Il figlio maggiore

di
genere
etero

Mio figlio a letto con la mia seconda moglie. Lei è più giovane di me, splendida quarantenne. Mio figlio ha venticinque anni, bello e atletico come lo ero io un po' di anni fa.

Li guardo mentre lui la monta da dietro.

- Sei una troia, Pamela...- le dice mentre il suo bacino sbatte contro le chiappe di lei.

Io dovrei fare una scenata invece rimango nell'ombra, dietro i vetri della finestra, a cazzo dritto. Mi sego furiosamente nel vederla scopata in quel modo. Con me non si lascia mai andare. Dice che mi ama troppo, si vergogna.

Invece ora si fa scopare alla pecorina come una cagna in calore. Ma mi piace, godo.

Mio figlio la tiene per i capelli.

- Ho voglia di sborrare dentro... di ingravidarti...- dice Marco, ansimando un poco.

- Non farlo... fammi godere ancora invece... - replica lei, squassata dai colpi del mio ragazzo, più giovane di lei di quindici anni.

- Certo che ti faccio godere... non sai quanto ho desiderato... scoparti... in questi anni...

- E ora sono tua...

- E ora sto per venire...

Marco si toglie da dietro, le va davanti e, tenendola per i capelli, le sborra sul viso.

Il seme le cola sul volto poi Marco se lo pulisce strofinandoglielo sul volto quindi va in bagno. Lei si lascia cadere sul letto, sfinita.

Quando Marco torna è di nuovo in tiro. Le si avvicina, l'afferra per i fianchi e con decisione la fa stendere a pancia sotto. Le si sdraia sopra e inizia ad armeggiare con il suo cazzo duro.

- Ma che fai...? - chiede Pamela, con la voce soffocata.

- Ho voglia di incularti... - risponde Marco.

- Nooo...

- Dai che ti piace... troia...

Lo infila nel culo. Lei tenta di gridare ma la sua bocca è coperta dalla mano di Marco che inizia a stantuffarla sempre più velocemente. Dopo un po' lei sembra apprezzare e si lascia inculare, anzi quasi sembra che goda.

- Stavolta ti sborro nel culo... bella mia!

Ora sto godendo come un matto, sto quasi per venire.

Ed ecco che Marco ha l'orgasmo. Un forte sospiro e la inonda di caldo seme. Lei geme ancora, lui respira forte poi si ritrae. Un rivolo di sperma le cola fuori dal culo.
Ora è veramente appagato: le da un bacio ed esce dalla stanza. Pamela entra in bagno.

Nel frattempo ho avuto un orgasmo anche io, schizzando dappertutto.

Mi ricompongo. Incrocio mio figlio sulla porta d'ingresso, ci salutiamo, lui va via.

Entro in camera, la nostra camera. C'è odore di sesso, ho di nuovo il cazzo dritto. Sento lo scrosciare della doccia. Mi stendo sul letto e chiudo gli occhi.

Arriva lei, in accappatoio e asciugamano sulla testa a mo' di turbante.

- Sei splendida, amore... - le dico, sorridendo.

- Grazie... quando sei arrivato?

- Proprio ora... ho incrociato Marco, sulla porta.

- Tutto bene, al lavoro?

- Tutto ok... e qui?

- Al solito...

- Il letto è tutto sfatto... - con una mano indico i resti della "battaglia".

- Ho avuto un sonno agitato.

Lei non sembra minimamente preoccupata. Meglio. Non ho intenzione di farle confessare chissà cosa. Va bene così, mi accontento del fatto che la mia fantasia più perversa si sia avverata: vedere mia moglie scopare con un altro. Anche se non mi aspettavo che l'altro fosse mio figlio. Va bene, la cosa rimane in "famiglia". Sorrido a questo pensiero un po' stupido.

E' ora di dormire, dopo il lungo turno di notte. Mi addormento con l'immagine di mio figlio sopra la mia signora mentre se la sta inculando. Il duro cazzo di Marco nel culo morbido e bianco di Pamela.
di
scritto il
2020-04-28
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