Vite parallele 10 - Io e mio figlio nella glory hole al Club Privé 3
di
una madre
genere
incesti
Quando i nostri sconosciuti ospiti,dopo averci lasciato il numero della loro suite ed i loro telefoni se ne erano andati,io e mio figlio sudati e impregnati di umori e odore di sesso,eravamo andati negli spogliatoi a cambiarci e fare la doccia.
Lì,avevamo incontrato altre persone che come noi avevano già fatto sesso e si stavano rinfrescando per ricominciare un nuovo round.
Era gente piuttosto assortita per età ed aspetto.
Alcuni parevano davvero vecchi mentre vi era una ragazzina che a stenti poteva essere maggiorenne.
Dopo la doccia,avevo deciso di liberarmi da quell'aria un po da troia che mi era servita per camuffarmi e far contento mio figlio.
Avevamo comunque deciso di,rientrare completamente nudi come peraltro era la maggior parte degli uomini e delle donne.
Il mio timore che qualcuno avesse potuto riconoscermi comunque c'era e dunque,senza più indossare la parrucca,mi ero acconciata i lunghi capelli che solitamente portavo sciolti dietro le spalle,in uno chignon piuttosto alto e mi ero truccata in modo da alterare un po i miei lineamenti rendendo le labbra più gonfie e gli occhi più lunghi e sottili in maniera da rendere più sfilato,insieme alla "torre" dei capelli,il viso facendogli assumare una vaga parvenza orientaleggiante.
Fortunatamente non mi ero rasata il pube ed il pelo scuro contribuiva a confermare il mio look orientale.
La mia linea poi,solitamente coperta da abiti castigati,non poteva essere identificata da nessuno che potesse conoscermi.
Nuda infatti aveva un'aria slanciata con seni generosi e sodi ed un culo da fare invidia ad una ventenne nonostante i miei 40 anni suonati.
Comunque,per una ulteriore cautela eravano rientrati nella sala separatamente io e mio figlio dirigendoci direttamente nell'immensa sala scarsamente illuminata,dai grandi letti tondi e dalla quale si poteva accedere a tutti gli ambienti che ci avevano descritto i nostri amici.
Nella sala completamente nera caratterizzata da una tenue luce rossa e da una dolce musica di sottofondo,risuonavano i gemiti ed i mugulii dei corpi che come ombre,si agitavano su quei grandi letti circondati da un movimento di figure scure.
Dopo un breve giro di perlustrazione io e mio figlio ci eravamo diretti verso la dark room che,avendo all'entrata una tenda di velluto nero ed essendo giustappunto completamente scura,non avevamo trovato subito.
Siamo invece finiti davanti ad una porta che si apriva sulle glory hole.
Quei corridoi erano animati da un via vai di uomini nudi di ogni stazza e colore.
Stringendoci per mano io e mio figlio abbiamo cercato i nostri occhi e dopo uno sguardo d'intesa abbiamo deciso di varcare una di quelle porte e subito all'interno abbiamo visto una donna che in ginocchio succhiava un cazzo che usciva da un buco sul muro.
La piccola stanza formata da 4 pareti,su di una aveva la porta d'ingresso,su un'altra vi era un grande schermo che trasmetteva scene di sesso mentre le altre due ad angolo presentavano una serie di fori a diverse altezze.
Dopo aver chiuso la porta,mentre cercavamo di orientarci,dal buco accanto alla ragazza già impegnata era apparso un altro membro lungo e sottile di colore chiaro.
A quel punta lei,continuando il pompino che la stava impegnando,aveva allungato una mano ed aveva cominciato a masturbarlo e dopo un po,mollando il cazzo che stava già succhiando si era spostata verso il nuovo venuto.
Mentre il primo si ritraeva e prima che sparisse,avevamo fatto in tempo a vedere che gocciolava dalla cappella.
Evidentemente le era venuto in bocca e lei aveva ingoiato senza problemi il frutto del piacere di quel maschio sconosciuto.
-Vuoi provare?-
Mi aveva chiesto mio figlio mentre dalla parete ad angolo spuntava un membro nero ancora semimolle.
Ci eravamo guardati per qualche secondo prima che gli dessi la mia risposta affermativa.
Prima che riuscissi ad inginocchiarmi,da un foro all'altezza del mio petto era spuntato un braccio nero la cui mano si era appoggiata al mio viso per accarezzarmi prima di scendere a vellicare il mio seno e strizzarmi i capezzoli.
Con gli occhi fissi sul cazzo che fuorusciva dal buco,mi ero resa conto che gli era bastato quel breve contatto col mio corpo per farlo armare.
