Prima esperienza

di
genere
zoofilia

Sono un giovane (!!!!) 50enne, dipendente di una azienda privata con sede in una piccola cittadina del centro-nord Italia, purtroppo sono divorziato da quasi tre anni, mia moglie mi ha lasciato perché si era innamorata di un suo collega e il divorzio non è stato conflittuale e per fortuna non abbiamo avuti figli. Non ho dovuto dare l’assegno di mantenimento perché lei come architetto libero professionista guadagna più di me inoltre Lei ha rinunciato alla casa sapendo che era il lascito dei miei genitori e si sentiva in colpa nei miei confronti perché era stata Lei a tradirmi e a lasciarmi. Comunque terminata la causa di divorzio ho preferito non vivere più in quella casa anche se lì ero cresciuto e poi ci ero andato a vivere da sposato, certo non aveva più niente di quando ero bambino, perchè era stata ristrutturata totalmente su disegno e direzione di mia moglie e tutto aveva la sua firma, era come se fosse sempre lì con me. Quindi ho dciso di vendere quest’appartamento al centro e spostarmi nella cittadina vicina dove ho acquistato una viletta a schiera con giardino e garage appena fuori dal centro, sono villette ad un piano di nuova costruzione, i giardini divisi da alte siepi che garantiscono una buona privacy, raggiungere l’ufficio è questione di 20 minuti di auto.
Da quando mi sono separato ho perso molti degli amici comuni tranne Marco, mio amico dall’infanzia, e la moglie con i quali continuo ad avere la frequentazione abituale. La moglie di Marco è una fissata animalista, sempre pronta a soccorrere un gatto o cane o qualsiasi altro animale che è in difficoltà in città, e per questa sua “attenzione” verso gli animali Marco l’aveva portata in una associazione che curava gli animali abbandonati per farle scegliere un cane da adottare, avevano scelto un bastardone di taglia grande che aveva subito maltrattamenti ed abbandonato, curato e rimesso in forze aveva un bel pelo nero, da cui il suo nome, e uno sguardo dolce e lanquido che attirava solo coccole, lo avevano portato a casa anche se non avevano un giardino, e da allora è trattato come un figlio.
Non ho mai confessato a nessuno, che durante il periodo degli studi universitari svolti a Milano ho avuto varie esperienze bisex sia da attivo che da passivo, ma preferivo il ruolo passivo e, per migliorare il gioco, mi travestivo da donna, sono stato iniziato a questa pratica dai due colleghi con i quali condividevo l’appartamento. Terminati gli studi e rientrato a casa ho avuto poche occasioni per continuare a praticare sesso omosessuale e tanto meno il travestimento, poi con il matrimonio è finito tutto ma mi sono ritrovato varie volte ad ammirare l’intimo di mia moglie, i suoi abiti, i tacchi, il trucco ed ho provato il forte desiderio di indossarli.
Ma da quando è finita la vita matrimoniale e vivo da solo, ho preso l’abitudine a depilarmi ( non era difficile visto la quantità esigua di peli) e con l’aiuto degli acquisti online, mi sono fatto un guardaroba femminile a cui ho dedicato una intera anta dell’armadio che chiudo a chiave per evitare sguardi indiscreti della signora che mi tiene in ordine la casa. Ogni tanto, per la verità quasi una volta a settimana, mi travesto e faccio una giro in macchina enfemme senza avere ancora il coraggio di scendere, anche se in questa città non conosco nessuno. Spesso quando rientro a casa, dopo il lavoro, faccio una doccia, curo il corpo con una crema e indosso calze, perizoma, il mio busto da donna in silicone, una vestaglia trasparente un paio di sandali con il tacco e mi dedico alle faccende domestiche serali come la cena etc etc.
Una sera ero a cena a casa di Marco e tra una chiacchiera e l’altra il cane era sempre lì con noi e spesso mi ritrovavo con il muso appoggiato sulla mia gamba in attesa di carezze e fu così che Marco mi chiese” senti noi tra un mese circa andiamo una settimana in vacanza sulla neve e non vorremmo portare Nero in una pensione per cani, a te è affezionato ed hai il giardino che conosce e dove corre come un matto quando veniamo da te e dove puoi lasciarlo quando vai al lavoro, lo terresti da te?” “Certo” risposi “a voi non posso dire no, anche se non ho mai avuto un cane ma me la caverò”.
