete avanti fino alle nove di domattina. Ovviamente potete rifiutare se volete, in tal caso ci penserà Paola a soddisfare gli uomini, ma se accettate..." aprì una valigetta e tirò fuori alcune mazzette di banconote da cento euro. "questi sono per voi, 20 mila euro, dieci per ciascuna"
Le ragazze strabuzzarono gli occhi,
"Wow" disse Martina "Lucre guarda quanti soldi,"
"Be' io sono già arrapatissima e l'avrei fatto anche gratis, ma il fatto di essere pagata mi fa sentire più troia!"
"Già! ovviamente accettiamo! E tu Paola partecipi?"
"No io no, farò da spettarice con Giorgio mentre me lo mette in culo". Dalla valigetta Giorgio estrasse due guinzagli e li porse a Paola che si alzò in piedi e si diresse verso le ragazze,
"Mettetevi carponi ora" disse.
Agganciò il moschettone dei guinzagli ai collari delle ragazze. "Camminate gattonando, come due vere cagne, verso quella porta rossa".
Giorgio aprì la porta, le due ragazze gattonarono in uno stretto corridoio oscuro che sbucò in una stanza molto simile al privè da cui provenivano, solo molto più grande. Paola sganciò i moschettoni dei guinzagli e disse alle ragazze di mettersi in ginocchio e con la bocca spalancata, poi si andò a sedere con Giorgio in un salottino. Giorgio premette un pulsante e si sentì il suono di una campanella, era il segnale. Sì aprì una porta e cominciarono a entrare gli uomini, tutti nudi. I primi tre si diressero subito col cazzo in mano verso le ragazze e cominciarono a piasciarle in bocca. Lucrezia e Martina erano guancia a guancia, si aggiunsero altri uomini, le bocche si riempivano di piscio, ne ingurgitavano quanto potevano ma la maggiorparte colava giù sul mento, il collo, le tette. Si toccavano le fighe bagnatissime mentre i fiotti di piscio arrivavano da dietro, sui capelli, dappertutto.
Quando i fiotti terminarono Lucrezia e Martina erano completamente zuppe, dalla testa ai capelli, intorno a loro una pozza di piscio. Martina si abbassò fino a sfiorare la bocca sul pavimento e risucchiò il piscio poi lo riverò nella bocca di Lucrezia. Lucrezia strizzò i sui capelli dritti nella bocca di Martina, che si riempì di piscio e poi lo passò nella bocca di Lucrezia. "Mi sembra di essere in uno dei nostri film preferiti della GGG, mi sto arrapando tantissimo" disse.
"Mmmm a chi lo dici... "
Le ragazze vennero fatte mettere a pecorina, i plug vennero rimossi e cominciarono a essere inculate a ripetizione, dietro i loro culi si erano formate due file, gli uomini se le inculavano a turno, una decina di pompate ciascuno, lo stesso accadeva davanti, con le loro bocche che non la smettevano di succhiare cazzi.
Su un divanetto c'erano due uomini seduti e col cazzo turgido che se lo menavano, le ragazze vennero condotte da loro e i due se le incularono. Con le gambe aperte, dando la schiena agli uomini che le stavano sodomizzando le ragazze si toccavano la figa e succhiavano cazzi a ripetizione. Due uomini cominciarono con la doppia penetrazione anale.
Quegli uomini sembravano non aver volto, probabilmente se li aveesero incontrati per strada il giorno dopo neanche li avrebbero riconosciuti, erano solo cazzi, che le sfondavano il culo due alla volta, che scopavano la loro bocca fino alla gola.
Dopo almeno due ore di doppia penetrazione anale da parte di tutti e 50 gli uomini, Lucrezia venne fatta mettere a pecorina, mentre Martina era sdraiata supina con la bocca sotto la sua figa, un uomo lo mise nel culo di Lucrezia e cominciò a pompare furiosamente fino a venire e riempirle il culo di sborra, uno dopo l'altro dieci uomini sborrarono dentro il culo di Lucrezia, Mentre Martina si toccava la figa e ogni tanto leccava quella di Lucrezia mentre vedeva i cazzi che andavano e venivano dal culo dell'amica.
Dopo il decimo cazzo che le aveva sborrato nel culo uno degli uomini disse alle ragazze cosa dovevano fare. Lucrezia si mise in ginocchio con il buco del culo proprio sulla bocca di Martina che cominciò a leccarlo, un fiotto enorme di sborra uscì dal culo di Lucrezia finendo dritto nella bocca di Martina che ingoiò tutto. Dopo di che le due si scambiarono di ruolo, e questa volta fu Lucrezia a ingurgitare avidamente la sborra di dieci uomini che erano venuti nel culo di Martina.
