Come vorrei fosse vero
di
Pegaso uno
genere
voyeur
Una fantasia su mia moglie che vorrei tanto fosse vera…….
Siamo sulla spiaggia a prendere il sole e lei indossa un succinto costume che nulla nasconde del suo pelo inguinale agli occhi dei vicini di ombrellone quando passa un vu-cumprà con dei graziosi vestitini leggeri simili a quelli che indossa in estate e che a lei piacciono tanto. Mi accorgo che il negro, un ragazzone alto circa 190 cm, ben piazzato e molto muscoloso, fissa con insistenza le tette e il culo di Pina e colgo la palla al balzo per chiedergli se avesse altri capi da farle vedere. Lui forse notando il mio sguardo sornione sorride dicendo che lì vicino ha una baracca con tanta altra merce e ci invita a seguirlo.
Convinco Pina (ma era già convinta di suo…..) a seguirlo e poco dopo arriviamo davanti ad una baracca in legno non molto distante dalla spiaggia ma isolata e lontana da occhi indiscreti.
Entriamo e noto subito la presenza di una decina di ragazzi di colore, tutti molto giovani e ben piantati, che alla vista di mia moglie cambiano espressione in volto mentre Pina, per niente preoccupata dalla loro presenza, comincia a guardare i vestiti scegliendone alcuni e chiedendo al nostro ragazzo se ci fosse la possibilità di provarli.
Ricevuto un caldo e appassionato “SI” la accompagna dietro una tenda mentre io mi siedo ad aspettare che provi i capi scelti ma, girandomi, mi accorgo che la metà dei ragazzi di prima era sparita.
Insospettito ma già con il cazzo duro avendo capito cosa stava per succedere in quella capanna riguardo verso la tenda che, essendo leggermente trasparente, lasciava intravedere cosa stesse succedendo dietro la stessa.
Ho intravisto Pina, che ho capito essere già nuda, attorniata dai negri che le palpavano tutto il corpo soffermandosi con insistenza sui peli della fica, sul suo gran culo, e sulle tette ormai libere…..
A questo punto ho notato che anche gli altri ragazzi erano scomparsi dalla mia vista mentre le ombre che accerchiavano Pina erano aumentate.
Il negro che ci aveva portati lì venne verso di me e mi chiese se volevo assistere a quello che accadeva e, alla mia risposta affermativa, mi prese per un braccio e mi portò dietro la tenda.
Che spettacolo……… Pina era tutta nuda, in piedi tra due dei ragazzi aveva un cazzo in culo e uno nella fica; li vedevo chiaramente entrare e uscire da lei e potevo anche notare la mostruosa dimensione di quei falli neri…..
Lei senza fare una piega faceva da ripieno in questo sandwich come un pezzo di formaggio tra due grosse fette di pane scuro e, muovendo avanti e indietro le chiappe tra di loro, li faceva entrare e uscire dentro di lei con l’espressione beata di chi sta provando qualcosa di nuovo, di appagante e molto trasgressivo, insomma il vero piacere……..…
I negri sono molto resistenti e i primi due ci mettono più di dieci minuti a sborrare, dieci minuti di un trattamento speciale in cui si sono spesso cambiati di posizione e una volta svuotato il contenuto delle loro palle nei buchi di Pina subito tutti gli altri hanno voluto provare quella che per loro era la novità del momento: “scopare una donna bianca venendole dentro senza preservativo” insomma stavo assistendo ad una gang-bang in piena regola e la troia di turno questa volta era mia moglie…………… una situazione che avevo sempre sognato si stava finalmente realizzando davanti ai miei occhi mentre dalla sua fica e dal culo usciva una quantità industriale di sperma che, colandole lungo le cosce fino alle caviglie, formava a terra un vero lago di sborra.
La cosa è andata avanti per più di 3 ore e alla fine tornammo all’ombrellone con Pina appoggiata a me che riusciva a camminare solo tenendo le cosce aperte, io mi ero tirato non so più quante seghe assistendo (con piacere devo dire) a questo stupro di gruppo e in più avevo su una spalla una decina di vestiti che i gentili africani, dopo averle fatto i complimenti per la sua capienza e la sua resistenza, le avevano regalato per ringraziarla della sua disponibilità nel soddisfarli tutti.
