Dopo il ritorno dalla toscana

di
genere
incesti

Il viaggio di ritorno dalla toscana fu un vero e proprio inferno, ogni scusa per Marco era buona per voler fermare l'auto, ed io ero stanca di dover combattere contro la sua insaziabile voglia di sesso, ogni anfratto o luogo appartato era buono per spogliarmi lasciandomi nuda, avevo il corpo martoriato da succhiotti e morsi e le gambe erano indolenzite a forza di tenerle spalancate.

Finalmente raggiungemmo casa nostra e gli rammentai che c'era pure sua sorella perciò dovevamo fare molta attenzione e ridurre le sue voglie solo nei momenti propizi, cioè quando eravamo soli.

Con l'auto entrai nel cortile della nostra villetta, mia figlia ci corse incontro e ci baciò, chiedendoci come avevamo passato la nostra vacanza e se ci eravamo divertiti, Elisa per suo fratello aveva una predilezione ed infatti lo bacio sulle labbra come sua consuetudine, un bacio che secondo me duro più del normale, sebbene fosse mia figlia provai un senso di fastidio anche perché Marco non solo accettò il bacio ma le palpo il sedere come faceva altre volte ma con più determinazione, forse stavo esagerando ma ebbi l'impressione che le sue dita sprofondassero nelle natiche di sua sorella con più veemenza.

Sta di fatto che rimproverai il loro modo di fare ed ebbi subito una sorta di ribellione da parte dell'Elisa ed uno sguardo ironico con un sorriso sarcastico da Marco.

La differenza di età fra Marco e sua sorella era di un anno, perciò pensai che Marco dovesse sentire un senso di protezione nei suoi riguardi, anche se in base agli ultimi sviluppi verificatesi in seno alla nostra famiglia, decisi di vigilare più accuratamente su di loro onde evitare sorprese.

Passarono alcune settimane Marco ed io eccetto qualche bacetto veloce non facemmo nulla, l'Elisa era costantemente in casa per un litigio avuto con la sua amica del cuore, Marco ultimava la preparazione per gli esami che avrebbe dovuto sostenere a breve e questo impegno sembrava avesse esaurito la sua carica erotica, mentre io cominciavo a sentire pesante la forzata astinenza sessuale.

Poi come d'incanto l'Elisa e Marco furono invitati dal padre ad andare per due giorni in Croazia a Zagabria, Marco declinò l'invito, mentre l'Elisa accettò subito, per noi fu una vera manna erano venti giorni che non facevamo sesso ed ora si apriva uno spiraglio per poter restare un poco da soli, tanto e vero che fui tentata i giorni precedenti di accettare l'invito di un mio ex di uscirci assieme, pur sapendo che avrei fatto del male a Marco.

Ma l'incantesimo s'interruppe perché L'elisa tornando da scuola cadde dal motorino e si lussò una spalla pertanto il viaggio a Zagabria saltò con relativa nostra delusione e prolungamento dello stato di digiuno, Marco si gettò ancora di più sui libri, ed accettò tutto passivamente, nell'apatia più totale senza alcuna reazione.

Io non ce la facevo più, pertanto accettai l'invito di Gianni il mio ex, ci accordammo sui tempi e sul luogo dell'incontro dandoci l'appuntamento per la serata.

Marco si rese subito conto che io sarei uscita con un altro uomo e questo lo fece imbestialire dopo avergli spiegato i motivi del mio comportamento, lui accantono i libri e disse :”allora esco con voi” io mi misi a ridere e lui prese la mia risata come un offesa, mi guardò e cercando di lenire la rabbia concluse dicendo:“ Divertiti mamma”.

Sua sorella non riuscendo a capire bene la situazione e non conoscendo tutta la storia che si celava dietro a questa discussione, con voce melodiosa disse: “ Marco non ti preoccupare resto io a casa con te e dicendo questo gli si getto addosso e per dimostrargli il suo affetto lo baciò con trasporto........ con un bacio veramente sensuale che rassomigliava più a quello di una fidanzata che a quello di una sorella.

Rimproverai nuovamente l'Elisa per questi moti troppo espansivi e l'invitai ad avere un comportamento più consono con suo fratello, vidi che Marco stava per rispondermi ma poi all'ultimo momento scosse la testa e non disse nulla.