Per il finale le due vennero fatte mettere in ginocchio guancia a guancia come all'inizio e cominciò il bukkake con sborrate a ripetizione che finivano nelle bocche delle ragazze, quella che finiva in bocca veniva ingioata subito, mentre gli schizzi che finivano sulla faccia, sul collo, sulle tette venivano leccati dalle due ragazze reciprocamente.
Finito con la sborra gli uomini pisciarono di nuovo dritto in bocca alle ragazze, sui capelli, sui seni. Quando ebbero terminato le due si ritrovarono sdraiate per terra a succhiare il piscio sul pavimento e a passarselo con lunghi baci.
Paola e Giorgio cominciarono ad applaudire, gli uomini seguirono. Ci fu un lungo scroscio di applausi molto sentito.
"Ragazze mi avevte fatto arrapare in un modo incredibile, che troie che siete!"
Lucrezia e Marina si concessero un altro screwdriver, e poi esauste, andarono nel bagno per fare la doccia, Lucrezia portò con sé i bicchieri con cui avevano bevuto lo screwdriver. Si abbracciarono strette. "Sai una cosa" disse Lucrezia
"Sì?"
"Mi fa un po' male il culo"
Martina scoppiò a ridere, "Anche a me! Ma che nottata!"
Lucrezia si fece seria e cominciò a batterle il cuore forte.
"Devo dirti una cosa... e te la voglio dire dire adesso che siamo sporche di piscio e sborra e dopo questa nottata incredibile"
Martina la guardò con sguardo interrogativo.
Lucrezia prese dalla borsetta che aveva lasciato nel bagno l'involucro rosso, lo aprì e lo mostrò a Martina, era un magnifico anello con diamante che aveva acquistato con i soldi che gli aveva dato Giorgio la prima notte. "Ti amo Martina, vuoi sposarmi?"
Martina strabuzzò gli occhi e cominciò a piangere, prese l'anello e se lo infilò, poi abbracciò fortissimo Lucrezia. "Ti amo tanto anch'io, e sì... voglio sposarti."
Poi Lucrezia mise uno dei bicchieri che si era portata sotto la figa di Martina e la invitò a pisciare, l'altro bicchiere lo riempì con la sua piscia e lo passò a Martina. Le due si guardarno negli occhi e incrociarono le braccia.
"Ti amo."
"Ti amo."
E bevvero.
Veronica Mahler
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Dopo quella notte di sesso e pissing Lucrezia e Martina avevano preso una decisione, sarebbero diventate puttane, o meglio, puttane si sentivano già da tempo, quello che decisero è che il sesso sarebbe stata la loro fonte di reddito, del resto col padre in galera Lucrezia stava giorno dopo giorno prosciugando il suo conto bancario che proveniva dalle attività criminali del padre, Martina faceva la commessa a tempo determinato e in quella sola notte aveva guadagnato più che in sei mesi di stipendio. Avevano mille idee, fare le escort, esibirsi in cam, fare film porno. Ne parlarono con Paola che accolse l'idea con entusiasmo.
"Così saremo colleghe piccole mie" disse
"Ho un'idea" aggiunse, per stasera mettevi a tiro vi porto a ballare, ho in mente qualcosa per voi...
Lucrezia indossava un toppino di pailettes dorate striminzito che non riusciva a contenere le sue enormi tette, se l'era sistemato in modo tale che le aureole dei suoi capezzoli spunatavano di fuori. Calze a rete autoreggenti bianche e gonnellino a campana cortissimo sempre in pailettes dorate, stivaletti alla caviglia con tacco 7 e niente mutandine. Martina indossava solo un body bianco trasparente con ricami argentati e scarpe aperte con tacco a spillo 12. Paola invece era vestita con un corsetto di pelle nera e stivali alle ginocchia tacco 12.
Marina guardò estasiata la sua amica Lucrezia, "sei incantevole..."
"Anche tu!" e le due si scambiarono un lungo bacio... Paola le osservava sorridendo pensò che non era solo un bacio fra amiche, c'era troppa passione.
"Venite ora devo mettervi il collare" disse Paola interrompendole. Mise a entrambe un collare nero borchiato dove proprio sotto il mento c'era la scritta "TROIA" con delle letterine argentate.
"Adoroooo" disse Martina
"Il plug lo avete messo?" chiese Paola.
