One wild night! pazzesca notte al privè
di
Erato87
genere
orge
La mia avventura sessuale riguarda una calda notte di maggio di qualche anno fa; una coppia mia amica mi accompagnò in un privè a me nuovo. Eravamo in fila e già cercavo di capire gli animi che ci sono, ed anche di vedere quali persone puntare (una carinissima lei o un gruppetto di militari infoiati). Già dalla fila che c’era, composta da trans/trav dragqueen, belle coppie amichevoli e singoli sorridenti… la serata prometteva molto bene. L’atmosfera era bellissima, con la musica a tutto volume anni 90, la disco piena di gente, ballai persino sul cubo mezza nuda, quando iniziai a scaldarmi avevo capito che era il momento di andare.
Decidemmo di fare un giro giusto per ambientarmi con il posto. Mi sentivo a casa.
Entrammo in una stanza, gli chiesi di fare il regista ed il mio bodyguard.
Ricordo che il primo paio di ragazzi lo scelsi io, perlopiù ventenni rimasti seduti su un divano e venuti dietro di noi, rimasti come di piantone davanti all’uscio della porta; il silenzio delle parole e la sottile intesa che si stavano creando….questo modo di porsi mi faceva stare a mio agio; chiudemmo la porta e nella luce rossa soffusa mi lasciai andare a quel primo trio, e appena circondata scoprii che fui molto fortunata.
I ragazzi ci sapevano fare, erano amici e nel tempo che siamo stati insieme mi hanno messa sempre al centro, non riuscivo ad avere un buco libero, colavo a più non posso. Il primo dei ragazzi terminò dopo una decina di minuti, e mentre mi dedicavo ancora al mio compagno senza nome, sentii un'altra mano a noi sconosciuta; F. aveva fatto entrare un altro singolo che si sostituì ad uno dei due ragazzi che avevo scelto, in modo quasi naturale. Senza presentazione, senza paura di rifiuto, subito presa da una leccata di figa, la venuta del ragazzo di prima sulla mia schiena e via. Anzi addio. Senza rendermene conto ero di nuovo lì, nella stessa situazione ancora a scopare… La stanza è rimasta poi aperta e fu piena di gente venuta a guardare, disposta lungo i muri, venuta per godere e/o segarsi in modo tranquillo. Un religioso silenzio, in cui erano i miei gemiti erano l’unica musica che sembrasse risuonare.
F. li selezionava per tipologia, potevano entrare solo donne (infatti poi ne ho scopate due) ragazzi normali e mai over 60. Sentivo i miei gemiti e quelli di tutti gli altri, sentivo di stare bene, il cuore che mi batteva a mille e vivere quell’ardente desiderio di ricerca e frenesia che mi aveva riempita tutta, portando ad essere la regina e la schiava di un indefinito gruppo di sconosciuti che erano lì solo per me.
Uno dei momenti che preferisco della serata è stato il gruppetto di 5 ragazzi che si è radunato intorno a me posizionata in ginocchio, ed al comando del tipo più prestante pieno di tatuaggi mi hanno riempito la faccia di caldissimo seme. Ero lì per terra che la sete si fece sentire.. chiesi un bicchiere d’acqua nonostante l’avvicinarsi di nuovi torelli. Decidemmo così di fare una pausa. La stanza si svuotò nonostante il piccolo malumore di chi aspettava il suo turno. Ero talmente inebriata della cosa, della musica, della situazione, di quello che avevo vissuto che uscii dalla stanza completamente nuda e vestita solo di quella sborra.
Ricordo il volto di una ragazza seduta su un divanetto che mi guardò terrorizzata; persino in bagno mi seguì un addetto della sicurezza per chiedermi se stavo bene…. “sto alla grande” risposi con quel filo di voce che avevo. Non mi ero resa conto del tempo che passava, e delle mie condizioni di stanchezza.
Succede quando ci si diverte pensai…
Facemmo questa pausa verso l’una, andammo a rifocillarci al buffet. Lì forse riconobbi qualche volto.. ma non mi importava, avevo avuto quello che volevo. Da un lato mi dispiacque non aver chiesto mai un nome, mai un qualcosa che li potesse in qualche modo identificare, ma devo dire che è stato meglio così.
La trasgressione ed il desiderio non hanno nomi di persona, pensai.
