Il primo incontro

di
genere
prime esperienze

Come molte ragazze ventenni il periodo del lockdown é stato stressante, faticoso e pieno di momenti di noia. Oltre ai fatti sicuramente più importanti non c'é da sottovalutare il fatto di non aver potuto mantenere i rapporti con il mio abituale scopamico.

Così una sera, presa dalla noia e dalla voglia di provare qualcosa di nuovo, sono entrata in una chat per conoscere un ragazzo con cui passare qualche ora di puro e sano divertimento.

Inizialmente ero molto scettica riguardo l'iscrizione, ma Cristian mi fece ricredere del tutto. Uomo di 37 anni, voce sensuale, capelli castani tendenti al biondo, occhi azzurro cielo e una corporatura assolutamente invidiabile. Oltre all'aspetto, era anche molto intrigante ed eccitante come persona, si faceva ben volere con i suoi modi di fare.

Non servirono molti convenevoli per arrivare al sodo, mi travolse completamente e si fece desiderare così tanto che non riuscì a resistergli.

Abitavamo entrambi in casa da soli, quindi dopo aver parlato del più e del meno per chiamata iniziammo a fare una videochiamata.

Io ero a letto in intimo: brasiliana in pizzo color panna e reggiseno a balconcino panna in pizzo abbinato alle mutandine.

Quando risposi alla videochiamata mi trovai lui davanti allo specchio totalmente nudo con il cazzo in mano: era voglioso, caldo e questo spettacolo mi causò un brivido lungo la schiena e in un attimo mi fece bagnare. Non c'era più nulla da fare, se già prima lo desideravo per la voce sensuale, adesso non avrei nemmeno più potuto resistergli.
Abbiamo continuato a sentirci per tutto il lockdown, parlavamo di tutto e facevamo i maiali ad ogni ora del giorno e della notte, a prescindere dai programmi di entrambi. Io, universitaria, dopo aver fatto la sua conoscenza ho iniziato a passare le lezioni in videochiamata con lui al cellulare godendo e toccandomi; lui, imprenditore, aveva molto più tempo libero rispetto a quanto ne avessi io, di conseguenza era sempre pronto. La chimica era veramente a dei livelli che prima di lui non avrei potuto credere sarebbero esistiti.

Finalmente appena è stato possibile, dopo due mesi di chiamate e videochiamate, è venuto nella mia regione per fare un weekend lungo.
Ero agitatissima, avevo le farfalle nello stomaco e i tremori alle gambe. Non sapevo per quale motivo, perché dopo tante ore passate insieme era come se ci conoscessimo già.
Per comodità è venuto in treno, che arrivava in stazione centrale alle 11:08. La notte prima che arrivasse ho faticato a prendere sonno dalla felicità che avevo in corpo. La mattina del suo arrivo mi svegliai alle 7 per prepararmi con calma e per mettere a lucido più di quanto non fosse già casa. Data l'alta temperatura ho messo un vestitino giallo pastello, scollato il tanto quanto per far risaltare al meglio la mia terza abbondante di seno, lungo fin sopra al ginocchio con un paio di decoltè tacco 10 bianche, sapevo quanto andava pazzo per i tacchi.

Una volta pronta, prendo la macchina per andare in stazione ad aspettarlo.
In un attimo mi ritrovai al binario 16 impaziente di vederlo. Arriva il treno e lo vedo tra la folla e cavolo, dal vivo era ancorati bello che in videochiamata. Un abbraccio, un bacio che non credo potrò mai dimenticare. La mia lingua e la sua finalmente insieme, le nostre mani congiunte. Gli metto le braccia intorno al collo e le sue mani mi passano ovunque per la schiena fino ad arrivare sul culo.. lo volevo così tanto.. porta una mano sulla mia guancia, smette di baciarmi e allontanandosi si qualche centimetro con il suo bel sorriso mi saluta. Anche la sua voce aveva un potere incredibile su di me.