Spero di avervi fatto eccitare e aspetto i vostri commenti, grazie.
Siamo sulla spiaggia a prendere il sole e lei indossa un succinto costume che nulla nasconde del suo pelo inguinale agli occhi dei vicini di ombrellone quando passa un vu-cumprà con dei graziosi vestitini leggeri simili a quelli che indossa in estate e che a lei piacciono tanto. Mi accorgo che il negro, un ragazzone alto circa 190 cm, ben piazzato e molto muscoloso, fissa con insistenza le tette e il culo di Pina e colgo la palla al balzo per chiedergli se avesse altri capi da farle vedere. Lui forse notando il mio sguardo sornione sorride dicendo che lì vicino ha una baracca con tanta altra merce e ci invita a seguirlo.
Convinco Pina (ma era già convinta di suo…..) a seguirlo e poco dopo arriviamo davanti ad una baracca in legno non molto distante dalla spiaggia ma isolata e lontana da occhi indiscreti.
Entriamo e noto subito la presenza di una decina di ragazzi di colore, tutti molto giovani e ben piantati, che alla vista di mia moglie cambiano espressione in volto mentre Pina, per niente preoccupata dalla loro presenza, comincia a guardare i vestiti scegliendone alcuni e chiedendo al nostro ragazzo se ci fosse la possibilità di provarli.
Ricevuto un caldo e appassionato “SI” la accompagna dietro una tenda mentre io mi siedo ad aspettare che provi i capi scelti ma, girandomi, mi accorgo che la metà dei ragazzi di prima era sparita.
Insospettito ma già con il cazzo duro avendo capito cosa stava per succedere in quella capanna riguardo verso la tenda che, essendo leggermente trasparente, lasciava intravedere cosa stesse succedendo dietro la stessa.
Ho intravisto Pina, che ho capito essere già nuda, attorniata dai negri che le palpavano tutto il corpo soffermandosi con insistenza sui peli della fica, sul suo gran culo, e sulle tette ormai libere…..
A questo punto ho notato che anche gli altri ragazzi erano scomparsi dalla mia vista mentre le ombre che accerchiavano Pina erano aumentate.
Il negro che ci aveva portati lì venne verso di me e mi chiese se volevo assistere a quello che accadeva e, alla mia risposta affermativa, mi prese per un braccio e mi portò dietro la tenda.
Che spettacolo……… Pina era tutta nuda, in piedi tra due dei ragazzi aveva un cazzo in culo e uno nella fica; li vedevo chiaramente entrare e uscire da lei e potevo anche notare la mostruosa dimensione di quei falli neri…..
Lei senza fare una piega faceva da ripieno in questo sandwich come un pezzo di formaggio tra due grosse fette di pane scuro e, muovendo avanti e indietro le chiappe tra di loro, li faceva entrare e uscire dentro di lei con l’espressione beata di chi sta provando qualcosa di nuovo, di appagante e molto trasgressivo, insomma il vero piacere……..…
I negri sono molto resistenti e i primi due ci mettono più di dieci minuti a sborrare, dieci minuti di un trattamento speciale in cui si sono spesso cambiati di posizione e una volta svuotato il contenuto delle loro palle nei buchi di Pina subito tutti gli altri hanno voluto provare quella che per loro era la novità del momento: “scopare una donna bianca venendole dentro senza preservativo” insomma stavo assistendo ad una gang-bang in piena regola e la troia di turno questa volta era mia moglie…………… una situazione che avevo sempre sognato si stava finalmente realizzando davanti ai miei occhi mentre dalla sua fica e dal culo usciva una quantità industriale di sperma che, colandole lungo le cosce fino alle caviglie, formava a terra un vero lago di sborra.
La cosa è andata avanti per più di 3 ore e alla fine tornammo all’ombrellone con Pina appoggiata a me che riusciva a camminare solo tenendo le cosce aperte, io mi ero tirato non so più quante seghe assistendo (con piacere devo dire) a questo stupro di gruppo e in più avevo su una spalla una decina di vestiti che i gentili africani, dopo averle fatto i complimenti per la sua capienza e la sua resistenza, le avevano regalato per ringraziarla della sua disponibilità nel soddisfarli tutti.
Spero di avervi fatto eccitare e aspetto i vostri commenti, grazie.
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