Beata fu la palestra...
di
ilriccio
genere
tradimenti
Vi voglio raccontare quello che mi è successo settimana scorsa in palestra.
Frequento la stessa palestra da oltre due anni e conosco bene orari e persone che la frequentano.
Due settimane fa ho visto per la prima volta una ragazza (poi ho scoperto di chiamarsi Serena) ed il suo ragazzo Marco che frequentano la sala attrezzi.
Vi descrivo Serena: non molto alta, capelli biondi raccolti, una pelle candida, una quarta lasciata libera a ballonzolare ed un culetto ampio e sodo. Ma quello che mi ha colpito sono i suoi occhi grandi e neri da cerbiatta.
Mentre faccio il tapis roulant che conclude la mia sessione d'allenamento Serena chiede all'istruttore da dove iniziare. Dopo averle spiegato gli esercizi si avvicina alla cyclette per il riscaldamento delle gambe.
La vedo arrivare con un top che mette in risalto il suo seno prosperoso e dei leggings che le fasciano il suo culo che inizia a muoversi sinuoso. Mi passa davanti e non riesco a staccarle gli occhi di dosso, poi si accomoda di fianco a me per iniziare il suo allenamento.
I cinque minuti che mi mancano sono interminabili, il silenzio diventa assordante e il mio sguardo fa fatica a staccarsi dalla sua ampia scollatura. Le se ne accorge del mio sguardo, si sistema il suo top e continua a pedalare con le prime goccie di sudore che vanno a finire nella scollatura.
Come primo incontro può bastare cosi e mi dirigo verso gli spogliatoi per una doccia.
La seconda settimana passa cosi. Marco sempre incollato a Serena e qualche languido sguardo che si incrocia ma nulla di più.
L'occasione capita quando un mercoledi Serena si presenta al solito orario ma senza di Marco (poi mi spiegherà aver avuto una contrattura alla spalla).
Anche l'abbigliamento è un po piu osè del solito: un top bianco senza reggiseno e un paio di leggings neri dove non si nota sotto alcun intimo.
Io mio allenamento sta volgendo al termine e mi dirigo sul tapis roulant. Poco dopo la vedo avvicinare, mi accenna un timido saluto e si sistema sul tapis di fianco.
L'imbarazzo è tangibile, si vede che c'è chimica tra noi ma nessuno dei due fa il primo passo. Di fronte a noi c'è uno specchio cosi ci si può specchiare e vedere gli altri che fanno attrezzi.
Ad un certo punto mentre il mio sguardo va a finire palesemente sulla sua scollatura anche lei alza la testa e mi becca in fragrante però questa volta lascia fare e non si copre.
Lo prendo come un invito. Il mio sguardo diventa più insistente e scruta ogni centimentro del suo corpo.
Il suo respiro diventa sempre più affannoso, fa fatica a stare concentrata e gli ultimi minuti d'allenamento diventa una tortura per entrambi.
Ho finito, la saluto e vado a docciarmi.
Esco dallo spogliatoio e vedo che anche lei non c'è più. Capisco che è in doccia e mi soffermo a parlare con l'istruttore nell'attesa che lei esca.
Eccola, esce dallo spogliatoio e si dirige verso l'uscita. La seguo, ci salutiamo e le chiedo se ha bisogno di un passaggio.
Lei dopo un primo momento di titubanza accetta giustificando che non c'era il suo ragazzo che come sempre l'accompagnava a casa.
A questo punto le apro lo sportello e la faccio accomodare, lei mi sorride e si accomoda.
Durante il tragitto parliamo della palestra e dei sacrifici per mantenersi in forma. Di tanto in tanto le faccio qualche complimento e vedo che le arrosisce.
Quasi arrivati presso la usa abitazione mi dice di spegnere la macchina per parlare un pò e mi dice:
"ho visto come mi guardavi quando ero sul tappeto"
io imbarazzatissimo "si in effetti mi ha subito colpita dal primo momento..." e poi subito una risata tra l'imbarazzo e l'isterico
lei "non ti preoccupare...però la prossima volta fai attenzione...Marco se ne potrebbe accorgere e sarebbe un bel casino"
ed io "scusa starà più attento...solo che..."
lei incalza "solo che cosa?"
io: "ehm niente..."
lei capisce il mio imbarazzo si avvicina e mi bacia a stampo...
all'improvviso squilla il suo cellulare. E' Marco che le chiede come è andata in palestra.
Lei mi indica di fare silenzio e allo stesso tempo mi poggia il suo indice sulle mie labbra.
Decido di buttarmi e inizio a baciare delicatamente il suo indice e le poggio la mano sulla sua coscia mentre la sua mano scende tra le mie gambe con fare "distratto".
Lei non si scompone e continua a chiacchierare col Marco.
Capisco che questo gioco le piace ed i baci diventano sempre più intensi cosi come la mia mano che afferra con vigore la sua coscia.