Era una verga nera di tutto rispetto.
Di diametro non eccezionale ma lungo,con una grossa cappella bluastra e ricoperta da vene gonfie dello stesso colore.
-E' un negro!-
Mi aveva avvertito mio figlio.
-E' un nero!-
Avevo ribattuto tirandogli una lieve gomitata.
Trovandemelo davanti agli occhi dopo essermi inginocchiata,mi ero resa conto che era più imponente,più bello ed invitante da come l'avevo visto dall'alto.
Prendendolo con una mano,mentre con l'altra gli accarezzavo i testicoli gonfi e glabri,avevo cominciato a leccarlo sotto lo sguardo attento di mio figlio.
Dopo averlo ben umettato ed averlo imboccato per dare inizio ad un succoso pompino,me lo ero sfilata di bocca ed esibendolo come uno scettro avevo guardato mio figlio negli occhi e gli avevo chiesto:
-Ti piace?-
Senza aver avuto la sua risposta avevo insistito:
-Ti piace?
Ricordi cos'hanno detto prima quei due?
Abbassati amore,vienimi vicino e assaggialo anche tu!-
Con fare inaspettatamente timoroso,mio figlio si era inginocchiato accanto a me e dopo non poca insistenza,ero riuscita a fargli aprire la bocca per farglielo assaggiare con due o tre timide linguate.
Poi,come in preda ad un delirio dei sensi,avevo cominciato a spompinarlo con decisione senza mai farmelo uscire di bocca.
Dall'altra parte della parete sentivo il suo respiro divenire più pesante,sino a che in un rantolo lungo e sordo,non aveva cominciato a scaricarsi nella mia bocca.
I suoi spruzzi erano così potenti e la sborra così abbondante che non ero riuscita a trattenerla tutta in bocca ed alcuni schizzi erano sfuggiti dai lati delle mie labbra.
Con la bocca piena e le labbra socchiuse avevo guardato mio figlio e senza che gli dicessi niente o gli rivolgessi alcun invito,con un gesto brusco,mi aveva portato una mano dietro la nuca e mi aveva tirata a se per congiungersi in un bacio lascivo,rumoroso,lungo e profondo come non avrei mai potuto immaginare.
Mentre eramo legati da quello scandaloso,liquido e gustoso bacio,la ragazza dall'altra parete,era scivolata verso di noi ed accucciandosi tra le gambe di mio figlio gli aveva preso il cazzo in bocca.
segue
Lì,avevamo incontrato altre persone che come noi avevano già fatto sesso e si stavano rinfrescando per ricominciare un nuovo round.
Era gente piuttosto assortita per età ed aspetto.
Alcuni parevano davvero vecchi mentre vi era una ragazzina che a stenti poteva essere maggiorenne.
Dopo la doccia,avevo deciso di liberarmi da quell'aria un po da troia che mi era servita per camuffarmi e far contento mio figlio.
Avevamo comunque deciso di,rientrare completamente nudi come peraltro era la maggior parte degli uomini e delle donne.
Il mio timore che qualcuno avesse potuto riconoscermi comunque c'era e dunque,senza più indossare la parrucca,mi ero acconciata i lunghi capelli che solitamente portavo sciolti dietro le spalle,in uno chignon piuttosto alto e mi ero truccata in modo da alterare un po i miei lineamenti rendendo le labbra più gonfie e gli occhi più lunghi e sottili in maniera da rendere più sfilato,insieme alla "torre" dei capelli,il viso facendogli assumare una vaga parvenza orientaleggiante.
Fortunatamente non mi ero rasata il pube ed il pelo scuro contribuiva a confermare il mio look orientale.
La mia linea poi,solitamente coperta da abiti castigati,non poteva essere identificata da nessuno che potesse conoscermi.
Nuda infatti aveva un'aria slanciata con seni generosi e sodi ed un culo da fare invidia ad una ventenne nonostante i miei 40 anni suonati.
Comunque,per una ulteriore cautela eravano rientrati nella sala separatamente io e mio figlio dirigendoci direttamente nell'immensa sala scarsamente illuminata,dai grandi letti tondi e dalla quale si poteva accedere a tutti gli ambienti che ci avevano descritto i nostri amici.
Nella sala completamente nera caratterizzata da una tenue luce rossa e da una dolce musica di sottofondo,risuonavano i gemiti ed i mugulii dei corpi che come ombre,si agitavano su quei grandi letti circondati da un movimento di figure scure.
