Riempimela, ti prego!
di
Stier
genere
tradimenti
La decisione di cominciare a prendere la pillola si era rivelata quanto mai azzeccata. Anna, che era sempre stata molto "sensibile", non ne poteva più di sentire il lattice del preservativo quando scopava con Alessandro, con cui era fidanzata da un annetto circa.
Il fidanzato, poi, ne era entusiasta. Tuttavia, Anna voleva comunque evitare di farsi venire dentro, preferendo farsi sborrare in gola, sulle tette o in faccia. Ad Alessandro stava bene, più o meno, e dato che anche lui non voleva correre il minimo rischio di diventare padre era stato d'accordo con la scelta di Anna.
Come tutti gli uomini, avrebbe sicuramente preferito un bel "creampie" ma, tutto sommato, andava bene così.
Il giorno in questione, quello in cui ad Alessandro spuntarono un bel paio di corna, Anna avrebbe dovuto vedersi con il suo gruppo di studio dell'Università che frequentava nella Città. Iscritta a Lettere Moderne, mentre Alessandro studiava Ingegneria, Anna era una fuorisede che si era potuta permettere un piccolo appartamento a pochi passi dal centro. Per questo, con il suo gruppo di studio si sarebbe incontrata a casa sua. Faceva molto caldo, per cui Anna optò per un top leggero da allenamento e dei pantaloncini anch'essi corti, che usava quando andava a correre. Il top, per altro, metteva bene in risalto le sue tette, una terza abbondante, mentre il culo, sodo e alto, era ben fasciato dai pantaloncini elasticizzati. Il tutto era incorniciato da capelli neri fino alle spalle e da occhiali "da segretaria" che Alessandro amava particolarmente.
"Tanto" pensò Anna, guardandosi allo specchio "saremo solo ragazze". In effetti, il gruppo di studio di Anna era composto da altre tre ragazze: Lisa, Giovanna e Sandra. Le aspettava, mentre messaggiava su whatsapp con Alessandro e, a dir la verità, i toni erano abbastanza spinti, specie dopo che Anna aveva mandato al fidanzato una foto del proprio outfit.
"Mmh... me lo fai venire duro, sai?" le aveva scritto Alessandro, allegando al messaggio una foto del suo cazzo ben eretto. Anna aveva subito sentito la fica bagnarsi.
"Se fai il bravo, stasera ti faccio vedere quello che ho sotto al top..." anche Anna si stava eccitando e quasi si spaventò quando sentì il campanello suonare. Salutò frettolosamente il fidanzato e si affrettò ad aprire, con le mutandine fradice e un lieve rossore sul viso.
"Ciao Anna!" la voce di Giovanna riempì il piccolo locale, mentre le due ragazze si salutavano.
"Ciao Giovi... ma sei da sola?"
"Eh, non me ne parlare. Sandra ha scritto sul gruppo (che Anna non aveva controllato, impegnata com'era a fare sexting col fidanzato) che è dovuta correre a fare una commissione per la madre mentre Lisa sta poco bene a causa del ciclo... mi sa che dovremo fare anche il loro lavoro!"
"Ah, che sfiga... vabe', mettiamoci al lavoro!"
Poco dopo aver iniziato a studiare, Giovanna ricevette la chiamata del fidanzato, Michele. Dopo essersi allontanata per rispondere, tornò visibilmente infastidita.
"Scusami, Anna... è un problema se Michele ci raggiunge tra poco? Mi ero completamente dimenticata che oggi ha l'auto dal meccanico e dopo devo accompagnarlo io a casa."
"Ma no, figurati. Basta che ci lasci fare il nostro lavoro!"
"Grazie, sei un'amica" sorrise Giovanna "anzi, scusami, per evitare interruzioni mi faccio una doccia rapida, se posso, perché con la pioggia che c'è fuori sono un disastro e, sai..."
