Sempre di più, sempre più forte.
di
Naky
genere
trio
Erano le tre del pomeriggio, avevo finito di bermi il secondo caffè, avevo ansia, stavo seduta alla finestra ad aspettare che la sua macchina entrasse nel cortile per potermi spogliare e aprirgli la porta nuda, con i tacchi rossi ed il fiocchetto al collo, sono stata mezzora in bagno a scegliere il tipo di trucco, se provocante, da gatta, da bambolina. Alla fine decisi un leggero rossetto rosso e mascara.
Il tempo passava lentamente, aspettare non era più eccitante, ora volevo la carne, volevo mangiare, il mio corpo bramava il suo, sentì le chiavi entrare nella serratura, scattai dalla poltrona, corsi alla porta, appoggiai al muro il fianco e la spalla nuda, non smettevo di sorridere, mi volsi a guardare l’uscio, ed non mi trovai Jack davanti, ma il suo amico, con gli occhi aperti quasi scioccati ma allo stesso tempo desiderosi, io per la magra figura corsi in camera a vestirmi, tornata in cucina, con la faccia rossa di vergogna, incrociai il suo sguardo e lo sentivo fin sotto la pelle, che mi voleva possedere, ed io, lo volevo mio.
Avevo addosso solo la vestaglia e quando gli versai il caffè nella tazza, mi porsi con la scollatura proprio sotto i suoi occhi, alzai lo sguardo con un leggero sorriso che gli faceva intendere se vuoi, puoi spogliarmi.
Jack mi guardava il sedere, nudo, piegandomi verso il suo amico, ho fatto capire anche a jack che se voleva, ero pronta, mi prese una chiappa con la mano sinistra mettendo il dito proprio sulle mie labbra già bagnate si muoveva delicatamente.
Il suo amico si alzò, guardò Jack con approvazione, e mi sciolse il fiocco della vestaglia, iniziò a guardarmi la bocca, il seno, i fianchi, mi mangiava con gli occhi e mentre Jack continuava a masturbarmi dai miei occhi traspirava piacere, allungai le mani verso di lui sbottonandogli la camicia.
Iniziò a leccarmi i capezzoli con delicatezza, stringendo le sua mani sui miei seni, baciando e leccando, mentre Jack mi aveva già penetrato con due dita.
Lui mi baciò l’angolo della bocca, jack mi abbracciò da dietro stringendo le sue braccia sui miei seni appoggiando il bacino sul mio sedere per dirmi “eccomi sono qui, so che mi aspettavi”.
Lui si spogliò, e con il suo corpo statuario, ed il suo pene dritto verso di me mi guardava avido, desideroso, mi sciolsi dalla possente presa di Jack e gli sussurrai “ Scopami”, mi prese in braccio tenendo le sue mani sul mio sedere, andammo in camera da letto, mi appoggiò delicatamente per poi senza esitare penetrarmi selvaggiamente.
Feci uno scatto misto tra dolore e piacere, Jack era già sopra di me che portava il suo membro alla mia bocca, me lo infilava in bocca, poi lo usciva, io glielo leccavo gli toccavo i testicoli con le mani stringendoli forte a farlo sussultare.
Lui si muoveva una volta piano, una volta forte, lo usciva e lo entrava subito dopo, mi sfiorava le mie labbra ormai bagnate a tal punto che colava tra le curve morbide.
Guardavo Jack negli occhi mentre leccavo il suo pene, quando ormai era abbastanza bagnato lo mise tra i miei seni e iniziò a masturbarsi, ero all’apice del piacere le dita in bocca di jack mi facevano solo gemere, ma avrei voluto urlare e dire quanto mi piacesse e quanto ne volevo di più, sempre di più, sempre più forte.
Lui e Jack fecero cambio, questa volta però, Lui era coricato mentre succhiavo il suo pene che aveva il mio sapore e Jack ero dietro di me, che sapeva come scoparmi, andava veloce spingendo più forte facendo vibrare il sedere, sculacciandomi e lasciandomi il segno della sua mano, mi faceva godere, mi faceva eccitare, mi sentivo desiderata. Adoro quella posizione.
Jack mi prese la treccia e mentre me la tirava lentamente, Lui dirigeva il ritmo, la sua mano tra il viso e i capelli, mi abbassava la testa sempre di più, voleva di più da me, ed io ero pronta a darglielo, mi alzai, mi girai, e dando a Lui il sedere mentre mi sedevo sul suo pene, presi in mano quello di Jack e iniziai a succhiarglielo.
Lui mi prese i fianchi, mi alzava e abbassava a suo piacere.
“Vengo” disse Jack. Mi venne in bocca, non riuscì a trattenere tutto in bocca mentre ingoiavo, un po’ mi uscì dai lati della bocca, Jack si buttò accanto a Lui e mentre mi guardava godere, io stavo già venendo e muovendomi avanti e indietro su Lui, bagnai le lenzuola.
