Starai vera
di
Alice aldo
genere
tradimenti
Eccomi Aldo 50 anni benestante, sposato da 25 con Alice, bella donna e molto sensuale. Non vi annoio con le descrizioni fisiche per non cadere nella banalità narratrice, ma questa che vi vado a raccontare è una storia realmente vissuta.
La visita dal Ginecologo
Bella giornata calda, il Covid-19 allora non si sapeva nemmeno cosa fosse. Mia moglie si reca ad accompagnare una amica a fare una visita ginecologica di controllo per constatare che tutto procedesse regolarmente, essendo incinta di 6 mesi: studio privato, tutto al top, personale qualificato, struttura moderna, servizio impeccabile. Entra mia moglie assieme all’amica, le accoglie un dottore sui 40 anni, di bell’aspetto, molto curato, e procede a fare la visita all’amica di mia moglie riscontrando che è tutto ok.
Finita la visita, il medico dice a mia moglie:
“Se avesse bisogno, conti pure su di me. Sa, sono anche un esperto in chirurgia estetica.”
Mia moglie, presa un po’ alla sprovvista ma al contempo incuriosita, racconta al medico:
“Toh, che coincidenza! Sa dottore, giusto 4 mesi fa ho avuto la mia prima un’operazione di rifacimento al seno.”
Prontamente lui le rispose:
“Se lo desidera, mi segua cortesemente nell’altro gabinetto medicale, così che io possa visionare il lavoro svolto dal collega.”
Mia moglie rimase alquanto sorpresa da quest’invito così cordiale, al quale rispose con un sommesso:
“Con piacere.”
E così si trovarono nell’altro studio.
(Continuo questo racconto nella speranza di farvi capire quanto un uomo possa diventare succube di sua moglie.)
Alice si trova così da sola con il ginecologo, nel suo studio, lontano da occhi indiscreti. Dopo una serie di domande di routine il medico ordina ad Alice di spogliarsi. Lei ubbidisce e nel giro di un attimo si trova in piedi, a seni nudi, davanti al medico.
Lui seduto sulla sedia e con le gambe di Alice in mezzo alle sue comincia a toccarle, il seno dapprima in maniera professionale, poi sempre di più in maniera sensuale, al punto che i capezzoli di Alice diventano duri e pronti da strizzare. Il dottore non esita ad afferrarli e girandoli li porta verso di sé inizia a leccarli. In breve avvicina le sue labbra a quelle di Alice e le dà un bacio appena accennato, a stampo.
Finito questo siparietto il dottore dice a mia moglie di vestirsi e Alice, seppure ancora eccitata, si riveste. Una volta vestita il dottore dice ad Alice che lei è una donna molto bella ma soprattutto eccitante, le mette in mano un biglietto e le dice che il suo collega aveva fatto un ottimo lavoro, quindi si salutarono. Alice torna dalla sua amica che l’aspettava in sala di aspetto e, come se non fosse successo nulla, non le racconta alcunché.
Alice torna a casa e…
Giunta a casa, Alice però non riusce più a tenere per sé questa esperienza eccitante e allora comincia a raccontarmi (a me! il marito!) per filo e per segno quanto accaduto. Io forse più eccitato che arrabbiato nell’ascoltare quel racconto le porgo infine una sola domanda:
“E se avessi intenzione di rivederlo, visto che t’ha lasciato persino il bigliettino col suo numero personale?”
E lei, con totale nonchalance, mi risponde:
“Non saprei… So solo che quell’uomo mi ha eccitato in una maniera che non mi succedeva da tempo.”
Al che le dico semplicemente:
“Ok, decidi tu.”
Passano due settimane e Alice brama che io le lecchi tutte le sere la passera. Come uno schiavo, ormai succube, ubbidisco. Talvolta, visto che lei col mio servizietto raggiunge l’orgasmo, le chiedo se è sia disposta a ricambiare “il favore” e far godere anche a me (Ne ho tutto il diritto!), ma la sua risposta è sempre e solo una:
“No! Segati da solo! A me piace solo che me la lecchi perché, mentre lo fai, io fantastico sul mio bel dottore Sam.” (così si chiama).
Io ti tutto punto le rispondo solamente “Ok!” e, d’altronde, tutto questo mi eccita a tal punto che mi bastano appena quattro colpi di mano per godere.
Non ne potevo più
Dopo una settimana a subire queste continue angherie, la affronto in maniera decisa e le dico risoluto:
“Ok, penso sia bene che tu ti veda con lui, anche per capire se lui ti dà sessualmente più di ciò che ti do io.”