Il mio cellulare squillò era Gianni che mi avvisava che era arrivato e mi aspettava fuori casa.

Il mio partner con estrema gentilezza mi chiese dove preferivo cenare, optammo per il mare e dopo una buona mangiata di pesce, andammo in un motel dove facemmo l'amore, il nostro rapporto fu completo e Gianni venne dentro la mia pancia senza preservativo, però non provai le sensazioni e il piacere che avevo provato con Marco.

Lui si accorse che qualcosa non andava e mi chiese cosa fosse successo, gli dissi che avevo conosciuto un altro uomo e che forse mi ero innamorata, senza scendere nei dettagli per ovvi motivi, con molto tatto lui non chiese altro e con molta premura mi accompagno a casa, arrivata a destinazione mi baciò e mi rammentò che se avessi avuto bisogno per me lui era sempre disponibile.

Le luci di casa erano spente, solo i bagliori della televisione riuscirono a farmi capire che forse Marco e L'Elisa erano svegli, con cautela senza fare rumore entrai nel soggiorno e li vidi tutti e due addormentati sul divano provai un senso di tenerezza, Marco dormiva con la testa appoggiata al cuscino del divano mentre l'Elisa era tutta stesa con la testa appoggiata sulle gambe di suo fratello e con un braccio ne cingeva un fianco , nel muoversi la camicia da notte si era aperta fino alla vita mettendo in mostra le gambe tornite e spalancate e sebbene l' inguine fosse coperto da un piccolissimo slip trasparente bianco, la posizione assunta lasciava intravvedere la macchia scura dei peli pubici e qualcosa di più, ma la cosa che più mi aveva allarmato era la mano di mio figlio dentro la camicia da notte appoggiata sopra un seno.

Con delicatezza li svegliai, mentre l'Elisa mezza addormentata si diresse immediatamente nella sua stanza lui mi seguii in bagno dove ero andata per struccarmi, e mi chiese: ”Dove sei stata?......, cosa hai fatto?........, lui ora dove è andato......” la cosa sinceramente m'infastidii e non sopportai questo suo terzo grado, tagliai corto e dissi: “te lo dirò quando ne avrò voglia ora sono stanca e voglio dormire” e lo lasciai come un salame in bagno senza nemmeno dargli la buonanotte.

Il mattino seguente Marco accompagnò la sorella dal medico con l'auto, ed io lo incontrai al ritorno mentre mi preparavo per recarmi in ufficio, lo salutai e lui rispose con una specie di grugnito, piuttosto incavolata mi girai verso lui e cominciammo a litigare, poi come spesso accade fra due persone che si vogliono bene concludemmo la cosa finendo abbracciati, lui si scusò ed io feci altrettanto.

Purtroppo l'orario d' ingresso all'ufficio incombeva lui mi baciò e si offrii di accompagnarmi con l'auto al lavoro, prima che io scendessi disse: “mamma stasera alcuni miei amici mi hanno invitato in un capanno da pesca per una mangiata, avrei piacere se tu partecipassi” lo guardai poi aggiunsi: “Vedremo!! ne riparleremo al mio ritorno dal lavoro”.

Verso le sei del pomeriggio ritornai a casa, e trovai mio figlio al telefono intento a prendere gli accordi per la serata, senti che diceva: ”Si..si.. forse viene anche lei........ ci fu un attimo di silenzio poi aggiunse, quanti siamo, quattro più mia madre, la sorella di Gigi e la Daniela, ok ...ok va bene ci si vede dopo ciao.

