Convegno a 5 stelle
di
Ali.del.piacere
genere
etero
Finalmente anche l'ultima conferenza di oggi è finita.
Sono state 3 ore noiosissime, il tizio di fianco a me puzzava e i piedi mi fanno malissimo. Devo bere qualcosa.
Aspettando l'ascensore per salire nella mia stanza mi soffermo ad osservare il bancone luccicante del bar dell'hotel. Il convegno è tutto pagato quindi potrei permettermi di gustare un cocktail a 5 stelle in questo hotel super lusso.
"Dopo questa tortura ci meritiamo un po' di alcol. Posso offrirti qualcosa?"
E' Luca, uno dei pochi italiani come me qui, abbiamo scambiato due parole alla registrazione dei partecipanti e ora sembra mi stia leggendo nel pensiero.
"Perchè no!", gli sorrido.
Si avvia verso il bar, io sfilo rapida le decoltè nere che non sopporto più e lo seguo. Lui se ne accorge, mi sorride e sfiorandomi la schiena con una mano mi guida verso il bancone.
Ci accomodiamo su due sgabelli un po' isolati.
"Scelgo io? Ti fidi?", mi chiede. A dire il vero la risposta sarebbe negativa, è rischioso perchè io non reggo molto l'alcol, soprattutto se sono stanca; e dopo 2 giorni di presentazioni, mostre e sorrisi finti sono decisamente stanca.
"Si, mi fido".
Lui ordina e io lo guardo, non avevo notato fosse così carino.
Beviamo i drink, in effetti è molto buono e come previsto la mia testa inizia a girare un po'. Parliamo e ridiamo tantissimo. Questo ragazzo mi piace, i suoi occhi sono scuri, profondi, bellissimi.
Paga per entrambi e poi ci dirigiamo insieme verso gli ascensori.
Io sono ancora scalza e la mia andatura un po' incerta, lo prendo sottobraccio. Ora siamo in silenzio, le porte si aprono. "A che piano sei?" " Al ventottesimo".
Non so se è l'ascensore che sale veloce, il drink o l'essere chiusa qui con Luca, ma la mia temperatura sta salendo e la testa gira più forte.
Apro la porta della mia stanza. "Beh allora, ci vediamo domani", mi dice.
Lo guardo negli occhi, e non gli rispondo. Lo prendo per mano e lo faccio entrare, senza dire nulla.
Ci sediamo sul letto, mi prende le gambe e le poggia sulle sue. Me le accarezza, salendo sempre più su. Piedi, polpacci, cosce, sento la punta delle sue dita che mi sfiora le mutandine. Mi alzo e mi metto in piedi davanti a lui. Si toglie la camicia bianca e riprende ad accarezzarmi le gambe, arriva al vestito, lo alza. Lo sento passare sui miei fianchi e ho un brivido. Me lo sfila dalle braccia e lo lascia cadere a terra, mi guarda dritta negli occhi, non li stacca nemmeno per un secondo dai miei. Mi siedo a cavalcioni su di lui, gli prendo una mano e la porto sul mio seno, già scoperto e parecchio reattivo dal momento che non portavo reggiseno sotto il vestito.
Lui mi bacia. La sua mano e la sua lingua si fanno sempre più intense. Stiamo perdendo il controllo.
Gli riprendo la mano e stavolta la porto verso il basso. Senza smettere di baciarlo lo aiuto ad intrufolarsi sotto il cotone dei miei slip, i suoi polpastrelli mi sfiorano, si inumidiscono, sentono il mio calore. Scivola dentro di me mentre i nostri respiri si fanno più veloci. Lo desidero. Gli slaccio i jeans, cerco il suo sesso, lo avvolgo con la mano e con il pollice gli accarezzo la punta. E' caldo. Seguo il ritmo delle sue dita, dentro di me. Geme e questo mi eccita da impazzire. Mi fermo e lo fermo. Voglio assaggiarlo.
