La giornata più bella della mia vita

di
genere
tradimenti

Era un caldo pomeriggio d'estate. Caldo da star male. Io sono un ragazzo che frequenta il liceo scientifico e sono innamorato di una ragazza da circa tre anni. Una ragazza, purtroppo, già fidanzata. Per questa ragazza sono il migliore amico. Un brutto ruolo, non lo consiglio a nessuno. Con questa "amica" non c'era stato mai niente: abbracci, bacetti, ma nulla più. Fino a quel pomeriggio. Come in molti altri pomeriggi estivi, non avevo nulla da fare. Rimanevo ore e ore sdraiato sul letto aspettando un messaggino o una chiamata di qualcuno o, perché no, qualcuna. Fu verso le quattro e mezzo che arrivò la svolta: il mio cellulare vibra, leggo il messaggio. E' lei. Il testo dice: "Ehi scemo ti va di venire a casa oggi? Non ho nulla da fare! :( please! Baci, risp.". Chiaramente non esitai un solo istante e le risposi subito in modo affermativo. Verso le cinque e qualcosa, iniziai ad incamminarmi verso la sua dimora. Arrivato a destinazione, notai con piacere che era sola in casa. Indossava un pantaloncino di jeans molto aderente e, udite udite, solo il reggiseno. A vederla così, il mio pene iniziò ad indurirsi e quasi usciva dai pantaloni. Lei aveva un seno molto prosperoso (una terza abbondante) e un sedere da far paura. Mi fece sedere su una sedia accanto a lei e iniziammo a chiacchierare. Mi raccontò del più e del meno, parlammo per circa un'oretta. Fino a quando mi dice testuali parole: "Sei ancora innamorato di me?". Lì rimasi spiazzato, ma risposi ugualmente: "Certo, piccola.". Replicò: "E allora dimostramelo.". Così dicendo, iniziò ad abbassarsi i pantaloni e rimase soltanto con reggiseno e perizoma. Uno spettacolo straordinario. Mi buttò violentemente sul letto e mi sfilò i pantaloni e le calze, facendomi rimanere in mutande. Notò sicuramente che il mio pene era in stato di eccitazione più totale. Perciò lo afferrò tra le sue mani e iniziò a fare su e giù. Su e giù, su e giù, sempre più forte. Dopo un po' decisi di passare al sodo e glielo porsi violentemente in bocca. Lei lo accettò volentieri e iniziò a succhiarlo con tantissima foga. Godevo nella maniera più totale. Dopodiché le tolsi anche perizoma e reggiseno e rimasi allibito per le sue meravigliose forme. Mi fiondai su di esse e iniziai a succhiarle i capezzoli (durissimi) e le porsi il cazzo in mezzo alle due tettone; iniziò a segarmi anche con le tette facendomi venire ancora. Le proposi di fare una posizione 69: accettò senza pensarci su due volte. Fu un quarto d'ora di goduria più totale quel 69. La sua fichetta era bagnata fradicia e la leccai con tanta voglia. Mancava il tocco finale: per questo, mi sdraiai supino sul suo letto e le "ordinai" di galopparmi. Fu questo il momento più bello. Possederla con il mio cazzone immerso nella sua fica. In seguito, la misi alla pecorina e glielo misi in culo. Dopo esserci baciati per un'altra mezzoretta e dopo aver giocato con le sue meravigliose tette, la salutai e le chiesi di replicare al più presto. La risposta fu affermativa. Mi aspettava un'altra giornata di sesso con la mia amata...
scritto il
2011-11-27
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