Marco era euforico e disse :”allora ok andiamo, siamo in sette mangiamo il pesce, beviamo e passiamo una bella serata” io aggiunsi: “Ma tesoro sono tutti giovani mi sento vecchia” lui mi guardo: ”Ma cosa stai dicendo...... sono stati loro ad insistere che ci fossi pure tu, poi ti debbo confessare.... che gigi è cotto di te, dai mamma!!!! vieni mi farai felice......... poi le ragazze hanno detto che faranno anche lo spogliarello”. Con aria interrogativa chiesi:” Marco vuoi che anche la tua mamma faccia lo spogliarello?” Mi sorrise ed aggiunse: “perché no!!!!!” gli sussurrai:” sei proprio un porco ti sei arrabbiato per Gianni, ed ora pretendi che i tuoi amici mi vedano nuda”

Elisa non avendo capito nulla corse dalla sua camera urlando:” Mamma vengo anch'io con voi ” con fermezza aggiunsi: “No tesorino domani tu devi andare a scuola il medico ha dato il suo benestare perciò.........se non vuoi stare da sola ti porto da tuo padre, altrimenti vai a letto dopo le dieci, sbuffando come una ciminiera, inveii contro me definendomi schiavista egoista e troglodita.

Suo fratello come da copione, le corse subito in soccorso e lei come una gatta in calore si strofinò contro di lui baciandolo e abbracciandolo e cogliendo la palla al balzo, le infilò con malizia le mani dentro la camicia sbottonata accarezzandogli i peli del petto, lui non disdegnò il modo di fare di sua sorella, anzi l'accarezzò la baciò e le palpo le tettine .......... Elisa mugolò e sottovoce le sussurrò “amore” tanto non mi scappi, prima o poi ti scopo sarai mioooo!! e si fecero una sonora risata, tanto che pensai fra me e me: “ Caspita!!! qua bisogna che stia molto attenta a questi due, ma la cosa che più mi faceva incazzare era la disponibilità e la tolleranza di Marco.

Sali in camera e presi dai miei cassetti un completo mutandine reggiseno bianco molto sexi, optai per un paio di jeans molto attillati ed una T-schirt di dolce e gabbana, feci una doccia veloce e mi vestì, chiesi a Marco se mi preferiva con la coda di cavallo o i capelli liberi la sua risposta fu ovvia: “ Coda”, poi come d'incanto apparve sulla porta del bagno e mi sussurrò: “Mamma come sei bella come ti amo, come ti voglio, la sua mano sfioro il mio petto soffermandosi sui capezzoli,un mare di calore sconvolse il mio basso ventre, e sensazioni eccitanti pervasero e sconquassarono il mio corpo.

La voce dell'Elisa arrivò prima della sua persona ed interruppe questi attimi d'intimità, e con aria scocciata chiese : “Cosa fate voi due qua in bagno, e guardandomi con aria di sfida aggiunse “ non credo mamma sia giusto che tu ti faccia vedere mezza nuda da tuo figlio” rimasi senza parole non sapevo se rispondergli con una serie di improperi stile portuale genovese, oppure ribaltare l'accusa nei suoi riguardi.......... decisi di non rispondergli anche per evitare di mollarle un ceffone.

Dopo una decina di minuti eravamo in auto volli guidare io, per tutto il viaggio Marco mi toccò, le sue mani esplorarono il mio corpo mi alzò la maglietta (fortunatamente la strada era poco trafficata) i suoi occhi cercarono eventuali segni del rapporto avuto la sera prima, la cosa mi fece ridere ed anche lui si accorse di essere patetico........ lo guardai il suo fisico emanava freschezza e gioventù da tutti i pori, mi sentivo emozionata elettrizzata in quel momento sentii che avrei fatto tutto per lui, le cose più incredibili, più oscene più pericolose, gli avrei fatto anche un figlio se me lo avesse chiesto.

Mi disse:” Mamma fermati più avanti non ce la faccio più il mio cazzo sta per esplodere” vidi uno spiazzo seminascosto dal verde, con un cappannotto fatto di frasche, mi fermai ed infilai l'auto al riparo da occhi indiscreti.

In un attimo rimasi nuda con le sole mutandine bianche, i miei vestiti erano sparsi per l'auto sentii il mio corpo vibrare la voglia di avere il suo uccello dentro di me si fece pressante desideravo essere presa in tutti i modi volevo solo lui, Marco si accorse di questo mio desiderio, si getto sopra di me segui le linee del mio busto, il suo respiro diventò più rapido, più intenso, poi con una mano delicatamente, raggiunse la zona pubica. Infilò le dita sotto il perizoma e mi accarezzò la peluria bionda, (a volte amo depilarmi completamente, oppure come in questo caso lascio una striscia dorata di peli che fa impazzire gli uomini).

