Aspirante cornuto
di
Leoncino
genere
voyeur
ASPIRANTE CORNUTO
Ho bisogno di sfogarmi e lo faccio attraverso questa accattivante rubrica che mi da l’opportunità di poter esternare quello che, per ovvi motivi, non riuscirei mai a raccontare a nessuno mentre qui posso essere pienamente me stesso e magari avere anche un autorevole parere o suggerimento in merito da parte di qualche lettore che come me vive la stessa condizione
La lettura di questa categoria di racconti, che seguo sempre con maggiore accanimento, mi ha aperto un mondo nuovo, no che non lo immaginassi ma non credevo ad una tale quantità di cultori della materia.
Non avevo idea di quanti mariti si eccitano sessualmente nel sapere la propria donna posseduta da altri maschi ed in questa “eletta” e “nobile” categoria mi pregio appartenervi anche io ed a pieno titolo.
Mi definisco un “aspirante cornuto” in quanto mi ritengo un cornuto atipico, cioè un cornuto di fatto, consapevole ma non ancora ufficializzato e partecipativo, scusate il giro di parole.
Forse lo dico per farmene una ragione o crearmi un alibi ma da quello che leggo e sento sono sempre più convinto che quella del “cornuto” è una categoria di uomini comunissima e diffusissima più di quanto si pensi, mariti distinti, impeccabili ed anche gelosoni, proprio come me, che godono nel sapere che la propria donna va a farsi sfondare la fica e il culo da grossi cazzi, a volte anche accompagnandole personalmente nelle braccia dall'amante, per poi farsi raccontare magari le varie fasi della monta.
Della mia potenzialità di cornuto l’avevo comunque sospettata ancor prima di sposarmi, che la mia futura mogliettina era ben disposta o meglio, predisposta al tradimento, lo evidenziava dagli abitini decisamente audaci che indossava e dai suoi atteggiamenti da puttanella che assumeva quando era in presenza di un maschio che le interessava e tutto questo con la mia tollerante approvazione in quanto, come si dice, l’amore è cieco ed io non vedevo, ero talmente cotto di lei che qualunque cosa facesse (o si facesse fare) a me andava sempre bene, ed alle mie timide raccomandazioni comportamentali che le suggerivo di tenere mi diceva che non avevo motivi per essere geloso.
Pur se questi suoi atteggiamenti da puttanella mi ingelosivano nel mio intimo ero orgoglioso di avere per moglie un gran pezzo di fica come lei e di essere invidiato dagli altri uomini, anche se non avrei mai immaginato di avere come sposa una troia di tale calibro dal visino dolce e ingenuo che tanto contrastava con la sua natura di troia,
Quando passeggiavamo per strada o nei giardinetti le piaceva vestirsi in maniera provocante, indossava abitini decisamente audaci che attiravano su di se attenzioni e commenti anche volgari del tipo: "guarda quella... si muove come una troia ... che culo che ha sembra che va in giro senza mutande ... che zoccola ... va in cerca di cazzo ... che gran cornuto deve essere il marito...". lei a tali commenti sculettava orgogliosa e mi guardava ed io fingevo di non aver sentito ma da timido cornutello già ne godevo.
Va da se che da questa mia palese accondiscendenza lei aveva capito la mia propensione alla cornutagine.
Sinceramente non so se è stata solo questa sua sfrontatezza a farmi venire desideri erotici e trasgressivi su di lei o se, invece, la causa potrebbe derivare anche da alcune mie esperienze vissute in età adolescenziale quando ad esempio scoprii la mia allora giovane mamma che in casa mia si faceva ripetutamente montare da un prestante signore e quando io stesso, ancora adolescente, per molto tempo fui oggetto, totalmente passivo e accondiscendente, delle morbose attenzioni sessuali subite da parte di un uomo prima e di un suo amico dopo. Esperienze queste che probabilmente hanno influenzato sul mio modo di vedere e intendere il sesso.
