Ti voglio... Sto andando in albergo..
di
Stregata
genere
etero
La riunione è finita, Andrea e vicino alla porta, saluta uno ad uno tutti i partecipanti. Non mi perde di vista, ho paura si veda la mia agitazione. Mi impongo autocontrollo, mi avvicino gli do la mano lui la stringe e sento che mi lascia qualcosa all'interno del palmo e mi dice"è stato un vero piacere... A dopo". Ecco ci risiamo sono nuovamente bagnata, quell uomo ha un potere incredibile su di me.. È da quando siamo stati nel suo ufficio che sento di averlo già visto.. Mi allontano e andando alla macchina apro la mano.. Sono le mie mutandine... Ma all interno non ci sono solo i miei umori.. C è il suo sperma..salgo in macchina e lo lecco. Che bastardo non ha voluto che lo toccassi ma un regalino me l ha lasciato...sento una contrazione all utero.. Sono è eccitata, bagnata.. Se continua così vengo senza toccarmi.. Arrivo in albergo e mi registro, ho 2 chiavi in mano la mia e la sua.. Prendo l ascensore, siamo sullo stesso piano, arrivo davanti alla sua camera, non ho dubbi... Lo voglio.. Entro, Andrea non c'è, la luce del comodino è accesa e sento nell aria il mio profumo maschile preferito, oggi lui lo indossava.. Che sesso mi faceva.. Sul letto c'è una grande scatola rossa con un bel fiocco e sopra un foglio con il mio nome.. Michela.. Lo apro e leggo " Qua troverai tutto quello che ti servirà per la nostra serata, rinfrescanti, profumati, indossa quello che troverai. Ti aspetto all entrata per le 9,andiamo a cena. Sono perplessa, pensavo di trovarlo nudo nel letto, l ho sottovalutato, me l aveva detto, l attesa rende il piacere più intenso.. Apro la scatola... Sono senza parole all interno ci sono i miei prodotti da bagno preferiti e una bottiglietta del profumo che uso.. C'è un vestito nero molto sexy, avvolgente e molto scollato sul seno, morbido sui fianchi lunghezza al ginocchio e scarpe nere tacco 12..non vedo intimo.. Ma un'altro biglietto" se cerchi l intimo non c'è, ti voglio". Ho un flash, il profumo che Andrea usa gliel' ho venduto io.. 6 mesi fa.. Peccato che mi avesse detto di chiamarsi Marco, portava gli occhiali e i capelli decisamente più lunghi. Venne 2 volte in negozio per fare acquisti e mi fece un sacco di domande sulle cose che mi piacevano. Ne ero rimasta affascinata, ma stavo uscendo da una brutta storia e non accettai il suo invito ad uscire.. Lui li mi disse "quando mi vorrai io ci sarò". Mi spoglio, vado in bagno mi rinfresco, uso i prodotti che ha scelto per me, indosso vestito e scarpe.. Perfetti, le misure me le ha prese bene.. Sorrido guardandomi allo specchio.. Era da tanto che non mi sentivo così sexy.. Lo scollo del vestito lascia il seno in bella mostra... Non vedo l ora di sentire quanto lo eccitera'.. Al solo pensiero mi bagno.. È ora, scendo con l ascensore, la porta si apre e me lo ritrovo davanti.. Lo guardo lui sorride e mi dice"sei bellissima" mi avvicino al suo orecchio e gli dico "grazie Marco" scoppia ridere e mi risponde "sapevo che non ti saresti scordata di me, stavo facendo dei controlli sui negozi e i dipendenti e tu mi hai folgorato.. Ti volevo, ma non era il momento... Adesso so che anche tu mi vuoi.. Mi bacia, mi stringe, sento il suo cazzo duro.. Vorrei salire in camera, ma lui mi guarda con questi occhi furbi e mi dice "andiamo a cena.." sospiro e lo seguo. Mi apre la portiera e mi fasalire in macchina, sale anche lui e partiamo. Appena in strada mi mette una mano sulla coscia dicendomi che era da mesi che aspettava il momento giusto per presentarsi.. La sua mano sale e sente che ho rispettato le sue richieste.. Niente intimo.. Inizia a toccarmi, si lecca le dita e torna a toccarmi, mi mette dentro due dita e io inizio a fremere gli dico che mi sta facendo impazzire di fermare la macchina, lo voglio. Lui sorride torna a leccarsi le dita e mi rispone"tutto a suo tempo" che bastardo.. Sono completamente allagata.. Arriviamo al ristorante, sto per aprire la portiera,mi dice aspetta.. Apre lui, mi fa girare, alza la gonna e mi lecca il porco e mi dice.. Non vorrei che ti scendessero i fiumi di sborra mentre cammini, me la bevo tutta io.. Non resisto vengo.. E lui si lecca tutto. Ceniamo, ho costantemente le sue dita nella fica.. Continua a portarmi al limite.. Non so cosa troveranno su questa sedia quando mi alzerò.. Mi sento un po' troia e faccio cadere la spallina del vestito.. Mi si vede il seno fin quasi al capezzolo.. È il suo punto debole.. Chiede il conto e andiamo.. Il viaggio di ritorno glielo faccio fare con le mie gambe aperte e le sue dita dentro la figa, le tette al vento e il suo cazzo finalmente nella mia bocca...
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