Ricominciammo da capo verso le 2. Staccammo la serata verso le 4 e tornai a casa per le 5.
A fine serata, il numero conteggiato di scopate fu di 25 uomini e 2 donne.
21- Quando ti sei resa conto che trasmettere in cam ti piaceva?
Quando ho capito che avevo dei buoni feedback per quello
Decidemmo di fare un giro giusto per ambientarmi con il posto. Mi sentivo a casa.
Entrammo in una stanza, gli chiesi di fare il regista ed il mio bodyguard.
Ricordo che il primo paio di ragazzi lo scelsi io, perlopiù ventenni rimasti seduti su un divano e venuti dietro di noi, rimasti come di piantone davanti all’uscio della porta; il silenzio delle parole e la sottile intesa che si stavano creando….questo modo di porsi mi faceva stare a mio agio; chiudemmo la porta e nella luce rossa soffusa mi lasciai andare a quel primo trio, e appena circondata scoprii che fui molto fortunata.
I ragazzi ci sapevano fare, erano amici e nel tempo che siamo stati insieme mi hanno messa sempre al centro, non riuscivo ad avere un buco libero, colavo a più non posso. Il primo dei ragazzi terminò dopo una decina di minuti, e mentre mi dedicavo ancora al mio compagno senza nome, sentii un'altra mano a noi sconosciuta; F. aveva fatto entrare un altro singolo che si sostituì ad uno dei due ragazzi che avevo scelto, in modo quasi naturale. Senza presentazione, senza paura di rifiuto, subito presa da una leccata di figa, la venuta del ragazzo di prima sulla mia schiena e via. Anzi addio. Senza rendermene conto ero di nuovo lì, nella stessa situazione ancora a scopare… La stanza è rimasta poi aperta e fu piena di gente venuta a guardare, disposta lungo i muri, venuta per godere e/o segarsi in modo tranquillo. Un religioso silenzio, in cui erano i miei gemiti erano l’unica musica che sembrasse risuonare.
F. li selezionava per tipologia, potevano entrare solo donne (infatti poi ne ho scopate due) ragazzi normali e mai over 60. Sentivo i miei gemiti e quelli di tutti gli altri, sentivo di stare bene, il cuore che mi batteva a mille e vivere quell’ardente desiderio di ricerca e frenesia che mi aveva riempita tutta, portando ad essere la regina e la schiava di un indefinito gruppo di sconosciuti che erano lì solo per me.
Uno dei momenti che preferisco della serata è stato il gruppetto di 5 ragazzi che si è radunato intorno a me posizionata in ginocchio, ed al comando del tipo più prestante pieno di tatuaggi mi hanno riempito la faccia di caldissimo seme. Ero lì per terra che la sete si fece sentire.. chiesi un bicchiere d’acqua nonostante l’avvicinarsi di nuovi torelli. Decidemmo così di fare una pausa. La stanza si svuotò nonostante il piccolo malumore di chi aspettava il suo turno. Ero talmente inebriata della cosa, della musica, della situazione, di quello che avevo vissuto che uscii dalla stanza completamente nuda e vestita solo di quella sborra.
Ricordo il volto di una ragazza seduta su un divanetto che mi guardò terrorizzata; persino in bagno mi seguì un addetto della sicurezza per chiedermi se stavo bene…. “sto alla grande” risposi con quel filo di voce che avevo. Non mi ero resa conto del tempo che passava, e delle mie condizioni di stanchezza.
Succede quando ci si diverte pensai…
Facemmo questa pausa verso l’una, andammo a rifocillarci al buffet. Lì forse riconobbi qualche volto.. ma non mi importava, avevo avuto quello che volevo. Da un lato mi dispiacque non aver chiesto mai un nome, mai un qualcosa che li potesse in qualche modo identificare, ma devo dire che è stato meglio così.
La trasgressione ed il desiderio non hanno nomi di persona, pensai.
Ricominciammo da capo verso le 2. Staccammo la serata verso le 4 e tornai a casa per le 5.
A fine serata, il numero conteggiato di scopate fu di 25 uomini e 2 donne.
21- Quando ti sei resa conto che trasmettere in cam ti piaceva?
Quando ho capito che avevo dei buoni feedback per quello
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L’uomo non vive soltanto di pane. (Deuteronomio 8:3)
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