Sue e le sue amiche
di
LaCri971
genere
saffico
A Sue tremavano le gambe mentre guardava la schiena e le gambe di Carmen, coperte solo fino a metà coscia da un vestitino color oro.
-Cosa facciamo dalla tua amica?-. Chiese la ragazza minuta coi capelli rossicci, che si era immaginata la serata solo come una innocente cena tra amiche.
-Solo un saluto, tranquilla-. Le aveva risposto Carmen, mostrandole un sorrisetto malizioso che non aveva fatto altro che farle aumentare il batticuore.
Quando la porta si aprì ecco Zaira, una ragazza dai tratti brasiliani con indosso un corpetto di pelle nera che le copriva a malapena il seno prosperoso, su cui cadevano dei meravigliosi capelli scuri, ricci e lucidi appena lavati.
Sue restò ipnotizzata dalla bellezza della padrona di casa. La guardò dal basso verso l'alto partendo dalle meravigliosi meravigliosi piedini in infradito, le gambe atletiche, l'ingue protetto da un paio di mutandine di pizzo vedo non vedo, il busto ancora un mistero dietro alla pelle nera, il grandioso petto, le spalle larghe ma femminili e il collo fino al viso angelico con quegli ipnotici occhi neri.
Non s'accorse di essere rimasta a fissare nel silenzio quella figura statuaria dalla pelle ambrata ed uscì da suo trans solo quando Carmen le disse-Bella , eh?-.
-Eh sì, cosa?-. Chiese la ragazza imbarazzata e sorpresa.
In quel preciso momento un pastore tedesco sbucò da dietro Zaira e si fiondò sulle due ospiti, ma la sua corsa venne immediatamente bloccata dalla ragazza latina che lo afferrò per il grosso guinzaglio di cuoio.
-No, Joky, buono ...su vieni!-urlò portandolo via-dai! Buono!.
-Calma Susy-disse dolcemente Carmen, col suo solito sorriso-E'solo Joky, è un cucciolone-.
Sue si limitò a sorridere ed annuire.
Zaira tornò un secondo più tardi con un sorriso in volto che metteva in mostra tutti i suoi denti chiarissimi che facevano contrasto con la sua pelle scura.-Ecco e anche Joky è apposto!-. Acclamò trionfante.
-Ciao Carmen-. Disse poi sbuffando.
-Ciao Zaira-. Rispose la bionda e le due si scmabiarono un veloce ed appena accennato bacio sulle labbra.
Camrmen presentò, scostandosi dalla porta, la sua amica e collega Sue, che Zaira salutò con due rapidi baci sulle guance, poi tutte e tre entrarono in casa.
La brasiliana faceva loro strada nella grande sala openspace ondeggiando le anche e mostrando il sedere perfetto che intravedeva facilmente attraverso lo slip.
Voltò a destra dirigendosi verso la cucina mentre le altre due andarono a sedersi sul grosso divano di pelle color crema che era al centro della stanza. La casa era arredata con attenzione e rispecchiava la personalità della proprietaria. era ricca di contrasti bianco e neri, sui muri c'erano poche mensole ed aggeggini mentre dominavano dei grossi poster in bianco e nero che ritraevano scene di vecchi film. Sul mobile su cui era appoggiata la televisione si poteva vedere un poccolo profumatore per ambienti che diffondeva regolarmente una piacevole fragranza alla vaniglia. Carmen accarezzava gli splendidi capelli rossi della collega fissandola negli occhi castani che erano perfetti per il suo viso tondo e giovanile. Sue aveva 22 anni ma ne dimostrava 18. Carmen ne aveva 27 e nella stanza era la più bella coi suoi capelli biondi ed i suoi occhi azzurri, di un azzurro cristallino, colore del ghiaccio. Naturalmente alta e snella aveva modellato il suo fisico fino alla perfezione col crossfit, che praticava a livello agonistico.
Zaira tornò con tre bottiglie di birra coperte dalla brina del frigo che posò sul tavolino di vetro davanti al divano e sedette a gambe incrociate tra quest'ultimo e il tavolo, proprio in mezzo alle due caucasiche.
Le tre donne stetterò per un pò a bere le loro birre ed a chiaccherare del più e del meno. Gli sguardi d'intesa tra Carmen e Zaira si fecerò col tempo sempre più maliziosi e, arrivate al terzo giro di birre, la brasiliana aveva ormai la mano posizionata sulla coscia della bionda.