"Ma sì, vai. Ti aspetto"
Giovanna sorrise e si affrettò in bagno, mentre Anna rimase da sola. Michele le stava abbastanza simpatico, anche se aveva la tendenza a fare sempre lo scemo, motivo per cui probabilmente Giovanna era infastidita. Mentre pensava a Michele, Anna si rese conto che l'eccitazione le era tutt'altro che passata. Le venne in mente... Giovanna ne avrebbe avuto almeno per una mezz'ora abbondante. Così, Anna si mise comoda sul divano, si liberò di pantaloncini e mutandine e prese a sfiorarsi la fica, ancora fradicia. Si immaginava la lingua di Alessandro e il suo cazzo che la sfondava, mentre il respiro diventava affannoso e la mano si muoveva sempre più veloce. Oramai era a gambe aperte sul divano, mentre si infilava incide e medio nella fica sempre più veloce.
"Ah... mmh, aaaaaaah..." venne dopo poco con un lungo sospiro ma forse aveva solo peggiorato le cose, dato che adesso avrebbe solo voluto essere riempita dal cazzo del fidanzato.
Comunque si ricompose in fretta, attese che Giovanna uscisse dal bagno e, mentre riprendevano a studiare, arrivò anche Michele.
"Ciao bella!" salutò così Anna, tradendosi mentre gli occhi gli cadevano sulle tette, i capezzoli ancora duri per prima.
"Ciao Michi" lo salutò Anna, fingendo di non averlo notato
"Ciao amore" rispose Giovanna, baciandolo.
"Ciao piccola. Scusatemi il disturbo... mi metto qui e non vi do fastidio." aggiunse Michele, sedendosi sul divano e cominciando a scorrere Instagram e Facebook.
Mentre le ragazze studiavano, Anna non poté fare a meno di sentirsi osservata di sottecchi da Michele. L'eccitazione era solo cresciuta dopo il giochino di poco prima, così decise di cominciare a stuzzicarlo un po', tanto per divertirsi. Accavallava le gambe, inarcava la schiena, tutti movimenti "naturali" ma che non sfuggivano a Michele. Il gioco sarebbe finito lì se Giovanna non avesse ricevuto una chiamata proprio in quel momento.
"Pronto... ciao, mamma... no, io... non posso ora... senti... va be', arrivo." Incazzata, Giovanna guardò Anna e il fidanzato "sentite, mia madre insiste perché la accompagni dal medico, dice che deve farsi fare la ricetta per non so che cosa... e comunque l'altra macchina ce l'ha papà... non mi odiate, facciamo così: ora vado, la accompagno e voi mi aspettate qua, tanto non dovrei metterci molto, d'accordo?" Anna stava per dire che almeno si poteva portare Michele, ma quest'ultimo la anticipò "non ci sono problemi piccola. Ti aspettiamo qua, facciamo i bravi, ahah" Giovanna non parve gradire molto la battuta, ma aveva fretta e, dopo aver rivolto uno sguardo di scuse ad Anna, se ne andò velocemente.
Anna si ritrovò da sola con Michele che, all'apparenza, stava seduto sul divano a farsi i fatti suoi. La ragazza, tuttavia, decise che era arrivato il momento di finirla con i giochini e se ne andò in camera, decisa a cambiarsi ed indossare qualcosa di più... coprente. Tuttavia, mentre prendeva la tuta dall'armadio, si ritrovò Michele alle spalle, insieme ad un evidente bozzo nei pantaloni.
"Allora... che fai?"
"Michele, mi hai spaventata... ma niente, ho un po' di freddo e preferisco mettere qualcosa addosso"
"Ah, capisco... sicuro che non possa fare niente per scaldarti?"
"Ahah, e che vorresti fare? Se mi aspetti di là torno subito e magari ci guardiamo un film, non so..."
"Mmh, va bene... ti aspetto"
Anna riprese a respirare normalmente, anche se il cazzo duro nei pantaloni di Michele le aveva solo reso ancor più fradice le mutandine. Ma che stava pensando? Si sarebbe fatta scopare da Alessandro la sera.
Indossò la tuta e tornò di là. Ma Michele aveva fatto la sua mossa. Si fece trovare sul divano, nudo, col cazzo ben dritto e gonfio. Anna rimase pietrificata. Poi, qualcosa scattò in lei. Forse non ce la faceva più a resistere. Si avvicinò a Michele, quasi ipnotizzata da quel cazzo, e cominciò a sfiorarlo con le dite. Mentre lo faceva, passò involontariamente a leccarsi le labbra. Quasi senza accorgersene, si ritrovò in ginocchio, con metà cazzo di Michele in bocca, mentre il ragazzo sospirava soddisfatto.