Partivano il sabato mattina presto per cui il venerdì sera Marco mi portò il cane a casa con tanto di guinzaglio, ciotola per l’acqua e la pappa ed una fornitura di cibo. Quel venerdì sera non me la sento di lasciarlo in giardino è un cane abituato a stare in casa quindi resta con me in casa, vado a farmi la doccia come al solito, ed abitando da solo ormai lascio sempre le porte aperte, uscendo dalla doccia per prendere l’accappatoio vedo Nero seduto sulla soglia della porta e mi guarda con le orecchie diritte, mi infilo l’accappatoio e vado a fargli una carezza, si accuccia a terra e rimane a guardarmi. Come al solito perdo un po’ di tempo tra la crema corpo e la depilazione, Nero è sempre lì, sembra che mi osserva attentamente, infialo le autoreggenti nere, e come vezzo aggiungo il reggicalze nero poi il perizoma bianco e una maglietta bianca, infilo le pantofoline con un po’ di tacco e vado in cucina a preparare la cena. Nero mi segue in cucina sempre osservando ogni mio movimento “ok Nero” dissi “ora preparo la cena per me e per te” sono di spalle ai fornelli quando sento il muso di Nero tra le natiche “ ehi briccone che stai facendo” l’apostrofo girandomi e accarezzandogli la testa spingendolo più in là, mi giro per lavarmi le mani e riprendere la mia attività ai fornelli, mi piegai per cercare una padella nel mobile basso e in quel momento sento il muro di Nero e una leccata al mio sedere che mi fa sobbalzare, mi giro di scatto “ehi ti ho detto che non si fa, adesso preparo prima per te così te ne stai buono” gli verso nella ciotola la sua pappa e finalmente si mette tranquillo a mangiare. Finita la cena vado in salotto a guardare un po’ di Tv, mi accomodo sul divano e Nero si stende ai miei piedi, guarda la Tv e ogni tanto dò uno sguardo a Nero che continua a fissarmi, è un po’ imbarazzante sentirsi osservato o almeno non ci sono abituato forse è normale che un cane guardi continuamente il padrone, all’improvviso Nero si stende sulla schiena e mi viene da ridere immagino voglia le coccole, per cui mi accovaccio accanto a lui e inizio ad accarezzarlo sotto la gola e sulla pancia, scodinzola felice con la lingua penzoloni, mentre sono lì a grattargli la pancia vedo spuntare dalla guaina il suo cazzo rosso fuoco….”si sta eccitando” penso ed immediatamente smetto di accarezzarlo “basta! è ora di andare a dormire” e mi alzo, Nero è un cane intelligentissimo, o molto ben addestrato, è come avesse capito e si avvia verso la coperta che gli avevo sistemato per la notte, io intanto mi avvio verso la mia camera e, essendo il giorno dopo non lavorativo, resto con le calze e perizoma e mi infilo sotto le coperte nel tentativo di dormire, l’immagine di quel cazzo rosso, doppio che ingrandendosi usciva sempre più dalla guaina non riesco a togliermelo dalla testa…..”ma non sarà che il cane è abituato? Quando era ai piedi del divano guardandomi sembrava che aspettasse qualcosa…..ma fosse che la moglie di Marco ….ma no, non è possibile….e se fossero entrambi ….ma noooo!!!” questi pensieri continuavano a tormentarmi senza riuscire a prendere sonno “ potrebbe essere stato il mio abbigliamento a confondere il cane?” intanto continuavo a vedere il cazzo rosso con quella strana punta davanti ai miei occhi, alla fine riesco ad addormentarmi.