D'apprima sulle spine anche Sue si sciolse, anche grazie all'aiuto delle birre, e disse qualche battuta che fece scoppiare a ridere le due amiche.
Decisero di ordinare cinese d'asporto e lo mangiarono tutte e tre sul divano, Sue , Zaira al centro e per ultima Carman.
L'argomento della discussione passò, come inevitabile in questi casi, dal lavoro ai rapporti intimi ed al sesso. Col il surriscaldarsi dell'argomento in Sue si scatenò una lotta tra la sua timidezza e la sua curiosità verso delle due donne che sembravano, a differenza sua, così a loro agio mentre i loro gesti si facevano sempre più deliberati e palesi. La giovane sentiva dentro di se un crescente senso di pericolo e di sconosciuto, avrebbe voluto andarsene ma non ci riusciva proprio.
Alla fine fu Carmen, di gran lunga la più diretta e carismatica nella stanza, a prendere in mano la situazione e rompere qeullo stallo che stava massacrando la giovane amica.-Allora Sue, è tutta la sera che ci guardi ed arrosisci, dicci cosa pensi-. E mentre lo diceva la fissava con quegli occhi glaciali, che la mettevano sempre in soggezione. Santo cielo, l'avrebbero messa in soggezione anche se le avesse chiesto di passarle il sale se l'avesse fissata in quel modo.
Sue passò velocemente lo sguardo sull'una e poi sull'altra, diede fondo a tutto il suo coraggio e disse-Voi...Voi siete due lesbiche, vero?-.
Le due si guardarono e scoppiarono a ridere.-Credo che il termine scientifico corretto sia bisessuali, car-. Replicò.
-Niente ci piace di più di avere un bel ragazzo-. Aggiunse Zaira ancora in preda alle risate.-Ma ci piace anche farlo tra di noi-. Aggiunse poi mentre si andava a sedere dietro all'amica.
-C'è, lo sai no le ragazze fanno godere di più le altre ragazze, qualche volta è più bello rilassarti con una persona che sai che nel profondo è davvero emptaica con te e ti capisce a livello più viscerale...E sa anche come darti davvero piacere-.Ragionò la bionda, sempre fissando la ragazza davanti a lei e mordendosi leggermente in labbro inferiore.
-Quel tocco femminile-. Tagliò corto Zaira.
-Ma io...no..-. La rossa s'nterruppe mentre si suoi occhi sgranati fecero cadere il suo sguardo sulla zip del vestito della collega che la latina aveva fatto scendere.
Un secondo dopo la parte sopra del suo vestito dorato le era stato calato fin sui fianchi. Due mani ambrate dalla dita affusolate le massaggiavano i seni perfetti e semisferici mettendo particolare enfasi sui capezzoli. Intando la baciava sul collo e sulle spalle.
Il respiro di Sue si fece corto mentre, tutta rannicchiata nel suo angolino, osservava la scena.
-Ti piace quello che vedi ?-. Chiese Carmen ansimando, ma nel suo tono c'era molta sicurezza ed era quella sicurezza che fece cadere le ultime difese di Sue. Lei lo sapeva. Sapeva che le piaceva, l'aveva letta dentro e sapeva che non voleva essere solo una spettatrice passiva. Davanti agli occhi di ghiaccio di quella donna, Sue si sentiva indifesa, sentiva che ad un certo livello lei la conosceva più di quando lei stessa pensava di conoscere. Questa cosa, ora non le faceva più paura, anzi, la facceva davvero eccitare.
Carmen si mise a quattro zampe mettendo le mani unite a formare la forma di un diamante con gli indici e i pollici, tra le gambe di Sue, Zaire nel frattempo le sfilava via il vestito.
-Ti ho voluta da subito Susanna-. Le sussurrò prima di baciarla dolcemente sulle labbra .
Gliele accarezzò con la lingua spingendola dolcemente sempre più avanti fino ad incontrare la sua.
Sue prese coraggio e le accarezzò il viso ed i capelli mentre continuava a cercare la sua lingua bagnata con sempre più avidità.
Furono minuti di baci idilliaci interrotti solo per pochi attimi dei gemiti che Carmen non riusciva a trattenere mentre Zaira le leccava con lunghe lappate che andavano dal suo clitoride alla rosellina dell'ano.