Mentre andava su e giù con la bocca, Anna pensò che il cazzo di Alessandro era più piccolo.
"Chissà se riesco a prenderlo tutto..." pensò Anna mentre scendeva piano fino alle palle. Michele respirava sempre più velocemente mentre Anna gli succhiava il cazzo, arrivando a prenderlo tutto in gola. Fuori restavano solo i coglioni, mentre Anna si era liberata di pantaloncini e mutande. Se Giovanna fosse rientrata in quel momento, avrebbe visto il fidanzato seduto sul divano, nudo, Anna in ginocchio con le gambe larghe davanti a lui mentre si masturbava e teneva il cazzo stretto tra le labbra.
"Mmmh..." gemeva Michele, mentre Anna ricominciava a fare su e giù con la bocca, ogni tanto lo lasciava libero e gli leccava le palle e tutta l'asta.
"Ferma" disse Michele, prendendola per i capelli "non ce la faccio più... vieni qua"
Come in trance, Anna si liberò anche del top, restando solo con le scarpe da ginnastica, e si mise a cavalcioni di Michele, puntandosi il cazzo contro la figa fradicia. Fu un attimo e se quel cazzo le affondò nella fica fino ai coglioni.
"Ooooooh... mamma mia..." Anna sentì una scarica di piacere dritta al cervello mentre aveva almeno 19 centimetri di cazzo ben fissi nel ventre. Michele cominciò a muoversi, scopandola con spinte forti e ritmate.
"Oooh... oh... aaah..." ad ogni spinta le tette di Anna si alzavano e si abbassavano, mentre la fica grondava umori. Guardò Michele e gli infilò la lingua in bocca, baciandolo mentre lo cavalcava. Dopo un po', cambiarono posizione. Senza uscire, Michele la face stendere sul divano e cominciò a sfondarle letteralmente la fica, con più forza di prima. Anna vedeva e sentiva il cazzo entrare fino ai coglioni, mentre non riusciva più a trattenersi.
"Aaaaaaah, oddio..ca....zzo... sfon...sfondami ti pre...gooooh..." Michele non si faceva pregare e con ogni colpo le arrivava fino all'utero. Anna sentì l'orgasmo montare e venne, contraendosi e dimendandosi mentre Michele la fotteva.
"Aaaaaaaaaaaaaah... dioooooooo..." mentre ancora tremava, entrambi sobbalzarono quando il cellulare di Anna prese a squillare. Michele si fermò, quasi pietrificato, mentre Anna scattava dal divano e, con la fica che colava umori, rispose al telefono affannata.
"Pronto... Ale?"
"Amore ciao, come va? Non mi rispondi più!"
In effetti, presa com'era dal farsi fottere da Michele, Anna si era dimenticata del cellulare e del fidanzato.
"Amore ciao, sì scusami, ma..." mentre cercava una scusa, sentì il cazzo di Michele che le premeva contro il culo. Senza poter dire nulla, tentò di fare segno a Michele di star fermo, che era Alessandro al telefono, ma Michele si limitò a stringerla da dietro mentre con una mano scendeva verso la fica.
"...scusami, dicevo, ma sai, lo studio, Giovanna è molto... decisa, quando ci diamo da fare..."
Anna sperava che la sua voce non tradisse l'eccitazione, mentre Michele si faceva più audace. La fece appoggiare al tavolo ed Anna non capì più niente. Inarcò la schiena, mentre Michele si abbassava per leccarle la fica. Anna sollevò il ginocchio per lasciargli campo libero mentre Alessandro le parlava al telefono.
"Non vedo l'ora sia stasera, sai? Ce l'ho ancora duro per prima..."
"Mmmh... siiii, Amore, hai ragione" la lingua di Andava su e giù, mentre lei riprendeva a tremare ed a mantenersi al tavolo. "Non vedo l'ora... di farmi scopare" disse ad Alessandro ma lo fece girandosi e fissando Michele, che la guardava dal basso. Dopo essersi alzato, cominciò a prenderla da dietro, infiandole il cazzo lentamente nella fica.