Mi separò, le grandi labbra, la mia fessura era bagnata, lui non resistette e spinse un dito dentro trovandola dilatata e pronta all'uso, strofinò il suo pene tra le labbra con un movimento cadenzato e ritmico poi con sempre maggiore vigore mi penetrò con un colpo deciso e violento, infilando la sua asta in profondità dentro la mia pancia.

Entrò con semplicità dentro la mia fessura perché trasudava prodotto vaginale in grande quantità, emise un verso di piacere inarcando la schiena con un movimento che spinse il suo pene ancora più in profondità fino ai testicoli dentro le mie viscere, mi afferrò i seni e li strinse fino a farmi male, il suo arnese era veramente grosso e duro e pompava magnificamente dentro il mio ventre,lo sentivo toccarmi il fondo dell'utero,mentre il tonfo sordo del suo pube contro il mio. rimbombava all'interno del piccolo abitacolo.

Mi tornarono alla mente ricordi lontani, lontanissimi, di lui piccolino fra le mie braccia ed io giovane mamma che vivevo nel terrore che potesse cadermi dalle braccia, oppure la paura di fargli del male quando lo cambiavo, ora era li con me, dentro di me, e la pancia che anni addietro l'aveva generato ora lo riceveva come possibile donatore di una nuova vita.

Un colpo più deciso degli altri mi risveglio da questi dolci ricordi e dalla mia bocca cominciarono ad uscire gemiti di piacere Marco torturava il mio seno con morsi e succhiotti mentre continuava a scoparmi con movimenti rapidi e potenti mi piaceva sentire i suoi gemiti, mi sbatteva come fossi una cagna in calore e godeva della sua potenza nel fottermi, il suo corpo statuario e bellissimo si muoveva accompagnando la sua veemenza con rantoli di piacere.

Un urlo disumano soverchiò il mio, stavamo venendo tutti e due nello stesso istante, il mio utero si riempì dell'essenza di mio figlio...... era venuto dentro la mia pancia riempiendola di sperma fu una sensazione magnifica bellissima, avevo scopato con molti tantissimi uomini nella mia vita ma la gioia provata con mio figlio fu immensa e non era paragonabile con nessun'altra avventura precedente, con molta delicatezza Marco mi pulii con una salvietta la vagina dal rivolo di sperma che fuoriusciva dalla mia fessura per poi depositarsi sul sedile dell'auto, poi rimanemmo alcuni minuti spossati ed esausti abbracciati l'uno all'altro.

Con calma ci rivestimmo e raggiungemmo l'appuntamento con mezzora di ritardo fui accolta da vera ospite d'onore, oltre a noi c'erano Gigi un amico di mio figlio, sua sorella Dana con il suo ragazzo Pino, più un amica di Dana di nome Daniela con Ugo il suo fidanzato

Mi fu mostrato il capanno, in verità si trattava di un piccolo edificio in muratura con un pontile che dava l'accesso alla rete da pesca che impegnava l'intera larghezza del canale, il tutto era accessoriato da un piccolo gruppo elettrogeno per l'illuminazione.

Mangiammo il pesce appena pescato ridemmo scherzammo entrai subito in sintonia con Dana e suo fratello mentre l'altra ragazza sembrava più interessata a mio figlio tanto e vero che il suo ragazzo dopo una litigata con lei prese la moto e se ne andò.

Eravamo tutti alticci e Marco lo era forse un poco di più degli altri e per smaltire la sbornia mi propose di accompagnarlo fuori all'aria fresca lo presi per mano e ci sedemmo sopra una panca di legno, Dana preoccupata venne da noi accompagnata da Pino, ma la rassicurai che tutto andava per il meglio e che fra poco saremmo rientrati pure noi.

Marco appoggiandosi alla mia spalla, disse : “Mamma sono proprio un cretino so che bastano pochi bicchieri per ubriacarmi e guarda come mi sono ridotto”.

Dall'interno si sentiva la musica a tutto volume e le risate di Dana e Daniela lasciavano intendere che stava succedendo qualcosa all'interno, rientrammo e vedemmo Dana sul tavolo che incitata dal suo ragazzo e dagli altri stava facendo uno spogliarello in piena regola, si aggiunse anche Daniela e strofinandosi come in un rapporto saffico, cominciarono a togliersi i vestiti.

