Sini diventata una troia, ma mi sono realizzata
di
Vanessa 2000
genere
trans
Ragazzi e ragazze, vi racconto la mia trasformazione.
Ero un ragazzo effeminato, da piccolo giocavo con le bambole, a scuola era un disastro: troppo femmina dentro per giocare a pallone coi compagni. Quando capitava, ridevano tutti:ero un pesce fuori d'acqua quando si giocava a calcio. Non capivo le regole, per me era un gioco assurdo. E come mi sfottevano i compagni: troppo effeminato e ingenuo. Loro si divertivano a toccarmi il culo e a chiamarmi finocchio. Un po' io ci stavo perché finocchio ero davvero, e quanto!
A casa era un disastro, i miei non mi capivano. Forse mamma aveva intuito qualcosa ed era dolce con me.
Poi la scoperta: ho indossato le scarpe e le calze di mamma un pomeriggio che non potrò mai dimenticare quando loro, i miei, non c'erano, e ho provato un piacere speciale. Mi sentivo me stessa, anzi me stessa con le decoltee coi tacchi di mamma e i suoi collant. Mo sembrava di assomigliarle, a mia madre: i tacchi mi slanciavano, le calze mi fasciavano le gambe meravigliosamente. Che piacere dentro me stessa.
Ho passato tanto tempo a guardare filmini su internet: ladyboy, shemale, in cui mi identificavo e la voglia di diventare femmina sempre più forte.
Poi un giorno la svolta. Mi sono comprata una parrucca, ho indossato un abitino di mamma, sandali coi tacchi e collant neri velati con un perizomino di pizzo e sono uscita così per le strade. Gli uomini mi guardavano (che bello!), uno mi ha fermata e mi ha detto sei stupenda. Sono stata con lui, è stato dolcissimo. Mi ha accarezzata, baciata me lo ha fatto gustare in bocca. E' stata una sensazione bellissima. Era quello che cercavo.
Quel giorno la mia vita è cambiata, ma devo dire grazie grazie grazie a quell'uomo che si è innamorato di me. Sono scappata di casa per vivere con lui. Da allora sono stata sempre en femmme. Ho imparato a truccarmi, fondotinta, rimmel, rossetto: sempre più bella, sempre più femmina. Lui mi ha fatto conoscere i suoi amici, dopo avermi sverginato il culetto. Mi ha mantenuta lui, anche se ci ha guadagnato, questo in fondo non m'importa. Ogni giorno ero sempre più bella, desiderabile, femmina. Quindi la cura di ormoni. Non vi dico che cosa ho passato. Non è facile, amici e amiche: senti il corpo che cambia, che si arrotonda, che assume sembianze femminili. E la testa che va per conto proprio. Si diventa isteriche sentendo il corpo che cambia: piangi per nulla e non sai perché. Ci vuole un uomo vicino che ti assista, e lui, Stefano, il mio uomo, mi è stato vicino. Mo ha sopportata nei momenti più difficili. Avrà avuto i suoi interessi nel farlo, ma gli sono riconoscente. Senza lui vicino, non sarei mai diventata la donna che ora sono. Sappiate quanto è bello, una sensazione unica, quando senti le tettine crescere.
Oggi sono una trans, ho una terza abbondante, con Stefano ci siamo lasciati ma gli voglio sempre bene. Sono sempre en femme e indosso vestiti firmati, scarpe bellissime, perfino le Louboutin che costano un occhio della testa.
A Palermo ricevo in un'appartamento con aria condizionata, ho un mio sito e guadagno tantissimo. Sono una escort, da me vengono professionisti, politici, gente coi soldi. Sono bella e brava, dicono che come lo succhio io neanche una donna vera. Qualcuna m'invidia, ma ho faticato tanto per diventare quella che sono: una troia di classe, dolce, gentile, bbona. Non sono brava solo a fare pompini e a prenderlo nel culo. So anche ascoltare, dare consigli ( tanti me li chiedono) e tante volte mi chiamano solo per fare compagnia in una cena galante o in una viaggio di affari. Pochi si accorgono che sono una trans.