"Uuuuh, amore... non hai idea..." riprese Anna, ancora più eccitata dal fatto che era lì a parlare col fidanzato mentre un altro le stava scopando la fica. Anna era appoggiata al tavolo, quasi a 90 grandi, mentre Michele la scopava con forza tenendole i fianchi ed Alessandro le parlava al telefono.
"Ce l'ho durissimo, non vedo l'ora di scoparti stasera e di riempirti la gola..." più Alessandro parlava, più Anna perdeva il controllo e guardava Michele leccandosi le labbra, incitandolo con gli occhi a fotterla ancora. Michele era quasi al limite, continuava a spingere il cazzo fino ai coglioni per poi quasi toglierlo tutto. Sentiva che stava per venire e, dopo essere uscito, fece segno ad Anna di finire di succhiarlo. Ma Anna non ne volle sapere. Prese il cazzo di Michele e se lo spinse di nuovo dentro, muovendo le labbra e dicendo al ragazzo di riempirgliela. Michele non ci pensò due volte e riprese a scoparla.
"Ah, sì...? E come mi vuoi scopare?" oramai Anna era diventata una troia, eccitata dalle parole del fidanzato, dall'idea che Michele le stesse per riempire la fica mentre parlava con Alessandro.
"Amore te lo voglio mettere dentro e riempirti la gola di sborra!"
Anna sentì il cazzo di Michele pulsare e contrarsi. Si girò e guardarlo negli occhi mentre rispondeva al fidanzato "sì amore, riempimela, ti prego!" e mentre fissava Michele negli occhi sentì la fica riempirsi di sborra, mentre Michele le teneva il cazzo dentro il più possibile. Michele glielo tenne dentro fino a svuotarsi in lei completamente. Quando uscì, la sborra prese a colare dalla fica di Anna che la raccolse con due dita e la ingoiò.
"Mamma mia amore... a stasera..."
"A dopo Ale..."
Quella sera si fece fottere anche da Alessandro, che non sospettava niente, e mentre si faceva sborrare in gola pensò che ancora sentiva il calore della sborra di Michele nella fica.
Il fidanzato, poi, ne era entusiasta. Tuttavia, Anna voleva comunque evitare di farsi venire dentro, preferendo farsi sborrare in gola, sulle tette o in faccia. Ad Alessandro stava bene, più o meno, e dato che anche lui non voleva correre il minimo rischio di diventare padre era stato d'accordo con la scelta di Anna.
Come tutti gli uomini, avrebbe sicuramente preferito un bel "creampie" ma, tutto sommato, andava bene così.
Il giorno in questione, quello in cui ad Alessandro spuntarono un bel paio di corna, Anna avrebbe dovuto vedersi con il suo gruppo di studio dell'Università che frequentava nella Città. Iscritta a Lettere Moderne, mentre Alessandro studiava Ingegneria, Anna era una fuorisede che si era potuta permettere un piccolo appartamento a pochi passi dal centro. Per questo, con il suo gruppo di studio si sarebbe incontrata a casa sua. Faceva molto caldo, per cui Anna optò per un top leggero da allenamento e dei pantaloncini anch'essi corti, che usava quando andava a correre. Il top, per altro, metteva bene in risalto le sue tette, una terza abbondante, mentre il culo, sodo e alto, era ben fasciato dai pantaloncini elasticizzati. Il tutto era incorniciato da capelli neri fino alle spalle e da occhiali "da segretaria" che Alessandro amava particolarmente.
"Tanto" pensò Anna, guardandosi allo specchio "saremo solo ragazze". In effetti, il gruppo di studio di Anna era composto da altre tre ragazze: Lisa, Giovanna e Sandra. Le aspettava, mentre messaggiava su whatsapp con Alessandro e, a dir la verità, i toni erano abbastanza spinti, specie dopo che Anna aveva mandato al fidanzato una foto del proprio outfit.
"Mmh... me lo fai venire duro, sai?" le aveva scritto Alessandro, allegando al messaggio una foto del suo cazzo ben eretto. Anna aveva subito sentito la fica bagnarsi.
