Ricordi
di
scru
genere
gay
E saltato tutto mentre scrivevo il racconto ora scrivo la seconda parte ero stato costretto a restare senza mutande dall mio amico ero giovane quando mi successe questo un racconto vero mentre noi aspettavamo il ritorno del padre il quale era nudo e si era fatto già masturbare aveva un arnese che solo a vedere ti riempie ricordo che era grosso la cappella molto spessa il resto non ne parliamo propio arriva il padre e ci dice siete pronti a prendere il montacarichi accendere giù in cantina il figlio disse sì ma gai preso tutto che capita che si stacca la corrente va via luce e x riprendere tutto dobbiamo aspettare si ho preso non preoccuparti e notai che il suo coso era già mezzo duro e già mi faceva impressione vedo che non hai le mutande bravo li non ce spazio dobbiamo caricare solo cose necessarie ok disse il figlio entro prima io entro era stretto molto piccolo dai mi disse entra pure tu no dissi io prima tuo padre nooo grido il padre devo controllare la situazione su entra e non fare storie ok dissi ma entro rivolto con la pancia ok disse lui ma ce un chiodino che se entri così inizia a graffiarti piano piano e doloroso e fastidioso ma da come vuoi tu tanto ci vogliono 5 minuti xcscendere entro mi sento graffiare eravamo appiccicati il padre una mano sul suo cazzo e un aktra al centro del mio culo entrata si chiuse la porta pensai ma dove tiene la torcia bo mentre continuava a toccarmi più sentivo quello coso sotto la pancia non ne potevo più il chiodo mi graffiava mi decisi mi girai zupp sentii il cazzo all entrata del mio culo partimmo il padre disse fa un po leva su luigi troppo contropeso il figlio mi diede una bella spinta e si appoggia a me inevitabile che tutta la cappella di suo padre entra nel mio culo aglia dissi io non gi preoccupare disse il padre non mi muovo ma intanto la sentivo crescere dentro al mio culo speriamo che arriviamo presto dissi io dopo un po zac il montacarichi si ferma da un ufto fortissimo il contrappeso come previsto secondo me tutto un piano diabolico mi spinge aktro pezzo di quel bisonte nel culo mi sento strappare ma avverto anche uno strano calore dico faccia presto accenda la torcia li mi fa o cazzo dimenticata che bello al buio fermi ora come si fa sentii in un orecchio non muoverti ti entro tutto nel culo quando ti sbirro dentro ti porto via da qui fa il bravo non agitarti andrà tutto bene mi sotto la pancia e complice lo stretto mi infila tutto nel culo quella bestia inutile non potevo muovermi si ingrossava mi disse a meta devo farlo entrare tutto o no dissi ma sono pieno zitto e entrava sempre di più dopo vari colpi credo che non cera più un millimetro fuori fondo sussurrava io ero dolorante il figlio papà portaci fuori il padre non rispose aveva altro da pensare mi stava sbattendo senza posa nel mio culetto complice lo stretto era entrato un arnese abnorme dentro di ne cresceva ancora di più sentivo stomaco viscere tutto pieno lui era completamente dentro di me sentii che mi alzai lentamente dal pavimento il bastardo non era felice pure le palle voleva far entrare nooo gridai nooo basta il figlio che succede non vedo nulla lui mi mette una mano sulla bocca e mi da giusto 3 colpi entrano le palle e lo sento spruzzare getti di sperma nel mio culo mmm dice e mi bacia sul collo inizia a mosciarsi tira fuori piano piano ma sento strappi dolorosi sei mia e lo sarai x sempre dopo torno la luce il montacarichi si mosse arrivammo su nonnabdammo più giù io usci velicemente andai in bagno misi il culo nel bide mi bruciava mi era piaciuto ma era stato doloroso avevo il sangue mentre mi lavavo entro lui e mi piazzo arnese in bocca e mi disse pulisci non l avevo mai fatto ma gli feci una pompa che non ha dimenticato più sono diventato il suo amante poi fatto la giusta eta sono partito questa e un altra storia
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