Il sabato mattina sono svegliato da Nero che mi lecca la mano, “credo che debba uscire” penso e quindi mezzo addormentato gli apro la porta lasciandolo andare in giardino, è una splendida giornata mi preparo la colazione, mi cambio, prendo il guinzaglio ed esco con Nero a fare una passeggiata, fa troppo caldo per gli indumenti che ho indossato e torno a casa in un bagno di sudore, “che faccio oggi?” mi chiedo, in pratica non ho nulla da fare, Marco e la moglie non ci sono, quindi decido che avrei passato la giornata a casa con il mio hobby preferito: una giornata enfemme.
Vado a fare la doccia, Nero si sistema fuori la porta del bagno e mi guarda, questa volta non mi sento imbarazzato ma piuttosto…. curioso, esco dalla doccia mi asciugo e mi dedico alla depilazione e alla crema, un pensiero mi solletica, per stendere la crema sulle gambe mi metto di spalle a Nero e mi piego per raggiungere le caviglie e vedo Nero che alza la testa con le orecchie diritte e la piega leggermente di lato “mmmmm allora è così! Mi sa che la tua padrona ti fa divertire!” mi rimetto ancora le calze nere, il reggicalze, il perizoma bianco indosso la mia protesi in silicone e la maglietta bianca che mette in evidenza un paio di tette niente male, mi siedo e mi dedico al trucco, sto migliorando sempre più ed i tutorial online mi stanno aiutando molto, mi guardo allo specchio e soddisfatto del risultato metto la parrucca e mi spazzolo i capelli, mi piaccio, mi giro e vedo Nero che mi guarda sempre con le orecchie dritte, esco dal bagno “Vieni andiamo in cucina a farci un caffè” Nero mi segue con il muso molto vicino al mio culo, mi preparo il caffè e dò un biscotto a Nero, prendo la tazzina e vado in salotto, metto un cd e mi siedo a bermi il caffè, Nero è seduto difronte a me con le zampe davanti diritte la testa eretta e le orecchie dritte….tra le gambe posteriori fa capolino qualcosa di rosso ….”si sta eccitando, sembra che aspetta qualcosa, vediamo se è vero” poso la tazzina “ quà Nero, vieni” arriva immediatamente e mette la testa tra le mie gambe, gli accarezzo la testa “e bravo Nero! sei abituato vero, chissà cosa farai con la tua padrona!” provo ad allontanarlo ma era difficile, è un cane forte ed io non sono tanto sicuro di volerlo allontanare sul serio “ va bene” dissi “ vediamo cosa vuoi fare” gli lasciai la testa e allargai le gambe, Nero iniziò a leccarmi l’uccello, ancora nel perizoma, con la sua enorme lingua ….in un attimo è diventato di marmo, la mia testa era in fiamme, una sensazione di calore che saliva dallo stomaco e mi arrivava al cervello scacciò ogni razionalità, con fatica riesco a sfilarmi il perizoma, allontano Nero e mi metto in ginocchio con il busto sul divano offrendo a quella lingua setosa il mio culo “ahahhhhhhh” che sensazione!!!!!! Nero leccava senza sosta, la sua lunga lingua ad ogni leccata sollecitava il buco fino alle palle, sentivo il mio culo bagnato e piano piano mi sono rilassato, mi godo questa leccata così strana ma piacevolissima, Nero ogni tanto si ferma, si allontana poi torna e riprende a leccare, si allontana ancora una volta….guardo cosa fa e noto il cazzo rosso fuori dalla guaina….. era bello e sembra grosso, si gira e torna a leccare il culo …..penso a quel cazzo rosso, allontano Nero “ giù “ gli dico e si distende sul pavimento, mi accovaccio e lo accarezzo come la sera prima, Nero immediatamente si gira con la pancia all’insù, adesso il cazzo è ben visibile, con una mano continuo a grattare la pancia mentre con l’altra scendo sempre più verso la guaina, arrivo alla base lo massaggio un po’, poi stringo dolcemente la base della guaina e il cazzo esce completamente …..