Mi sposto di lato mentre lui raccoglie il mio sapore dalla sua mano e poi mi bacia. Io mi abbasso, lo guardo di nuovo negli occhi, bacio la sua eccitazione, gli sorrido e porto la punta della mia lingua sulla sua pelle calda. La passo tutta intorno, è teso. La sua mano mi accarezza i capelli, le mie labbra si schiudono e lo lasciano entrare. Uso una mano per dargli più piacere, non smettiamo di guardarci. Lui muove il bacino assecondando i miei movimenti. Mi soffermo tenendolo fermo tra le mie labbra e giocando con la lingua.
Mi fermo, ma solo perchè voglio di più. Mi rialzo, lo bacio e sfilo le mutandine. Mi sposto sopra di lui, mi prende per i fianchi mentre io porto il suo sesso verso il mio. Mi struscio un pochino poi scendo piano, risalgo, scendo ancora, lenta. Chiudo gli occhi, sta entrando dentro di me. Io muovo il mio corpo sopra il suo, lui cerca il mio profondo. Lo trova, mi stringe e mi fa sdraiare sulla schiena senza uscire da me. Mi afferra i seni, sono totalmente in balia del mio piacere e del suo desiderio. Il suo sguardo ora è famelico, mi possiede intensamente. Si muove sempre più veloce dentro di me.
Mi porta all'apice, godo, tremo, lui sente le contrazioni del mio piacere e questo lo fa impazzire. Ansima ed è sempre più frenetico. Esplode dentro me, profondamente dentro me.
Si ferma. I nostri umori escono insieme dal mio corpo, li raccoglie con un dito e lo porta alle mie labbra. Lo lecco e lui mi bacia intrecciando la sua lingua alla mia. Appoggia il suo corpo al mio, scivola fuori da me e mi guarda. Mi accarezza il viso e i capelli.
"Sei bellissima sai?".
Arrossisco e mi nascondo tra le sue braccia, sul suo petto. Lui mi stringe.
I nostri respiri e i nostri cuori piano piano rallentano ed entrambi scivoliamo nel sonno.
Non so cosa succederà domani, se ci sarà qualcosa tra noi o se magari non lo rivedrò mai più. Ma so che stasera, stanotte, non vorrei essere in nessun altro posto del mondo se non in questo letto, con lui.
Sono state 3 ore noiosissime, il tizio di fianco a me puzzava e i piedi mi fanno malissimo. Devo bere qualcosa.
Aspettando l'ascensore per salire nella mia stanza mi soffermo ad osservare il bancone luccicante del bar dell'hotel. Il convegno è tutto pagato quindi potrei permettermi di gustare un cocktail a 5 stelle in questo hotel super lusso.
"Dopo questa tortura ci meritiamo un po' di alcol. Posso offrirti qualcosa?"
E' Luca, uno dei pochi italiani come me qui, abbiamo scambiato due parole alla registrazione dei partecipanti e ora sembra mi stia leggendo nel pensiero.
"Perchè no!", gli sorrido.
Si avvia verso il bar, io sfilo rapida le decoltè nere che non sopporto più e lo seguo. Lui se ne accorge, mi sorride e sfiorandomi la schiena con una mano mi guida verso il bancone.
Ci accomodiamo su due sgabelli un po' isolati.
"Scelgo io? Ti fidi?", mi chiede. A dire il vero la risposta sarebbe negativa, è rischioso perchè io non reggo molto l'alcol, soprattutto se sono stanca; e dopo 2 giorni di presentazioni, mostre e sorrisi finti sono decisamente stanca.
"Si, mi fido".
Lui ordina e io lo guardo, non avevo notato fosse così carino.
Beviamo i drink, in effetti è molto buono e come previsto la mia testa inizia a girare un po'. Parliamo e ridiamo tantissimo. Questo ragazzo mi piace, i suoi occhi sono scuri, profondi, bellissimi.
Paga per entrambi e poi ci dirigiamo insieme verso gli ascensori.
Io sono ancora scalza e la mia andatura un po' incerta, lo prendo sottobraccio. Ora siamo in silenzio, le porte si aprono. "A che piano sei?" " Al ventottesimo".
Non so se è l'ascensore che sale veloce, il drink o l'essere chiusa qui con Luca, ma la mia temperatura sta salendo e la testa gira più forte.