"Se fai il bravo, stasera ti faccio vedere quello che ho sotto al top..." anche Anna si stava eccitando e quasi si spaventò quando sentì il campanello suonare. Salutò frettolosamente il fidanzato e si affrettò ad aprire, con le mutandine fradice e un lieve rossore sul viso.
"Ciao Anna!" la voce di Giovanna riempì il piccolo locale, mentre le due ragazze si salutavano.
"Ciao Giovi... ma sei da sola?"
"Eh, non me ne parlare. Sandra ha scritto sul gruppo (che Anna non aveva controllato, impegnata com'era a fare sexting col fidanzato) che è dovuta correre a fare una commissione per la madre mentre Lisa sta poco bene a causa del ciclo... mi sa che dovremo fare anche il loro lavoro!"
"Ah, che sfiga... vabe', mettiamoci al lavoro!"
Poco dopo aver iniziato a studiare, Giovanna ricevette la chiamata del fidanzato, Michele. Dopo essersi allontanata per rispondere, tornò visibilmente infastidita.
"Scusami, Anna... è un problema se Michele ci raggiunge tra poco? Mi ero completamente dimenticata che oggi ha l'auto dal meccanico e dopo devo accompagnarlo io a casa."
"Ma no, figurati. Basta che ci lasci fare il nostro lavoro!"
"Grazie, sei un'amica" sorrise Giovanna "anzi, scusami, per evitare interruzioni mi faccio una doccia rapida, se posso, perché con la pioggia che c'è fuori sono un disastro e, sai..."
"Ma sì, vai. Ti aspetto"
Giovanna sorrise e si affrettò in bagno, mentre Anna rimase da sola. Michele le stava abbastanza simpatico, anche se aveva la tendenza a fare sempre lo scemo, motivo per cui probabilmente Giovanna era infastidita. Mentre pensava a Michele, Anna si rese conto che l'eccitazione le era tutt'altro che passata. Le venne in mente... Giovanna ne avrebbe avuto almeno per una mezz'ora abbondante. Così, Anna si mise comoda sul divano, si liberò di pantaloncini e mutandine e prese a sfiorarsi la fica, ancora fradicia. Si immaginava la lingua di Alessandro e il suo cazzo che la sfondava, mentre il respiro diventava affannoso e la mano si muoveva sempre più veloce. Oramai era a gambe aperte sul divano, mentre si infilava incide e medio nella fica sempre più veloce.
"Ah... mmh, aaaaaaah..." venne dopo poco con un lungo sospiro ma forse aveva solo peggiorato le cose, dato che adesso avrebbe solo voluto essere riempita dal cazzo del fidanzato.
Comunque si ricompose in fretta, attese che Giovanna uscisse dal bagno e, mentre riprendevano a studiare, arrivò anche Michele.
"Ciao bella!" salutò così Anna, tradendosi mentre gli occhi gli cadevano sulle tette, i capezzoli ancora duri per prima.
"Ciao Michi" lo salutò Anna, fingendo di non averlo notato
"Ciao amore" rispose Giovanna, baciandolo.
"Ciao piccola. Scusatemi il disturbo... mi metto qui e non vi do fastidio." aggiunse Michele, sedendosi sul divano e cominciando a scorrere Instagram e Facebook.
Mentre le ragazze studiavano, Anna non poté fare a meno di sentirsi osservata di sottecchi da Michele. L'eccitazione era solo cresciuta dopo il giochino di poco prima, così decise di cominciare a stuzzicarlo un po', tanto per divertirsi. Accavallava le gambe, inarcava la schiena, tutti movimenti "naturali" ma che non sfuggivano a Michele. Il gioco sarebbe finito lì se Giovanna non avesse ricevuto una chiamata proprio in quel momento.
"Pronto... ciao, mamma... no, io... non posso ora... senti... va be', arrivo." Incazzata, Giovanna guardò Anna e il fidanzato "sentite, mia madre insiste perché la accompagni dal medico, dice che deve farsi fare la ricetta per non so che cosa... e comunque l'altra macchina ce l'ha papà... non mi odiate, facciamo così: ora vado, la accompagno e voi mi aspettate qua, tanto non dovrei metterci molto, d'accordo?" Anna stava per dire che almeno si poteva portare Michele, ma quest'ultimo la anticipò "non ci sono problemi piccola. Ti aspettiamo qua, facciamo i bravi, ahah" Giovanna non parve gradire molto la battuta, ma aveva fretta e, dopo aver rivolto uno sguardo di scuse ad Anna, se ne andò velocemente.
