La mia amica Cap.6
di
slavePZ
genere
dominazione
-sotto sopra-
Con il passare delle settimane il nostro rapporto iniziò a cambiare, se all’inizio il sottomesso ero io man mano dentro di me cresceva sempre più la parte dominante e in Siria era ben chiara la sua propensione per la sottomissione, il punto di svolta avvenne un giovedì sera di Settembre, ero appena entrato a casa sua, lei mi ordino di risistemarle casa ma d’impulso le dissi
L - Sei veramente disordinata-
S - Scusami-
Quella sua risposta secca fece scattare una molla dentro di me, presi in mano la situazione, con la forza la portai sulle mie ginocchia e la iniziai a sculacciare, gli schiaffi erano molto forti ma per come gemeva capii che le piaceva e continuai finché le sue natiche non diventarono violacee, poi la spogliai completamente e le dissi che doveva rimanere in pedi dritta con le mani dietro la schiena, le applicai 2 mollette su i capezzoli e le dissi
L - Ora risistema casa, le mollette te le toglierò solo quando avrai finito-
Lei mi guardo un attimo poi abbassò lo sguardo e disse
S - Va bene-
La vidi lavorare con impegno per circa un ora poi mi venne a chiamare, ovviamente decisi d’ispezionare la casa e trovai qualcosa che non andava
L - è così che fai i servizi? Non va bene, verrai punita
Le legai le mani con una corda intorno una colonna poi presi la cinta e la punii infine le tolsi le mollette dai capezzoli che furono ancora torturati con le mani.
Siria rimase li, legata per 30 minuti in attesa senza lamentarsi poi quando la liberai s’inginocchio e mi disse
S - Voglio ringraziarti per la lezione-
Mi aprì le brache e me lo succhiò a lungo finché non le venni in bocca.
Quello strano episodio fu il punto di svolta, non ero più uno schiavo, la mia parte sottomessa era scomparsa, Siria invece era completamente sottomessa, uscì fuori una parte che non conosceva e le piaceva sempre più.
Con il passare delle settimane i nostri incontri rafforzavano sempre più il ruolo che avevamo scelto, l’unione tra me e Siria era totale.
I giochi divennero sempre più intensi e quello che all’inizio era un divertimento di trasformò in un bisogno
Con il passare delle settimane il nostro rapporto iniziò a cambiare, se all’inizio il sottomesso ero io man mano dentro di me cresceva sempre più la parte dominante e in Siria era ben chiara la sua propensione per la sottomissione, il punto di svolta avvenne un giovedì sera di Settembre, ero appena entrato a casa sua, lei mi ordino di risistemarle casa ma d’impulso le dissi
L - Sei veramente disordinata-
S - Scusami-
Quella sua risposta secca fece scattare una molla dentro di me, presi in mano la situazione, con la forza la portai sulle mie ginocchia e la iniziai a sculacciare, gli schiaffi erano molto forti ma per come gemeva capii che le piaceva e continuai finché le sue natiche non diventarono violacee, poi la spogliai completamente e le dissi che doveva rimanere in pedi dritta con le mani dietro la schiena, le applicai 2 mollette su i capezzoli e le dissi
L - Ora risistema casa, le mollette te le toglierò solo quando avrai finito-
Lei mi guardo un attimo poi abbassò lo sguardo e disse
S - Va bene-
La vidi lavorare con impegno per circa un ora poi mi venne a chiamare, ovviamente decisi d’ispezionare la casa e trovai qualcosa che non andava
L - è così che fai i servizi? Non va bene, verrai punita
Le legai le mani con una corda intorno una colonna poi presi la cinta e la punii infine le tolsi le mollette dai capezzoli che furono ancora torturati con le mani.
Siria rimase li, legata per 30 minuti in attesa senza lamentarsi poi quando la liberai s’inginocchio e mi disse
S - Voglio ringraziarti per la lezione-
Mi aprì le brache e me lo succhiò a lungo finché non le venni in bocca.
Quello strano episodio fu il punto di svolta, non ero più uno schiavo, la mia parte sottomessa era scomparsa, Siria invece era completamente sottomessa, uscì fuori una parte che non conosceva e le piaceva sempre più.
Con il passare delle settimane i nostri incontri rafforzavano sempre più il ruolo che avevamo scelto, l’unione tra me e Siria era totale.
I giochi divennero sempre più intensi e quello che all’inizio era un divertimento di trasformò in un bisogno
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