Ero un ragazzo effeminato, da piccolo giocavo con le bambole, a scuola era un disastro: troppo femmina dentro per giocare a pallone coi compagni. Quando capitava, ridevano tutti:ero un pesce fuori d'acqua quando si giocava a calcio. Non capivo le regole, per me era un gioco assurdo. E come mi sfottevano i compagni: troppo effeminato e ingenuo. Loro si divertivano a toccarmi il culo e a chiamarmi finocchio. Un po' io ci stavo perché finocchio ero davvero, e quanto!
A casa era un disastro, i miei non mi capivano. Forse mamma aveva intuito qualcosa ed era dolce con me.
Poi la scoperta: ho indossato le scarpe e le calze di mamma un pomeriggio che non potrò mai dimenticare quando loro, i miei, non c'erano, e ho provato un piacere speciale. Mi sentivo me stessa, anzi me stessa con le decoltee coi tacchi di mamma e i suoi collant. Mo sembrava di assomigliarle, a mia madre: i tacchi mi slanciavano, le calze mi fasciavano le gambe meravigliosamente. Che piacere dentro me stessa.
Ho passato tanto tempo a guardare filmini su internet: ladyboy, shemale, in cui mi identificavo e la voglia di diventare femmina sempre più forte.
Poi un giorno la svolta. Mi sono comprata una parrucca, ho indossato un abitino di mamma, sandali coi tacchi e collant neri velati con un perizomino di pizzo e sono uscita così per le strade. Gli uomini mi guardavano (che bello!), uno mi ha fermata e mi ha detto sei stupenda. Sono stata con lui, è stato dolcissimo. Mi ha accarezzata, baciata me lo ha fatto gustare in bocca. E' stata una sensazione bellissima. Era quello che cercavo.
Quel giorno la mia vita è cambiata, ma devo dire grazie grazie grazie a quell'uomo che si è innamorato di me. Sono scappata di casa per vivere con lui. Da allora sono stata sempre en femmme. Ho imparato a truccarmi, fondotinta, rimmel, rossetto: sempre più bella, sempre più femmina. Lui mi ha fatto conoscere i suoi amici, dopo avermi sverginato il culetto. Mi ha mantenuta lui, anche se ci ha guadagnato, questo in fondo non m'importa. Ogni giorno ero sempre più bella, desiderabile, femmina. Quindi la cura di ormoni. Non vi dico che cosa ho passato. Non è facile, amici e amiche: senti il corpo che cambia, che si arrotonda, che assume sembianze femminili. E la testa che va per conto proprio. Si diventa isteriche sentendo il corpo che cambia: piangi per nulla e non sai perché. Ci vuole un uomo vicino che ti assista, e lui, Stefano, il mio uomo, mi è stato vicino. Mo ha sopportata nei momenti più difficili. Avrà avuto i suoi interessi nel farlo, ma gli sono riconoscente. Senza lui vicino, non sarei mai diventata la donna che ora sono. Sappiate quanto è bello, una sensazione unica, quando senti le tettine crescere.
Oggi sono una trans, ho una terza abbondante, con Stefano ci siamo lasciati ma gli voglio sempre bene. Sono sempre en femme e indosso vestiti firmati, scarpe bellissime, perfino le Louboutin che costano un occhio della testa.
A Palermo ricevo in un'appartamento con aria condizionata, ho un mio sito e guadagno tantissimo. Sono una escort, da me vengono professionisti, politici, gente coi soldi. Sono bella e brava, dicono che come lo succhio io neanche una donna vera. Qualcuna m'invidia, ma ho faticato tanto per diventare quella che sono: una troia di classe, dolce, gentile, bbona. Non sono brava solo a fare pompini e a prenderlo nel culo. So anche ascoltare, dare consigli ( tanti me li chiedono) e tante volte mi chiamano solo per fare compagnia in una cena galante o in una viaggio di affari. Pochi si accorgono che sono una trans.
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