Anna si ritrovò da sola con Michele che, all'apparenza, stava seduto sul divano a farsi i fatti suoi. La ragazza, tuttavia, decise che era arrivato il momento di finirla con i giochini e se ne andò in camera, decisa a cambiarsi ed indossare qualcosa di più... coprente. Tuttavia, mentre prendeva la tuta dall'armadio, si ritrovò Michele alle spalle, insieme ad un evidente bozzo nei pantaloni.
"Allora... che fai?"
"Michele, mi hai spaventata... ma niente, ho un po' di freddo e preferisco mettere qualcosa addosso"
"Ah, capisco... sicuro che non possa fare niente per scaldarti?"
"Ahah, e che vorresti fare? Se mi aspetti di là torno subito e magari ci guardiamo un film, non so..."
"Mmh, va bene... ti aspetto"
Anna riprese a respirare normalmente, anche se il cazzo duro nei pantaloni di Michele le aveva solo reso ancor più fradice le mutandine. Ma che stava pensando? Si sarebbe fatta scopare da Alessandro la sera.
Indossò la tuta e tornò di là. Ma Michele aveva fatto la sua mossa. Si fece trovare sul divano, nudo, col cazzo ben dritto e gonfio. Anna rimase pietrificata. Poi, qualcosa scattò in lei. Forse non ce la faceva più a resistere. Si avvicinò a Michele, quasi ipnotizzata da quel cazzo, e cominciò a sfiorarlo con le dite. Mentre lo faceva, passò involontariamente a leccarsi le labbra. Quasi senza accorgersene, si ritrovò in ginocchio, con metà cazzo di Michele in bocca, mentre il ragazzo sospirava soddisfatto.
Mentre andava su e giù con la bocca, Anna pensò che il cazzo di Alessandro era più piccolo.
"Chissà se riesco a prenderlo tutto..." pensò Anna mentre scendeva piano fino alle palle. Michele respirava sempre più velocemente mentre Anna gli succhiava il cazzo, arrivando a prenderlo tutto in gola. Fuori restavano solo i coglioni, mentre Anna si era liberata di pantaloncini e mutande. Se Giovanna fosse rientrata in quel momento, avrebbe visto il fidanzato seduto sul divano, nudo, Anna in ginocchio con le gambe larghe davanti a lui mentre si masturbava e teneva il cazzo stretto tra le labbra.
"Mmmh..." gemeva Michele, mentre Anna ricominciava a fare su e giù con la bocca, ogni tanto lo lasciava libero e gli leccava le palle e tutta l'asta.
"Ferma" disse Michele, prendendola per i capelli "non ce la faccio più... vieni qua"
Come in trance, Anna si liberò anche del top, restando solo con le scarpe da ginnastica, e si mise a cavalcioni di Michele, puntandosi il cazzo contro la figa fradicia. Fu un attimo e se quel cazzo le affondò nella fica fino ai coglioni.
"Ooooooh... mamma mia..." Anna sentì una scarica di piacere dritta al cervello mentre aveva almeno 19 centimetri di cazzo ben fissi nel ventre. Michele cominciò a muoversi, scopandola con spinte forti e ritmate.
"Oooh... oh... aaah..." ad ogni spinta le tette di Anna si alzavano e si abbassavano, mentre la fica grondava umori. Guardò Michele e gli infilò la lingua in bocca, baciandolo mentre lo cavalcava. Dopo un po', cambiarono posizione. Senza uscire, Michele la face stendere sul divano e cominciò a sfondarle letteralmente la fica, con più forza di prima. Anna vedeva e sentiva il cazzo entrare fino ai coglioni, mentre non riusciva più a trattenersi.
"Aaaaaaah, oddio..ca....zzo... sfon...sfondami ti pre...gooooh..." Michele non si faceva pregare e con ogni colpo le arrivava fino all'utero. Anna sentì l'orgasmo montare e venne, contraendosi e dimendandosi mentre Michele la fotteva.