Dopo un breve giro di perlustrazione io e mio figlio ci eravamo diretti verso la dark room che,avendo all'entrata una tenda di velluto nero ed essendo giustappunto completamente scura,non avevamo trovato subito.
Siamo invece finiti davanti ad una porta che si apriva sulle glory hole.
Quei corridoi erano animati da un via vai di uomini nudi di ogni stazza e colore.
Stringendoci per mano io e mio figlio abbiamo cercato i nostri occhi e dopo uno sguardo d'intesa abbiamo deciso di varcare una di quelle porte e subito all'interno abbiamo visto una donna che in ginocchio succhiava un cazzo che usciva da un buco sul muro.
La piccola stanza formata da 4 pareti,su di una aveva la porta d'ingresso,su un'altra vi era un grande schermo che trasmetteva scene di sesso mentre le altre due ad angolo presentavano una serie di fori a diverse altezze.
Dopo aver chiuso la porta,mentre cercavamo di orientarci,dal buco accanto alla ragazza già impegnata era apparso un altro membro lungo e sottile di colore chiaro.
A quel punta lei,continuando il pompino che la stava impegnando,aveva allungato una mano ed aveva cominciato a masturbarlo e dopo un po,mollando il cazzo che stava già succhiando si era spostata verso il nuovo venuto.
Mentre il primo si ritraeva e prima che sparisse,avevamo fatto in tempo a vedere che gocciolava dalla cappella.
Evidentemente le era venuto in bocca e lei aveva ingoiato senza problemi il frutto del piacere di quel maschio sconosciuto.
-Vuoi provare?-
Mi aveva chiesto mio figlio mentre dalla parete ad angolo spuntava un membro nero ancora semimolle.
Ci eravamo guardati per qualche secondo prima che gli dessi la mia risposta affermativa.
Prima che riuscissi ad inginocchiarmi,da un foro all'altezza del mio petto era spuntato un braccio nero la cui mano si era appoggiata al mio viso per accarezzarmi prima di scendere a vellicare il mio seno e strizzarmi i capezzoli.
Con gli occhi fissi sul cazzo che fuorusciva dal buco,mi ero resa conto che gli era bastato quel breve contatto col mio corpo per farlo armare.
Era una verga nera di tutto rispetto.
Di diametro non eccezionale ma lungo,con una grossa cappella bluastra e ricoperta da vene gonfie dello stesso colore.
-E' un negro!-
Mi aveva avvertito mio figlio.
-E' un nero!-
Avevo ribattuto tirandogli una lieve gomitata.
Trovandemelo davanti agli occhi dopo essermi inginocchiata,mi ero resa conto che era più imponente,più bello ed invitante da come l'avevo visto dall'alto.
Prendendolo con una mano,mentre con l'altra gli accarezzavo i testicoli gonfi e glabri,avevo cominciato a leccarlo sotto lo sguardo attento di mio figlio.
Dopo averlo ben umettato ed averlo imboccato per dare inizio ad un succoso pompino,me lo ero sfilata di bocca ed esibendolo come uno scettro avevo guardato mio figlio negli occhi e gli avevo chiesto:
-Ti piace?-
Senza aver avuto la sua risposta avevo insistito:
-Ti piace?
Ricordi cos'hanno detto prima quei due?
Abbassati amore,vienimi vicino e assaggialo anche tu!-
Con fare inaspettatamente timoroso,mio figlio si era inginocchiato accanto a me e dopo non poca insistenza,ero riuscita a fargli aprire la bocca per farglielo assaggiare con due o tre timide linguate.
Poi,come in preda ad un delirio dei sensi,avevo cominciato a spompinarlo con decisione senza mai farmelo uscire di bocca.
Dall'altra parte della parete sentivo il suo respiro divenire più pesante,sino a che in un rantolo lungo e sordo,non aveva cominciato a scaricarsi nella mia bocca.
I suoi spruzzi erano così potenti e la sborra così abbondante che non ero riuscita a trattenerla tutta in bocca ed alcuni schizzi erano sfuggiti dai lati delle mie labbra.
Con la bocca piena e le labbra socchiuse avevo guardato mio figlio e senza che gli dicessi niente o gli rivolgessi alcun invito,con un gesto brusco,mi aveva portato una mano dietro la nuca e mi aveva tirata a se per congiungersi in un bacio lascivo,rumoroso,lungo e profondo come non avrei mai potuto immaginare.
Mentre eramo legati da quello scandaloso,liquido e gustoso bacio,la ragazza dall'altra parete,era scivolata verso di noi ed accucciandosi tra le gambe di mio figlio gli aveva preso il cazzo in bocca.
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