Chiude la conversazione e mi dice sorridendo:
"sei un pazzo...vuoi che Marco mi sgamava"
ed io le chiedo: "Dovè adesso Marco?
lei "a casa nel letto"
e senza dire una parole accellero nella speranza di trovare un luogo più appartato.
Lei intanto con la sua mano sfrega sulla mia patta mordendosi il labbro inferiore.
Ormai è chiara la situazione. Ci stiamo appartando e lei ne è consapevole.
Appena arriviamo ad un posto fuori paese fermo la macchina spallo il sedile e mi fiondo su di lei.
Rimaniamo vestiti e ci baciamo come adolescenti. Le dico di mettersi sopra di me. Lo fa ed inzia a cavalcarmi come una indiavolata mentre io mi afferro e stringo le tette.
Le dico: "sapevo che eri una gran troia dal primo momento che ti ho vista"
e lei "e tu un gran maiale che non mi staccavi gli occhi di dosso"
la sua frase mi suona come un'incitazione a fare più forte:
"adesso ti prendo e ti scopo come meriti"
"si si fammi sentire quanto mi desideri"
mi slaccio i pantaloni, apro le zip e mi tiro fuori il cazzo duro come un marmo e glielo ficco in bocca
lei "è enorme...con questo mi fai male..."
ormai è troppo tardi è gia tutto dentro fino alle tonsille
lei si dimena ma apri tutta la bocca e dimostra esperienza nel pompino.
le scopo la bocca per cinque minuti poi la giro la metto a pecorina e con un sonoro schiaffo sul sedere le intimo di fare silenzio..
lei mugola e annuisce con la testa
è gia un lago tra le gambe e il mio cazzo scivola facilmente dentro
lei mi fa: "scopami più forte...non fermarti"
io "stai zitta e godi troia che non sei altro"
queste mie parole la eccitano non poco
"sei un maiale...un maialeeeee"
mentre dice questo le scarico un quantità di sborra incredibile dentro...
vediamo insieme, ci abbracciamo e ci promettiamo di vederci altre volte dopo la palestra.
Ci rivestiamo l'accompagno a casa e durante il tragitto nessuno dice un parola...
Ci scambiamo i numeri, un bacio sulla gancia e lei sale...
poco dopo le mando un sms con scritto "sei stata fantastica ma mi raccomando in palestra solo un "ciao""
lei mi risponde "ok ;)"
è stata la prima di una lunga serie di scopate ed è diventata sempre più porca e disinibita...
Frequento la stessa palestra da oltre due anni e conosco bene orari e persone che la frequentano.
Due settimane fa ho visto per la prima volta una ragazza (poi ho scoperto di chiamarsi Serena) ed il suo ragazzo Marco che frequentano la sala attrezzi.
Vi descrivo Serena: non molto alta, capelli biondi raccolti, una pelle candida, una quarta lasciata libera a ballonzolare ed un culetto ampio e sodo. Ma quello che mi ha colpito sono i suoi occhi grandi e neri da cerbiatta.
Mentre faccio il tapis roulant che conclude la mia sessione d'allenamento Serena chiede all'istruttore da dove iniziare. Dopo averle spiegato gli esercizi si avvicina alla cyclette per il riscaldamento delle gambe.
La vedo arrivare con un top che mette in risalto il suo seno prosperoso e dei leggings che le fasciano il suo culo che inizia a muoversi sinuoso. Mi passa davanti e non riesco a staccarle gli occhi di dosso, poi si accomoda di fianco a me per iniziare il suo allenamento.
I cinque minuti che mi mancano sono interminabili, il silenzio diventa assordante e il mio sguardo fa fatica a staccarsi dalla sua ampia scollatura. Le se ne accorge del mio sguardo, si sistema il suo top e continua a pedalare con le prime goccie di sudore che vanno a finire nella scollatura.
Come primo incontro può bastare cosi e mi dirigo verso gli spogliatoi per una doccia.
La seconda settimana passa cosi. Marco sempre incollato a Serena e qualche languido sguardo che si incrocia ma nulla di più.
L'occasione capita quando un mercoledi Serena si presenta al solito orario ma senza di Marco (poi mi spiegherà aver avuto una contrattura alla spalla).
Anche l'abbigliamento è un po piu osè del solito: un top bianco senza reggiseno e un paio di leggings neri dove non si nota sotto alcun intimo.
Io mio allenamento sta volgendo al termine e mi dirigo sul tapis roulant. Poco dopo la vedo avvicinare, mi accenna un timido saluto e si sistema sul tapis di fianco.
L'imbarazzo è tangibile, si vede che c'è chimica tra noi ma nessuno dei due fa il primo passo. Di fronte a noi c'è uno specchio cosi ci si può specchiare e vedere gli altri che fanno attrezzi.