"Aaaaaaaaaaaaaah... dioooooooo..." mentre ancora tremava, entrambi sobbalzarono quando il cellulare di Anna prese a squillare. Michele si fermò, quasi pietrificato, mentre Anna scattava dal divano e, con la fica che colava umori, rispose al telefono affannata.
"Pronto... Ale?"
"Amore ciao, come va? Non mi rispondi più!"
In effetti, presa com'era dal farsi fottere da Michele, Anna si era dimenticata del cellulare e del fidanzato.
"Amore ciao, sì scusami, ma..." mentre cercava una scusa, sentì il cazzo di Michele che le premeva contro il culo. Senza poter dire nulla, tentò di fare segno a Michele di star fermo, che era Alessandro al telefono, ma Michele si limitò a stringerla da dietro mentre con una mano scendeva verso la fica.
"...scusami, dicevo, ma sai, lo studio, Giovanna è molto... decisa, quando ci diamo da fare..."
Anna sperava che la sua voce non tradisse l'eccitazione, mentre Michele si faceva più audace. La fece appoggiare al tavolo ed Anna non capì più niente. Inarcò la schiena, mentre Michele si abbassava per leccarle la fica. Anna sollevò il ginocchio per lasciargli campo libero mentre Alessandro le parlava al telefono.
"Non vedo l'ora sia stasera, sai? Ce l'ho ancora duro per prima..."
"Mmmh... siiii, Amore, hai ragione" la lingua di Andava su e giù, mentre lei riprendeva a tremare ed a mantenersi al tavolo. "Non vedo l'ora... di farmi scopare" disse ad Alessandro ma lo fece girandosi e fissando Michele, che la guardava dal basso. Dopo essersi alzato, cominciò a prenderla da dietro, infiandole il cazzo lentamente nella fica.
"Uuuuh, amore... non hai idea..." riprese Anna, ancora più eccitata dal fatto che era lì a parlare col fidanzato mentre un altro le stava scopando la fica. Anna era appoggiata al tavolo, quasi a 90 grandi, mentre Michele la scopava con forza tenendole i fianchi ed Alessandro le parlava al telefono.
"Ce l'ho durissimo, non vedo l'ora di scoparti stasera e di riempirti la gola..." più Alessandro parlava, più Anna perdeva il controllo e guardava Michele leccandosi le labbra, incitandolo con gli occhi a fotterla ancora. Michele era quasi al limite, continuava a spingere il cazzo fino ai coglioni per poi quasi toglierlo tutto. Sentiva che stava per venire e, dopo essere uscito, fece segno ad Anna di finire di succhiarlo. Ma Anna non ne volle sapere. Prese il cazzo di Michele e se lo spinse di nuovo dentro, muovendo le labbra e dicendo al ragazzo di riempirgliela. Michele non ci pensò due volte e riprese a scoparla.
"Ah, sì...? E come mi vuoi scopare?" oramai Anna era diventata una troia, eccitata dalle parole del fidanzato, dall'idea che Michele le stesse per riempire la fica mentre parlava con Alessandro.
"Amore te lo voglio mettere dentro e riempirti la gola di sborra!"
Anna sentì il cazzo di Michele pulsare e contrarsi. Si girò e guardarlo negli occhi mentre rispondeva al fidanzato "sì amore, riempimela, ti prego!" e mentre fissava Michele negli occhi sentì la fica riempirsi di sborra, mentre Michele le teneva il cazzo dentro il più possibile. Michele glielo tenne dentro fino a svuotarsi in lei completamente. Quando uscì, la sborra prese a colare dalla fica di Anna che la raccolse con due dita e la ingoiò.
"Mamma mia amore... a stasera..."
"A dopo Ale..."
Quella sera si fece fottere anche da Alessandro, che non sospettava niente, e mentre si faceva sborrare in gola pensò che ancora sentiva il calore della sborra di Michele nella fica.
8
voti
voti
valutazione
4.9
4.9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Nel culo non è tradimentoracconto sucessivo
Con l'istruttore... che banalità...
Commenti dei lettori al racconto erotico