Le due si girarono e Lucrezia si alzò la gonnellina, dal suo culone generoso spuntava il bottone rosso luccicante, metre quello di Martina si intravedeva in trasparenza sotto al body.
Prima di uscire Lucrezia, senza farsi vedere da Paola e Martina prese un piccolo involucro rosso e lo mise nella borsetta.
In macchina Paola chiese a Martina come andava la dilatazione dei lobi delle orecchie.
"Bene sono a 18mm, fra due giorni ho appuntamento con la tua amica tatuatrice e mi mette quelli da 19mm, sono quasi a 2cm... fra un po' ti raggiungo!"
"Piano piano, ci vuole tempo, io sto a 3cm ma continuo a farli crescere, penso di fermarmi a 5"
"Wow, figo! Poi ho anche in mente un tatuaggio da fare lungo tutto il braccio"
Paola stava per chiedere come lo voleva fare ma era arrivata a destinazione e parcheggiò.
Arrivarono alle 23.40, la discoteca, un capannone fuori città, era enorme e pienissima. Le tre si fecero largo fra la folla e Paola arrivò davanti a una porta, c'era scritto "Privè N. 3".
"Ho prenotato un privè tutto per noi così stiamoo tranquille. Con sorpresa di Lucrezia e Martina dentro ci trovarono Giorgio seduto comodo sul divano del salottino del privè, sul tavolino c'era una bottiglia di Crystal Magnum, bottigle di superalcolici vari: Whysky, Vodka, Rum, succhi di frutta, Cocacola e Fanta.
"Giorgio!" esclamarono quasi a unisono le due ragazze. Pensavano già a una ripetizione delle notte perversa in cui Giorgio diede loro 5000 euro ciascuna, ma non era questo che aveva in mente Paola.
Paola salutò Giorgio con un bacio in bocca e si sedete sul divano accanto a lui.
"Ragazza mie, che piacere vedervi di nuovo, dai facciamo un drink, cosa volete? Champagne." disse Giorgio. Ma Lucrezia aveva già puntato la bottiglia di vodka, la prese e ricevette un segno di assenso da parte di Martina. La versò in due bicchieri fino a riempirli quasi fino all'orlo, poi ci aggiunse un po' di Fanta. "Screwdriver" il nostro drink preferito, disse porgendo uno dei due bicchieri a Martina.
"Cacciavite..." che nome strano per un drink, io l'ho sempre chiamato vodka e arancia, e poi li hai fatti belli carichi eh,?" Disse Giorgio,
"Certo perché Screwdriver in realtà ha un doppio senso... screw vuol dire scopare... driver... arrivaci dai!"
"Ah troiette! un cocktail che ti fa perdere le inibizioni eh? Non mi sembra ne avevate l'altra sera... comunque dai brindiamo a stasera". Paola e Giorgio brindarono con il Crystal, dopo il cin cin di rito Lucrezia e Martina incrociarono le braccia coi bicchieri come due sposini e ingurgitarono lo screwdriver tutto d'un fiato, poi si guardarono negli occhi e cominciarono a ridere.
Paola preparò quattro canne e invitò le ragazze a sedersi. "Adesso statemi bene a sentire, sarà una lunga notte divisa in due parti, dovrete superare due prove. Nella prima parte andrete nella discoteca e ballerete in modo sexy, a tutti gli uomini che si avvicineranno offrirete di fargli un pompino per 50 euro. Porterete gli uomini qui e li spompinerete davanti a noi. Non ci vedrete, questo salottino sarà occultato da una parete scorrevole di vetro oscurato, noi vedremo voi ma voi non potrete vedere noi. Questa prima parte finirà quando avrete fatto 1500 euro ciascuna. Potete portarvene anche più di uno, da sole, ma dovrete solo succhiargli il cazzo, niente scopate, avete massimo tre ore di tempo, sono stata chiara?"
Lucrezia fece un tiro alla canna e buttò fuori il fumo. "Chiarissima" disse eccitata, sentiva crescere la libido e la figa già cominciava a bagnarsi al pensiero di dover fare 30 pompini.
Paola guardò Martina che mentre tirava dalla canna e si stava già toccando la figa annuì con la testa, poi la ragazza riempì di nuvo due bicchieri di vodka e ci aggiunse la Fanta, ne porse uno a Lucrezia e le due ripetettero il rito del brindisi a braccia incrociate. Finorono le canne e le spensero nel posacenere, si guardarono negli occhi. "Andiamo" disse Lucrezia.
