Ti odio

di
genere
dominazione

Tu sei un grandissimo bastardo e ti odio perché mi sei entrato nel cervello. Ti odio perché hai frugato nel fondo della mia anima con la facilità con cui un bambino tira fuori i giocattoli dalla cesta. Ti odio perché hai deciso di domarmi dal primo giorno, me, una donna in carriera sicura di sé abituata a comandare, un medico in gamba e stimato, una madre modello, una signora. Trattata come la troia che sono, per la prima volta nella mia vita. Ti odio perché persino al telefono decidi tu se e quando devo venire, e non posso far altro che ubbidire, e chiamarti di nuovo. Ti odio perché devo supplicare un incontro, che mi negherai ancora, e ancora. Odio i tuoi "vedremo". Odio la tua capacità innata di farmi incazzare, io che non mi incazzo mai con nessuno. Ti odio perché ti piace cedermi a degli altri uomini, ai negri che ti eccitano tanto. Ti odio perché mentre lecco quell'enorme verga nera che mi hai imposto e tu stai a guardare dicendomi quanto sono troia vengo senza potermi trattenere appena sento il tuo cazzo entrarmi nel buco che hai scelto di usare. Ti odio perché mi pisci addosso e in bocca chiamandomi vacca e godo come la grandissima baldracca che mi hai fatto diventare. Ti odio perché il tuo odore mi resta addosso e mi eccita e non riesco neppure a lavare le lenzuola che sanno di te. Ti odio perché sto scrivendo tutto questo solo per fartelo leggere e gratificare ancora un po' il tuo ego smisurato. E avanzare di un altro gradino verso la mia dannazione.
scritto il
2020-04-26
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