Per nulla turbata o intimorita da questa mia richiesta, mi risponde disinvolta:
“Non avevo bisogno del tuo consenso per andare da lui. L’ho già chiamato ieri sera e mi ha dato appuntamento per domani alle 21.00.”
Rimango come impietrito dal suo snobbarmi totalmente, nonostante io sia suo marito, perdio! Ma, celando un po’ la mia insofferenza verso il suo atteggiamento irriverente, le rispondo ancora una volta “Ok” e aggiungo sommesso:
“Se almeno potessi accompagnarti.”
“Non rompere le balle! Al limite puoi accompagnarmi ma devi aspettare fuori, sotto casa di Sam o tutt’al più al bar”.
“Ok, farò così.”
L’appuntamento
Il giorno seguente va dal parrucchiere per farsi perfetta, più bella del solito. Wow, è proprio una donna radiosa, bellissima, sensuale e pronta ad essere più depravata che mai con il medico.
Alle 20 partiamo da casa. È vestita con un generoso decolté, minigonna in seta leggera, calze nere autoreggenti, scarpe nere con tacco e senza intimo. Arrivati a 200 metri dall’appartamento e mi ordina:
“Parcheggia e vai in quel bar ad aspettami. Se dovessi tardare e non arrivo dopo le 23.00, vai a casa perché vuol dire che ho deciso di dormire da lui. Poi, domani ti racconterò.”
Scende dall’auto e si dirige verso l’appartamento di lui, avendo premura di spegnere il cellulare. Io me ne resto sino alle 23 al bar con il mio membro duro e col cellulare in mano, aspettando una chiamata da lei che mai mi arriva. Alle 23.10 la vedo uscire, tutta radiosa in viso, e la prima cosa che mi viene da chiederle è:
“Se non sei rimasta a dormire da lui, forse vuol dire che non era poi così super ‘sto dottore?”
E lei:
“Non era super, è qualcosa di più, di unico quell’uomo. Mi ha fatto godere due volte. Non sono rimasta per la notte perché lui deve tornare a casa da sua moglie.”
L’unica mia speranza era che lui non l’avesse fatta godere, ma svanì immediatamente. Arrivati a casa le chiedo se possa almeno raccontarmi qualche dettaglio, ma lei mi guarda fisso negli occhi e mi dice:
“Sì, ti racconterò tutto, ma prima vorrei farti fare una cosa, solo per farti rendere conto quanto sei coglione e voglio vedere la tua fedeltà nei miei confronti.”
E così si toglie le mutande di lui, che le aveva lasciato in prestito, e mi comanda “Sdraiati a terra!”. Si allarga le labbra della fica, mi spruzza alla bocca tutto lo sperma di lui, e mi dice:
“Bevilo e poi puliscimela con la lingua.”
Io eseguo. Fatto questo va a farsi la doccia e mi dice di essere stanca, e che domani mi avrebbe mandato un messaggio di quanto accaduto con il suo amante dottor Sam,. Lei si mette a dormire e io mi faccio una seghina come sempre. Questo è il suo lungo messaggio whatsapp che mi inviò il giorno dopo.
“Ciao Aldo, ti racconto cosa è successo ieri: sono arrivata in casa sua, lui mi ha accolto con un abbraccio e un bacio sulle guance poi ci siamo messi sul divano e cominciato a parlare del più e del meno sino ad arrivare con il discorso su di te. Lui non sa che sei un cornuto contento, pensa che tu non sappia nulla di noi, e mi ha solo detto che una donna come me non la vorrebbe dividere con nessuno, e quindi mi ha fatto promettere di non venire più a letto con te, e io lo farò.
Quindi siamo sul divano, io allargo le gambe e sotto la gonna mi accorgo che lui intravede la mia patatina tutta rasata e liscia, ho visto che era già eccitato perché da sotto l’accappatoio esce il suo membro, bello, lungo il giusto, ma grosso, molto grosso, con una cappella ben fatta. Mi comincio già a bagnare, lui mi dice che non ha ancora fatto la doccia e se preferisco di lavarlo io con la mia bocca o se doveva andarlo a lavare in bagno. Io gli risposi “come preferisci tu” e lui mi disse “Sarebbe più eccitante se me lo lavassi tu con la bocca, la mia saliva e la mia lingua. Però è tutto il giorno che non lo lavo quindi potresti sentire gusti strani”.