Dopo che le ragazze erano uscite Giorgio spinse un pulsante sotto il tavolino e una parete di vetro cominciò a muoversi fino a coprire completamente il salottino, poi lui e Paola si spogliarono.
Fatte e ubriache dopo le canne e la vodka Lucrezia e Martina entrarono in pista e cominciarono a ballare in modo sensuale al ritmo della Trap, contorcendosi, toccandosi i seni, e scambiandosi qualche bacio, Lucrezia si era abbassata ancora un po' il top a destra in modo da tirare fuori completamente un capezzolo. Martina glielo leccò. Intorno a loro si era fatto un capannello di ragazzi che le guardava. Lucrezia puntò un bel ragazzo moro, ma questi doveva essere un po' timido perché distolse subito lo sguardo, la ragazza allora gli si avvicinò, lo abbracciò e gli diede un bacio, poi gli mise una mano sulla patta e lo sentì eccitato. "Per cinquanta euro te lo succhio" gli disse all'orecchio mentre glielo accarezzava attraverso i pantaloni. Il ragazzo fece di sì con la testa e Lucrezia lo prese per mano e lo condusse al privè, si guardò intorno, non vedeva più Martina. Entrò nel privè e Martina era dentro che succhiava un biondino. Lucrezia si fece dare i 50 euro poi si inginocchiò, gli sbottonò la patta e tirò fuori il cazzo. Le ragazze succhiavano i due cazzi turgidi e lanciavano occhiate ammiccanti verso la parete di vetro nera, dietro alla quale Paola stava suchhiando il cazzo di Giorgio. Quello di Lucrezia venne quasi subito, era un fiotto potente che le arrivò dritto in gola, quello di Martina ancora non era venuto quando Lucrezia era già in pista a rimorchiarne un altro. Dopo circa un'ora le due si ritrovarono nel privè. Lucrezia aveva fatto solo 300 euro e Martina 250.
"Se continuiamo così non ce la faremo mai" disse Lucrezia, "dobbiamo inventarci qualcosa" Così le due cominciarono a portarsi nel privè due o tre uomini a testa. Ormai nel locale la voce si era sparsa e le andavano a cercare. Quando Martina si rese conto che le mancavano 250 euro per raggiungere l'obiettivo ne rimorchiò cinque tutti insieme. Era un gruppetto di amici, tutti molto giovani, probabilmente universitari. "Bella maiala", "troia, succhiamelo", "puttanone" le dicevano di tutto e Martina si dava un gran da fare per soddisfarli tutti passando da un cazzo all'altro, alla fine vennero quasi tutti insieme riempendole la bocca e la faccia di sperma. Soddisfatta e stremata si sedette su un divanetto, mentre guardava Lucrezia farsi gli ultimi tre che le avrebbero consentito di raggiungere l'obiettivo. Finito con quei tre Lucrezia si sedette vicino a Martina, il top ormai le era sceso fino all'ombelico, aveva la faccia e le tette piene di schizzi di sperma. Martina si era procurata diversi strappi al body e anche lei aveva il seno di fuori, le due si abbracciarono, si leccarono tutti gli schizzi e si diedero un bacio profondo con le bocche che sapevano di sperma. Mentre si baciavano la parete di vetro oscurato cominciò a muoversi, Giorgio si stava inculando Paola, i due erano seduti sul divano con lei che le dava la schiena.
Una volta che la parete era completamente sparita Paola si siflò il cazzo di Giorgio dal culo, si alzò in piedi e cominciò ad applaudire, Giorgio fece lo stesso. "Siete state fantastiche troiette" disse Paola, si avvicinò a loro e le ragazze le porsero i mazzetti da 50 euro. Paola contò i soldi, "tremila precisi, bene, tenete, sono vostri questi ve li siete guadagnati, ma ne avrete molti di più dopo la seconda prova. Ora spogliatevi e andatevi a fare una doccia, quella porta a destra è il bagno, ci sono gel doccia, shampoo, profumi, trucchi e phon, tornate qui nude con indosso solo il collare e il plug nel culo. La seconda prova sarà molto più impegnativa."
Il bagno era molto grande, c'erano due docce a vista e di lato due box con la toilette, di fronte le docce c'erano i lavandini con una grande specchio e due cofanetti di trucchi nuovi.
"Devi pisciare?" Chiese Lucrezia
"Sì me la sto trattenendo già da un po'"
"Mica vorrai andare alla toilette quando c'è la mia bocca..."
