Trappola

di
genere
trans

Mi chiamo Matteo, ho 22 anni, mi eccitano le trans. E stasera è successo tutto all'improvviso, e sono ancora shockato.

Erano giorni che mi segavo, guardavo porno trans ogni giorno, mulatte, nere, stalloni femminili che davano e prendevano ma io non ce la facevo più, dovevo sfogarmi. Poco prima delle 23 ho preso la macchina dei miei e sono andato a fare un giro. L'ultima volta era andata bene, avevo toccato il suo cazzo, l'avevo segata un po', lei mi aveva spompinato e poi l'ho scopata. Sono durato poco è vero ma aveva il buco così stretto e poi era così bella e come ha spinto due volte il culo indietro ho sborrato senza riuscire a controllarmi.

Ho fatto avanti e indietro parecchie volte, tutte a chiamarmi, chi mi mostrava il cazzo chi il culo, chi urlava "amore vieniii" e chi mi lanciava baci, ma niente di interessante fino a quando la macchina davanti a me accosta, devo rallentare e accodarmi che non ho spazio, si ferma ed io troppo vicino ad aspettare, scende una figura piccola ed esile, pelle scura e poche tette, capelli neri lunghi e minigonna ascellare: saluta il conducente mandandogli un bacio e fa il giro della macchina, guardandomi e fissandomi.

La macchina davanti a me riparte e lei non smette di fissarmi, io sto fermo, eccitato a mille con il cazzo già gonfio di imbarazzo e il cuore che esplode nel petto. Lei mi aspetta a gambe tese, leggermente divaricate, mi avvicino lentamente scendendo il finestrino...non faccio in tempo a balbettare "ciao" che ha già infilato una mano per afferrarmi il cazzo da sopra i pantaloni, massaggia lentamente e con il viso a cinque centimetri dal mio mi dice "amore mio ma quanto ti piaccio? lo vuoi un bel pompino al tuo cazzo? te lo succhio e ti faccio sborrare...".

Rimango impietrito e gli occhi spalancati a guardarla, bocca mezza aperta e nel naso l'odore pungente della notte, non dico parola vorrei solo infilarle la lingua in bocca ma sto zitto e lei mi strizza il cazzo e si avvicina di più: "che facciamo amore?? io voglio il tuo cazzo". Io ancora zitto, ma lei scende con la mano e lo afferra con arroganza, mentre stringe forte mi dice "portami a casa che ti faccio sborrare".

La mia faccia da ebete la convince che lo voglio, mi lascia andare e fa il giro dell'auto, sculettando, per entrare lato passeggero, si tira fuori il cazzo barzotto, mi chiede i soldi, ubbidisco, poi mi afferra di nuovo per le palle e si fa portare a casa.

Appena in casa mi mette a sedere sul letto, mi spinge giù sdraiato e mi sfila pantaloni e mutande buttandole a terra, parte a smanettarmi veloce con una mano, l'altra mi prende per le palle e massaggia sopra sotto di lato, accarezza come fosse tutto suo e scende graffiandomi la pancia e di colpo mi ingoia il cazzo fino alla base; comincia a pompare pompare pompare lenta con la lingua mi massaggia l'asta e la gola feroce sulla cappella, gorgoglia soffoca alza la testa un attimo prendendo fiato e ripiomba a soffocarsi violentemente, spinge a fondo a farmi male, tento di rallentare, mi lamento, allungo le mani sulla sua testa ma lei giù che continua fino a prendere fiato di nuovo.

Inspira aria fresca avidamente, bocca umida di saliva, mi guarda e mi sega senza sosta "amore non ti piace come ti succhio il tuo cazzo?? non ti piace amore???"; è arrabbiata si alza in piedi mi prende per la maglietta e violenta mi tira su, seduto sul letto mi infila la lingua in bocca tiene per la nuca mi allontana di stizza ritorna giù sul cazzo ingoia e ricomincia a pompare.

Stavolta è più dolce, su e giù morbida con la lingua, la cappella che le si appoggia sulla gola, e torna su lentamente massaggia con cura palle bastone e tutto intorno, comincio a godere lentamente, muovo il bacino in sincrono le poggio una mano sulla testa, afferro i capelli, dondolo accompagno, allargo stringo le gambe chiudo gli occhi guardando in alto apro la bocca un lamento, lei appoggia un dito sull'ano, ci gioca qualche secondo e me lo infila su per il culo con un movimento rapido.

Lancio un gemito di dolore, scatto all'improvviso, gambe in tensione sollevato dal letto, mi reggo con la braccia tese, schiena inarcata, cazzo tra incudine e martello, intrappolato in gola con un dito che mi ruota in culo, spinto a forza, punito violato forzato, si stacca dal cazzo di colpo ma mi alza più forte col dito, mi sega mi guarda ride, io gemo occhi sbarrati la guardo impotente mentre vengo, vengo violento doloroso, sulla pancia, mentre mi maltratta e mi scava dietro.

Mi libera quando è tutto finito, scivola via soddisfatta, io rimango seduto, brucia da morire, ansimo e riprendo fiato, sono arrabbiato violentato usato, la guardo male ma non ho fiato per parlare, lei sta inginocchiata e soddisfatta, sorride mentre si smanetta il cazzo tozzo e scappellato, ma non ha finito.

E difatti si alza in piedi proprio davanti a me, la cappella gonfia davanti al naso, appoggia entrambe le mani sulla testa e mi spinge a sé, chiudo la bocca ma resisto poco, come apro uno spiraglio irrompe col tutto il cazzo, fino in gola, di botto, serra la presa e ondeggia il bacino, mi strofina il glande sulla gola, poi una mano sotto il mento e rapidi colpetti, bloccato soffocato umiliato, mi sigilla ritmicamente la bocca mentre io cerco di allontanarla, gemendo e dimenandomi, ma lei non molla la presa.

Quando mi libera non ho più fiato, affanno cercando l'aria, preso per i capelli testa tirata indietro, occhi sbarrati e lacrimati, spirito spezzato e volontà piegata. Molla la presa, liberandomi del guinzaglio, ma invece di scappare mi avvicino e glielo prendo in bocca succhiando dolcemente, la sua mano ora è dolce, poi si irrigidisce, spinge, poi dolce di nuovo, e continuo a ondeggiare massaggiandola.

Lentamente prendo coscienza di quello che sto facendo, mi imbarazzo, mi vergogno, vorrei sotterrarmi, smetto di succhiarla, mi rivesto di fretta ancora sporco di sborra e scappo fuori dall'appartamento, lei mi saluta con "ciao amore alla prossima", io invece torno a casa col senso di colpa, e il cazzo ancora duro.
scritto il
2020-03-12
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