Le mani di Carmen si fecero più audaci andando a sbottonare i jeans di Sue. La ragazza agì d'istinto e lì calò non appena le furono slacciati , passando poi immadiatamente a slacciarsi la camicetta mentre l'amante le massaggiava la sua intimità ancora protetta dalle mutandine ormai fradice.
-Sapevo che eri una ragazza sveglia-. Le disse la bionda vedendole sbottonare la camicia. Con le labbra colanti degli umori di Carmen Zaira si spostò dietro a Sue aiutandola a svestistirsi. La bionda si distese sul divano in modo da potersi chinare più comodamente a leccare il clitoride sensibilissimo della giovane amante.
Sue lanciò un urlo liberatorio e di piacere e si voltò verso Zaira che le stava offrendo le sue labbra impregnate di umori.
-Ti piace il suo sapore?-. Le chiese dopo averla limonata.
Sue sorrise e gemette sotto i solpi precisi e veloci che Carmen le stava dando al clitoride con la lingua.
-AHHHH Si cazzo! Continua ! Continua ti prego!-. Urlò Sue.
-Cazzo sì che continuo!-. Rispose Carmen sorridendo soddisfatta.
Zaira nel frattempo, si era tolta le mutandine ed il corpetto e si era seduta sul bracciolo del divano in modo da avere il proprio seno dritto dritto davanti al volto della rossa, che non perse un secondo a sprofondarci in mezzo il viso.
Carmen aggiunse anche due dita ed i suoi colpi si fecero sempre più forti. Sue, ora, stava davvero godendo come una matta : inarcò la schiena e lanciò un urlo sommesso mentre dalla sua piccola vagina uscì un piccolo schizzo di umori seguito immediatamente da quello che sembrò essere il getto di un piccolo gyser. Un gyser di umori che bagnarono i capelli, il viso ed il seno di Carmen che rimase piacevolmente stupita.
-Cazzo che fontana!-. Esclamò esclamò Zaira mentre le tormentava i capezzoli.
-Sei venuta un sacco!-. Disse Carmen leccandosi le dita e chinandosi su di lei per baciarla.
-G..Grazie-. Rispose lei.-E' la prima volta-. Sfinita, chiudendo gli occhi.
Lì riaprì qualche secondo dopo con le urla di piacere di Carmen come sottofondo. La ventisettenne era seduta da parte a lei a gambe aperte mentre Zaira, in ginocchio per terra, gliela stava leccando e continuava a ripeterle-Cazzo adoro il tuo sapore amore mio!-.
Di fronte a quello spettacolo Sue non riuscì a trattenersi e la sua mano raggiuse velocemente il suo clitoride,massaggiandolo facendo dei piccoli cerchi ed aumentando di intensità fino a raggiungere nuovamente l'orgmasmo.
Lentamente, ancora tremante, si chinò fino ad appoggiare la testa sudata sulla spalla dell'amica ventisettenne. Lasciata nella stessa condizione dal trattamento ricevuto da Zaira.
Quest'ultima salì sul divano sostendendosi sulle braccia tese, i loro tre volti si avvicinarono scmabiandosi un lungo ed appassionato bacio a tre.
Con la bocca da cui partiva qualche filo si saliva, Carmen disse-Andiamo in camera...-.
Zaira sorrise e si alzò....
Arrivate in camera Zaira fece mettere Sue a quattro zampe sul letto da una piazza e mezzo che in pratica occupava tutta la stanza. La rossa ubbedì senza farsi troppo pregare e senza farsi troppe domane, assicurandosi di avere il culetto ben esposto e pronta a ricevere qualsiasi cosa quelle due pervertite avessero in mente per lei.
-Forza, leccale il culo-. Sentì dire a Carmen. E subito ecco la lingua di Zaira affondarle nel suo culetto.
-Siete proprio belle ragazze-.Esclamò Carmen.
Sue era al settimo cielo, le sue gambe tremavano ed era completamente scollegata dal mondo reale. Completamente immersa in quel piacere finora sconosciuto che l'abile Zaire le stava dando.
Una mano le se appoggiò sotto il mento sollevandole il viso. Davanti a lei si ergeva un stana figura fallica e violacea. Alzò ancora lo sguardo, sull'addome scolpito di Carmen, sul suo seno. Fino agli occhi glaciali.