Apro la porta della mia stanza. "Beh allora, ci vediamo domani", mi dice.
Lo guardo negli occhi, e non gli rispondo. Lo prendo per mano e lo faccio entrare, senza dire nulla.
Ci sediamo sul letto, mi prende le gambe e le poggia sulle sue. Me le accarezza, salendo sempre più su. Piedi, polpacci, cosce, sento la punta delle sue dita che mi sfiora le mutandine. Mi alzo e mi metto in piedi davanti a lui. Si toglie la camicia bianca e riprende ad accarezzarmi le gambe, arriva al vestito, lo alza. Lo sento passare sui miei fianchi e ho un brivido. Me lo sfila dalle braccia e lo lascia cadere a terra, mi guarda dritta negli occhi, non li stacca nemmeno per un secondo dai miei. Mi siedo a cavalcioni su di lui, gli prendo una mano e la porto sul mio seno, già scoperto e parecchio reattivo dal momento che non portavo reggiseno sotto il vestito.
Lui mi bacia. La sua mano e la sua lingua si fanno sempre più intense. Stiamo perdendo il controllo.
Gli riprendo la mano e stavolta la porto verso il basso. Senza smettere di baciarlo lo aiuto ad intrufolarsi sotto il cotone dei miei slip, i suoi polpastrelli mi sfiorano, si inumidiscono, sentono il mio calore. Scivola dentro di me mentre i nostri respiri si fanno più veloci. Lo desidero. Gli slaccio i jeans, cerco il suo sesso, lo avvolgo con la mano e con il pollice gli accarezzo la punta. E' caldo. Seguo il ritmo delle sue dita, dentro di me. Geme e questo mi eccita da impazzire. Mi fermo e lo fermo. Voglio assaggiarlo.
Mi sposto di lato mentre lui raccoglie il mio sapore dalla sua mano e poi mi bacia. Io mi abbasso, lo guardo di nuovo negli occhi, bacio la sua eccitazione, gli sorrido e porto la punta della mia lingua sulla sua pelle calda. La passo tutta intorno, è teso. La sua mano mi accarezza i capelli, le mie labbra si schiudono e lo lasciano entrare. Uso una mano per dargli più piacere, non smettiamo di guardarci. Lui muove il bacino assecondando i miei movimenti. Mi soffermo tenendolo fermo tra le mie labbra e giocando con la lingua.
Mi fermo, ma solo perchè voglio di più. Mi rialzo, lo bacio e sfilo le mutandine. Mi sposto sopra di lui, mi prende per i fianchi mentre io porto il suo sesso verso il mio. Mi struscio un pochino poi scendo piano, risalgo, scendo ancora, lenta. Chiudo gli occhi, sta entrando dentro di me. Io muovo il mio corpo sopra il suo, lui cerca il mio profondo. Lo trova, mi stringe e mi fa sdraiare sulla schiena senza uscire da me. Mi afferra i seni, sono totalmente in balia del mio piacere e del suo desiderio. Il suo sguardo ora è famelico, mi possiede intensamente. Si muove sempre più veloce dentro di me.
Mi porta all'apice, godo, tremo, lui sente le contrazioni del mio piacere e questo lo fa impazzire. Ansima ed è sempre più frenetico. Esplode dentro me, profondamente dentro me.
Si ferma. I nostri umori escono insieme dal mio corpo, li raccoglie con un dito e lo porta alle mie labbra. Lo lecco e lui mi bacia intrecciando la sua lingua alla mia. Appoggia il suo corpo al mio, scivola fuori da me e mi guarda. Mi accarezza il viso e i capelli.
"Sei bellissima sai?".
Arrossisco e mi nascondo tra le sue braccia, sul suo petto. Lui mi stringe.
I nostri respiri e i nostri cuori piano piano rallentano ed entrambi scivoliamo nel sonno.
Non so cosa succederà domani, se ci sarà qualcosa tra noi o se magari non lo rivedrò mai più. Ma so che stasera, stanotte, non vorrei essere in nessun altro posto del mondo se non in questo letto, con lui.
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