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incesti

Ma cosa ci faccio nel letto di nostro figlio, la camicia da notte sollevata, la sua testa fra le mie gambe, la fica tutta bagnata sentendo le sue labbra che mi frugano e la lingua che si muove dentro di me?

Per tutti questi anni sono stata una mamma attenta, sopratutto dopo i suoi 13,14 anni ad evitare atteggiamenti che alimentassero possibili fantasie. In casa le occasioni non mancano e non era difficile notare il suo sguardo su una scollatura o un accappatoio non perfettamente chiuso che, senza parere, rimettevo a posto.

Covid 19, chiusi in casa come tutti, io, mio marito Roberto e nostro figlio adesso liceale. Vita strana, ma tranquilla e tutto sommato serena nonostante le preoccupazioni del momento. Siamo una coppia normale e affiatata, una vita sessuale soddisfacente, spesso molto soddisfacente ed il periodo in casa favorisce un risveglio di energia come da tempo non capitava più. Mario invece si sta chiudendo, è abbastanza irascibile e nervoso e se ne capisce la ragione.

E’ stato Roberto a mettermi la pulce nell’orecchio. Certo Mario è grande ma un pò di coccole della sua mamma gli farebbero sicuramente bene. E l’idea di strapazzarlo un poco e di fargli tornare il sorriso ha incominciato a farsi strada. Si sa come vanno queste cose, ci pensi e fai qualche pensierino all’idea di giocare un poco con lui, poi cancelli tutto. Chiedo consiglio a Roberto che con l’aria di prendermi in giro dice che non c’è bisogno di farlo scopare ma parlargli e qualche tenerezza fa ritornare la serenità.

Ed ecco che dopo un’altra giornata un po’ turbolenta alle due di notte vedo la luce in camera sua accesa ed entro. Mi avvicino mi siedo sul bordo del letto, ci guardiamo, mi distendo accanto e lo abbraccio. Non ci sono parole ma i corpi si parlano.

Facciamo finta che io sia una delle tue ragazzine gli dico e la mano sopra il lenzuolo finisce proprio li: è piacevolmente duro, alterno una carezza con piccoli tocchi delle dita o con la mano che lo stringe. Il suo corpo si appoggia contro il mio e lo sento abbandonarsi con un lungo sospiro, quasi un singhiozzo.

Ho voglia di vederlo, mi giro spostando il lenzuolo e spingo in basso il pigiama appoggiando la testa sulla sua pancia. E’ bello e prepotente, bello da guardare e da toccare.

- Non resisto più, fammi sentire la tua bocca sussurra e faccio appena a tempo a prenderlo perché esploda. Mi piace accompagnarlo nei suoi sussulti e lo tengo piacevolmente fra le labbra fino a quando non è lui a spostarsi.

- Non sei la mia ragazzina, sei un sogno desiderato da tanto. Ma non andare via subito resta ancora un un pò…

Adesso sono le sue mani a muoversi, una stuzzica un capezzolo ed una fra le gambe: al contrario di sempre le apro di più. Un invito a farmi quello che desidera, un invito la mia mano appoggiata sulla sua per fargli capire di continuare. E le mie sensazioni diventano ancora più forti cercando di immaginare quello che prova in questa situazione così inusuale.

E poi, come all’inizio, sono distesa, le ginocchia leggermela rialzate, mi tiene aperta con le mani, mi succhia affamato ed io a stringergli la testa inarcandomi quando tutto diventa troppo forte senza riuscire a staccarlo.

Si, devo dirlo, a quel punto avrei proprio voluto che si spostasse sopra di me, provare le sensazioni di sentirlo scivolare dentro, farmi scopare con forza e farlo spruzzare di nuovo riempiendomi. Ma questa notte non è successo e mi sono fermata prima.
scritto il
2020-07-05
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