Martina la baciò poi la spinse verso la doccia, Lucrezia si sedette sul piatto della doccia e spalancò la bocca davanti la figa di Martina. Martina si tolse il plug dal culo e lo infilò nella bocca di Lucrezia che lo succhiò.
"Dammi il tuo" disse Martina. E con il plug di Lucrezia in bocca Martina cominciò a pisciare, un getto dritto e potente che finiva dritto nella bocca di Lucrezia che beveva avidamente. Venne il turno di Lucrezia di pisciare in bocca a Martina, le due poi si misero in posizione 69 e si leccarono un po' le fighe sudate per la maratona di pompini e bagnate di piscio e i culetti allargati dai plug.
Dopo la doccia, mentre si truccavano Lucrezia disse: "Chissà che ci aspetta ora..."
"Non lo so ma non vedo l'ora di scoprirlo, sono eccitatissima..."
"A chi lo dici... scambiamoci il plug..."
Si infilarono il plug nel culo e tornarono nel privè.
Lucrezia preparò altri due screwdriver come al solito con bicchieri pieni quasi solo di vodka e una lacrima di Fanta. Le ragazze bevvero come al solito tutto di un fiato con le braccia incrociate e si sedettero sul divano.
"Allora" disse Martina, "che si fa ora?" dopo aver acceso una canna e aver passato l'accendno a Lucrezia.
"Bene ragazze" disse Paola, come sapete Giorgio è un porcellone feticista e voyeur, ogni tanto mi organizza delle gang in cui lui non partecipa ma mi guarda fare le cose più perverse, al massimo l'ho fatto con dieci uomini tutti insieme, ma per voi..." Giorgio l'interruppe.
"Per voi" disse l'uomo "visto le troie che siete, ho organizzato una gang con 50 uomini, dovete essere pronte a tutto, anale, doppie penetrazioni, piss, bukkake" controllò l'orologio. "ora sono le tre e mezza di notte, andrete avanti fino alle nove di domattina. Ovviamente potete rifiutare se volete, in tal caso ci penserà Paola a soddisfare gli uomini, ma se accettate..." aprì una valigetta e tirò fuori alcune mazzette di banconote da cento euro. "questi sono per voi, 20 mila euro, dieci per ciascuna"
Le ragazze strabuzzarono gli occhi,
"Wow" disse Martina "Lucre guarda quanti soldi,"
"Be' io sono già arrapatissima e l'avrei fatto anche gratis, ma il fatto di essere pagata mi fa sentire più troia!"
"Già! ovviamente accettiamo! E tu Paola partecipi?"
"No io no, farò da spettarice con Giorgio mentre me lo mette in culo". Dalla valigetta Giorgio estrasse due guinzagli e li porse a Paola che si alzò in piedi e si diresse verso le ragazze,
"Mettetevi carponi ora" disse.
Agganciò il moschettone dei guinzagli ai collari delle ragazze. "Camminate gattonando, come due vere cagne, verso quella porta rossa".
Giorgio aprì la porta, le due ragazze gattonarono in uno stretto corridoio oscuro che sbucò in una stanza molto simile al privè da cui provenivano, solo molto più grande. Paola sganciò i moschettoni dei guinzagli e disse alle ragazze di mettersi in ginocchio e con la bocca spalancata, poi si andò a sedere con Giorgio in un salottino. Giorgio premette un pulsante e si sentì il suono di una campanella, era il segnale. Sì aprì una porta e cominciarono a entrare gli uomini, tutti nudi. I primi tre si diressero subito col cazzo in mano verso le ragazze e cominciarono a piasciarle in bocca. Lucrezia e Martina erano guancia a guancia, si aggiunsero altri uomini, le bocche si riempivano di piscio, ne ingurgitavano quanto potevano ma la maggiorparte colava giù sul mento, il collo, le tette. Si toccavano le fighe bagnatissime mentre i fiotti di piscio arrivavano da dietro, sui capelli, dappertutto.
Quando i fiotti terminarono Lucrezia e Martina erano completamente zuppe, dalla testa ai capelli, intorno a loro una pozza di piscio. Martina si abbassò fino a sfiorare la bocca sul pavimento e risucchiò il piscio poi lo riverò nella bocca di Lucrezia. Lucrezia strizzò i sui capelli dritti nella bocca di Martina, che si riempì di piscio e poi lo passò nella bocca di Lucrezia. "Mi sembra di essere in uno dei nostri film preferiti della GGG, mi sto arrapando tantissimo" disse.