-Apri la bocca cucciola-. Disse col tono di un ordine ma più tranquillo e pacato.
Sue si mise a succhiarlo avidamente gemendo e sbavando.
-Sei allenata-. Commentò col solito sorriso malizioso Carmen, che le afferrò la testa spingendo lo strap on ancora più in profondità mentre da dietro Zaira aveva comicniato anche a sditalinarla con due dita facendola sussultare di piacere.
Quando lo tirò fuori la ragazza rossa crollò sul letto e la brasiliana le montò sopra prendendo in bocca il fallo violaceo, godendosi il suo turno.
Quando ne fu sazia si rivolse a Carmen-Mettimelo dentro-. La supplicò.
Carmen l'afferrò per i capelli e la voltò sul letto a pancia in su, si posizionò tra le sue gambe che si mise in spalla e glielo spinse dentro delicatamente. Zaira gemette -OHH siiiiiiii!!!!!!-. E continuò a gemere anche più forte mentre i colpi dati dal bacino di Carmen si facevano sempre più potenti e forti.
Sue, che aveva ormai superato ogni timidezza, si sedette sul viso della brasiliana offrendelo le figa da leccare mentre portava il viso di Carmen al suo per scmabiarsi un nuovo appassionato bacio.
-MMM MMMMMMM!!!!-. Gemeva Zaira senza smettere nemmeno per un istante leccarla a Sue che urlò -Ohhhh cazzzo siiii ci sono quaasiiiiiiii!!!!!!!-.
I loro orgsmi arriavarono quasi in contemporanea inn un orgasmo potente che le lasciò senza forze e senza fiato.
Sue si sdraio scompostamente accanto a Zaira che stava ancora cercando di riprendere il controllo di sè.
Sudata, tremante e completemente sfatta anche Carmen si piegò sulle braccia sotto il peso della fatica e della stanchezza. In quel momento anche lei sembrava non avere più contollo di se, il sudore le colava dalle tempie e dalla punta del naso sulle trapunte fradice, ed anche il suo corpo atletico e scolpito era ricoperda da un apatina vischiosa e trasperente. Si slacciò lo strap on e s'accasciò sul letto.
-Buonanotte amori-. Sussurrò
-uh uh-. Rispose con gli occhi chiusi Sue.
-Cosa facciamo dalla tua amica?-. Chiese la ragazza minuta coi capelli rossicci, che si era immaginata la serata solo come una innocente cena tra amiche.
-Solo un saluto, tranquilla-. Le aveva risposto Carmen, mostrandole un sorrisetto malizioso che non aveva fatto altro che farle aumentare il batticuore.
Quando la porta si aprì ecco Zaira, una ragazza dai tratti brasiliani con indosso un corpetto di pelle nera che le copriva a malapena il seno prosperoso, su cui cadevano dei meravigliosi capelli scuri, ricci e lucidi appena lavati.
Sue restò ipnotizzata dalla bellezza della padrona di casa. La guardò dal basso verso l'alto partendo dalle meravigliosi meravigliosi piedini in infradito, le gambe atletiche, l'ingue protetto da un paio di mutandine di pizzo vedo non vedo, il busto ancora un mistero dietro alla pelle nera, il grandioso petto, le spalle larghe ma femminili e il collo fino al viso angelico con quegli ipnotici occhi neri.
Non s'accorse di essere rimasta a fissare nel silenzio quella figura statuaria dalla pelle ambrata ed uscì da suo trans solo quando Carmen le disse-Bella , eh?-.
-Eh sì, cosa?-. Chiese la ragazza imbarazzata e sorpresa.
In quel preciso momento un pastore tedesco sbucò da dietro Zaira e si fiondò sulle due ospiti, ma la sua corsa venne immediatamente bloccata dalla ragazza latina che lo afferrò per il grosso guinzaglio di cuoio.
-No, Joky, buono ...su vieni!-urlò portandolo via-dai! Buono!.
-Calma Susy-disse dolcemente Carmen, col suo solito sorriso-E'solo Joky, è un cucciolone-.
Sue si limitò a sorridere ed annuire.
Zaira tornò un secondo più tardi con un sorriso in volto che metteva in mostra tutti i suoi denti chiarissimi che facevano contrasto con la sua pelle scura.-Ecco e anche Joky è apposto!-. Acclamò trionfante.