Ad un certo punto mentre il mio sguardo va a finire palesemente sulla sua scollatura anche lei alza la testa e mi becca in fragrante però questa volta lascia fare e non si copre.
Lo prendo come un invito. Il mio sguardo diventa più insistente e scruta ogni centimentro del suo corpo.
Il suo respiro diventa sempre più affannoso, fa fatica a stare concentrata e gli ultimi minuti d'allenamento diventa una tortura per entrambi.
Ho finito, la saluto e vado a docciarmi.
Esco dallo spogliatoio e vedo che anche lei non c'è più. Capisco che è in doccia e mi soffermo a parlare con l'istruttore nell'attesa che lei esca.
Eccola, esce dallo spogliatoio e si dirige verso l'uscita. La seguo, ci salutiamo e le chiedo se ha bisogno di un passaggio.
Lei dopo un primo momento di titubanza accetta giustificando che non c'era il suo ragazzo che come sempre l'accompagnava a casa.
A questo punto le apro lo sportello e la faccio accomodare, lei mi sorride e si accomoda.
Durante il tragitto parliamo della palestra e dei sacrifici per mantenersi in forma. Di tanto in tanto le faccio qualche complimento e vedo che le arrosisce.
Quasi arrivati presso la usa abitazione mi dice di spegnere la macchina per parlare un pò e mi dice:
"ho visto come mi guardavi quando ero sul tappeto"
io imbarazzatissimo "si in effetti mi ha subito colpita dal primo momento..." e poi subito una risata tra l'imbarazzo e l'isterico
lei "non ti preoccupare...però la prossima volta fai attenzione...Marco se ne potrebbe accorgere e sarebbe un bel casino"
ed io "scusa starà più attento...solo che..."
lei incalza "solo che cosa?"
io: "ehm niente..."
lei capisce il mio imbarazzo si avvicina e mi bacia a stampo...
all'improvviso squilla il suo cellulare. E' Marco che le chiede come è andata in palestra.
Lei mi indica di fare silenzio e allo stesso tempo mi poggia il suo indice sulle mie labbra.
Decido di buttarmi e inizio a baciare delicatamente il suo indice e le poggio la mano sulla sua coscia mentre la sua mano scende tra le mie gambe con fare "distratto".
Lei non si scompone e continua a chiacchierare col Marco.
Capisco che questo gioco le piace ed i baci diventano sempre più intensi cosi come la mia mano che afferra con vigore la sua coscia.
Chiude la conversazione e mi dice sorridendo:
"sei un pazzo...vuoi che Marco mi sgamava"
ed io le chiedo: "Dovè adesso Marco?
lei "a casa nel letto"
e senza dire una parole accellero nella speranza di trovare un luogo più appartato.
Lei intanto con la sua mano sfrega sulla mia patta mordendosi il labbro inferiore.
Ormai è chiara la situazione. Ci stiamo appartando e lei ne è consapevole.
Appena arriviamo ad un posto fuori paese fermo la macchina spallo il sedile e mi fiondo su di lei.
Rimaniamo vestiti e ci baciamo come adolescenti. Le dico di mettersi sopra di me. Lo fa ed inzia a cavalcarmi come una indiavolata mentre io mi afferro e stringo le tette.
Le dico: "sapevo che eri una gran troia dal primo momento che ti ho vista"
e lei "e tu un gran maiale che non mi staccavi gli occhi di dosso"
la sua frase mi suona come un'incitazione a fare più forte:
"adesso ti prendo e ti scopo come meriti"
"si si fammi sentire quanto mi desideri"
mi slaccio i pantaloni, apro le zip e mi tiro fuori il cazzo duro come un marmo e glielo ficco in bocca
lei "è enorme...con questo mi fai male..."
ormai è troppo tardi è gia tutto dentro fino alle tonsille
lei si dimena ma apri tutta la bocca e dimostra esperienza nel pompino.
le scopo la bocca per cinque minuti poi la giro la metto a pecorina e con un sonoro schiaffo sul sedere le intimo di fare silenzio..
lei mugola e annuisce con la testa
è gia un lago tra le gambe e il mio cazzo scivola facilmente dentro
lei mi fa: "scopami più forte...non fermarti"
io "stai zitta e godi troia che non sei altro"
queste mie parole la eccitano non poco
"sei un maiale...un maialeeeee"
mentre dice questo le scarico un quantità di sborra incredibile dentro...
vediamo insieme, ci abbracciamo e ci promettiamo di vederci altre volte dopo la palestra.
Ci rivestiamo l'accompagno a casa e durante il tragitto nessuno dice un parola...
Ci scambiamo i numeri, un bacio sulla gancia e lei sale...
poco dopo le mando un sms con scritto "sei stata fantastica ma mi raccomando in palestra solo un "ciao""
lei mi risponde "ok ;)"
è stata la prima di una lunga serie di scopate ed è diventata sempre più porca e disinibita...
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