Tutti erano eccitati e l'effetto alcol faceva dimenticare rapporti di parentela o legami affettivi vidi Gigi masturbarsi guardando tra le gambe di sua sorella, e Marco mi sussurro: “Dai mamma sali è il tuo turno “ lo guardai e tra il sorpreso e meravigliato, e chiesi per conferma: “ Vuoi che mi spogli anch'io vuoi che tutti mi vedano nuda?” lui senza esitazioni rispose: ” Si mamma voglio che ti vedano che ti desiderino e che si masturbino pensando a te” mi senti un poco umiliata, ma ormai con Marco questi sentimenti venivano declassati, trasformando la rabbia in una forte eccitazione; una folle eccitazione.

Fui aiutata a salire sul grande tavolo Dana e Daniela ancora più eccitate dal mio intervento, mi coinvolsero in una danza languida, senti le loro mani sfiorarmi con delicatezza, con dolcezza mi tolsero la t-schirt lasciando il mio busto coperto dal reggiseno le loro dita sembrarono piume che sfiorando il mio corpo stavano alzando il mio livello di libidine, Dana mi bacio languidamente, le sue labbra si appoggiarono alle mie, la chiostra dei suoi denti urto la mia, poi le lingue si cercarono si avvilupparono e si succhiarono.

Mi stavo bagnando le mutandine Daniela fece scorrere i miei Jeans verso il basso e me li sfilò dalle gambe sentii la sua mano infilarsi sotto il perizoma ormai fradicio dei miei umori e un dito sfiorare le grandi labbra poi lo fece scendere a terra, nel frattempo Dana mi baciò, fu un bacio profondo sensualissimo, non ero mai stata baciata cosi voluttuosamente, un bacio che esplorava via via le labbra, la lingua e tutti gli anfratti e i rilievi della bocca, i denti, e per un tempo così lungo che non so se a passare furono secondi oppure ore.

Dana mi stese sul tavolo si spoglio definitivamente e si stese sopra me senti il suo pube a contatto con il mio, il mio corpo strusciava contro il suo, senza rendermene conto le allargai cosce per darle sollievo assecondai la mia partner nell'imminente orgasmo introducendogli due dita dentro la sua vagina, lei lasciate le mie labbra, cominciò a succhiarmi i capezzoli, turgidi e tesi fino farmi male, e con dita sapienti sfiorò il clitoride gonfio, per affondare una mano dentro me, stuzzicando la mia vagina, fino a portarmi ad un piacere quasi insostenibile, mentre aprii le gambe il più possibile sentii la mano che mi frugava mi violentava, mi esplorava martoriando il mio clitoride cosi eccitato al punto di di avere preso una colorazione rosso vivo, esplodemmo insieme con un urlo di godimento, in un mare di umori vaginali, mentre lei stringendomi e baciandomi sussurrò: "ti è piaciuto Elena, spero che ora ci vedremo più spesso, e da sole.... Annuii e ci baciammo languidamente".

Marco ancora eccitato mi sussurro all'orecchio “Mamma sei stata eccezionale ....... poi mi chiese andiamo subito a casa?” Io gli risposi: “ Si tesoro tua sorella e sola in casa poi per oggi basta sono distrutta“.

Ci salutammo e quando chiesi che fine avessero fatto le mie mutandine, Marco urlo: “le ha Gigi e non le vuole più restituire le vuole come ricordo “ lo guardai e sorridendo aggiunsi: "Non farti troppe seghe" vidi Gigi arrossire e la cosa mi diede una gusto immenso.

A mezzanotte eravamo a casa L'elisa ci venne incontro e disse che non riusciva a dormire perchè aveva visto un film dell'orrore e aveva paura, e chiese se poteva dormire con suo fratello in coro tutti e due dicemmo:”NO!!!” e perentoriamente aggiunse:”Allora la prossima volta vengo pure io,voglio fare anch'io quello che fate voi “ Io e mio figlio ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere, l'Elisa non capii ma era giusto cosi, la giornata era finita ed andammo tutti a letto.
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scritto il
2011-10-10
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