"Mmmm a chi lo dici... "
Le ragazze vennero fatte mettere a pecorina, i plug vennero rimossi e cominciarono a essere inculate a ripetizione, dietro i loro culi si erano formate due file, gli uomini se le inculavano a turno, una decina di pompate ciascuno, lo stesso accadeva davanti, con le loro bocche che non la smettevano di succhiare cazzi.
Su un divanetto c'erano due uomini seduti e col cazzo turgido che se lo menavano, le ragazze vennero condotte da loro e i due se le incularono. Con le gambe aperte, dando la schiena agli uomini che le stavano sodomizzando le ragazze si toccavano la figa e succhiavano cazzi a ripetizione. Due uomini cominciarono con la doppia penetrazione anale.
Quegli uomini sembravano non aver volto, probabilmente se li aveesero incontrati per strada il giorno dopo neanche li avrebbero riconosciuti, erano solo cazzi, che le sfondavano il culo due alla volta, che scopavano la loro bocca fino alla gola.
Dopo almeno due ore di doppia penetrazione anale da parte di tutti e 50 gli uomini, Lucrezia venne fatta mettere a pecorina, mentre Martina era sdraiata supina con la bocca sotto la sua figa, un uomo lo mise nel culo di Lucrezia e cominciò a pompare furiosamente fino a venire e riempirle il culo di sborra, uno dopo l'altro dieci uomini sborrarono dentro il culo di Lucrezia, Mentre Martina si toccava la figa e ogni tanto leccava quella di Lucrezia mentre vedeva i cazzi che andavano e venivano dal culo dell'amica.
Dopo il decimo cazzo che le aveva sborrato nel culo uno degli uomini disse alle ragazze cosa dovevano fare. Lucrezia si mise in ginocchio con il buco del culo proprio sulla bocca di Martina che cominciò a leccarlo, un fiotto enorme di sborra uscì dal culo di Lucrezia finendo dritto nella bocca di Martina che ingoiò tutto. Dopo di che le due si scambiarono di ruolo, e questa volta fu Lucrezia a ingurgitare avidamente la sborra di dieci uomini che erano venuti nel culo di Martina.
Per il finale le due vennero fatte mettere in ginocchio guancia a guancia come all'inizio e cominciò il bukkake con sborrate a ripetizione che finivano nelle bocche delle ragazze, quella che finiva in bocca veniva ingioata subito, mentre gli schizzi che finivano sulla faccia, sul collo, sulle tette venivano leccati dalle due ragazze reciprocamente.
Finito con la sborra gli uomini pisciarono di nuovo dritto in bocca alle ragazze, sui capelli, sui seni. Quando ebbero terminato le due si ritrovarono sdraiate per terra a succhiare il piscio sul pavimento e a passarselo con lunghi baci.
Paola e Giorgio cominciarono ad applaudire, gli uomini seguirono. Ci fu un lungo scroscio di applausi molto sentito.
"Ragazze mi avevte fatto arrapare in un modo incredibile, che troie che siete!"
Lucrezia e Marina si concessero un altro screwdriver, e poi esauste, andarono nel bagno per fare la doccia, Lucrezia portò con sé i bicchieri con cui avevano bevuto lo screwdriver. Si abbracciarono strette. "Sai una cosa" disse Lucrezia
"Sì?"
"Mi fa un po' male il culo"
Martina scoppiò a ridere, "Anche a me! Ma che nottata!"
Lucrezia si fece seria e cominciò a batterle il cuore forte.
"Devo dirti una cosa... e te la voglio dire dire adesso che siamo sporche di piscio e sborra e dopo questa nottata incredibile"
Martina la guardò con sguardo interrogativo.
Lucrezia prese dalla borsetta che aveva lasciato nel bagno l'involucro rosso, lo aprì e lo mostrò a Martina, era un magnifico anello con diamante che aveva acquistato con i soldi che gli aveva dato Giorgio la prima notte. "Ti amo Martina, vuoi sposarmi?"
Martina strabuzzò gli occhi e cominciò a piangere, prese l'anello e se lo infilò, poi abbracciò fortissimo Lucrezia. "Ti amo tanto anch'io, e sì... voglio sposarti."
Poi Lucrezia mise uno dei bicchieri che si era portata sotto la figa di Martina e la invitò a pisciare, l'altro bicchiere lo riempì con la sua piscia e lo passò a Martina. Le due si guardarno negli occhi e incrociarono le braccia.
"Ti amo."
"Ti amo."
E bevvero.
Veronica Mahler
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Le perversioni di Lucrezia, Martina e Paola - Vol. 1racconto sucessivo
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