Io volevo talmente farlo star bene che gli dissi che lo volevo lavare con la mia bocca, e lo feci, mi inginocchiai e lo cominciai a lavare con la mia saliva e la mia lingua, sapeva di un cazzo non lavato e con dei resti di piscio di giornata ma lo sentivo così eccitato che lo pulii per 10 minuti inghiottendo la mia saliva che sapeva del suo piscio di giornata. Lui era super eccitato e io cominciavo a bagnarmi a sentire quel mega uccello sempre più duro. Dopo 10 minuti che lo avevo nella mia bocca mi chiese e mi ordinò “Dato che ci sei puliscimi anche il culo”, mi fece sdraiare per terra e si sedette con le natiche aperte sopra la mia faccia e io leccai il suo buco con la mia lingua nel suo interno per altri 10 minuti. Sentivo il suo membro scoppiare. Non facendocela più mi aprì la bocca con due dita e mi riversò dentro una marea di sperma che io ingoiai tutto. Poi mi pres,e mi strinse e andammo nel letto, dove mi spogliò. Con dita abili da ginecologo mi toccò lentamente e poi sempre più velocemente, sino a farmi urlare di piacere, e mi disse: “Cara la mia Alice, siamo solo all’inizio”.
Siamo stati nel letto abbracciati godendoci quel benessere post orgasmo, sino a quando lui incominciò a baciarmi e io ricominciai a ribagnarmi. Mentre mi baciava mi infilò prima un dito, poi due, poi tutta la mano nella passera, quando cominciavo a tornare a godere estrasse la mano e cominciò ad allargarmi il buco del sedere con un massaggio fantastico. Quando lui sentì che ero pronta, mi girò e mi scopò per 10 minuti: avevo il buco in fiamme ma mai ero stata così bene nella mia vita e mai così eccitata. Me lo estrasse dal culo e mi misi sopra di lui, lui sdraiato sotto di me, andai su e giù sino a quando non lo sentii godere dentro di me e il suo sperma che spruzzava dentro la mia passera. Abbiamo goduto assieme ed è stato meraviglioso.
Siamo stati ancora un po’ insieme sul letto abbracciati, ci siamo salutati e ci siamo promessi di diventare amanti per sempre.
Caro il mio cornuto, credimi che è stata la più bella scopata della mia vita. Tu, Aldo, in 20 anni di matrimonio non sei mai riuscito nemmeno a donarmi la metà di quelle sensazioni.”
Questo è il messaggio che mi inviò mia moglie Alice dopo aver fatto l’amore con il suo amante. Ma con il tempo avvennero altre esperienze ancora più perverse, che se volete un giorno vi racconterò.
Autore: Aldo
La visita dal Ginecologo
Bella giornata calda, il Covid-19 allora non si sapeva nemmeno cosa fosse. Mia moglie si reca ad accompagnare una amica a fare una visita ginecologica di controllo per constatare che tutto procedesse regolarmente, essendo incinta di 6 mesi: studio privato, tutto al top, personale qualificato, struttura moderna, servizio impeccabile. Entra mia moglie assieme all’amica, le accoglie un dottore sui 40 anni, di bell’aspetto, molto curato, e procede a fare la visita all’amica di mia moglie riscontrando che è tutto ok.
Finita la visita, il medico dice a mia moglie:
“Se avesse bisogno, conti pure su di me. Sa, sono anche un esperto in chirurgia estetica.”
Mia moglie, presa un po’ alla sprovvista ma al contempo incuriosita, racconta al medico:
“Toh, che coincidenza! Sa dottore, giusto 4 mesi fa ho avuto la mia prima un’operazione di rifacimento al seno.”
Prontamente lui le rispose:
“Se lo desidera, mi segua cortesemente nell’altro gabinetto medicale, così che io possa visionare il lavoro svolto dal collega.”
Mia moglie rimase alquanto sorpresa da quest’invito così cordiale, al quale rispose con un sommesso:
“Con piacere.”
E così si trovarono nell’altro studio.
(Continuo questo racconto nella speranza di farvi capire quanto un uomo possa diventare succube di sua moglie.)
Alice si trova così da sola con il ginecologo, nel suo studio, lontano da occhi indiscreti. Dopo una serie di domande di routine il medico ordina ad Alice di spogliarsi. Lei ubbidisce e nel giro di un attimo si trova in piedi, a seni nudi, davanti al medico.
Lui seduto sulla sedia e con le gambe di Alice in mezzo alle sue comincia a toccarle, il seno dapprima in maniera professionale, poi sempre di più in maniera sensuale, al punto che i capezzoli di Alice diventano duri e pronti da strizzare. Il dottore non esita ad afferrarli e girandoli li porta verso di sé inizia a leccarli. In breve avvicina le sue labbra a quelle di Alice e le dà un bacio appena accennato, a stampo.