Da pochi anni siamo sposati, io ho 38 anni, lei 41, abbiamo un buon rapporto e una discreta intesa di coppia ma soltanto fuori dal letto perché sessualmente, aimè, io sono una frana mentre lei è particolarmente esigente.
Essendo io poco dotato, più corretto dire mini dotato, con un pisello piccolo e morbido so di essere un marito non adeguato a darle quelle soddisfazioni sessuali che come femmina ha bisogno e che solo un maschio dotato di un cazzo poderoso le può dare, un maschio che me la fotte forte facendole male per il suo piacere.
Non posso farci nulla, la colpa è mia, limitato e incapace a soddisfare una fica immensa come quella di mia moglie.
Comprendo pertanto la sua delusione e che i suoi doveri di moglie non possono sopprimere le sue legittime “esigenze” di femmina e che per mia “inadempienza” ed "inadeguatezza" lei rinunci a quei naturali godimenti che il cazzo può dare, sarei quindi un egoista ad impedirglielo non ho certo sposato una santa ne tantomeno posso pretendere la sua castità.
Per il forte sentimento che mi lega a lei non ho mai pensato di lasciarla o peggio di essere lasciato, averla vicino mi rende sereno e tranquillo, per questo, anche di fronte alle evidenti prove della sua infedeltà non affronto mai la questione, ho paura a parlarne apertamente per timore di perderla e fingo di non essere al corrente delle sue scappatelle consentendole di farsi chiavare da un altro uomo per poi tornare nelle mia braccia ed essere compresa, amata e coccolata.
Pertanto,anche se lei sa che io so dei suoi tradimenti, come in un tacito accordo non trattiamo mai l'argomento, lei apprezza la mia comprensione che la solleva dai sensi di colpa rafforzando verso di me il suo affetto e riempiendomi di corna in maniera serena e legittima.
Solo che le sue scappatelle che prima faceva con discrezione e riservatezza ora avvengono in maniera sempre più esplicita e sfacciata, spesso mi torna a casa scapigliata, sfatta, a volte con difficoltà nel camminare forse per avere il culo e la fica doloranti, ebbene, io mi accorgo di amarla ancora di più e mi eccito a pensarla con la fica usata e ripiena di sperma.
Mi medesimo talmente tanto in lei che la sua zoccolagine è diventata anche la mia, visto che mi assale forte la voglia di assistere personalmente quando viene montata da un altro maschio e assaporare finalmente cosa vuol dire sentirsi formalmente cornuto.
Voglio vederla godere mentre sale e scende su di un tronco di carne che le divarica la fica, che sprofonda, la sfonda e la fa godere tra le lacrime, vedere le chiappe che rimbalzano e ammortizzano i colpi decisi del cazzo che le rompe il culo e la figa. e me la tratta da grande zoccola, e vedere i suoi occhi quando sente il cazzo gonfiarsi e godere dentro di lei, inondandola di seme virile che si espande nel suo ventre e che potrebbe ingravidarmela.
Per quanto bene le voglio provo un eccitazione bestiale al solo pensiero di lei che mi torni a casa soddisfatta, raggiante ed io che l'aspetto pronto a consolarla se le hanno fatto troppo male e baciarla subito dopo aver fatto un pompino che le ha lasciato in bocca tracce di sperma.
Il mio cervello gode e soffre allo stesso tempo a pensarla quanto è zoccola e quanto io sono cornuto.
Queste mie voglie stanno diventando un’ossessione, vorrei partecipare personalmente alle sue performance, ma essendo caratterialmente debole e timido, non trovo il coraggio di dirglielo apertamente, la paura mi blocca, non so come fare.
Temo di non essere più abbastanza sereno ed equilibrato per controllare e valutare tale situazione e pertanto mi piacerebbe avere magari un suggerimento in che modo uscire allo scoperto o se sbaglio ad essere troppo permissivo con la mia turbolenta mogliettina.