-Ciao Carmen-. Disse poi sbuffando.
-Ciao Zaira-. Rispose la bionda e le due si scmabiarono un veloce ed appena accennato bacio sulle labbra.
Camrmen presentò, scostandosi dalla porta, la sua amica e collega Sue, che Zaira salutò con due rapidi baci sulle guance, poi tutte e tre entrarono in casa.
La brasiliana faceva loro strada nella grande sala openspace ondeggiando le anche e mostrando il sedere perfetto che intravedeva facilmente attraverso lo slip.
Voltò a destra dirigendosi verso la cucina mentre le altre due andarono a sedersi sul grosso divano di pelle color crema che era al centro della stanza. La casa era arredata con attenzione e rispecchiava la personalità della proprietaria. era ricca di contrasti bianco e neri, sui muri c'erano poche mensole ed aggeggini mentre dominavano dei grossi poster in bianco e nero che ritraevano scene di vecchi film. Sul mobile su cui era appoggiata la televisione si poteva vedere un poccolo profumatore per ambienti che diffondeva regolarmente una piacevole fragranza alla vaniglia. Carmen accarezzava gli splendidi capelli rossi della collega fissandola negli occhi castani che erano perfetti per il suo viso tondo e giovanile. Sue aveva 22 anni ma ne dimostrava 18. Carmen ne aveva 27 e nella stanza era la più bella coi suoi capelli biondi ed i suoi occhi azzurri, di un azzurro cristallino, colore del ghiaccio. Naturalmente alta e snella aveva modellato il suo fisico fino alla perfezione col crossfit, che praticava a livello agonistico.
Zaira tornò con tre bottiglie di birra coperte dalla brina del frigo che posò sul tavolino di vetro davanti al divano e sedette a gambe incrociate tra quest'ultimo e il tavolo, proprio in mezzo alle due caucasiche.
Le tre donne stetterò per un pò a bere le loro birre ed a chiaccherare del più e del meno. Gli sguardi d'intesa tra Carmen e Zaira si fecerò col tempo sempre più maliziosi e, arrivate al terzo giro di birre, la brasiliana aveva ormai la mano posizionata sulla coscia della bionda.
D'apprima sulle spine anche Sue si sciolse, anche grazie all'aiuto delle birre, e disse qualche battuta che fece scoppiare a ridere le due amiche.
Decisero di ordinare cinese d'asporto e lo mangiarono tutte e tre sul divano, Sue , Zaira al centro e per ultima Carman.
L'argomento della discussione passò, come inevitabile in questi casi, dal lavoro ai rapporti intimi ed al sesso. Col il surriscaldarsi dell'argomento in Sue si scatenò una lotta tra la sua timidezza e la sua curiosità verso delle due donne che sembravano, a differenza sua, così a loro agio mentre i loro gesti si facevano sempre più deliberati e palesi. La giovane sentiva dentro di se un crescente senso di pericolo e di sconosciuto, avrebbe voluto andarsene ma non ci riusciva proprio.
Alla fine fu Carmen, di gran lunga la più diretta e carismatica nella stanza, a prendere in mano la situazione e rompere qeullo stallo che stava massacrando la giovane amica.-Allora Sue, è tutta la sera che ci guardi ed arrosisci, dicci cosa pensi-. E mentre lo diceva la fissava con quegli occhi glaciali, che la mettevano sempre in soggezione. Santo cielo, l'avrebbero messa in soggezione anche se le avesse chiesto di passarle il sale se l'avesse fissata in quel modo.
Sue passò velocemente lo sguardo sull'una e poi sull'altra, diede fondo a tutto il suo coraggio e disse-Voi...Voi siete due lesbiche, vero?-.
Le due si guardarono e scoppiarono a ridere.-Credo che il termine scientifico corretto sia bisessuali, car-. Replicò.
-Niente ci piace di più di avere un bel ragazzo-. Aggiunse Zaira ancora in preda alle risate.-Ma ci piace anche farlo tra di noi-. Aggiunse poi mentre si andava a sedere dietro all'amica.
-C'è, lo sai no le ragazze fanno godere di più le altre ragazze, qualche volta è più bello rilassarti con una persona che sai che nel profondo è davvero emptaica con te e ti capisce a livello più viscerale...E sa anche come darti davvero piacere-.Ragionò la bionda, sempre fissando la ragazza davanti a lei e mordendosi leggermente in labbro inferiore.