Finito questo siparietto il dottore dice a mia moglie di vestirsi e Alice, seppure ancora eccitata, si riveste. Una volta vestita il dottore dice ad Alice che lei è una donna molto bella ma soprattutto eccitante, le mette in mano un biglietto e le dice che il suo collega aveva fatto un ottimo lavoro, quindi si salutarono. Alice torna dalla sua amica che l’aspettava in sala di aspetto e, come se non fosse successo nulla, non le racconta alcunché.
Alice torna a casa e…
Giunta a casa, Alice però non riusce più a tenere per sé questa esperienza eccitante e allora comincia a raccontarmi (a me! il marito!) per filo e per segno quanto accaduto. Io forse più eccitato che arrabbiato nell’ascoltare quel racconto le porgo infine una sola domanda:
“E se avessi intenzione di rivederlo, visto che t’ha lasciato persino il bigliettino col suo numero personale?”
E lei, con totale nonchalance, mi risponde:
“Non saprei… So solo che quell’uomo mi ha eccitato in una maniera che non mi succedeva da tempo.”
Al che le dico semplicemente:
“Ok, decidi tu.”
Passano due settimane e Alice brama che io le lecchi tutte le sere la passera. Come uno schiavo, ormai succube, ubbidisco. Talvolta, visto che lei col mio servizietto raggiunge l’orgasmo, le chiedo se è sia disposta a ricambiare “il favore” e far godere anche a me (Ne ho tutto il diritto!), ma la sua risposta è sempre e solo una:
“No! Segati da solo! A me piace solo che me la lecchi perché, mentre lo fai, io fantastico sul mio bel dottore Sam.” (così si chiama).
Io ti tutto punto le rispondo solamente “Ok!” e, d’altronde, tutto questo mi eccita a tal punto che mi bastano appena quattro colpi di mano per godere.
Non ne potevo più
Dopo una settimana a subire queste continue angherie, la affronto in maniera decisa e le dico risoluto:
“Ok, penso sia bene che tu ti veda con lui, anche per capire se lui ti dà sessualmente più di ciò che ti do io.”
Per nulla turbata o intimorita da questa mia richiesta, mi risponde disinvolta:
“Non avevo bisogno del tuo consenso per andare da lui. L’ho già chiamato ieri sera e mi ha dato appuntamento per domani alle 21.00.”
Rimango come impietrito dal suo snobbarmi totalmente, nonostante io sia suo marito, perdio! Ma, celando un po’ la mia insofferenza verso il suo atteggiamento irriverente, le rispondo ancora una volta “Ok” e aggiungo sommesso:
“Se almeno potessi accompagnarti.”
“Non rompere le balle! Al limite puoi accompagnarmi ma devi aspettare fuori, sotto casa di Sam o tutt’al più al bar”.
“Ok, farò così.”
L’appuntamento
Il giorno seguente va dal parrucchiere per farsi perfetta, più bella del solito. Wow, è proprio una donna radiosa, bellissima, sensuale e pronta ad essere più depravata che mai con il medico.
Alle 20 partiamo da casa. È vestita con un generoso decolté, minigonna in seta leggera, calze nere autoreggenti, scarpe nere con tacco e senza intimo. Arrivati a 200 metri dall’appartamento e mi ordina:
“Parcheggia e vai in quel bar ad aspettami. Se dovessi tardare e non arrivo dopo le 23.00, vai a casa perché vuol dire che ho deciso di dormire da lui. Poi, domani ti racconterò.”
Scende dall’auto e si dirige verso l’appartamento di lui, avendo premura di spegnere il cellulare. Io me ne resto sino alle 23 al bar con il mio membro duro e col cellulare in mano, aspettando una chiamata da lei che mai mi arriva. Alle 23.10 la vedo uscire, tutta radiosa in viso, e la prima cosa che mi viene da chiederle è:
“Se non sei rimasta a dormire da lui, forse vuol dire che non era poi così super ‘sto dottore?”
E lei:
“Non era super, è qualcosa di più, di unico quell’uomo. Mi ha fatto godere due volte. Non sono rimasta per la notte perché lui deve tornare a casa da sua moglie.”
L’unica mia speranza era che lui non l’avesse fatta godere, ma svanì immediatamente. Arrivati a casa le chiedo se possa almeno raccontarmi qualche dettaglio, ma lei mi guarda fisso negli occhi e mi dice:
“Sì, ti racconterò tutto, ma prima vorrei farti fare una cosa, solo per farti rendere conto quanto sei coglione e voglio vedere la tua fedeltà nei miei confronti.”