Ringrazio quanti mi hanno letto.(alb.rocc@libero.it)
Ho bisogno di sfogarmi e lo faccio attraverso questa accattivante rubrica che mi da l’opportunità di poter esternare quello che, per ovvi motivi, non riuscirei mai a raccontare a nessuno mentre qui posso essere pienamente me stesso e magari avere anche un autorevole parere o suggerimento in merito da parte di qualche lettore che come me vive la stessa condizione
La lettura di questa categoria di racconti, che seguo sempre con maggiore accanimento, mi ha aperto un mondo nuovo, no che non lo immaginassi ma non credevo ad una tale quantità di cultori della materia.
Non avevo idea di quanti mariti si eccitano sessualmente nel sapere la propria donna posseduta da altri maschi ed in questa “eletta” e “nobile” categoria mi pregio appartenervi anche io ed a pieno titolo.
Mi definisco un “aspirante cornuto” in quanto mi ritengo un cornuto atipico, cioè un cornuto di fatto, consapevole ma non ancora ufficializzato e partecipativo, scusate il giro di parole.
Forse lo dico per farmene una ragione o crearmi un alibi ma da quello che leggo e sento sono sempre più convinto che quella del “cornuto” è una categoria di uomini comunissima e diffusissima più di quanto si pensi, mariti distinti, impeccabili ed anche gelosoni, proprio come me, che godono nel sapere che la propria donna va a farsi sfondare la fica e il culo da grossi cazzi, a volte anche accompagnandole personalmente nelle braccia dall'amante, per poi farsi raccontare magari le varie fasi della monta.
Della mia potenzialità di cornuto l’avevo comunque sospettata ancor prima di sposarmi, che la mia futura mogliettina era ben disposta o meglio, predisposta al tradimento, lo evidenziava dagli abitini decisamente audaci che indossava e dai suoi atteggiamenti da puttanella che assumeva quando era in presenza di un maschio che le interessava e tutto questo con la mia tollerante approvazione in quanto, come si dice, l’amore è cieco ed io non vedevo, ero talmente cotto di lei che qualunque cosa facesse (o si facesse fare) a me andava sempre bene, ed alle mie timide raccomandazioni comportamentali che le suggerivo di tenere mi diceva che non avevo motivi per essere geloso.
Pur se questi suoi atteggiamenti da puttanella mi ingelosivano nel mio intimo ero orgoglioso di avere per moglie un gran pezzo di fica come lei e di essere invidiato dagli altri uomini, anche se non avrei mai immaginato di avere come sposa una troia di tale calibro dal visino dolce e ingenuo che tanto contrastava con la sua natura di troia,
Quando passeggiavamo per strada o nei giardinetti le piaceva vestirsi in maniera provocante, indossava abitini decisamente audaci che attiravano su di se attenzioni e commenti anche volgari del tipo: "guarda quella... si muove come una troia ... che culo che ha sembra che va in giro senza mutande ... che zoccola ... va in cerca di cazzo ... che gran cornuto deve essere il marito...". lei a tali commenti sculettava orgogliosa e mi guardava ed io fingevo di non aver sentito ma da timido cornutello già ne godevo.
Va da se che da questa mia palese accondiscendenza lei aveva capito la mia propensione alla cornutagine.
Sinceramente non so se è stata solo questa sua sfrontatezza a farmi venire desideri erotici e trasgressivi su di lei o se, invece, la causa potrebbe derivare anche da alcune mie esperienze vissute in età adolescenziale quando ad esempio scoprii la mia allora giovane mamma che in casa mia si faceva ripetutamente montare da un prestante signore e quando io stesso, ancora adolescente, per molto tempo fui oggetto, totalmente passivo e accondiscendente, delle morbose attenzioni sessuali subite da parte di un uomo prima e di un suo amico dopo. Esperienze queste che probabilmente hanno influenzato sul mio modo di vedere e intendere il sesso.