-Quel tocco femminile-. Tagliò corto Zaira.
-Ma io...no..-. La rossa s'nterruppe mentre si suoi occhi sgranati fecero cadere il suo sguardo sulla zip del vestito della collega che la latina aveva fatto scendere.
Un secondo dopo la parte sopra del suo vestito dorato le era stato calato fin sui fianchi. Due mani ambrate dalla dita affusolate le massaggiavano i seni perfetti e semisferici mettendo particolare enfasi sui capezzoli. Intando la baciava sul collo e sulle spalle.
Il respiro di Sue si fece corto mentre, tutta rannicchiata nel suo angolino, osservava la scena.
-Ti piace quello che vedi ?-. Chiese Carmen ansimando, ma nel suo tono c'era molta sicurezza ed era quella sicurezza che fece cadere le ultime difese di Sue. Lei lo sapeva. Sapeva che le piaceva, l'aveva letta dentro e sapeva che non voleva essere solo una spettatrice passiva. Davanti agli occhi di ghiaccio di quella donna, Sue si sentiva indifesa, sentiva che ad un certo livello lei la conosceva più di quando lei stessa pensava di conoscere. Questa cosa, ora non le faceva più paura, anzi, la facceva davvero eccitare.
Carmen si mise a quattro zampe mettendo le mani unite a formare la forma di un diamante con gli indici e i pollici, tra le gambe di Sue, Zaire nel frattempo le sfilava via il vestito.
-Ti ho voluta da subito Susanna-. Le sussurrò prima di baciarla dolcemente sulle labbra .
Gliele accarezzò con la lingua spingendola dolcemente sempre più avanti fino ad incontrare la sua.
Sue prese coraggio e le accarezzò il viso ed i capelli mentre continuava a cercare la sua lingua bagnata con sempre più avidità.
Furono minuti di baci idilliaci interrotti solo per pochi attimi dei gemiti che Carmen non riusciva a trattenere mentre Zaira le leccava con lunghe lappate che andavano dal suo clitoride alla rosellina dell'ano.
Le mani di Carmen si fecero più audaci andando a sbottonare i jeans di Sue. La ragazza agì d'istinto e lì calò non appena le furono slacciati , passando poi immadiatamente a slacciarsi la camicetta mentre l'amante le massaggiava la sua intimità ancora protetta dalle mutandine ormai fradice.
-Sapevo che eri una ragazza sveglia-. Le disse la bionda vedendole sbottonare la camicia. Con le labbra colanti degli umori di Carmen Zaira si spostò dietro a Sue aiutandola a svestistirsi. La bionda si distese sul divano in modo da potersi chinare più comodamente a leccare il clitoride sensibilissimo della giovane amante.
Sue lanciò un urlo liberatorio e di piacere e si voltò verso Zaira che le stava offrendo le sue labbra impregnate di umori.
-Ti piace il suo sapore?-. Le chiese dopo averla limonata.
Sue sorrise e gemette sotto i solpi precisi e veloci che Carmen le stava dando al clitoride con la lingua.
-AHHHH Si cazzo! Continua ! Continua ti prego!-. Urlò Sue.
-Cazzo sì che continuo!-. Rispose Carmen sorridendo soddisfatta.
Zaira nel frattempo, si era tolta le mutandine ed il corpetto e si era seduta sul bracciolo del divano in modo da avere il proprio seno dritto dritto davanti al volto della rossa, che non perse un secondo a sprofondarci in mezzo il viso.
Carmen aggiunse anche due dita ed i suoi colpi si fecero sempre più forti. Sue, ora, stava davvero godendo come una matta : inarcò la schiena e lanciò un urlo sommesso mentre dalla sua piccola vagina uscì un piccolo schizzo di umori seguito immediatamente da quello che sembrò essere il getto di un piccolo gyser. Un gyser di umori che bagnarono i capelli, il viso ed il seno di Carmen che rimase piacevolmente stupita.
-Cazzo che fontana!-. Esclamò esclamò Zaira mentre le tormentava i capezzoli.
-Sei venuta un sacco!-. Disse Carmen leccandosi le dita e chinandosi su di lei per baciarla.
-G..Grazie-. Rispose lei.-E' la prima volta-. Sfinita, chiudendo gli occhi.