Lui aveva il fuoco negli occhi, ed ero stata io ad accenderlo, godevo al pensiero e alla sua visione
Mi girò sotto sopra mi prese i seni, li strinse, mordendomi i capezzoli mi venne dentro, spingendosi più forte e mentre i nostri liquidi si immischiavano, io pensavo già alla prossima volta.
Il tempo passava lentamente, aspettare non era più eccitante, ora volevo la carne, volevo mangiare, il mio corpo bramava il suo, sentì le chiavi entrare nella serratura, scattai dalla poltrona, corsi alla porta, appoggiai al muro il fianco e la spalla nuda, non smettevo di sorridere, mi volsi a guardare l’uscio, ed non mi trovai Jack davanti, ma il suo amico, con gli occhi aperti quasi scioccati ma allo stesso tempo desiderosi, io per la magra figura corsi in camera a vestirmi, tornata in cucina, con la faccia rossa di vergogna, incrociai il suo sguardo e lo sentivo fin sotto la pelle, che mi voleva possedere, ed io, lo volevo mio.
Avevo addosso solo la vestaglia e quando gli versai il caffè nella tazza, mi porsi con la scollatura proprio sotto i suoi occhi, alzai lo sguardo con un leggero sorriso che gli faceva intendere se vuoi, puoi spogliarmi.
Jack mi guardava il sedere, nudo, piegandomi verso il suo amico, ho fatto capire anche a jack che se voleva, ero pronta, mi prese una chiappa con la mano sinistra mettendo il dito proprio sulle mie labbra già bagnate si muoveva delicatamente.
Il suo amico si alzò, guardò Jack con approvazione, e mi sciolse il fiocco della vestaglia, iniziò a guardarmi la bocca, il seno, i fianchi, mi mangiava con gli occhi e mentre Jack continuava a masturbarmi dai miei occhi traspirava piacere, allungai le mani verso di lui sbottonandogli la camicia.
Iniziò a leccarmi i capezzoli con delicatezza, stringendo le sua mani sui miei seni, baciando e leccando, mentre Jack mi aveva già penetrato con due dita.
Lui mi baciò l’angolo della bocca, jack mi abbracciò da dietro stringendo le sue braccia sui miei seni appoggiando il bacino sul mio sedere per dirmi “eccomi sono qui, so che mi aspettavi”.
Lui si spogliò, e con il suo corpo statuario, ed il suo pene dritto verso di me mi guardava avido, desideroso, mi sciolsi dalla possente presa di Jack e gli sussurrai “ Scopami”, mi prese in braccio tenendo le sue mani sul mio sedere, andammo in camera da letto, mi appoggiò delicatamente per poi senza esitare penetrarmi selvaggiamente.
Feci uno scatto misto tra dolore e piacere, Jack era già sopra di me che portava il suo membro alla mia bocca, me lo infilava in bocca, poi lo usciva, io glielo leccavo gli toccavo i testicoli con le mani stringendoli forte a farlo sussultare.
Lui si muoveva una volta piano, una volta forte, lo usciva e lo entrava subito dopo, mi sfiorava le mie labbra ormai bagnate a tal punto che colava tra le curve morbide.
Guardavo Jack negli occhi mentre leccavo il suo pene, quando ormai era abbastanza bagnato lo mise tra i miei seni e iniziò a masturbarsi, ero all’apice del piacere le dita in bocca di jack mi facevano solo gemere, ma avrei voluto urlare e dire quanto mi piacesse e quanto ne volevo di più, sempre di più, sempre più forte.
Lui e Jack fecero cambio, questa volta però, Lui era coricato mentre succhiavo il suo pene che aveva il mio sapore e Jack ero dietro di me, che sapeva come scoparmi, andava veloce spingendo più forte facendo vibrare il sedere, sculacciandomi e lasciandomi il segno della sua mano, mi faceva godere, mi faceva eccitare, mi sentivo desiderata. Adoro quella posizione.
Jack mi prese la treccia e mentre me la tirava lentamente, Lui dirigeva il ritmo, la sua mano tra il viso e i capelli, mi abbassava la testa sempre di più, voleva di più da me, ed io ero pronta a darglielo, mi alzai, mi girai, e dando a Lui il sedere mentre mi sedevo sul suo pene, presi in mano quello di Jack e iniziai a succhiarglielo.
Lui mi prese i fianchi, mi alzava e abbassava a suo piacere.
“Vengo” disse Jack. Mi venne in bocca, non riuscì a trattenere tutto in bocca mentre ingoiavo, un po’ mi uscì dai lati della bocca, Jack si buttò accanto a Lui e mentre mi guardava godere, io stavo già venendo e muovendomi avanti e indietro su Lui, bagnai le lenzuola.
Lui aveva il fuoco negli occhi, ed ero stata io ad accenderlo, godevo al pensiero e alla sua visione
Mi girò sotto sopra mi prese i seni, li strinse, mordendomi i capezzoli mi venne dentro, spingendosi più forte e mentre i nostri liquidi si immischiavano, io pensavo già alla prossima volta.
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