Da pochi anni siamo sposati, io ho 38 anni, lei 41, abbiamo un buon rapporto e una discreta intesa di coppia ma soltanto fuori dal letto perché sessualmente, aimè, io sono una frana mentre lei è particolarmente esigente.
Essendo io poco dotato, più corretto dire mini dotato, con un pisello piccolo e morbido so di essere un marito non adeguato a darle quelle soddisfazioni sessuali che come femmina ha bisogno e che solo un maschio dotato di un cazzo poderoso le può dare, un maschio che me la fotte forte facendole male per il suo piacere.
Non posso farci nulla, la colpa è mia, limitato e incapace a soddisfare una fica immensa come quella di mia moglie.
Comprendo pertanto la sua delusione e che i suoi doveri di moglie non possono sopprimere le sue legittime “esigenze” di femmina e che per mia “inadempienza” ed "inadeguatezza" lei rinunci a quei naturali godimenti che il cazzo può dare, sarei quindi un egoista ad impedirglielo non ho certo sposato una santa ne tantomeno posso pretendere la sua castità.
Per il forte sentimento che mi lega a lei non ho mai pensato di lasciarla o peggio di essere lasciato, averla vicino mi rende sereno e tranquillo, per questo, anche di fronte alle evidenti prove della sua infedeltà non affronto mai la questione, ho paura a parlarne apertamente per timore di perderla e fingo di non essere al corrente delle sue scappatelle consentendole di farsi chiavare da un altro uomo per poi tornare nelle mia braccia ed essere compresa, amata e coccolata.
Pertanto,anche se lei sa che io so dei suoi tradimenti, come in un tacito accordo non trattiamo mai l'argomento, lei apprezza la mia comprensione che la solleva dai sensi di colpa rafforzando verso di me il suo affetto e riempiendomi di corna in maniera serena e legittima.
Solo che le sue scappatelle che prima faceva con discrezione e riservatezza ora avvengono in maniera sempre più esplicita e sfacciata, spesso mi torna a casa scapigliata, sfatta, a volte con difficoltà nel camminare forse per avere il culo e la fica doloranti, ebbene, io mi accorgo di amarla ancora di più e mi eccito a pensarla con la fica usata e ripiena di sperma.
Mi medesimo talmente tanto in lei che la sua zoccolagine è diventata anche la mia, visto che mi assale forte la voglia di assistere personalmente quando viene montata da un altro maschio e assaporare finalmente cosa vuol dire sentirsi formalmente cornuto.
Voglio vederla godere mentre sale e scende su di un tronco di carne che le divarica la fica, che sprofonda, la sfonda e la fa godere tra le lacrime, vedere le chiappe che rimbalzano e ammortizzano i colpi decisi del cazzo che le rompe il culo e la figa. e me la tratta da grande zoccola, e vedere i suoi occhi quando sente il cazzo gonfiarsi e godere dentro di lei, inondandola di seme virile che si espande nel suo ventre e che potrebbe ingravidarmela.
Per quanto bene le voglio provo un eccitazione bestiale al solo pensiero di lei che mi torni a casa soddisfatta, raggiante ed io che l'aspetto pronto a consolarla se le hanno fatto troppo male e baciarla subito dopo aver fatto un pompino che le ha lasciato in bocca tracce di sperma.
Il mio cervello gode e soffre allo stesso tempo a pensarla quanto è zoccola e quanto io sono cornuto.
Queste mie voglie stanno diventando un’ossessione, vorrei partecipare personalmente alle sue performance, ma essendo caratterialmente debole e timido, non trovo il coraggio di dirglielo apertamente, la paura mi blocca, non so come fare.
Temo di non essere più abbastanza sereno ed equilibrato per controllare e valutare tale situazione e pertanto mi piacerebbe avere magari un suggerimento in che modo uscire allo scoperto o se sbaglio ad essere troppo permissivo con la mia turbolenta mogliettina.
Ringrazio quanti mi hanno letto.(alb.rocc@libero.it)
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