Data l'ora del suo arrivo saliamo in macchina per andare a fare colazione nel mio bar di fiducia. In auto avevo la sua mano che mi accarezzava la coscia liscia e morbida, causandomi la pelle d'oca, sentivo la mia fica già pulsare.. non volevo andare a fare colazione al bar.. Lo guardo, i nostri occhi azzurri si incontrano, capisce senza che nemmeno debba dire nulla e mi sorride. La sua mano però non si calma, ma piano piano risale verso la mia fica bollente. Sapeva che mi stava facendo impazzire: sentivo la sua mano calda attraverso le mutandine in pizzo, lui sentiva me calda, vogliosa e bagnata ma si limitava a passare il pollice sul mio clitoride con movimenti circolari. Grazie al cambio automatico, avevo una mano sul suo cazzo che sembra volesse saltare fuori dai jeans talmente era duro.
Parcheggiamo, saliamo in ascensore e da quel momento in poi non ci siamo più staccati: abbiamo iniziato a baciarci, le nostre lingue non stavano aspettando altro, le mie mani erano sul suo cazzo, ne avevo tanta voglia che già in ascensore ho slacciato la cintura e i bottoni dei jeans. Appena abbiamo messo piede in casa, baciandolo l'ho spinto sulla porta d'ingresso, ho iniziato a baciarlo in bocca, per passare al collo. Nel mentre ho slacciato i bottoni della camicia e sono scesa verso il cazzo baciandolo e leccandolo lungo il petto. Lui già ansimava, sapevo mi voleva parecchio. Mi inginocchio ai suoi piedi, gli abbasso i pantaloni e lo guardo dritto negli occhi mentre mi trovo a solo qualche centimetro dal suo cazzo cosi duro. Sempre mantenendo lo sguardo verso di lui, inizio a leccargli il cazzo attraverso i boxer, alterando con dei baci. Metto la mano sul suo capezzolo, fino a scendere abbastanza per potergli levare finalmente i boxer da dosso. Anche il cazzo, come lui del resto, era molto più bello dal vero piuttosto che in foto o video.
Il suo cazzo è finalmente davanti a me, per davvero. Lo prendo in mano, inizio a segarlo e faccio scorrere la punta della lingua sulla cappella. Lui gode, ansima.. vorrebbe che lo prendessi tutto in bocca fino in gola. Per farlo impazzire lo prendo tutto in bocca per poi fare scorrere la lingua dalla cappella fino ad arrivare alle palle e succhiare anche loro. Lui prende i miei capelli castani raccogliendoli in una oda improvvisata e lo spinge fino in gola. Ho le mani sul suo culo e la bocca piena di lui. Mi piace fare pompini, a lui ancora di più.
Ancora con i jeans e i boxer ai piedi mi tira verso di se, mi bacia e mi prende in braccio e metto le mie gambe attorno alla sua vita. Mi posa davanti al divano, dove mi fa girare di schiena per poter aprire la cerniera del vestito. Ha le mani fredde che contrastano il caldo della mia pelle. Fa scendere la zip, facendomi rimanere in intimo: per l'occasione ho messo un completino rosa cipria in pizzo. Mi abbraccia da dietro, sento il suo respiro sul collo, mi tocca entrambi i seni attraverso il reggiseno per poi scendere con una mano sulla fica, facendomi sussultare. Torna al seno quasi subito e mi sussurra nell'orecchio di volermi da morire. Slaccia il reggiseno, mi fa girare di spalle al divano e lui di fronte a me. Prende in mano le tette e inizia a baciarle con avidità, poi mi butta sul divano riprendendo da dove si era interrotto. Scende lentamente lungo la pancia. Arriva alla fica e con il pollice sposta le mutandine mentre con la lingua mi da tutto il piacere del mondo muovendola con movimenti circolari sul clitoride già bagnato. Godo, tremo, ho le mie mani su di lui che vagano ovunque. Avevo aspettato questo momento che quasi non mi sembrava fosse reale. Era tanto abile che non riuscì a non venire. Mi guardò con aria compiaciuta e mi sorrise. In un attimo era sopra di me e il suo cazzo era dentro me. Godevo da impazzire, mi scopava come mai nessuno aveva fatto: colpi decisi, sensuali. Il suo sguardo era travolgente, era anche un sacco espressivo. Le sue mani passavano dal collo, alle tette, come se volessero esplorarmi tutta.

Dopo una decina di minuti tolgo il cazzo dalla fica e lo faccio sdraiare sul divano: volevo cavalcarlo. In questa posizione sentivo il suo cazzo ancora di più. Le sue mani passavano dalle tette al culo, le mie erano sul suo petto sudato. Più mi scopava, più volevo mi sborrasse in faccia, così, senza troppi giri di parole, guardandolo e ansimando gli dico di voler la sua sborra addosso. Non passa molto tempo prima che mi faccia scendere da sopra di lui, però mi sorprende mettendomi a 90 e di nuovo il cazzo nella fica. Più mi scopava e più ne volevo. Il suo cazzo era dentro me, una sua mano sul mio seno e l'altra l'avevo in bocca. La mia lingua lecca e succhia le sue dita. I colpi erano più forti e decisi. I nostri corpi si muovevano in una perfetta sintonia.
Poco dopo mi trovo inginocchiata davanti a lui con il suo cazzo di grandi dimensioni in bocca, proprio fino in gola. Non riuscì a non implorarlo di venirmi in bocca, così continuavo a succhiarlo finché non disse 'amore sto per sborrare'. Succhiai ancora un po' per poi iniziare a segarlo, con la lingua di fuori per attendere la sua sborra e guardandolo in faccia per vederlo godere. La sborra era tanta e calda, mi inondò la bocca, il viso e le tette. Ingoiai tutto senza lasciarne nemmeno una goccia, presi ancora il cazzo in bocca e ci guardammo sorridendo.

Dopo esserci ripresi qualche minuto, abbiamo deciso di andare a fare una doccia insieme, vi lascio immaginare come sia finita...
scritto il
2020-10-05
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