è davvero grosso, rosso venato con una strana punta dalla quale usciva qualche gocciolina di liquido, Nero guaisce leggermente, lo guardo come in “trance” la mano destra continua a grattare la pancia e Nero se ne sta buono, con la sinistra tengo il cazzo diritto verso l’altro e istintivamente mi abbasso fino ad avere il cazzo a pochi centimetri dalle labbra, sento l’odore forte di cane ma non mi fermo.. la lingua saetta sulla sua punta e raccolgo un po’ di liquido ….ha un sapore forte, salato, un po’ vischioso ma non è male ….lecco con più convinzione e chiudo le labbra intorno alla punta ed inizio a fare il mio primo pompino ad un cane, dapprima timidamente cerco di capire le sue reazioni poi sempre più voluttuoso, lecco l’asta e poi vado su e giù con la testa che ormai è totalmente andata, sento il liquido che continua a riempirmi la bocca, continuo fino a quando Nero non ha uno scarto ed istintivamente mi fermo “lo voglio, lo voglio, lo voglio “penso, Nero si alza e si muove agitato “aspetta” gli dico, si ferma e mi guarda, mi allontano veloce verso il bagno prendo il mio lubrificante e me ne spalmo una dose abbondante sul buco del culo e ci infilo un paio di dita per bagnarlo bene, prendo un asciugamano e torno in salotto, metto l’asciugamano sul divano mi inginocchio e poggio il busto sul divano “qua Nero” e mi tocco il culo, si avvicina salta con le zampe sul di me ed inizia a dimenarsi ma scopa l’aria non trovando il buco, si muove velocemente, si agita, con una mano riesco a trovare il suo cazzo e lo indirizzo sul mio buco …..”è un cane” penso, continua a muoversi velocemente e trovata la strada giusta con una sola spinta e me lo pianta tutto in culo “Ahhhhhhhhhh” urlo…. non si ferma e continua sempre più veloce, lo sento dentro di me si ingrossa sempre più…… il dolore ha lasciato il posto ad un piacere indescrivibile……. diverso, mi piace “dai Nero su inculami“ lo incito, il mio cazzo è duro come il marmo, Nero continua a scoparmi il culo senza tregua, lo sento nella pancia, con una mano cerco di tenere fermo il suo culo mentre spingo il mio all’indietro per prenderne sempre di più, sento le contrazioni del mio cazzo e vengo copiosamente sull’asciugamano senza essermi toccato, un turbinio di sensazioni mi sconvolgono la mente…. la mia sborrata mentre ho un cazzo nel culo che continua a pompare!!!! Indescrivibile, non faccio in tempo a mettere insieme i pensieri che all’improvviso un dolore forte mi sconquassa e mi lascia senza fiato, sento le sue contrazioni… una, due, tre, quattro volte…..un’ondata di calore che mi inonda le viscere, “mi è venuto nel culo” penso Nero si ferma e si gira ma il suo cazzo non esce e rimaniamo attaccati per il culo, mi ricordo di aver letto del fatidico nodo dei cani “sono attaccato al nodo del cane” penso, mi viene da sorridere al pensiero della posizione in cui mi trovo ma è terribilmente eccitante e mi metto tranquillo a godermi quella sensazione del cazzo di Nero nel culo e quel calore che sento nelle viscere, trascorrono forse 5, 10, 15 minuti non lo so e finalmente Nero si stacca con un rumore che mi ricorda quello provocato dall’apertura di una bottiglia, Nero si siede e si pulisce il cazzo mentre io resto in quella posizione, mi accarezzo il culo leggermente dolorante ma morbido e un po’ gonfio ma mi piaceeee!!!! E molto!!!!! Mi alzo e con le gambe tremanti mi avvio verso il bagno a lavarmi, sul bidet sento uscire dal culo lo sperma che Nero mi ha riversato nelle viscere, allungo la mano ne prendo un po’ tra le dita e lo tasto…. è denso, colloso, ne esce una discreta quantità, mi viene da sorridere …”non ho mai permesso ai miei amici di venirmi nel culo e adesso ho lasciato che un cane mi sborrasse nel culo” penso, mi lavo, prendo un altro perizoma indosso la vestaglia trasparente ed esco dal bagno …Nero è lì sulla soglia che mi guarda, mi viene vicino e strofina la sua testona sulla mia gamba. “amico mio” gli dico “ abbiamo una settimana per divertirci insieme, vieni andiamo a preparare il pranzo”.

scritto il
2020-03-13
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