E così si toglie le mutande di lui, che le aveva lasciato in prestito, e mi comanda “Sdraiati a terra!”. Si allarga le labbra della fica, mi spruzza alla bocca tutto lo sperma di lui, e mi dice:
“Bevilo e poi puliscimela con la lingua.”
Io eseguo. Fatto questo va a farsi la doccia e mi dice di essere stanca, e che domani mi avrebbe mandato un messaggio di quanto accaduto con il suo amante dottor Sam,. Lei si mette a dormire e io mi faccio una seghina come sempre. Questo è il suo lungo messaggio whatsapp che mi inviò il giorno dopo.
“Ciao Aldo, ti racconto cosa è successo ieri: sono arrivata in casa sua, lui mi ha accolto con un abbraccio e un bacio sulle guance poi ci siamo messi sul divano e cominciato a parlare del più e del meno sino ad arrivare con il discorso su di te. Lui non sa che sei un cornuto contento, pensa che tu non sappia nulla di noi, e mi ha solo detto che una donna come me non la vorrebbe dividere con nessuno, e quindi mi ha fatto promettere di non venire più a letto con te, e io lo farò.
Quindi siamo sul divano, io allargo le gambe e sotto la gonna mi accorgo che lui intravede la mia patatina tutta rasata e liscia, ho visto che era già eccitato perché da sotto l’accappatoio esce il suo membro, bello, lungo il giusto, ma grosso, molto grosso, con una cappella ben fatta. Mi comincio già a bagnare, lui mi dice che non ha ancora fatto la doccia e se preferisco di lavarlo io con la mia bocca o se doveva andarlo a lavare in bagno. Io gli risposi “come preferisci tu” e lui mi disse “Sarebbe più eccitante se me lo lavassi tu con la bocca, la mia saliva e la mia lingua. Però è tutto il giorno che non lo lavo quindi potresti sentire gusti strani”.
Io volevo talmente farlo star bene che gli dissi che lo volevo lavare con la mia bocca, e lo feci, mi inginocchiai e lo cominciai a lavare con la mia saliva e la mia lingua, sapeva di un cazzo non lavato e con dei resti di piscio di giornata ma lo sentivo così eccitato che lo pulii per 10 minuti inghiottendo la mia saliva che sapeva del suo piscio di giornata. Lui era super eccitato e io cominciavo a bagnarmi a sentire quel mega uccello sempre più duro. Dopo 10 minuti che lo avevo nella mia bocca mi chiese e mi ordinò “Dato che ci sei puliscimi anche il culo”, mi fece sdraiare per terra e si sedette con le natiche aperte sopra la mia faccia e io leccai il suo buco con la mia lingua nel suo interno per altri 10 minuti. Sentivo il suo membro scoppiare. Non facendocela più mi aprì la bocca con due dita e mi riversò dentro una marea di sperma che io ingoiai tutto. Poi mi pres,e mi strinse e andammo nel letto, dove mi spogliò. Con dita abili da ginecologo mi toccò lentamente e poi sempre più velocemente, sino a farmi urlare di piacere, e mi disse: “Cara la mia Alice, siamo solo all’inizio”.
Siamo stati nel letto abbracciati godendoci quel benessere post orgasmo, sino a quando lui incominciò a baciarmi e io ricominciai a ribagnarmi. Mentre mi baciava mi infilò prima un dito, poi due, poi tutta la mano nella passera, quando cominciavo a tornare a godere estrasse la mano e cominciò ad allargarmi il buco del sedere con un massaggio fantastico. Quando lui sentì che ero pronta, mi girò e mi scopò per 10 minuti: avevo il buco in fiamme ma mai ero stata così bene nella mia vita e mai così eccitata. Me lo estrasse dal culo e mi misi sopra di lui, lui sdraiato sotto di me, andai su e giù sino a quando non lo sentii godere dentro di me e il suo sperma che spruzzava dentro la mia passera. Abbiamo goduto assieme ed è stato meraviglioso.
Siamo stati ancora un po’ insieme sul letto abbracciati, ci siamo salutati e ci siamo promessi di diventare amanti per sempre.
Caro il mio cornuto, credimi che è stata la più bella scopata della mia vita. Tu, Aldo, in 20 anni di matrimonio non sei mai riuscito nemmeno a donarmi la metà di quelle sensazioni.”
Questo è il messaggio che mi inviò mia moglie Alice dopo aver fatto l’amore con il suo amante. Ma con il tempo avvennero altre esperienze ancora più perverse, che se volete un giorno vi racconterò.
Autore: Aldo
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