Lì riaprì qualche secondo dopo con le urla di piacere di Carmen come sottofondo. La ventisettenne era seduta da parte a lei a gambe aperte mentre Zaira, in ginocchio per terra, gliela stava leccando e continuava a ripeterle-Cazzo adoro il tuo sapore amore mio!-.
Di fronte a quello spettacolo Sue non riuscì a trattenersi e la sua mano raggiuse velocemente il suo clitoride,massaggiandolo facendo dei piccoli cerchi ed aumentando di intensità fino a raggiungere nuovamente l'orgmasmo.
Lentamente, ancora tremante, si chinò fino ad appoggiare la testa sudata sulla spalla dell'amica ventisettenne. Lasciata nella stessa condizione dal trattamento ricevuto da Zaira.
Quest'ultima salì sul divano sostendendosi sulle braccia tese, i loro tre volti si avvicinarono scmabiandosi un lungo ed appassionato bacio a tre.
Con la bocca da cui partiva qualche filo si saliva, Carmen disse-Andiamo in camera...-.
Zaira sorrise e si alzò....
Arrivate in camera Zaira fece mettere Sue a quattro zampe sul letto da una piazza e mezzo che in pratica occupava tutta la stanza. La rossa ubbedì senza farsi troppo pregare e senza farsi troppe domane, assicurandosi di avere il culetto ben esposto e pronta a ricevere qualsiasi cosa quelle due pervertite avessero in mente per lei.
-Forza, leccale il culo-. Sentì dire a Carmen. E subito ecco la lingua di Zaira affondarle nel suo culetto.
-Siete proprio belle ragazze-.Esclamò Carmen.
Sue era al settimo cielo, le sue gambe tremavano ed era completamente scollegata dal mondo reale. Completamente immersa in quel piacere finora sconosciuto che l'abile Zaire le stava dando.
Una mano le se appoggiò sotto il mento sollevandole il viso. Davanti a lei si ergeva un stana figura fallica e violacea. Alzò ancora lo sguardo, sull'addome scolpito di Carmen, sul suo seno. Fino agli occhi glaciali.
-Apri la bocca cucciola-. Disse col tono di un ordine ma più tranquillo e pacato.
Sue si mise a succhiarlo avidamente gemendo e sbavando.
-Sei allenata-. Commentò col solito sorriso malizioso Carmen, che le afferrò la testa spingendo lo strap on ancora più in profondità mentre da dietro Zaira aveva comicniato anche a sditalinarla con due dita facendola sussultare di piacere.
Quando lo tirò fuori la ragazza rossa crollò sul letto e la brasiliana le montò sopra prendendo in bocca il fallo violaceo, godendosi il suo turno.
Quando ne fu sazia si rivolse a Carmen-Mettimelo dentro-. La supplicò.
Carmen l'afferrò per i capelli e la voltò sul letto a pancia in su, si posizionò tra le sue gambe che si mise in spalla e glielo spinse dentro delicatamente. Zaira gemette -OHH siiiiiiii!!!!!!-. E continuò a gemere anche più forte mentre i colpi dati dal bacino di Carmen si facevano sempre più potenti e forti.
Sue, che aveva ormai superato ogni timidezza, si sedette sul viso della brasiliana offrendelo le figa da leccare mentre portava il viso di Carmen al suo per scmabiarsi un nuovo appassionato bacio.
-MMM MMMMMMM!!!!-. Gemeva Zaira senza smettere nemmeno per un istante leccarla a Sue che urlò -Ohhhh cazzzo siiii ci sono quaasiiiiiiii!!!!!!!-.
I loro orgsmi arriavarono quasi in contemporanea inn un orgasmo potente che le lasciò senza forze e senza fiato.
Sue si sdraio scompostamente accanto a Zaira che stava ancora cercando di riprendere il controllo di sè.
Sudata, tremante e completemente sfatta anche Carmen si piegò sulle braccia sotto il peso della fatica e della stanchezza. In quel momento anche lei sembrava non avere più contollo di se, il sudore le colava dalle tempie e dalla punta del naso sulle trapunte fradice, ed anche il suo corpo atletico e scolpito era ricoperda da un apatina vischiosa e trasperente. Si slacciò lo strap on e s'accasciò sul letto.
-Buonanotte amori-. Sussurrò
-uh uh-. Rispose con gli occhi chiusi Sue.
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